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Re: parquet in cucina pro e contro

#3
ilprof ha scritto:salve ragazzi, mi fate sapere quali sono le vostre esperienze e considerazioni riguardo al parquet in cucina, in particolar modo del tipo rovere sbiancato, che al momento sembra vada molto.
l'argomento cucina è molto delicato, ci sono molti prodotti che promettono di sigillare, ma non sono validi, io adotto una mia tecnica che permette al legno di sopportare un minimo di allagamento senza gonfiarsi, la uso da tantissimi anni , funziona.
Se si usa un parquet tradizionale è molto meglo , ma si puo fare anche con il prefinito, un po piu complessa perchè normalmente è un legno molto essiccato, ed ha gia la vernice sopra !! ciao

io si!!!

#4
io sto per mettere proprio un rovere leggermente sbiancato in tutta la zona giorno/cucina
il pro è sicuramente, almeno per me, che se non hai locali molto grandi fare delle interruzioni nel tipo di pavimento può risultare sgradevole, i contro li saprai anche tu ... alivello di praticità una ceramica è molto meglio
però dove sto attualmente ho anche legno in cucina e devo dire che con una stuoia sotto la zona lavello e cottura non ho mai avuto problemi!!
se poi dovesse allagarsi tutto, certo.... :wink:
alebetta

#5
In cucina i problemi possono essere 2:

1 - usura - per cui consiglio ovviamente pavimenti spazzolato e con una vernice con gli attributi;

2 - stabilità - l'ambiente cucina è uno degli ambienti più umidi della casa quindi occhio ad evitare i legni instabili, quindi NO a Faggio, Guatambù, Lapacho, Larice, Abete, Mutenye, Sucupira. Io eviterei anche Acero, Cabreuva, Olivo, Noce e Wengè.
Tra prefinito e massiccio se vogliamo dirla tutta ed essere sinceri è chiaro che il prefinito (se ha un buon supporto) si muove di meno.
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#6
Parquet ha scritto:Tra prefinito e massiccio se vogliamo dirla tutta ed essere sinceri è chiaro che il prefinito (se ha un buon supporto) si muove di meno.
in genere la parte sotto, cioè il supporto, sopporta moto bene le spinte da rigonfiamento (non per tutti i prefiniti chiaramente ma quasi ) dipende da come sono lavorati, invece è la parte sopra che gonfia, e spinge parlo di tutte le marche, ed il legno quando spinge non c'è supporto che tenga, anche se lo spessore del massello è di 4 mm
Io consigliavo il massello perche si adatta molto bene alla mia lavorazione, contro i rigonfiamenti, una volta lamato ce ne vuole molta di acqua per farlo gonfiare, poi certo se è un faggio un po meno , parlo sempre di essenze tipo iroco afromosia rovere dussiè tek ciao

#7
A parità di formato (lunghezza x larghezza x spessore), il prefinito (e ribadisco, se ha un buon supporto, se è lavorato bene, se l'incollaggio nobile/supporto è ottimo) lavora MOLTO ma MOLTO meno.
E' ovvio che se parliamo della schifosissima tavola cinese controbilanciata in Pioppo con supporto interno in Hevea (quando va bene) allora mi tengo tutta la vita il massiccio, anche fosse Cabreuva Incenso da 22 mm. di spessore.
Ma se parliamo di Prefiniti SERI, considerando che la matematica non è un'opinione (anche se sottolineo che sul legno non ci si può mai metter la mano sul fuoco e nel singolo caso può succedere di tutto), direi che al confronto col massiccio sono più stabili.
ATTENZIONE, non ho detto che sono migliori o peggiori, ho detto che sono più stabili.
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#8
ogniuno vede le cose in base alla sua esperienza, il legno è sempre legno e si gonfia con l'umidità, sta poi a l'esperto in fase di montaggio, adattarlo con le tecniche giuste per non farlo gonfiare, ripeto come ho gia detto, se ci sarà in futuro un piccolo allagamento, anche se il prodotto è cinese, mi è capitato di montarlo molte volte, e francamente non ho mai avuto problemi, io adotto le stesse tecniche sia con il cinese che con quello lavorato in italia, hanno le stesse identiche essiccazioni !!! ciao

#9
isaia ha scritto:ogniuno vede le cose in base alla sua esperienza, il legno è sempre legno e si gonfia con l'umidità, sta poi a l'esperto in fase di montaggio, adattarlo con le tecniche giuste per non farlo gonfiare, ripeto come ho gia detto, se ci sarà in futuro un piccolo allagamento, anche se il prodotto è cinese, mi è capitato di montarlo molte volte, e francamente non ho mai avuto problemi, io adotto le stesse tecniche sia con il cinese che con quello lavorato in italia, hanno le stesse identiche essiccazioni !!! ciao
Scusami, ma stai dicendo un'INESATTEZZA e anche grossa!
Il cinese ha la stessa essicazioen di quello lavorato in Italia ???
Hai fatto prove tecniche a riguardo? (io si)
Hai mai misurato l'igroscopia dell'Hevea e del Pioppo ? (io si)
E del Rovere ucraino o Bielorusso rispetto allo Slavonia o al francese o all'americano?(io si)
E della Quercus Mongolica tanto cara ai cinesi che mi dici?
E del fatto che utilizzino colle D1 per accoppiare i diversi strati?
Non ho parole, detto da un professionista poi, non ho veramente PAROLE
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#10
Se non hai parole te le presto io !!! ahahah
tutti i prefiniti hanno la stessa essiccazione standard, se vuoli lavorarlo e non farlo muovere il legno, (deve rimanere molto preciso) devi rigorosamente rispettare quei parametri !! è molto strano che a te risulti un'altra cosa, evidentemente seguiamo due scuole di pensiero diverse, nessun problema per me ciao

Re: parquet in cucina pro e contro

#11
ilprof ha scritto:salve ragazzi, mi fate sapere quali sono le vostre esperienze e considerazioni riguardo al parquet in cucina, in particolar modo del tipo rovere sbiancato, che al momento sembra vada molto.
problemi veri e propri non ci sono, l'unica vera attenzione è quella di proteggere la zona fuochi dagli schizzi d'olio, basta un semplice tappetino, a maggior ragione se pensi ad una finitura ad olio invece che a vernice
ciao da Mauro
www.parquetpro.eu

#12
isaia ha scritto:Se non hai parole te le presto io !!! ahahah
tutti i prefiniti hanno la stessa essiccazione standard, se vuoli lavorarlo e non farlo muovere il legno, (deve rimanere molto preciso) devi rigorosamente rispettare quei parametri !! è molto strano che a te risulti un'altra cosa, evidentemente seguiamo due scuole di pensiero diverse, nessun problema per me ciao
Bella la tua risposta senza argomentazioni tecniche, COMPLIMENTI!
L'essicazione dello strato nobile è SOLO una parte del processo produttivo!!!
Certo che il Rovere cinese è essicatissimo :lol: :lol: :lol: , in molti casi è Rovere di provenienza UCRAINA, SVENDUTO perchè RADIOATTIVO ALL'INVEROSIMILE....hai voglia che le radiazioni l'hanno essiccato :lol: :lol: :lol: :lol: direi che l'hanno bruciato :lol: :lol: :lol: O facciamo finta di non saperlo per vendere un mq. in più?
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#13
Scusami ho dato per scontato che sei un esperto, e non ho pensato ad entrare nel dettaglio della tecnica!!! hai proprio una pessima visione del cinese !!! sicuramente avrai le tue ragioni !!! ciao