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#2
Ci provo, la questione è molto tecnica.
Trattasi di coefficente di variazione dimensionale del legno.
Significa che per ogni 1% variazione d'umidità interna del legno, il legno stesso aumenta o diminuisce dello 0,14% della larghezza del suo elemento.
Facciamo un esempio con delle doghe di Doussiè di 70 mm. di larghezza.
Il Doussiè ha un coefficente di ritiro medio di 0,17%.
Poniamo che l'umidità interna della doga, in stato d'equilibrio sia del 9%.
Poniamo che sia inverno e sia acceso il riscaldamento, e dunque il legno (che si comporta come una "spugna") volgarmente si "secca" e perde umidità.
Per convenzione ponaimo che scende dal 9% all'8%, dunque che perda l'1% di umidità.
Di quanto si restringerà la doga in questione?
70 mm. (larghezza) x 1% (differenziale umidità interna) x 0,17 (coefficente di ritiro) = 0,119 mm, cioè circa 1 decimo di mm., segno che in questo caso il Doussiè è un legno molto stabile.
Se anzichè il Doussiè avessimo avuto il Wengè (coefficente 0,337) il ritiro della doga in questione sarebbe stato: 70 mm. x 1% x 0,337 = 0,236, cioè più di 2 decimi di mm., ecco perchè il Wengè è un legno molto ma molto instabile.
Da questo difficile esempio (e mi scuso) si capisce come la variazione dimensionale del legno sia direttamente proporzionale alla larghezza delle doghe e al coefficente proprio della specie legnosa.
Ciao
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#3
Parquet ha scritto:Ci provo, la questione è molto tecnica.
Trattasi di coefficente di variazione dimensionale del legno.
Significa che per ogni 1% variazione d'umidità interna del legno, il legno stesso aumenta o diminuisce dello 0,14% della larghezza del suo elemento.
Facciamo un esempio con delle doghe di Doussiè di 70 mm. di larghezza.
Il Doussiè ha un coefficente di ritiro medio di 0,17%.
Poniamo che l'umidità interna della doga, in stato d'equilibrio sia del 9%.
Poniamo che sia inverno e sia acceso il riscaldamento, e dunque il legno (che si comporta come una "spugna") volgarmente si "secca" e perde umidità.
Per convenzione ponaimo che scende dal 9% all'8%, dunque che perda l'1% di umidità.
Di quanto si restringerà la doga in questione?
70 mm. (larghezza) x 1% (differenziale umidità interna) x 0,17 (coefficente di ritiro) = 0,119 mm, cioè circa 1 decimo di mm., segno che in questo caso il Doussiè è un legno molto stabile.
Se anzichè il Doussiè avessimo avuto il Wengè (coefficente 0,337) il ritiro della doga in questione sarebbe stato: 70 mm. x 1% x 0,337 = 0,236, cioè più di 2 decimi di mm., ecco perchè il Wengè è un legno molto ma molto instabile.
Da questo difficile esempio (e mi scuso) si capisce come la variazione dimensionale del legno sia direttamente proporzionale alla larghezza delle doghe e al coefficente proprio della specie legnosa.
Ciao
grazie, sei stato chiarissmo
quindi meglio doghe strette? e in direzione della lunghezza?

ma come si mette in relazione l'umidita' interna con quella ambientale? mi spiego: valutando la possibilita' di mettere il parquet (ormai sono in un loop parquet-laminato-piastrelle da cui non usciro' mai ...:oops:) ho incominciato a preoccuparmi delle condizioni abientali della casa ... da un paio di settimane ho incominciato a monitorare l'umidita' interna: trovo valori generalmente tra 35 e 45%, rarissimamente (e per poco) tocca il 50% (quando cucino), mentre se apro le finestre scende al 23-24%. Sbaglio o sono valori un po' bassi? credo che in altri periodi dell'anno salga invece di parecchio, devo preoccuparmi? se l'umidita' ambientale varia per esempio del 40%, di quanto puo' variare quella del legno?

#4
live_star ha scritto:aiutatemi a interpretare questa caratteristica tecnica:

restringimento/rigonfiamento 0.14% per variazione di umidita' 1%

com'e'??
Tieni presente che sono misure molto indicative quelle variazioni di umidità, vanno presi in considerazione molti altri fattori , cioè il tipo di legno, da che parte è stato tagliato sul tronco , ti faccio un esempio semplice, se tu prendi 10 tavolette identiche come misura le immergi in acqua avrai sicuramente una diladazione del parquet, ma se misuri con un calibro che ha il comparatore, si nota che le diladazioni sono molto diverse tra tavolette !!! per i motivi che ti dicevo prima!!! quindi molta attenzione, a fare programmi precisi.

live_star ha scritto:ma come si mette in relazione l'umidita' interna con quella ambientale? mi spiego: valutando la possibilita' di mettere il parquet (ormai sono in un loop parquet-laminato-piastrelle da cui non usciro' mai ...:oops:) ho incominciato a preoccuparmi delle condizioni abientali della casa ... da un paio di settimane ho incominciato a monitorare l'umidita' interna: trovo valori generalmente tra 35 e 45%, rarissimamente (e per poco) tocca il 50% (quando cucino), mentre se apro le finestre scende al 23-24%. Sbaglio o sono valori un po' bassi? credo che in altri periodi dell'anno salga invece di parecchio, devo preoccuparmi? se l'umidita' ambientale varia per esempio del 40%, di quanto puo' variare quella del legno?


L'umidità dell'aria da te rilevata mi sembra molto bassa, valori come il 30% li senti anche per la difficoltà di
respirazione, senza bisogno di strumenti, a proposito che strumento hai usato???

Per la posa del parquet , quello tradizionale un bravo artigiano sa come deve fare, è molto complesso da spiegare, ma in genere anche con legni che non sono idonei (come umidità) li fa diventare idonei, per idonei significa che il legno sopporterà anche umidità al 90% dell'aria e piccoli allagamenti, è frequente lasciare le finestre aperte in casa , all'improvviso arriva un temporale e se il legno non l'ha montato un professionista si gonfia, oppure un lavaggio troppo abbondante, ecc ecc
Poi se parliamo di prefinito,(mi si drizzano quei pochi capelli che mi sono rimasti in testa) mi ha chiamato una signora qualche tempo fa, il suo piccolo frigorifero si è spento, l'acqua fuoriuscita dallo sbrinamento , le ha gonfiato quasi mezzo salone !!!

Capisco che è molto difficile capire come si controllano i movimenti di un legno, (serve moltissima esperienza) appunto a volte è meglio affidarsi ad un esperto molte ma molte meno grane future!!! Ciao

#5
Parquet ha scritto:Ci provo, la questione è molto tecnica.
Trattasi di coefficente di variazione dimensionale del legno.
Significa che per ogni 1% variazione d'umidità interna del legno, il legno stesso aumenta o diminuisce dello 0,14% della larghezza del suo elemento.
Facciamo un esempio con delle doghe di Doussiè di 70 mm. di larghezza.
Il Doussiè ha un coefficente di ritiro medio di 0,17%.
Poniamo che l'umidità interna della doga, in stato d'equilibrio sia del 9%.
Poniamo che sia inverno e sia acceso il riscaldamento, e dunque il legno (che si comporta come una "spugna") volgarmente si "secca" e perde umidità.
Per convenzione ponaimo che scende dal 9% all'8%, dunque che perda l'1% di umidità.
Di quanto si restringerà la doga in questione?
70 mm. (larghezza) x 1% (differenziale umidità interna) x 0,17 (coefficente di ritiro) = 0,119 mm, cioè circa 1 decimo di mm., segno che in questo caso il Doussiè è un legno molto stabile.
Se anzichè il Doussiè avessimo avuto il Wengè (coefficente 0,337) il ritiro della doga in questione sarebbe stato: 70 mm. x 1% x 0,337 = 0,236, cioè più di 2 decimi di mm., ecco perchè il Wengè è un legno molto ma molto instabile.
Da questo difficile esempio (e mi scuso) si capisce come la variazione dimensionale del legno sia direttamente proporzionale alla larghezza delle doghe e al coefficente proprio della specie legnosa.
Ciao
bravo! complimenti ,e molto preciso,una domanda questo anche sui prefiniti?
impara l'arte e mettila da parte!

#6
Parquet ha scritto:Ci provo, la questione è molto tecnica.
Trattasi di coefficente di variazione dimensionale del legno.
Significa che per ogni 1% variazione d'umidità interna del legno, il legno stesso aumenta o diminuisce dello 0,14% della larghezza del suo elemento.
Facciamo un esempio con delle doghe di Doussiè di 70 mm. di larghezza.
Il Doussiè ha un coefficente di ritiro medio di 0,17%.
Poniamo che l'umidità interna della doga, in stato d'equilibrio sia del 9%.
Poniamo che sia inverno e sia acceso il riscaldamento, e dunque il legno (che si comporta come una "spugna") volgarmente si "secca" e perde umidità.
Per convenzione ponaimo che scende dal 9% all'8%, dunque che perda l'1% di umidità.
Di quanto si restringerà la doga in questione?
70 mm. (larghezza) x 1% (differenziale umidità interna) x 0,17 (coefficente di ritiro) = 0,119 mm, cioè circa 1 decimo di mm., segno che in questo caso il Doussiè è un legno molto stabile.
Se anzichè il Doussiè avessimo avuto il Wengè (coefficente 0,337) il ritiro della doga in questione sarebbe stato: 70 mm. x 1% x 0,337 = 0,236, cioè più di 2 decimi di mm., ecco perchè il Wengè è un legno molto ma molto instabile.
Da questo difficile esempio (e mi scuso) si capisce come la variazione dimensionale del legno sia direttamente proporzionale alla larghezza delle doghe e al coefficente proprio della specie legnosa.
Ciao

Essendo una coefficiente di deformazione dimensionale legato all'umidità è simile al più famoso coefficiente di dilatazione termica lineare e quindi è sempre espresso in funzione della deformazione, che è una grandezza adimensionale definita come il rapporto tra:

allungamento o ritiro / lunghezza originale.
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.

#7
comunque, quel valore di 0.14% per variazione di umidita' 1% e' un buon valore? mi sembra di capire che sia un legno stabile, giusto?

#8
Non si può dire se un legno è stabile da quella variazione, senza neanche conoscere l'essenza, e da che umidita ha quella variazione, chi lo fa dovrebbe assumersi le responsabilità scritte!! tutto anche in origine che umidità è stata rilasciata al legno, e per cosa è garantito!!! e quanta umidità dell'aria sopporta!!! altrimenti si puo definire solo publicita gratuita!!!
se si conoscono almeno dei parametri(molto importanti) allora si può avere una base su cui discutere, e poter dare un consiglio serio !!!


Scusami è come se un dottore da la terapia ad un malato, a distanza senza neanche sapere che sintomi ha, ecc ecc, ma gli viene solo riferito che se beve acqua, si sente gonfio!! senza neanche sapere quanta acqua ha bevuto!!! per carità ci sarà anche chi è molto bravo a dare una terapia, non discuto, ma qualche dubbio mi viene!!! ecco perchè consiglio sempre molta ATTENZIONE !!!! ciao
Ultima modifica di isaia il 08/04/10 14:13, modificato 2 volte in totale.

#9
isaia ha scritto:Non si può dire se un legno è stabile da quella variazione, senza neanche conoscere l'essenza, e da che umidita ha quella variazione, chi lo fa dovrebbe assumersi le responsabilità scritte!! tutto anche in origine che umidità è stata rilasciata al legno, e per cosa è garantito!!! e quanta umidità dell'aria sopporta!!! altrimenti si puo definire solo publicita gratuita!!!
se si conoscono almeno dei parametri(molto importanti) allora si può avere una base su cui discutere, e poter dare un consiglio serio !!!
hai perfettamente ragione, ma volevo solo avere qualche indicazione su come leggere le caratteristiche associate ai parquet ... cioe' se ho una tabella con varie essenze devo guardare di piu' quella che ha questo coefficiente a 0.14 o a 0.3? come dicevo prima non sono per niente sicura di mettere un parquet, magari poi finisco per mettere delle piastrelle ... per cui mi sembra prematuro parlare con un parquettista, altrimenti poi mi manda al diavolo ... pero' mi piace guardare i cataloghi e se trovassi un'essenza che mi piace tanto e nello stesso tempo ha delle caratterstiche buone magari mi convince a lasciar perdere le piastrelle ...


Scusami è come se un dottore da la terapia ad un malato, a distanza senza neanche sapere che sintomi ha, ecc ecc, ma gli viene solo riferito che se beve acqua, si sente gonfio!! senza neanche sapere quanta acqua ha bevuto!!! per carità ci sarà anche chi è molto bravo a dare una terapia, non discuto, ma qualche dubbio mi viene!!! ecco perchè consiglio sempre molta ATTENZIONE !!!!ciao[/quote]

#10
Mi spiego meglio, se io ti faccio un elenco di legni che hanno poca diladazione con l'aumentare dell'umidita dell'aria, o del sottofondo, esempio ti consiglio un tek lamparquet , perchè ha un ottimo coefficente, poi ti vendo un tek tagliato da una pianta giovanissima, quei parametri sono nulli, perchè il tek in quistione avrà molta diladazione con il variare dell'aumento dell'umidità, e tantissimo restringimento con la perdità dell'umidità, per non parlare poi della durezza che è molto inferiore!!!
Ecco perchè ti ho consigliato di farti mettere nero su bianco dal tuo fornitore, quello che lui asserisce, si sentirà obbligato a darti un prodotto buono !!! ciao



Se vuoi farti una cultura personale sui movimenti del legno basta che digiti (legno e umidità) il web è pieno di consigli ottimi !!!
ti posto un linck http://it.wikipedia.org/wiki/Legno

#11
Ribadisco quanto ho scritto sopra che è assolutamente ripreso dai manuali e dai libri del prof. Giordano.
NON DEVO DARE SPIEGAZIONI ALCUNE A CHI DEVE SPINGERE QUESTO O QUEL PRODOTTO PERCHE' HA BISOGNO DI VENDERE.
Io non ho, per fortuna, bisogno di vendere attraverso il forum.
Fate attenzione a chi vi butta fumo negli occhi.
Ciao.
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#12
Parquet ha scritto:Ribadisco quanto ho scritto sopra che è assolutamente ripreso dai manuali e dai libri del prof. Giordano.
NON DEVO DARE SPIEGAZIONI ALCUNE A CHI DEVE SPINGERE QUESTO O QUEL PRODOTTO PERCHE' HA BISOGNO DI VENDERE.
Io non ho, per fortuna, bisogno di vendere attraverso il forum.
Fate attenzione a chi vi butta fumo negli occhi.
Ciao.
Bè, mi sembra più che giusto, per come la vedo un artigiano posatore,
che non fà o non gli interessa la fornitura deve tutelare il proprio cliente e cercare di far valere i suoi soldi quando acquista del materiale.
impara l'arte e mettila da parte!

#13
Parquet ha scritto:Ribadisco quanto ho scritto sopra che è assolutamente ripreso dai manuali e dai libri del prof. Giordano.
NON DEVO DARE SPIEGAZIONI ALCUNE A CHI DEVE SPINGERE QUESTO O QUEL PRODOTTO PERCHE' HA BISOGNO DI VENDERE.
Io non ho, per fortuna, bisogno di vendere attraverso il forum.
Fate attenzione a chi vi butta fumo negli occhi.
Ciao.
Complimenti per l'insulto gratuito!!!!!
mi aspettavo una risposta tecnica , eppure il prof, Giordano parla anche di problemi che ho sollevato io!!! devi studiare meglio !!!

#14
isaia ha scritto:
Parquet ha scritto:Ribadisco quanto ho scritto sopra che è assolutamente ripreso dai manuali e dai libri del prof. Giordano.
NON DEVO DARE SPIEGAZIONI ALCUNE A CHI DEVE SPINGERE QUESTO O QUEL PRODOTTO PERCHE' HA BISOGNO DI VENDERE.
Io non ho, per fortuna, bisogno di vendere attraverso il forum.
Fate attenzione a chi vi butta fumo negli occhi.
Ciao.
Complimenti per l'insulto gratuito!!!!!
mi aspettavo una risposta tecnica , eppure il prof, Giordano parla anche di problemi che ho sollevato io!!! devi studiare meglio !!!
Perdonami, perchè ti senti chiamato in causa??? Guarda che non mi riferivo a te. Ho scritto che mi riferivo a te??? E' già la seconda volta...non è che hai la coda di paglia???? Molto ma molto strano il tuo comportamento...mah....
In quanto allo studiare hai ragione: sono convinto di non sapere nemmeno un miliardesimo di ciò che concerne l'universo legno. E mi vanto di avere la predisposizione ad ascoltare e ad imparare dagli altri.
Saluti carissimi
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#15
Contitinui a parlare da dietro un muro, nascondendoti dietro un nik e francamente ne ho un po le tasche piene delle tue provocazioni!!!
Io su queso forum ci sto mettendo la faccia , dico quello che penso, e non penso una cosa e ne dico un'altra, si sta parlando di tecnica, se dico qualcosa di sbagliato intervieni, non arrampicarti su gli specchi, tanto poi ti scopro, quando dici fesserie, ho un po di esperienza nel settore, vedo che sull'umidità e ambientamento del legno stai proprio messo malino, (te lo dico senza offesa) poveri clienti!!!