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#3211
chiaretta ha scritto:sniff.... eravamo tutti di sicuro più felici e spensierati, e spozillo aveva ancora i capelli :twisted: :twisted:

torno in topic citando spinoza.it:

Berlusconi: “Le agenzie di rating non sono credibili”. Ne ero convinto anch’io, ma adesso sono confuso.

Berlusconi prende l’interim. Bersani il Lexotan.

Il coordinatore del Pdl (Denis Verdini) ha respinto ogni addebito. Ma ha accettato ogni accredito.

Dopo le dimissioni di Scajola, il premier teme l’effetto domino. Io spero nell’effetto strike.

Noemi Letizia festeggia i 19 anni. Stavolta Berlusconi non è intervenuto alla festa. Non ama le tardone.
:roll: :roll: :roll: spinoza fa parte delle discussioni politiche? Mi piaceeeeeeeeeeeeeee allora io non sono praticamente mai off topic :lol: :lol: :lol: :lol: 8)
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#3212
http://concita.blog.unita.it//Le_due_guerre_1250.shtml
Le due guerre
Chi ruba per sé ruba la speranza degli altri. Ruba la capacità di resistere in un mondo di regole, se chi può le viola e deve rispettarle solo chi è più debole, chi non ha amici potenti, chi non conosce scorciatoie o non vuole prenderle, in questo caso un eroe della resistenza civile. Milioni di eroi sconosciuti si ostinano a resistere. A prendere calci in faccia dalle cricche e pagare il conto per loro. Alcuni, disperati, cercano i tetti e le isole. Altri si uccidono in forme sempre più insopportabili per chi resta. Smettiamo di parlare, per un momento: facciamo di conto.

Per una minoranza che ruba c'è una maggioranza che paga. La manovra da 25 miliardi - gli ulteriori sacrifici che ci aspettano, la novità è un prelievo del 10 per cento su scuola e pubblico impiego - corrisponde a poco meno di un decimo del furto: i furbi di tutte le cricche sottraggono allo stato ogni anno 220 miliardi. La corruzione ne ruba 60, l'evasione 160. Sono stime certamente per difetto. Vediamo più da vicino. Una larga fetta dell'evasione riguarda le società di capitali. L'81% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi (53%) o meno di 10mila euro (28%). In pratica su 800mila società di capitali l'81% non versa le imposte. Una perdita per l'erario di 18 miliardi l'anno. Per le big company, invece, una su tre ha chiuso il bilancio in perdita e non pagando le tasse. In totale 31 miliardi in meno. 10 miliardi poi è quello che riguarda i lavoratori autonomi e le piccole imprese. Il resto è da ripartire tra economia criminale e lavoro sommerso. Combattere e punire l'evasione. Estirpare dal suo corpo il cancro della corruzione capillare. Un governo capace di far questo non avrebbe bisogno di chiedere altri soldi ai dipendenti pubblici, ai pensionati. Darebbe una speranza di lavoro ai giovani.

I furbi costano agli italiani onesti l'equivalente di dieci manovre economiche. Li prendono a calci in faccia ogni giorno. È una questione di tempo: si tratta di capire se arriverà prima l'agonia o la ribellione. La rabbia cova sotto la cenere.
La madre che si uccide dissanguandosi parlerà per molto tempo a ciascuno di noi. A quelli che vanno a fare la spesa nel capannone fuori Firenze rovistando tra le casse a terra, a chi fa la fila fuori dal negozio di Salerno dove dopo le sette di sera la merce si vende a metà prezzo. Nelle code, fra le casse sta in fila gente che poi torna a casa e dovrebbe educare i figli al rispetto delle libertà e delle regole. Per quanto ancora? Le università sono in rivolta, i ricercatori gridano al mondo il trattamento che viene riservato a chi investe in sapere anzichè in astuzia truffaldina. È una guerra: una guerra civile condotta dai ladri contro gli inermi.

L'altra querra quella delle bombe, continua a fare vittime. Ancora due soldati italiani, visi da ragazzini, tra i feriti una donna. La marcia per la Pace è stata domenica. Sembra retorica: ci hanno convinti che sia solo retorica. Invece no: pretendere la pace, fuori e dentro il paese è l'unica battaglia che abbia senso combattere. Con le armi della politica e della parola, speriamo che non sia già troppo tardi.
omnia munda mundis

#3213
Gli annunci mirabolanti
di Calderoli il tagliatore

E dovremmo esultare? A leggere le mirabolanti proposte di Roberto Calderoli di un taglio del 5% dell'indennità di parlamentari e ministri come segno di compartecipazione alle sofferenze di un Paese esposto, probabilmente, a una manovra pesante, c'è da restare stupiti. Sia chiaro: ogni segnale di consapevolezza delle difficoltà è benvenuto. E non c'è dubbio che un taglio reale nelle buste paga di quelli che Einaudi chiamava «i Padreterni» sarebbe indispensabile prima che il governo infligga nuovi sacrifici ai cittadini. La proposta del ministro leghista, però, è in contraddizione così clamorosa con una lunga serie di scelte opposte da apparire, salvo radicali integrazioni, uno specchietto per le allodole.Per non dire di quanti accumulano poltrone, tra i quali il recordman è Daniele Molgora, deputato, sottosegretario e presidente della provincia di Brescia. Leghista. Ben vengano, le sfuriate contro «i capoccioni vari, manager pubblici, presidenti delle authority... Gente che prende il doppio del presidente del Consiglio». Il tetto ai loro stipendi, però, c’era: circa 290 mila euro lordi. E chi fu ad abolirlo, con una serie di deroghe che lasciano spazio a tutto, se non il governo di chi oggi invoca una svolta?

http://www.corriere.it/politica/10_magg ... aabe.shtml
omnia munda mundis

#3214
Il governo Tremonti
di Stefano Cappellini
«L'unico che non si è accorto che il governo Tremonti c'è già è Berlusconi», ironizzava un paio di giorni fa in Transatlantico un deputato del Pdl, certo di interpretare il pensiero di tutto il gruppo, per una volta finiani compresi. Forse se n'è accorto Paolo Bonaiuti, quantomeno di essere stato scippato del ruolo di portavoce del presidente del Consiglio. Ad annunciare la manovra finanziaria è il ministro in rapporti più stretti con Tremonti, Roberto Calderoli, che - rispettoso della delega alla Semplificazione - ha semplificato pure la governance dell'esecutivo, svelandone le reali gerarchie.

http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/226742/


http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/226162/
visto che l'elemento dell'orchestra berlusconiana si attende una sola risposta - e cioè «no» - ecco che è lui stesso a completare il ragionamento: «La lista di Anemone è robetta. Uno specchietto per le allodole. Il terremoto arriverà nel momento in cui saranno i soldi veri, a finire sui giornali».

L'elemento mancante della criccopoli sono appunto loro, «i soldi». Che, stando all'incontrollato chiacchiericcio che s'è alimentato nei corridoi deserti di Montecitorio, potrebbero anche ammontare a venticinque milioni di euro, centesimo più, centesimo meno. Domanda numero uno: chi li ha ricevuti, «i soldi»? Una risposta l'ha azzardata il ministro Gianfranco Rotondi, convinto che quest'inchiesta finirà per coinvolgere «più governi e una decina di fazioni politiche». Domanda numero due: dove sono i soldi? Risposta: sono stati senz'altro all'estero, in parte stanno ancora all'estero, in parte sono rientrati in patria più o meno ripuliti. Da qui la domanda numero tre: chi è in grado di poter intercettare le tracce di quei capitali? E qui la risposta si fa semplice semplice, soprattutto dopo l'approvazione dello scudo fiscale: il ministero dell'Economia, quello che sta a via XX settembre. Quello guidato da un Giulio Tremonti che anche i più acerrimi nemici ormai considerano l'uomo più in ascesa dell'intero centrodestra italiano. D'altronde lo riconoscono anche ai piani alti del quartier generale piddì che «nelle ore in cui circolano voci sulla qualsiasi e piovono schizzi di fango su chiunque, l'unico che viene considerato al di sopra di ogni sospetto è proprio il ministro dell'Economia
omnia munda mundis

#3215
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... o_e_finito
Il prosciutto è finitoBerlusconi no, è di un’altra pasta, sa bene come coltivare consenso e popolarità. Infatti, niente sacrifici nella legislatura 2001-2006, e in quella in corso finché ha potuto ha negato l’evidenza.
Governa – come disse Bersani, citando la nonna, in un comizio nel 2006 – come se avesse messo le mani su “un maiale fatto tutto di prosciutti”. Che naturalmente non esiste. Al suo posto c’è però la spesa pubblica. E infatti in quella legislatura piena di governo della destra, malgrado una congiuntura internazionale favorevole, il tandem Berlusconi-Tremonti (non l’attuale, rigorista e rispettoso dell’Europa, ma il fratello gemello lassista e antieuropeo che occupava la stessa scrivania), fece sballare i conti pubblici annullando i progressi realizzati dai governi di sinistra nella legislatura precedente. Al punto che nella primavera del 2005 l’Unione europea avviò nei confronti dell’Italia la procedura di infrazione per deficit eccessivo, e il tandem delle meraviglie dovette sottoscrivere in sede europea l’impegno a riportare il deficit italiano stabilmente sotto il 3 per cento del Pil entro il 2007.
Al momento dell’insediamento si scoprì anche che il precedente governo della destra aveva lasciato Anas e Ferrovie completamente a secco, un buco di 6 miliardi, e che vari capitoli di spesa in settori cruciali erano sottofinanziati. Per cui venne fatta la scelta, in buona misura obbligata, di una manovra correttiva a giugno e poi di una Finanziaria “monstre” che il governo dell’Unione pagò pesantemente in termini di consenso e di popolaritàMa che centrò alla grande tutti i suoi obiettivi, come certificò il Sole 24 Ore il 25 gennaio dopo che Prodi e il suo governo erano stati mandati a casa (dalla sua stessa maggioranza). Il rapporto deficit-Pil era sceso al 2 per cento, l’avanzo primario era salito al 2,9 e il rapporto debito-Pil era sceso al 104 per cento. Solo che chi ne trasse vantaggio fu Berlusconi, e non solo elettoralmente. Grazie a quei risultati, la procedura di infrazione per deficit eccessivo avviata contro il suo governo nel 2005 venne revocata dall’Ue proprio mentre tornava a Palazzo Chigi.
Infatti riprese a spendere subito, un po’ di miliardi per aiutare i “patrioti” a impadronirsi di Alitalia, un po’ di miliardi per togliere anche agli abbienti l’Ici sulla prima casa (per i proprietari meno abbienti ci aveva già pensato il governo Prodi). E grazie a quei risultati l’attuale governo ha potuto affrontare la crisi con basi di finanza pubblica meno precarie, riuscendo a contenere l’aumento del deficit e allontanando un po’ la partenza per la Grecia. Finché la crisi, quella crisi inventata dalla stampa “antipatriottica”, a lungo negata e comunque data per già finita tanto che non c’era bisogno di alcuna manovra correttiva perché “stiamo meglio degli altri paesi”, ha presentato il conto.

E per la prima volta da quando governa, ora è la destra a dover prendere misure impopolari, e non più la sinistra. Che nelle due volte in cui si è trovata a governare ha dovuto farsi carico prioritariamente del risanamento dei conti pubblici, pagando i prezzi politici che sappiamo, aggravati dalla stupidità di quella parte del suo ceto politico incapace di rivendicare il merito di aver salvato i conti dell’Azienda Italia mentre la destra se ne fotteva allegramente.

Perciò, un attimo prima di piangere per i sacrifici in arrivo, concediamoci un sorriso, quando alla fine in qualche modo Berlusconi dovrà metterci la faccia e riconoscere che il maiale tutto prosciutti non esiste, che il suo surrogato si è dileguato e, implicitamente, che il “sadismo” non è appannaggio di una parte sola se non si vuole mandare all’aria definitivamente questo sfortunato paese.

Da il Fatto Quotidiano del 18 maggio
omnia munda mundis

#3216
Dopo tutto quello che ho fatto. Sono amareggiato, non lo merito. Sono stato io a portare questa squadra sul tetto del mondo, li ho fatti sognare e vengo ripagato così». I tifosi del Milan procurano più dispiaceri a Silvio Berlusconi di quelli già inflitti da Gianfranco Fini o Claudio Scajola. È un periodaccio per il Cavaliere, bersagliato sabato sera dalla curva sud, spietata come mai lo era stata prima. «Presidente bocciato, assente ingiustificato», recitava uno striscione allo stadio prima di Milan-Juve.
:lol: :lol:
http://www.corriere.it/gallery/sport/05 ... be.shtml#1


http://www.corriere.it/sport/10_maggio_ ... aabe.shtml
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#3217
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ref=HREA-1
Il Trentino-Alto Adige è come il villaggio di Asterix: l'unico al Nord sfuggito a Berlusconi e Bossi. In sedici anni mai una soddisfazione. Solo batoste
Com'è possibile? E' sempre Profondo Nord, ma non è Padania
Ma forse c'è una ragione culturale che le riassume tutte: il berlusconismo non piace come modello antropologico. Ritrosia montanara, sobrietà, solidarismo cattolico semplicemente stridono con il vitalismo populista del Cavaliere.
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#3218
Un vitalizio per tutti i politici
la proposta c'è, e va avanti...

Pensione di fine carriera non solo per i parlamentari, si costruisce una legge. Parte dal Pd ma il Pdl è d'accordo
Perché solo i parlamentari devono godere di un vitalizio? Perché un politico la cui carriera non ha bucato il diaframma comunale, deve restare - a fine mandato - senza più un euro in tasca?
Con questa preoccupazione tre deputati del Partito democratico, Maria Luisa Gnecchi, Oriano Giovannelli e Lucia Condurelli, hanno affrontato la questione della quiescenza dei politici senza altra passione che la politica. Coloro che, rimanendo esclusi dal consiglio comunale, si troverebbero a spasso, senza un soldo e uno straccio di impiego.
Obiezione accantonata e percorso quasi ultimato. "Cose da non credere" ha esclamato Antonio Borghesi, deputato dell'Italia dei Valori, "è l'ultima follia della Casta".


:twisted: :twisted: :twisted: http://www.repubblica.it/rubriche/picco ... ef=HREC1-4
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#3219
Alle Tv un regalo da 2 miliardi
di Roberta Carlini
Tutti gli Stati Ue vendono le frequenze lasciate libere dal digitale terrestre. Unica eccezione: l'Italia che ha invece rinunciato al ricco business
In Italia, niente di tutto questo
.
Il governo Berlusconi ha deciso di non trarre alcun vantaggio economico (pubblico) dal dividendo digitale. Eppure, alla vigilia dello switch-over, le potenzialità economiche dello spettro italiano erano già evidenti agli esperti del settore: una stima allargata ai possibili vari usi delle frequenze (fatta in uno studio del 2007 da Carlo Cambini, Antonio Sassano e Tommaso Valletti) valutava l'incasso potenziale per lo Stato in 2 miliardi di euro all'anno.
Insomma le frequenze sono una miniera d'oro, che il governo, attraverso l'allora ministro Claudio Scajola e il viceministro Paolo Romani, ha deciso di non far fruttare. Infatti la gara a cui sta lavorando l'AgCom di Corrado Calabrò è riservata alle tv, e non è un'asta ma si chiama "beauty contest": non si chiede denaro a chi partecipa, ci si limita a dettare i requisiti che bisogna avere per poter ricevere il dono. Che sarà spartito tra Rai-Mediaset, Telecom Italia, e qualche new entry di contorno.


http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... ref=hpstr2
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#3220
Santanche'

L'incredibile video in cui la sottosegretaria del governo Berlusconi sostiene che le intercettazioni predisposte dai magistrati "violano la privacy" dei capi di Cosa Nostra. Il finiano Granata chiede che l'esecutivo prenda le distanze subito. Il Pd: "Chieda scusa". L'Idv: "Parole disgustose, si dimetta"
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2&ref=hpsp
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#3221
Un vero uomo: Carla Fracci
Bianca ed aerea come la conosce il mondo intero, Carla Fracci si è scagliata pubblicamente contro il sindaco di Roma Alemanno. La scena, andata in onda nel Tg3, si è svolta all’Opera di Roma, dove era in corso la protesta dei lavoratori contro il decreto Bondi, che taglia fondi al teatro e al balletto. Nell’occasione, Alemanno si è esibito in uno dei numeri trasformisti che i signori della destra eseguono meglio: per conquistarsi la platea ha preso le distanze dal suo partito e dal suo ministro. Ed è a questo punto che la signora Fracci lo ha smascherato, ricordandogli che per due anni si era rifiutato di riceverla. La grande ballerina gli si è avvicinata, minacciandolo con la sua piccola mano e costringendolo a rintanarsi sulla poltroncina, senza poter reagire. In passato Carla Fracci appoggiò anche la lotta dei tranvieri milanesi che l’amministrazione additava alla cittadinanza come nemici pubblici numero uno. Forse ormai solo alcune donne si comportano da veri uomini.19 maggio 2010
http://www.unita.it/rubriche/Oppo/98866
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#3222
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... tabre_il_t
Costume e società diventano il meglio del palinsesto: gli inviati si divertono con slitte e centri benessere. La linea del direttore Minzolini piace al governo, meno ai telespettatori
Nei concitati giorni della Cricca, tra appalti, assegni e liste, il Tg1 ha capovolto la cronaca per confondere i telespettatori. Edizione di venerdì scorso: gran risalto alla 'tolleranza zero' sulla corruzione di Berlusconi, silenzio sull'inchiesta e un nome pronunciato con neutralità. Gettato lì come – insegnerebbe il maggiordomo – condimento fastidioso al palato, ma necessario per ingannare il gusto: “Le indagini coinvolgono l'imprenditore Diego Anemone”. Chi, come, perché? Non c'era tempo, forse. Metà del Tg1 è dedicato alle 'diversamente informazioni': cronache surreali di inviati su slitte e carrozze, in ristoranti e centri benessere. Sistemata velocemente la cricca, il direttore Minzolini ha spedito le telecamere nel laboratorio di una giovane artista: “Borse da mangiare: sì, avete capito bene, si tratta di torte griffatissime, identiche ai modelli originali
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#3223
Veneto. Stipendi tagliati agli assessori,
Zaia: «Il versamento sarà volontario»
Il presidente chiarisce: «Siamo tra galantuomini, sono sicuro
che chi aderirà alla decurtazione del 5% poi lo farà davvero»
Se non è una retromarcia poco ci manca: il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha ricordato oggi l'annunciato taglio del 5% degli stipendi per sé e per la giunta, percisando però che il corrispettivo sarà versato su base volontaria con un bonifico bancario in un fondo previsto in un capitolo di bilancio.
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: che galantuomo!

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=102497
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#3224
Il buon esempio
Chi è al potere deve dare l’esempio ai cittadini. Silvio Berlusconi lo sa bene, e bene ha dunque pensato di essere tra i primi a sfruttare le opportunità del tanto atteso “piano casa” del governo.
Tra le 22 richieste pervenute finora in Sardegna c’è anche quella del presidente del Consiglio, che chiede di ampliare la volumetria di Villa Certosa con alcuni bungalow abitabili.
I conflitti di interesse del premier sono talmente macroscopici che a confronto un paio di bungalow dovrebbero far ridere. E invece sono proprio i piccoli conflitti, le micro-azioni diffuse a rendere al meglio l’idea di un potere senza limite e pudore.
Al Cavaliere verrebbe da chiedere, semplicemente, se non fosse il caso per una volta di soprassedere, se insomma fosse proprio necessario, se eccezionalmente non si potesse fare uno strappo alla triste regola del pastone dei ruoli.
A meno che, vista l’aria che tira, Berlusconi non voglia sorprendere tutti e rivelare che la richiesta è stata fatta da altri, naturalmente a sua insaputa :lol: :lol:
http://bracconi.blogautore.repubblica.it/?ref=HRER2-1
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#3225
La trasmissione in onda fino a giugno. Per il conduttore, che non ha ancora dato spiegazioni ufficiali, progetti da collaboratore

Il comunicato di poche righe, a tarda sera, chiude una stagione e cala il sipario su Annozero: “La Rai ha approvato una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente con Michele Santoro”. Fine. E poi un'apertura, per un futuro diverso: un accordo da firmare - con licenza di spaziare dalla prima alla terza rete – per realizzare progetti editoriali e sperimentali (anche docufiction) nei prossimi due anni. Il consiglio di amministrazione ha votato con sette voti a favore e due astenuti, maggioranza e opposizione insieme, una proposta del direttore generale Masi che, a due mesi dall'ultima puntata di Annozero, congeda una trasmissione di successo
La sua amica, Lucia Annunziata: “Sono profondamente dispiaciuta perché Santoro quest’anno aveva fatto il talk più bello della Rai, Sono addolorata non solo come giornalista, ma soprattutto come conduttrice: l’azienda ci perderà con questo accordo. Sapevo che Santoro fosse stanco. Nell’ultimo periodo stava assumendo un ruolo diverso, di mediatore. Sono molto dispiaciuta anche per questo”. E Gad Lerner dell'Infedele, spesso ospite di Annozero: “L'Italia non ha certo bisogno che si restringano ulteriormente gli spazi di pluralismo in televisione”.
Nessuna solidarietà da Vespa: “Si conferma che essere perseguitato per Santoro è un ottimo investimento”.

:twisted: :twisted: invidioso...
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... ordo_di_sa
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