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#3496
MICHELE AINIS

King cannot wrong»: il re non può sbagliare, recita un’antica massima della democrazia inglese. È dunque irresponsabile, se non infallibile tal quale il Papa, come stabilì Pio IX nel 1870.

Invece nella nuova democrazia italiana irresponsabili e infallibili sono i ministri, quale ne sia il numero, il sesso, la fedina penale. Così vuole il lodo Alfano nel suo abito costituzionale. Un abito peraltro continuamente allargato e ricucito nella sartoria del Senato; o dovremmo chiamarlo lodo Brancher?
L’ultima idea - quella di estendere lo scudo processuale alle iniziative giudiziarie inaugurate prima che l’imputato giurasse da ministro - sembra in effetti tagliata su misura per il neoministro a Non si sa che cosa. Significa che è un’idea incostituzionale? No di certo: ormai è vietato .

No, non c’è un attentato alla Costituzione in questo lodo redivivo. C’è piuttosto un’offesa al buon senso, oltre che al buon gusto. Perché mai, difatti, l’immunità dovrebbe estendersi ai reati commessi prima del giuramento da ministro? Se la risposta è il fumus persecutionis, ossia il sospetto che l’inchiesta giudiziaria risponda a una finalità politica, allora è come dire che i magistrati italiani hanno la palla di vetro. E perché il nuovo lodo protegge i ministri con una diga più alta di quella eretta nell’art. 96 della Costituzione? Quest’ultima norma concerne i reati funzionali, compiuti guidando un dicastero; il lodo tocca viceversa i delitti comuni. Insomma d’ora in poi ogni ministro sarà più tutelato se fa una rapina in banca anziché un abuso d’ufficio. E perché infine l’autorizzazione a procedere viene affidata alla maggioranza semplice delle assemblee legislative? Siccome tale maggioranza è lo sgabello su cui poggia il governo, siccome la sua sopravvivenza in Parlamento dipende dalla sopravvivenza del governo, è un po’ come consegnare un fucile a chi ha le manette ai polsi. A noi che non abbiamo scudi processuali sembrerà forse inopportuno tutto questo scalmanarsi attorno allo scudo dei potenti, prima con il lodo Schifani, poi con il lodo Alfano, poi con il legittimo impedimento, poi con il lodo Alfano bis. Suoneranno altrettanto inopportune le proclamazioni sui principi - la forma di governo, il federalismo, la libertà d’impresa nel nuovo art. 41 - quando le uniche riforme che poi approdano a riva sono quelle che hanno di mira la giustizia. Ci parrà infine inopportuno venire scomodati per il referendum costituzionale che giocoforza accompagnerà questo nuovo lodo. Ma ci scomoderemo.

michele.ainis@uniroma3.it


la stampa
omnia munda mundis

#3497
kimi, io non vedo correlazioni tra la situazione attuale e la tentata insurrezione a Napoli (OT - su cui peraltro ho letto parecchio, ci sono diversi bei libri sulla storia della Sanfelice, uno anche di Dumas padre).
Mi sembra più calzante paragonare le attuali forze politiche alla nazionale di calcio appena uscita dai mondiali: non si salva quasi nessuno, e non c'è ricambio in vista nel breve periodo.

Secondo me, gli italiani sono troppo individualisti e menefreghisti per voler cambiare un sistema che a più livelli non funziona; il problema è cmq la mancanza di alternative valide e credibili alla maggioranza e a Berlusconi, dobbiamo davvero aspettare che muoia, per risollevarci? (e nel caso succedesse, come faremmo? con chi?)

La cosa che veramente mi sgomenta è che di fronte a questa armata brancaleone di impresentabili al governo non si riesca a contrapporre nessuno... ma come è possibile?
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Casa Spozilli
Babyzillo

#3498
@ Chiaretta: il mio paragone era riferito all'inerzia delle "masse", che comunque vivono alla "giornata", si interessano di tutto tranne che dei loro governanti (es. 130000 post anti Lippi e 1000 contro la legge bavaglio sul sito la Repubblica! :twisted: ), tanto va bene tutto purchè "se magna"...sono solo "lazzari mai sanculotti" :cry:
del resto è l'unico esempio di "rivoluzione" nella ns storia! la razza italiana tollera tutto!
anche la fine della I repubblica non è attribuibile ad un moto di orgoglio nzionale, ma solo alla convergenza di eventi internazionali (es. fine della guerra fredda, crollo del muro di Berlino, crisi economica etc..).
Infine la mancanza di alternativa è dovuta anche (secondo me) alla potente arma di"ricatto"..quanti dossier scottanti sono nelle mani dei direttori dei giornali di famiglia? :wink:
omnia munda mundis

#3501
chiaretta ha scritto:
doris ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=LfK9mAHojMo

Bondi ha perso completamente l'uso dell'intelletto elementare.
Non riesce più a seguire un discorso di senso compiuto, che non sia un elenco di ordini da eseguire, e spiazzato vaneggia :lol: :lol:
ha perso fa presumere che prima ne fosse dotato... dico, le hai lette, le sue poesie? :roll: :lol: :lol: :lol:
Nouuuuu...so peggiò?Cercando queste odi per il web ho letto su Wikipedia:

"Sandro Bondi (Fivizzano, 14 maggio 1959) è un politico italiano, ex esponente del Partito Comunista Italiano, già militante fin da giovanissimo nella Federazione Giovanile Comunista Italiana, che attualmente milita nel Popolo della Libertà."

Una cosa mi sconvolge...si si è un ex esponente del partito comunista... :lol: :lol: ma non è quello, quest'uomo ha 52 anni :shock: :shock: :shock: il potere logora... chi non ce l’ha :lol:
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“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

#3503
stefania_b ha scritto::shock: :shock: :shock: 52???? :shock: :shock: :shock:
sta scritto pure sul sito del governo :lol: :lol: :lol:

che non è attendibile come fonte :lol: :lol:
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“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

#3505
:lol:il ministro Alfano ha 40 anni!!! e sembra il nonno della Meloni! :wink:
http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -16977.htm
Mondadori 2 la vendetta? Marchiare con il Biscione della Fininvest la Rcs Periodici, incluso "Oggi", il giornale che pubblicò le foto di Antonello Zappadu con Silvio e le sue girls in grembo nel parco di Villa Certosa. Lo stesso giornale che mercoledì 30 giugno ha concluso una minisaga in due puntate su quanto è bello, quanto è atletico, quanto è padre, sposo, nonno esemplare il presidente-operaio-imprenditore "Barbieusconi", che qualunque abito o accessorio indossi produce successo, voti e ricavi, come la bambola della Mattel.

Cover Servizio Novella 2000 su Veronica LarioPrendersi un altro pezzo di editoria italiana, magari aggiungere una fetta della Rcs libri, per girare il tutto a Barbara, visto che Marina ha già di che lavorare a Segrate, sull'altro lato della tangenziale di Milano a pochi chilometri dallo stabilimento Rizzoli. Occupare un altro pezzo strategico dell'informazione, quella dei rotocalchi popolari e isolare ancora di più quei giornali contro i quali il premier invoca oggi lo sciopero dei lettori come si era augurato l'embargo degli inserzionisti un anno fa, al convegno dei giovani di Confindustria.
omnia munda mundis

#3506
Se in autunno, come molti si aspettano purtroppo, la crisi economica dovesse incrudelirsi e la manovra del governo, manifestamente più debole di quella di altri partners europei come Germania e Inghilterra, rivelare la sua insufficienza, cresceranno infatti le tentazioni di dare una spallata a Berlusconi, anche più vigorosa di quella che confusamente è stata tentata in sua assenza nell’ultima settimana. Lo testimonia, tra l’altro, il ritorno agli appelli al Capo dello Stato e all’ipotesi di un governo d’emergenza da parte delle opposizioni. Se invece, come lui stesso spera senza farne mistero, lo stellone italiano riuscisse nuovamente a prevalere, e la ripresa a farsi un po’ meno timida di quel che appare oggi, il Cavaliere avrebbe finalmente mano libera per la resa dei conti con i suoi avversari, soprattutto interni al centrodestra, e per cercare un rilancio personale nello scioglimento anticipato delle Camere e in un nuovo lavacro elettorale.

Ma intanto, anche se è contrario al suo temperamento, a Berlusconi tocca aspettare. In altri tempi, si sarebbe detto che il premier, il suo esecutivo e la sua maggioranza devono fare la verifica. Poi si sa, sulle verifiche estive aveva sempre il sopravvento il «generale agosto», e per far passare l’estate e insieme decantare il quadro nasceva un «governo balneare». L’unica cosa che è rimasta di quei tempi, verrebbe da concludere.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
omnia munda mundis

#3507
di GAD LERNER
Dopo Scajola, tocca a Brancher. Si è dimesso, e l’unico rammarico è che non sapremo mai a quale incarico ministeriale lo avevano nominato. Pezzi di governo in caduta libera a seguito della più grave delle colpe in cui possa incorrere un uomo politico: l’impresentabilità. Berlusconi non è in grado di difenderli, così come già non ha potuto difendere Previti e Dell’Utri. Come non potrà difendere, ben presto, l’altro suo pupillo Bertolaso.
Mi chiedo se per una volta i sostenitori di questo governo che spesso ci scrivono (e di ciò li ringraziamo) possano dismettere l’atteggiamento difensivo nei confronti di un pericolo di sinistra inesistente, e confidarci infine cos’è che non va dalle loro parti. Le dimissioni di Brancher sono chiaramente una mossa difensiva di Berlusconi, pronto all’arrocco e bisognoso di ripristinare un rapporto ottimale con la Lega. La prossima marcia indietro avverrà sulle intercettazioni telefoniche?
GAD LERNER
http://www.ilpolitico.it/?p=33480#more-33480
omnia munda mundis

#3509
È forse la prima volta che un ministro si dimette davanti a un giudice. Ma le teatrali dimissioni di Brancher, ministro del nulla, sono il segno che il caos si è impadronito della maggioranza e il governo fa acqua da tutte le parti. El Paìs, 5 luglio
http://www.unita.it/


Con il rito alternativo, Brancher ha salvato in parte se stesso ma soprattutto la Lega e quindi l'asse Bossi-Berlusconi, fondamentale per il Cavaliere, alle prese con Fini il "traditore". Si è tolto dai piedi anche giornalisti e telecamere, perché l'udienza del 28 luglio sarà a porte chiuse. E quel giorno, o al massimo il 29, è prevista la sentenza. In caso di condanna è garantito lo sconto di un terzo della pena.
Ed essendo ora un processo "allo stato degli atti", ha evitato la prevista testimonianza del suo grande accusatore, Giampiero Fiorani e quella politicamente imbarazzante del suo ex co-imputato, Roberto Calderoli. Il ministro per la Semplificazione - secondo le dichiarazioni di Fiorani - avrebbe incassato 100 dei 200 mila euro che l'allora banchiere avrebbe donato a Brancher nel 2004 il giorno di un comizio a Lodi
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -17055.htm
Ultima modifica di kimikalli il 06/07/10 14:21, modificato 1 volta in totale.
omnia munda mundis

#3510
chojin ha scritto:Capezzone - "Intollerabili lenzuolate di intercettazioni"
....
...... più tollerabili lenzuolate di reati?
Capezzone come Brancher
Brancher è andato e non ritornerà. Almeno speriamo, perché di un ministro senza ministero e senza vergogna non ne avevamo proprio bisogno. La tv ce lo ha mostrato mentre leggeva il suo compitino ai magistrati, facendo finta di essersi messo a disposizione quasi per un moto spontaneo. Mentre ce lo hanno obbligato la presa di posizione del Presidente della Repubblica, la richiesta dell’opposizione e anche il malcelato disprezzo dei suoi alleati. Ma è chiaro che Brancher sarebbe passato sopra a tutto, se non fosse stato costretto a farsi da parte dal premier, suo datore di lavoro prima e dopo la cura politica. E Berlusconi deve molto a Brancher, uno che non ha parlato nel corso dei processi precedenti, un po’ come Vittorio Mangano. Perciò, che ora Capezzone si affacci dai tg per spiegarci che, in un Paese dove non si dimette nessuno, quello di Bracher è stato un gesto di dignità e di amore per il Paese, bèh, è veramente troppo. Più che una falsità è una bestemmia.
http://www.unita.it/rubriche/Oppo/100831
06 luglio 2010
omnia munda mundis