Prima di tutto va premesso che il verificarsi di un problema simile in una nuova costruzione è frutto di una scarsa progettazione o di una mancanza da parte del costruttore. Ti consiglio di accertare le responsabilità e di muoverti anche per via legale (magari prima sarebbe meglio risolvere di persona con l'interessato). La guaina catramata sotto un marciapiedi esterno è l'"abc" del buon costruire, a meno che sotto non sia esclusivamente ghiaia.
Detto questo, rileggendomi anche l'inizio del post, mi pare si confermi l'ipotesi per la quale una volta posata la pavimentazione esterna sia venuta meno la normale evaporazione delle acque meteoriche cadute sul marciapiede e nelle zone circostanti. Praticamente pavimentando, si è creato un tappo che ha impedito all'acqua di evaporare. Come si sa, l'acqua fin che non trova una via di uscita percorre anche diversi metri. Nel tuo caso il vapore trova una via di fuga nelle murature perimetrali.
Purtroppo di soluzioni a basso costo ne intravedo poche in questo caso.

Una soluzione meno costosa di quella che ti hanno consigliato potrebbe essere quella di levare tutta la pavimentazione attuale, posare una doppia guaina catramata sul massetto del marciapiedi, ovviamente ben risvoltata sia contro le pareti perimetrali, sia sotto il terreno, posare un nuovo pavimento galleggiante in piastroni di cemento con finitura in ghiaino.In questo modo la guaina ti assicura l'impermeabilizzazine mentre la piccola camera d'aria del pavimento galleggiante ti assicura l'evaporazione dell'acqua.

ciao, ti ringrazio per la risposta. purtroppo la casa ci è stata venduta da un privato e l'impresa pare non esista più
a questo punto non so se chi si è occupato di posare gli autobloccanti per ns conto avrebbe dovuto porsi il problema di verificare se sotto l'intonaco esterno (già esistente al momento dell'acquisto) ci fosse la guaina? In pratica per finire la casa sono intervenute diverse ditte ma non il costruttore originario.