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#16
cyberjack
sono d'accorda con te.....per ottenere bisogna lavorare sodo...
Io ho iniziato a lavorare a 12 anni nell'attività dei mie genitori..poi mi sono diplomata e lavoro ormai da tanti anni, prima all'estero e ora in Italia.
Quello che noto qui è che la gente si lamenta tanto ..ma non fa nulla....(ovvimante ci sono eccezioni) ...da quando sono qui, ho cambiato diverse aziende e ogni volta che mi attivavo tempestivamente x trovare un lavoro...mi sentivo dire ma chi te lo fa fare...sfrutta un po la CIGS......ora ho deciso di acquistare un appartamento e poichè non voglio fare pesare alla mia famiglia questo mio sogno.....mi sono attivata ed ho cercato un secondo lavoro.....Da maggio a Settembre di quest'anno ho praticamente lavorato sempre sono stata 2 gg al mare........ora mi sto concendendo un periodo di calma ma tra poco riperendo la seconda attività....

Secondo me è ricco chi si puo permettere tutto senza badare a spese....
questo putroppo sono in pochi....noi ci accontenetiamo.

ciao

#17
Io mi sento ricca.
non è una frase buttata là tanto per dire.
so cos'è la povertà, quella vera, fortunatamente non ho mai patito la fame, ma tutti gli altri disagi devo dire che li ho provati.
Per cui ora mi sento ricca, so che è banale...ma io mi sento tale.
E non solo dal punto di vista materiale!!! Tralascio qui il discorso affetti, ma dò per scontato che capiate che avere delle persone con cui condividere le cose faccia sentire "ricchi" in senso pieno :wink: .
Ho una bella casa (per i miei canoni), calda, accogliente, con due bagni e il riscaldamento. Faccio 2 bei viaggi l'anno. Se voglio andare al ristorante o comprarmi dei jeans non mi mancano certo i 100 euro...anche se per le ristrettezze che ho provato devo dire che non mi piace buttare i soldi.
Certo, ho dovuto fare sacrifici, ma francamente non mi sono pesati più di tanto perchè volevo tanto farcela. Certo, oggi mi manca la soddisfazione professionale che vorrei...ma sono giovane e...NON PU0' PIOVERE PER SEMPRE.
Cosimo 8/8/2007 e Clelia 6/5/2009

#18
ma che significa "bisogna lavorare duro"....."si lamentano e non fanno nulla"......cosa significa.
Se una persona normale fa il suo lavoro e basta secondo te è giusto che non si possa neanche più comprare un paio di scarpe e usare quelle di tre anni fa?????? Come ho scritto da un'altra parte, non dipende più da noi ma dal sistema che ormai si è creato le persone monoreddito non arrivano a fine mese.....

#19
Ing 76 ha scritto: Se fossi tanto ricca mi piacerebbe abbandonare completamente il mio lavoro per dedicare tutto il mio tempo nell'accudire bimbi miei, in affidamento e qualche cagnolino e due micetti.
Non so qual è la soglia per definirsi ricchi.
Io mi riterrei ricca se potessi permettermi di smettere di lavorare e vivere di rendita. Se poi potessi anche coltivare tutti i miei interessi girando il mondo, iscrivendomi ancora all'università e vestirmi Armani, mi riterrei ricchissima.
In realtà mi ritengo "benestante", perché se adesso viviamo con 2700 euro al mese, quando avrò un figlio potrò permettermi di rinunciare al mio stipendio e a qualche sfizio per crescerlo senza dipendere da altri :D
Io e mio marito viviamo senza fare grossi sacrifici, non ci compriamo il cappotto nuovo tutti gli anni e usciamo a mangiare più o meno una volta al mese, ma tutti gli anni facciamo una bella vacanza. Rinunciamo ad alcune cose per permettercene altre, come credo faccia la maggior parte della gente.
Ultima modifica di Cla' il 11/11/05 15:25, modificato 1 volta in totale.

#20
inutlie scervellarsi... secondo un'indagine condotta dagli inglesi, uno ricco è colui che ha circa 2.5 milioni di sterline in banca :D
virtual
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non vi siete mai chiesti se io abbia un desiderio…
vorrei vivere una notte, anche una sola...

#21
inutile dirsi cavolate...

bisogna distinguere fra benestanti e ricchi ..

briatore è ricco ma fa anchelavorare un sacco di gente....
e come lui molti ricchi ..non ce lo dimentichiamo...

#22
xxxxrobybis ha scritto:inutile dirsi cavolate...

bisogna distinguere fra benestanti e ricchi ..

briatore è ricco ma fa anchelavorare un sacco di gente....
e come lui molti ricchi ..non ce lo dimentichiamo...
NOOOOOOO..... sono dei benefattori!!!! :wink:

#23
cyberjack ha scritto:Io sono ricco?
bho....
se entro in un negozio non mi faccio problemi ad acqustare quello che mi piace, senza neanche chiedere il prezzo... ma parallelamente, non mi lascio attrarre da tutto quello che luccica... Non potrei comprare tutto quello che appena appena mi stuzzica, ma se scelgo le cose con accuratezza, quelle me le posso permettere senza problemi...

vuol dire essere ricchi? Non lo so... So di sicuro che rispetto alla media delle persone della mia età ho molto molto di più...
So, altrettanto di sicuro, che mentre la stragrande maggioranza delle persone della mia età andava in discoteca a divertirsi, non aveva alcuna responsabilità e si godeva la spensieratezza dei 18 anni, io avevo un carico di responsabilità che nessuno di loro avrebbe mai voluto avere...
So che mentre a 16 anni i miei amici giocavano a pallone con la mamma che gli preparava la merenda, io facevo i salti mortali per sopravvivere in America, imparando a gestire i soldi, una casa, un lavoro, lo studio.... e nel frattempo piantavo le basi...

Di certo non sono di famiglia ricca, ma ora posso permettermi di non guardare il conto del ristorante o il prezzo sui pantaloni che voglio acquistare... certo non mi posso permettere di andarci tutte le sere o di comprarmi abiti nuovi ogni settimana, come potrebbe fare un "vero" ricco, ma a me va bene così ;)

Una cosa è certa... la gente tutto questo non lo vede, non se lo chiede e non gli interessa chiederselo...
Chiunque abbia incontrato ha sempre fatto molto presto a invidiare l'apparenza di ciò che ho, ma non si è mai chiesto come faccio ad averlo...
Ho incotnrato un ostracismo incredibile da parte di tutti i coetanei (ed anche da parte di gente più grande) che si sono sempre fermati alla superficie delle situazioni, che non si sono mai chiesti "perchè lui è lì, e io sono qui??" ma si sono sempre detti "guarda quel paraculato, che casa che si è fatto" pensando che in qualche modo, chi ha più di loro sia per forza uno "fortunato", "paraculato", "raccomandato", o comunque "meritevole di invidia e disprezzo"...
Nessuno che abbia mai pensato che uno che ha di più, semplicemente, se lo merita...
Fin qui direi che posso quotare tutto... ho fatto la mia casa ed ho comprato cio' che mi piaceva senza chiedere il prezzo... se vado al ristorante pago con la carta e manco lo guardo il conto... se mi piace un vestito lo compro e basta. Se voglio prendere una cosa lo faccio. Sono ricca? no, non nel senso economico del termine. Ma sto bene. Di certo anche le mie voglie sono frutto delle mie considerazione e dei miei pensieri. C'è chi direbbe che ho i sogni limitati, chissa' forse è cosi'... ma farmi 2 ore nel traffico in un cayenne non è diverso che farmelo in una corsa.
Di certo non vado a vedere la mostra nautica perchè è talmente tanto oltre che non rientra neppure nei miei pensieri... tantomeno vado in un concessionario ferrari... o alla boutique di valentino in piazza di spagna.

Ora torniamo piu' strettamente al thred...
Chi è ricco? Chi puo' guardare il sorriso di suo figlio senza pensare "se potessi..." ma soltanto con la consapevolezza di potergli dare tutto il tempo che vuole e tutto l'amore di cui ha bisogno.

Sento tanti discorsi, leggo tante lettere, e la frase più ricorrente è: "il mio capo è un completo idiota, raccomandato, è lì solo perchè da via il "censured" o perchè sa leccare meglio degli altri" e mi chiedo: possibile che questa gente non si fermi un attimo a pensare a COSA significhi essere il suo capo? cosa significhi avere la resposabilità d un lavoro, di un progetto, di un'azienda, del lavoro di altre persone, della stabilità economica di molte famiglie? Possibile che davvero la gente pensi: "Guadagni più di me? E allora arrangiati, fattelo tu!!!" senza contare che è proprio grazie al suo capo che lui ha ancora quel lavoro? Che la sua famiglia ha un introito? Che il suo capo, per grantire stabilità ad un ufficio, magari non dorme la notte perchè stressato o agitato o tenuto sotto costante ansia di dover senguire, controllare, sapere tutto?
Non parlo per "sentito dire" o per "luoghi comuni"... parlo della mia personale situazione... parlo di perdere il sonno perchè le responsabilità di fanno svegliare nel cuore della notte, alle 3 o alle 4, a ripercorrere con la mente la pianificazione del giorno dopo per assicurarti che non ti stia sfuggendo nulla, o rifare passo a passo tutti i processi di elaborazione del progetto che devi presentare l'indomani, perchè se sbaglio non c'è "il mio capo" che interviene a pararmi le natiche, e non posso scaricare su nessuno la responsabilità... non posso dire "ma lui non me l'aveva detto" perchè il mio "stipendio" (se vogliamo parlare in termini economici, ma io preferirei dire "il mio ruolo") non mi permette di "non sapere", non mi permette che "qualcuno non mi abbia detto"... Se commetto un errore, perdo un cliente, e se perdo un cliente mando a casa delle persone...

Eppure, "chissà quello lì com'è paraculato"...

Troppo spesso si vede il lato positivo del benessere economico... tutti vorrebbero avere più soldi, poco ma sicuro... ma pochissimi sarebbero disposti a sobbarcarsene le implicazioni...
Tornando a questo... è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio in entrambe le direzioni. Non tutti i capi si preoccupano del futuro dell'azienda, specie se di grandi dimensioni. Non tutti sono raccomandati... non tutti sono paraculi... non tutti sono fortunati, molti meritano le responsabilita' che assumono.
A mio avviso sbagli tu nel generalizzare in positivo quando altri a farlo in negativo.

Vedere miliardi di soldi statali buttati al vento per incompetenza di poche persone amici di, parenti di....fa rabbia anche al piu' umile impiegato, basta che sia poco poco intelligente per accorgersene, per parlare con i clienti, con i capi e con l'ultimo assunto in societa'.

MA anche io come te parlo per esperienza personale e per stress personale.

#24
domovoy ha scritto:
cyberjack ha scritto: Sento tanti discorsi, leggo tante lettere, e la frase più ricorrente è: "il mio capo è un completo idiota, raccomandato, è lì solo perchè da via il "censured" o perchè sa leccare meglio degli altri" e mi chiedo: possibile che questa gente non si fermi un attimo a pensare a COSA significhi essere il suo capo? cosa significhi avere la resposabilità d un lavoro, di un progetto, di un'azienda, del lavoro di altre persone, della stabilità economica di molte famiglie? Possibile che davvero la gente pensi: "Guadagni più di me? E allora arrangiati, fattelo tu!!!" senza contare che è proprio grazie al suo capo che lui ha ancora quel lavoro? Che la sua famiglia ha un introito? Che il suo capo, per grantire stabilità ad un ufficio, magari non dorme la notte perchè stressato o agitato o tenuto sotto costante ansia di dover senguire, controllare, sapere tutto?
Non parlo per "sentito dire" o per "luoghi comuni"... parlo della mia personale situazione... parlo di perdere il sonno perchè le responsabilità di fanno svegliare nel cuore della notte, alle 3 o alle 4, a ripercorrere con la mente la pianificazione del giorno dopo per assicurarti che non ti stia sfuggendo nulla, o rifare passo a passo tutti i processi di elaborazione del progetto che devi presentare l'indomani, perchè se sbaglio non c'è "il mio capo" che interviene a pararmi le natiche, e non posso scaricare su nessuno la responsabilità... non posso dire "ma lui non me l'aveva detto" perchè il mio "stipendio" (se vogliamo parlare in termini economici, ma io preferirei dire "il mio ruolo") non mi permette di "non sapere", non mi permette che "qualcuno non mi abbia detto"... Se commetto un errore, perdo un cliente, e se perdo un cliente mando a casa delle persone...

Eppure, "chissà quello lì com'è paraculato"...

Troppo spesso si vede il lato positivo del benessere economico... tutti vorrebbero avere più soldi, poco ma sicuro... ma pochissimi sarebbero disposti a sobbarcarsene le implicazioni...
Tornando a questo... è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio in entrambe le direzioni. Non tutti i capi si preoccupano del futuro dell'azienda, specie se di grandi dimensioni. Non tutti sono raccomandati... non tutti sono paraculi... non tutti sono fortunati, molti meritano le responsabilita' che assumono.
A mio avviso sbagli tu nel generalizzare in positivo quando altri a farlo in negativo.
Anch'io in questo caso la vedo come Domo. Tu vivi così il tuo ruolo di imprenditore, e fai bene! Però non sono tutti come te!
Quando mio padre e il suo socio, dopo 30 anni hanno deciso di chiudere l'impresa, gli affari andavano benone e c'era tanto lavoro... semplicemente erano loro a essere stanchi! Beh, sei mesi prima hanno comunicato l'intenzione ai muratori, e poche settimane prima della chiusura hanno trovato un lavoro a chi non ci era riuscito da solo. E' ovvio che se hai 10 dipendenti lo puoi fare e se ne hai 40 no! Il MIO capo, invece, l'anno scorso ha lasciato a casa 3 persone e glielo ha detto il giorno prima in modo sottilmente infido: da domani state a casa con lo stipendio congelato, se il lavoro riprende vi chiamo. :shock: Purtroppo non tutti agiscono come dovrebbero :roll:

#25
quindi briatore (e come lui come molti altri ricchi) non pensano al loro tornaconto ma non sono altro che delle associazioni benefiche

Mi tornano in mente Tanzi e Cragnotti chiassà perchè .... :roll:

bah

#26
nn ho letto molto dei vs messaggi ... cmq io mi sentirei ricca (nel senso di felice) se potessi far figli senza preoccuparmi del numero ... Renato nn ti preoccupare ad 1 certo punto mi fermerei :lol: :lol:

Enza
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UGUALE
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#27
in questo momento mi sentirei ricca se riuscissi a ritrovare un lavoro, ma comunque non mi lamento, ho una casa modesta ma accogliente, un marito e una figlia...posso dire che sto bene, soprattutto se mi riguardo indietro e ripenso al periodo in cui sono stata gravemente ammalata e non pensavano che ne uscissi...ce l'ho fatta, mi sono fatta una famiglia e vivo decentemente...tutto il resto è relativo...non è ricchezza questa?
.......e l'armonia vince di mille secoli il silenzio

#28
Io mi ritengo molto fortunata perchè nella mia famiglia, da che mi ricordi, non è mai mancato niente, ma questo grazie a mio padre che con la semplice licenza media e tanta voglia di lavorare si è costriuto una sua azienda (con altri 2 soci) che ora conta circa 100 dipendenti.
Secondo me ha avuto tanto coraggio visto che io avevo solo 1 anno all'epoca, e mangiavano grazie all'insalata dell'orto e ai conigli di mio nonno..... ecco io questo coraggio non l'avrei (perchè di natura sono un po' fifona e pessimista) e mi riterrei ricchissima se potessi fare un figlio senza pensare "riuscirò a dargli tutto quello di cui ha bisogno?"
Da quando abbiamo deciso di metter su casa abbiamo rinunciato a un po' di cose... ad esempio....lui, appassionato di auto, ha venduto la sua "amata" Seat Leon sportiva, benzina ... con tanti cavalli... costosa per prendere una macchina + piccola, diesel e che costasse meno.... io ho rinunciato alle vancanze al mare... anzi... alle vacanze! Ecco ... io mi sentirei ricca se il mio amore potesse comprarsi di nuovo la sua macchina, se potessimo viaggiare insieme...
Non vorrei che le mie parole vengano travisate, so che rinunciare ad una macchina o alle vacanze non sono sacrifici enormi, c'è chi deve rinuniciare a cose moooolto + importanti, ma servivano solo come esempi per spiegare che io mi sentirei ricca se riuscissi a far felice le persone a cui voglio bene e potessi esaudire qualche mio desiderio.


Ovviamente se vincessi il superenalotto e la lotteria mi comprerei una villa con piscina e uno yacht (si scrive così?) vista la mia passione per il mare :lol:

#29
giovamik ha scritto:quindi briatore (e come lui come molti altri ricchi) non pensano al loro tornaconto ma non sono altro che delle associazioni benefiche

Mi tornano in mente Tanzi e Cragnotti chiassà perchè .... :roll:

bah
:wink:

#30
giovamik ha scritto:quindi briatore (e come lui come molti altri ricchi) non pensano al loro tornaconto ma non sono altro che delle associazioni benefiche

Mi tornano in mente Tanzi e Cragnotti chiassà perchè .... :roll:

bah
lo vedi li stai stigmatizzando ..forse loro fanno una vita che noi non ci possiamo permettere ma non mi dire 'che non fanno girare l'economia'...

ci sono tantissimi imprenditori che fanno una vita agiata e danno da mangiare ad un sacco di persone .... non ci dimentichiamo di questo, l'italia è un posto dove ci sono molte aziende padronali...

si tanzi e Briatore sono una estremizzazione del mio esempio..no???

non sono benefattori ma comunque danno lavoro ad un sacco di gente... certo ne hanno il loro tornaconto questo non lo nega nessuno...