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#3721
Viene quindi da pensare che sempre il Giornale avesse ragione quando il 17 settembre scriveva che i nostri servizi segreti (che dipendono come noto da Palazzo Chigi) seguivano “una pista che porta ai Caraibi”. Un’operazione degli 007 che, se davvero avvenuta, è assai più grave dell’episodio di nepotismo di cui è accusato il presidente della Camera. Utilizzare gli apparati di sicurezza per raccogliere prove per screditare gli avversari politici è infatti roba da repubblica delle Banane. Favorire i parenti, invece, è semplicemente la (brutta) regola in tutta la partitocrazia italiana.Anche per questo Fini, seppur acciaccato, appare deciso a continuare ad andare avanti per la sua strada. L’immobile di Montecarlo è stato venduto decisamente sotto costo. Trecentomila euro per un appartamento che vale almeno quattro volte tanto sono pochissimi, è vero. E questo può legittimamente far ritenere che abbia voluto favorire il cognato, rendendosi protagonista di un episodio di nepotismo (in ballo infatti non ci sono soldi pubblici, ma i beni di un’associazione privata: An).
Ma è altrettanto vero che il documento di Saint Lucia non basta a provarlo. E non prova nemmeno che Fini non abbia detto la verità, come sostiene nel suo titolo di prima pagina, Il Giornale. Nelle sue otto risposte al Corriere della Sera Fini infatti afferma che fu proprio Giancarlo Tulliani a dirgli di aver trovato un acquirente. Che poi l’acquirente sia proprio Tulliani, allo stato, può dimostrare il raggiro. Ma solo ai danni di Fini che, proprio come Gaucci, si è fidato del fratello della sua fidanzata. La guerra all’interno del centro-destra insomma non si è chiusa oggi. E prima del 28 settembre, giorno del voto di fiducia all’esecutivo, riserverà altri colpi di scena. Tutti politicamente sanguinosi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09 ... cia/63458/
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#3722
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
:arrow: Primo. La maggioranza ha esultato perché è rimasta maggioranza anche senza i finiani. La soddisfazione è comprensibile. Ma su quale fondamentale tema è rimasta maggioranza? Su una riforma del fisco? Su un provvedimento per far ripartire le imprese? Su un intervento contro la disoccupazione? Niente di tutto questo (che poi è quello che servirebbe al Paese): la Camera ha detto, a maggioranza, che la magistratura non può utilizzare le intercettazioni che riguardano un parlamentare sul quale pende un mandato di arresto per camorra.
E’ perfino superfluo precisare che il parlamentare in questione, Nicola Cosentino, può benissimo essere innocente: anzi lo è finché non si dimostri il contrario. Ma per dimostrarlo occorrerebbero delle indagini, e la politica ieri ha detto che su un politico non si può indagare. Rinverdendo una tradizione che ci eravamo illusi fosse ormai sepolta, la nostra classe politica ha deciso di autogiudicarsi e, naturalmente, di autoassolversi. Si esulti pure, insomma, ma si abbia il buon gusto di farlo di nascosto.
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#3723
Indegnità di servizio
Gent. Sig. Presidente della Repubblica, apprendiamo con sollievo la Sua decisione di revocare a Calisto Tanzi il Cavalierato al Merito del Lavoro “per indegnità”, in quanto reo confesso di gravissimi reati finanziari.
PS. Perdoni l’ardire, signor Presidente, ma sempre in tema di indegnità e di revoche, le sottoponiamo sommessamente anche il caso di Giulio Andreotti, sette volte presidente del Consiglio e una ventina di volte ministro, giudicato mafioso fino al 1980 da una sentenza di Cassazione e nominato nel 1990 senatore a vita da Francesco Cossiga, altra preclara figura
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09 ... ica/63299/
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#3724
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
un fatto che tre giorni fa il Cavaliere aveva pranzato con il gruppo di vertice del «Giornale» (mentre ieri a palazzo Grazioli ha ricevuto Antonio Angelucci, senatore del Pdl ed editore di «Libero»). Ed è un altro fatto che l’altra sera, adunati i suoi colonnelli, aveva dato l’annuncio: «Domani leggeremo il documento che incastra Fini». Ieri mattina (anticipato pure da Dagospia) ecco in edicola il famoso «scartafaccio» sulle società off-shore da tempo sul tavolo del Cavaliere, mostrato ai vari visitatori come il più ambito dei trofei. Senonché la reazione politica per ora risulta esattamente contraria a quella che l’alchimista Silvio intendeva ottenere: il presidente della Camera non si dimette affatto, in compenso si adira moltissimo. E fa annunciare ai suoi scudieri guerra totale, aperta, senza prigionieri. In pratica, Fini condanna a morte la legislatura a costo di uscire lui stesso di scena.
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#3725
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ref=HREA-1


Uomini dei servizi segreti o della Guardia di finanza raggiungono Santa Lucia (la notizia è del Giornale). Devono soltanto sovrintendere che "le cose vadano nel verso giusto", che quel ministro di Giustizia dica quel che deve o fornisca le lettere con intestazione originale che necessitano. E' stato lo stesso Silvio Berlusconi a predisporre le cose potendo contare sul "rapporto personale tra l'ex ministro di Santa Lucia e il nostro presidente del Consiglio". Un legame (notizia di Libero) che "deve far tremare Fini". Bene, viene confezionato il falso. Ora deve arrivare in Italia senza l'impronta digitale del mandante. Bisogna seguire le frecce sul foglio dinanzi a Gianfranco Fini. Da Santa Lucia la lettera farlocca (o ambigua) arriva su un sito e poi nelle redazioni di due giornali di Santo Domingo. Da qui afferrata come per una pesca miracolosa dal sito Dagospia. Ora - gli uomini di Fini chiedono - chi ispira Dagospia? Credono di saperlo. Anzi, dicono di saperlo con certezza: "Dagospia, sostenuto dai finanziamenti di Eni ed Enel, è governato nelle informazioni più sensibili da Luigi Bisignani, il piduista, l'uomo delle nomine delicate, braccio destro operativo di Gianni Letta dal suo ufficio di piazza Mignanelli". Da Dagospia l'informazione manipolata slitterà sulle prime pagine di Giornale e Libero. Che potranno dire: abbiamo rilanciato soltanto una notizia pubblicata dalla stampa internazionale.. Il giornalismo, diventato tecnica sovietica di disinformazione, alterato in calunnia, non ha nulla a che fare con queste pratiche che non sono altro che un sistema di dominio, un dispositivo di potere. Uno stesso soggetto, Silvio Berlusconi, ordina la raccolta del fango, quando non lo costruisce. Dispone, per la bisogna, di risorse finanziarie illimitate; di direzioni e redazioni; di collaboratori e strutture private; di funzionari disinvolti nelle burocrazie della sicurezza, magari di "paesi amici e non alleati". Non ha bisogno di convincere nessuno a pubblicare quella robaccia. Se la pubblica da sé, sui suoi media, e ne dispone la priorità su quelli che influenza per posizione politica. È questa la "meccanica" che abbiano sotto gli occhi da più di un anno e bisogna scorgere - della "macchina" - la spaventosa pericolosità e l'assoluta anomalia che va oltre lo stupefacente e noto conflitto d'interessi. Quel che ci viene svelato in queste ore ancora una volta, con l'"assassinio" di Gianfranco Fini, è un sistema di dominio, una tecnica di intimidazione che minaccia l'indipendenza delle persone, l'autonomia del loro pensiero e delle loro parole
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#3727
pattonaglia ha scritto:Senza offesa, eh, ma perchè non ti apri un blog?
Ormai questo topic è diventato un monologo... :roll:

:)
Si vede che sei tornato solo da poco, eh??? :lol: :lol: :lol:

#3730
L'evasore fiscale totale di Arzignano (Vicenza) dice: "'Scolta un atimo, guarda che io non ho ucciso nessuno, eh?... Alla fine g'ho fato un po' d'evasione, però, non lo vedo un reato così grave, insoma; ciò, ho evaso il fisco, punto". Il costruttore romano sbotta: "I soldi in nero girano da vent'anni, lo sanno tutti e nun ce se po' fa' un "censured"".

La bravura di Riccardo Iacona e del suo gruppo di lavoro ("Presadiretta", RaiTre, domenica, 21.10) è estrema e desolante, risiede anzi nell'avere effetti estremamente desolanti. Dieci milioni di italiani dichiarano zero redditi; i poveri effettivi censiti sono però due milioni; gli altri otto milioni saranno evasori totali invisibili al Fisco o nullatenenti invisibili all'Istat? Tutti saprebbero rispondere. Eppure il mattino dopo, succede come con "Report". Nei bar le persone si dicono: "Hai visto, ieri sera? Incredibile".
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... ro/2134820
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#3731
Sondaggi riservati danno voti
in fuga dal Pdl a causa delle liti

Ha fatto i suoi calcoli, anche quelli più spicci dei nuovi voti in arrivo dal fronte meridionale. La sua maggiore goduria è incassare quelli dei «ribelli siciliani» dell’Udc che stanno mollando Casini, l’altro «traditore». Sembra che ieri sera li abbia ricevuti ad Arcore in gran segreto, accompagnati dal ministro Angelino Alfano che ha curato personalmente la vicenda siciliana. In cambio di posti di governo, sottosegretariati? Gli interessati negano decisamente, ma si vedrà presto se mentono
Intanto quella fatidica quota di 316 voti senza i finiani il Cavaliere non ce l’ha in tasca. A impensierirlo tuttavia sono soprattutto altri numeri, quelli dell’astensionismo che secondo i suoi amati/odiati sondaggi del lunedì sta diventando una marea montante. A quanto pare manca all’appello qualche milione di elettori che nel 2008 ha votato centrodestra e in particolare Pdl.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
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#3732
Sondaggi riservati danno voti
in fuga dal Pdl a causa delle liti

Ha fatto i suoi calcoli, anche quelli più spicci dei nuovi voti in arrivo dal fronte meridionale. La sua maggiore goduria è incassare quelli dei «ribelli siciliani» dell’Udc che stanno mollando Casini, l’altro «traditore». Sembra che ieri sera li abbia ricevuti ad Arcore in gran segreto, accompagnati dal ministro Angelino Alfano che ha curato personalmente la vicenda siciliana. In cambio di posti di governo, sottosegretariati? Gli interessati negano decisamente, ma si vedrà presto se mentono
Intanto quella fatidica quota di 316 voti senza i finiani il Cavaliere non ce l’ha in tasca. A impensierirlo tuttavia sono soprattutto altri numeri, quelli dell’astensionismo che secondo i suoi amati/odiati sondaggi del lunedì sta diventando una marea montante. A quanto pare manca all’appello qualche milione di elettori che nel 2008 ha votato centrodestra e in particolare Pdl.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
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#3735
L'elenco è fin troppo noto, ha solo l'imbarazzo della scelta. Ricordi comunque che il Paese è stanco di un presidente del Consiglio che ama pensare e parlare in grande ma non riesce nelle cose piccole e medie, per esempio in qualche liberalizzazione di licenze o di ordini professionali o nel sistemare qualche decina di chilometri di autostrade. Sarà capace Berlusconi di stare entro queste coordinate? È lecito avere dei dubbi. Ma alla fine tutto dipenderà da lui.http://www.corriere.it/editoriali/10_se ... aabe.shtml
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