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#4126
Siamo una nazione di popoli soli che sta smarrendo anche la coscienza di essere una comunità costruita con fatica e sacrifici, che vive dei rancori del Sud e del Nord, delle paure che spingono i vostri sindaci leghisti a negare persino le panchine agli extracomunitari. Non ho cuore di dirvi «Arrangiatevi!». Non ve lo dirà in queste ore Giorgio Napolitano. In fondo anche voi, che siete come noi, avete bisogno dell’Italia.

http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/293515/
omnia munda mundis

#4128
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=

Terminato l’intervento, e forse esauriti i soldi, il governo ha proclamato la fine dell’emergenza.

Questo è un perfetto esempio delle numerose pseudo-emergenze che negli ultimi venti anni hanno impegnato la Protezione civile un po’ dovunque (dalla costruzione di autostrade al restauro di teatri, dall’immigrazione clandestina all’influenza aviaria).

Il crollo a Pompei, ovviamente, non è avvenuto per colpa diretta dell’intervento della Protezione civile. Ma dimostra quanto sia inutile la politica (e la retorica) dell’emergenza. Il modello emergenziale è caratterizzato da commissari che operano in deroga alle procedure ordinarie. Per sua natura l’intervento deve essere fulmineo e coronato di rapidi successi. Non si cura delle cause che hanno prodotto l’emergenza, e non si preoccupa della gestione futura. L’intervento di Protezione civile mette in ombra le mille necessità dell’ordinaria amministrazione: ne assorbe le risorse, oscura le responsabilità, disincentiva la cura quotidiana («tanto poi arriva la Protezione civile»). A Pompei, i milioni gestiti in deroga alle norme vigenti forse sarebbero stati meglio spesi per avanzare nel fondamentale piano di manutenzione degli scavi, predisposto da anni dalla Soprintendenza.
Se il governo ha decretato la fine dell’emergenza, perché avviene il crollo? Ecco strappato il velo illusorio. I funzionari dei Beni culturali sono stati scavalcati, e le loro competenze messe ai margini dall’iperattività della Protezione civile. Ma la carenza di fondi, di personale, e di impegno per la cura ordinaria degli scavi non potrà mai essere sostituita dal rutilante intervento di emergenza.
omnia munda mundis

#4130
Quello di Bondi è un caso umano che meriterebbe molto rispetto, se non fosse che gli corrisponde il caso disumano di un ministro dei beni culturali che, dopo il crollo di Pompei, pretende di restare al suo posto con argomenti insostenibili. Tipo: si trattava di edifici vecchi, la cui caduta era un fatto prevedibile, che poteva avvenire in qualunque momento. Infatti: era così prevedibile che andava previsto, mettendo in atto ogni mezzo per evitare la distruzione. Anzi, a pensarci bene, se quelle dannate pietre hanno resistito duemila anni, per cadere proprio addosso a Bondi, un motivo ci sarà.http://www.unita.it/rubriche/Oppo/105713
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#4131
Trecento milioni per il Veneto alluvionato, più il contributo europeo e la sospensione dei mutui da parte delle banche. Ad annunciare lo stanziamento dei fondi e le agevolazioni per le zone colpite dal maltempo è stato il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Intanto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è giunto a Padova, dove si è aperta l'Assemblea nazionale dei Comuni italiani.

http://www.ilgazzettino.it/articolo.php ... ez=NORDEST
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#4132
300 milioni, quando si è superato il miliardo di danni.

Pochino, ma almeno è qualcosa.

Ciò che mi appare più sconfortante è che al di là dell'arrivo dei soldi, manchino i provvdimenti concreti più semplici.

Per tutti coloro che hanno perso le auto, sommerse dal fango, un decreto che consentisse ai concessionari che facessero prezzi ribassati di non far pagare l'iva, avrebbe risolto molti problemi... La gente l'auto se la deve ricomprare. adesso, non tra qualche mese.

Per non parlare di un decretino, ancora più facile, che facesse slittare i termini per gli adempimenti fiscali. Non fosse altro per le imprese che devono ricostruire gli archivi sommersi dalla piena
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Casa Spozilli

#4134
chojin ha scritto:300 milioni, quando si è superato il miliardo di danni.

Pochino, ma almeno è qualcosa.

Ciò che mi appare più sconfortante è che al di là dell'arrivo dei soldi, manchino i provvdimenti concreti più semplici.

Per tutti coloro che hanno perso le auto, sommerse dal fango, un decreto che consentisse ai concessionari che facessero prezzi ribassati di non far pagare l'iva, avrebbe risolto molti problemi... La gente l'auto se la deve ricomprare. adesso, non tra qualche mese.

Per non parlare di un decretino, ancora più facile, che facesse slittare i termini per gli adempimenti fiscali. Non fosse altro per le imprese che devono ricostruire gli archivi sommersi dalla piena
io penso che ci sarà tempo x tutto... questo è un inizio x coprire i danni dei privati e delle imprese. Poi hanno annunciato fondi x le opere danneggiate e gli argini e arriveranno anche i fondi europei. Speriamo

Ieri sera fra l'altro ho guardato matrix e sono rimasta veramente colpita dalla grande forza di volontà dei veneti... gente arrivava con pentole di pasta x far mangiare chi spalava, gente che passava le giornate nel fango x liberare cantine e quando hanno domandato xchè hanno semplicemente risposto "io abito 5 km da qui, sono miei compaesani cosa dovevo fare se non venire ad aiutare??"
e poi la cosa più scioccante: uno dei servizi, quello con i 18.000 polli morti annegati l'hanno fatto nel paese accanto al mio, circa km, 2-3 in linea d'aria. Ha straripato lo stesso argine che io vedo dalla finestra del mio soggiorno a 50 mt. Non ne sapevo nulla :shock: . A noi non s'è nemmeno intasata la pompa che fa defluire l'acqua della rampa dei garage che di solito si intasa con 1 ora di pioggia.
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#4136
Ieri con un’intervista a Luca Telese del «Fatto» anche Vittorio Feltri ha preso le distanze. Ha detto che «tanta gente di destra si è rotta le balle di tutte le veline di Berlusconi», che il caso Ruby non gli è piaciuto, che Berlusconi «non doveva andare a Casoria», che «è stanco, confuso, non ha fatto tante cose che doveva fare»; ha distinto la posizione del direttore del «Giornale» Alessandro Sallusti, che è per fare quadrato attorno al Cavaliere, dalla sua, che è per la libertà di critica. Ha fatto capire, forse addirittura annunciato, che se ne andrà dal «Giornale» per fondare un altro quotidiano. Anche Maurizio Belpietro di «Libero», uno dei più agguerriti, nei giorni scorsi ha dedicato al premier un editoriale intitolato «È dura aiutarlo se non inizia ad aiutarsi da sé».
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=

Un minuto dopo Silvio B. si dimette e si insedia un nuovo governo con un nuovo premier. Chi? Tremonti, caldo a bordo campo da mesi. Spinto dalla Lega, non sgradito dai finiani (chi potrebbe accusarli di ribaltone?) sostenuto dal centro e a diversa intensità di fatica dall'opposizione. Un governo politico, in grado di durare un anno almeno. Questo il disegno a cui stanno lavorando in queste ore finiani e centristi, questo il contenuto dei colloqui con le opposizioni. Nessuno può dire però oggi se le cose andranno davvero così, l'incognita principale essendo il premier medesimo. Non ha intenzione di dimettersi, la mancata approvazione dello scudo giudiziario lo metterebbe a repentaglio serissimo, ha già annunciato ai suoi fedeli una manifestazione di piazza per domenica mattina a San Babila. Solo l'inizio dei fuochi. Toccherà a Bossi e a Gianni Letta spiegargli lo stato dell'arte, non è detto che ci riescano. Resta la mozione di sfiducia delle opposizioni, dunque: anche Bossi sa che se vuole Tremonti deve passare da lì. Subito dopo il voto sulla Finanziaria, alla prima occasione utile. Un minuto dopo, si è sentito appunto dire ieri in una stanza di governo, presenti almeno due ministri, almeno due leader politici.
http://concita.blog.unita.it//I_mezzi_e ... 1732.shtml
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#4137
GALAN MINIMIZZA - "C’è un po' di piagnisteo eccessivo in qualche accento dei miei concittadini", dice però il ministro delle Politiche agricole ed ex presidente del Veneto Giancarlo Galan in merito alle lamentele giunte dal Veneto in seguito alle esondazioni e delle critiche sull’operato del governo per gestire gli effetti del maltempo. "Non sono soli e non sono mai stati soli", prosegue Galan, precisando che "adesso occorre procedere con calma e senza isterismi, senza dire cose che non hanno senso, valutare i danni e vedranno che lo Stato non li lascerà soli".

http://qn.quotidiano.net/politica/2010/ ... ioni.shtml
:shock: :shock: :shock:
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#4138
Meno nobile ma altrettanto pressante, c'è anche un altro motivo nel repentino cambio di atteggiamento dell’autorità centrale verso il Veneto. Visto il contesto generale, sarà capitato a Berlusconi e Bossi, nelle rispettive vesti di capi partito, di ragionare sul fatto che, di qui a qualche mese, ci sono forti probabilità che l’Italia venga chiamata al voto: sarà prosaico come argomento, ma se c'è una regione che Pdl e Lega, ciascuno per la sua parte, non possono assolutamente permettersi di scontentare, questa è proprio il Veneto. I 300 milioni in arrivo da Roma sono un forte segnale di riconciliazione. Auguriamoci che, quando tutti i danni saranno ripagati e le emergenze ricondotte a normalità, si trovino anche i fondi per sanare quelle ferite inferte al territorio veneto che stanno alla base del disastro di oggi. Sarebbe un’altra riconciliazione, questa volta con noi stessi e la nostra terra. http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 2506.shtml

IL COMMENTO
La Lega al governo
non governa l'ambiente
Al di là della celebrazione dei meriti della piccola impresa veneta, quale idea di rapporto fra sviluppo industriale e difesa del territorio sono in grado di mettere in campo Zaia e soci? Quanto a lungo si potrà procedere costruendo strade e autostrade, capannoni industriali e discariche, senza trovarsi in presenza di fenomeni di dissesto idrogeologico e di squilibrio ambientale ben superiori a quelli manifestatisi negli ultimi giorni? E' questa la prova decisiva per una forza politica che aspiri a svolgere un ruolo adeguato in uno scenario di crescente «specializzazione» della politica. Stando ai risultati finora conseguiti, e più ancora ai discorsi di prospettiva, su questo piano la Lega mostra la corda di un soggetto politico totalmente privo della visione di insieme e degli strumenti tecnici, culturali e scientifici indispensabili per guidare oggi un paese moderno, per fare politica nel nuovo scenario del terzo millennio. E per evitare che ogni acquazzone si trasformi in una tragedia.
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 7805.shtml
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#4140
Ha cacciato Fini e ha perso la maggioranza. Ma non basta, non è tutto, non è questione di pallottoliere, non è la cosa più grave. Cacciando Fini, invece di integrarlo con compromessi politici a lui stesso utili, in attesa di uno stemperamento della propria anomalia istituzionale, il Cav. ha creato il competitore che mancava per la guida della destra bipolarista, gli ha dato anche l’aureola del martirio per la brutalità dei modi e per la lunga e incresciosa campagna di denigrazione personale
http://www.ilfoglio.it/
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