maunope ha scritto:

Sinceramente non capisco come si possa scegliere un divano Chateaux D'Ax

In tutta onestà non lo so nemmeno io, visto che in conclusione ho deciso di non servirmi da loro.

per il discorso poltrone e sofà / chateau d'ax, le due cateno sono sicuramente simili, ma la prima per prodotti, atteggiamento verso i clienti, politiche commerciali ecc. ecc. secondo me è dieci volte peggiore.

Scusa ma di quali atteggiamenti parli? Di quelli globali o di quelli locali di un determinato punto vendita?
Perchè a me sembrano esattamente identici come qualità, tipo di comunicazione e target di utenza.

bisogna parametrizzare tutto il discorso non con la "monnezza"

sono quasi d'accordo. in chateau d'ax non sono dei santi, non inventano la luna, non fanno niente di speciale o di innovativo, tirano il collo ai terzisti, sono reticenti sulla qualità e sul luogo di produzione dei divani, cercano di convinverti che la comune gommapiuma e le cinghie di gomma siano il non plus ultra della tecnologia applicata ai divani.

Però è un dato di fatto che un reparto ricerca e sviluppo ce l'hanno, magari non uno dei migliori, ma uno dove lavora della gente di sicuro.

Poi fanno le fiere a destra e a manca, e dopo averne fatte un po' (non lavoro nel settore arredamento, ma la fatica immagino sia un po' la stessa quale che sia il prodotto che si vende) vi posso garantire che dietro a 200mq di stand aperti per una settimana c'è veramente tanto tanto lavoro, che in qualche modo qualcuno dovrà pur retribuire.

poi tutta la parte cartacea, i cataloghi, le brochure, i servizi fotografici ecc. ecc. anche lì c'è un mucchio di lavoro che qualcuno svolge, percependo il suo onesto stipendio. anche il fatto che gli showroom siano ben curati non viene gratis, qualche stipendio per avere su tutto il territorio gli stessi articoli esposti nello stesso modo lo si deve pagare.

il risultato è che comunque sia chateau d'ax costa troppo per i divani che da, e che a quanto mi dite ci sono delle grosse lacune sul post vendita. questo giusto per chiarire che il mio post non vuole essere un'apologia del produttore (lavoro nell'IT io, quindi non ho sicuramente alcun interesse), ma un'osservazione sul fatto che i paragoni devono essere fatti tenendo conto delle cose nel loro complesso.

un piccolo produttore che non ha ricerca e sviluppo perchè copia i divani di moda quell'anno oppure fa gli stessi da 15 anni, non ha praticamente spazio espositivo perchè riceve direttamente nel suo capannone, in generale non ha costi che non siano direttamente legati direttamente alla produzione dei divani e poi, magari, al momento di concludere guarda il cliente con aria tra l'innocente e lo sbigottito e fa: "ah, perchè, ti serve la fattura?" chiaramente può fare prezzi due volte più bassi a quelli delle catene, fare divani migliori e nonostante tutto guadagnarci bene.
Ovvio che dal punto di vista di chi deve tirare fuori i soldi una cosa del genere è solo conveniente, però ritengo che molti costi che le aziende sostengono e che non sono direttamente legati a "legno, pelle, imbottitura e viti" non possano essere semplicemente ignorati quando si esprime un giudizio.

Scusa ma di quali atteggiamenti parli?

In chateau d'ax hanno alcuni divani in offerta periodicamente, ma su tanti altri modelli il prezzo "é quello", magari tiri qualcosina se rompi le scatole, ma se ti dicono 10€ poi non arrivi a pagarne 5.
In p&s penso che non sia semplicemente possibile acquistare un divano a prezzo pieno, perchè qualsiasi sconosciuto che entra nel negozio viene coperto di offerte "irripetibili", condite dai vari "vuole firmare subito così blocchiamo lo sconto?" e mezzucci da peracottai.
In cheteau d'ax la gente con cui ho parlato mi è sembrata un minimo preparata e con un'idea di quello che faceva, in p&s l'impressione che ho avuto è stata quella di trovarmi davanti a gente che il giorno prima faceva il promoter per sky e il giorno successivo l'avrebbe fatto per tele2.
A mio avviso c'è una bella differenza.

Di quelli globali o di quelli locali di un determinato punto vendita?

Non ho acquitsato da nessuno dei due, ti parlo delle mie impressioni in due punti vendita per produttore. poi magari a 100 km da casa mia le cose sono esattamente opposte, io ti riporto la mia esperienza personale.

Perchè a me sembrano esattamente identici come qualità, tipo di comunicazione e target di utenza.

a livello di qualità per quel poco che capisco non direi: in p&s che i divani erano fatti malamente lo vedeva anche un profano. una su tutte: la maglina sotto i cuscini in pseudo-tessuto già tutto sdrucito nello showroom l'ho vista da p&s, non da c d'ax.
Per quanto riguarda la comunicazione, concordo con te sul fatto che i metodi siano simili, ma p&s ha molto molto meno pudore.
Per il target d'utenza, immagino che il cliente medio di p&s abbia un profilo mediamente più basso, se non altro perchè ha meno da spendere, però concordo con te sul fatto che l'acquirente medio dei due marchi è sensibile a pubblicità, belle gnocche alla televisione e sconti (veri o fasulli).

maunope ha scritto:

bisogna parametrizzare tutto il discorso non con la "monnezza"

Però è un dato di fatto che un reparto ricerca e sviluppo ce l'hanno, magari non uno dei migliori, ma uno dove lavora della gente di sicuro.

Poi fanno le fiere a destra e a manca, e dopo averne fatte un po' (non lavoro nel settore arredamento, ma la fatica immagino sia un po' la stessa quale che sia il prodotto che si vende) vi posso garantire che dietro a 200mq di stand aperti per una settimana c'è veramente tanto tanto lavoro, che in qualche modo qualcuno dovrà pur retribuire.

poi tutta la parte cartacea, i cataloghi, le brochure, i servizi fotografici ecc. ecc. anche lì c'è un mucchio di lavoro che qualcuno svolge, percependo il suo onesto stipendio. anche il fatto che gli showroom siano ben curati non viene gratis, qualche stipendio per avere su tutto il territorio gli stessi articoli esposti nello stesso modo lo si deve pagare.

il risultato è che comunque sia chateau d'ax costa troppo per i divani che da, e che a quanto mi dite ci sono delle grosse lacune sul post vendita. questo giusto per chiarire che il mio post non vuole essere un'apologia del produttore (lavoro nell'IT io, quindi non ho sicuramente alcun interesse), ma un'osservazione sul fatto che i paragoni devono essere fatti tenendo conto delle cose nel loro complesso.

un piccolo produttore che non ha ricerca e sviluppo perchè copia i divani di moda quell'anno oppure fa gli stessi da 15 anni, non ha praticamente spazio espositivo perchè riceve direttamente nel suo capannone, in generale non ha costi che non siano direttamente legati direttamente alla produzione dei divani e poi, magari, al momento di concludere guarda il cliente con aria tra l'innocente e lo sbigottito e fa: "ah, perchè, ti serve la fattura?" chiaramente può fare prezzi due volte più bassi a quelli delle catene, fare divani migliori e nonostante tutto guadagnarci bene.
Ovvio che dal punto di vista di chi deve tirare fuori i soldi una cosa del genere è solo conveniente, però ritengo che molti costi che le aziende sostengono e che non sono direttamente legati a "legno, pelle, imbottitura e viti" non possano essere semplicemente ignorati quando si esprime un giudizio.

Tu lavori in settore , che ha delle logiche ..più o meno normali, ma in quest'ambiente, le cose vanno in maniera diversa.
Appena ho un attimo di tempo, visto che il discorso è lungo, metto giù qualche considerazione , dettata dai miei ,ahimè, quasi 35 anni nel settore.

ma VOI non siete sensibili alla gnocca??

maunope ha scritto:

Scusa ma di quali atteggiamenti parli?

In chateau d'ax hanno alcuni divani in offerta periodicamente, ma su tanti altri modelli il prezzo "é quello", magari tiri qualcosina se rompi le scatole, ma se ti dicono 10€ poi non arrivi a pagarne 5.
In p&s penso che non sia semplicemente possibile acquistare un divano a prezzo pieno, perchè qualsiasi sconosciuto che entra nel negozio viene coperto di offerte "irripetibili", condite dai vari "vuole firmare subito così blocchiamo lo sconto?" e mezzucci da peracottai.
In cheteau d'ax la gente con cui ho parlato mi è sembrata un minimo preparata e con un'idea di quello che faceva, in p&s l'impressione che ho avuto è stata quella di trovarmi davanti a gente che il giorno prima faceva il promoter per sky e il giorno successivo l'avrebbe fatto per tele2.
A mio avviso c'è una bella differenza.

Di quelli globali o di quelli locali di un determinato punto vendita?

Non ho acquitsato da nessuno dei due, ti parlo delle mie impressioni in due punti vendita per produttore. poi magari a 100 km da casa mia le cose sono esattamente opposte, io ti riporto la mia esperienza personale.

Perchè a me sembrano esattamente identici come qualità, tipo di comunicazione e target di utenza.

a livello di qualità per quel poco che capisco non direi: in p&s che i divani erano fatti malamente lo vedeva anche un profano. una su tutte: la maglina sotto i cuscini in pseudo-tessuto già tutto sdrucito nello showroom l'ho vista da p&s, non da c d'ax.
Per quanto riguarda la comunicazione, concordo con te sul fatto che i metodi siano simili, ma p&s ha molto molto meno pudore.
Per il target d'utenza, immagino che il cliente medio di p&s abbia un profilo mediamente più basso, se non altro perchè ha meno da spendere, però concordo con te sul fatto che l'acquirente medio dei due marchi è sensibile a pubblicità, belle gnocche alla televisione e sconti (veri o fasulli).

Guarda, non mi trovi d'accordo praticamente in nulla (finale a parte).
Io ho a che fare con marchi di imbottiti dove il modello base ha un costo di acquisto pari a mezzo showroom di P&S o di CdAX. Diciamo che già parlare di qualità, usando questo metro di paragone è pressocchè impossibile. Se poi vogliamo discutere di sfumature (la cucitura o il pelucco), nulla cambia al discorso di fondo, ossia che stiamo parlando di oggetti da seduta e non di divani. Quello che personalmente non riesco a comprendere e come la gente non riesca a farsi due semplici conti. Un marchio che investe milioni di euro in pubblicità a tappeto e soprattutto pubblicità molto costosa, secondo voi dove scarica i costi, su dei bond argentini o sul prodotto finale? I marchi seri, fanno pubblicità mirata e con cifre che raramente superano ampiamente i 6 zeri, pubblicità mirata e intelligente che grava sui costi solo in minima percentuale.
La mia personalissima idea è che ci sono tanti marchi silenziosi che permettono di spendere cifre ragionevoli avendo la garanzia non di massima qualità, ma di congruità tra cifra spesa e prodotto acquistato. In questo senso, perdonatemi, ma i due marchi su citati non garantiscono nè qualità nè congruità.

PS: ammetto comunque di essere razzista in questo senso.

Ildora ha scritto:ma VOI non siete sensibili alla gnocca??

Per quello c'è cameltoe.

Peppezi, non vedo grossa discordanza tra il mio e il tuo ultimo post: entrambi siamo d'accordo sul fatto che c d'ax e p&s investano ingenti budget in pubblicità con il risultato di un prodotto percepito come di qualità alta o ottima ma che invece e alla prova dei fatti è su un livello "dal medio in giù" (dico medio perchè se c d'ax la consideriamo merda, allora uno che prende il divano da mondo convenienza cosa acquista? distillato di merda? ).

Quello che io sostengo di diverso è che se c d'ax getta un po' di fumo negli occhi, p&s spara un'intera cortina di fumogeni, chiaramente questo vale limitatamente alla mia esperienza in un paio di showroom per marchio e ai divani che ho visto/toccato di persona.


Onestamente non ho idea di una cosa: come rapport qualità prezzo, quindi a prescindere dal valore assoluto dei due prodotti, e considerando il prezzo vero che si paga (quindi no listini fasulli), chi dei due è meglio? chateau d'ax o poltrone e sofà?
C d'ax mi è sembrata esageratamente cara (il prezzo del modello manuela in particolare mi è sembrato fuori di cotenna), poltrone e sofà mi è sembrata meno sbilanciata in questo senso, voi cosa ne pensate?

Ildora se pensi che sono qui a discutere di divani che non devo manco comprare, e che tutto sto pandemonio di post nasce comunque partendo dal presupposto che nessuno dei partecipanti comprerebbe uno c d'ax, direi che no, non devo essere molto sensibile alla gnocca [/b]