Lanternarossa ha scritto:
Mary..che belle parole che scrivi....magari riuscissi a dirle anche a te stessa....
lanterna e che questa "sofferenza" la conosco bene. Il dolore o ti rende acida o ti rende saggia.
A me all'inizio ha reso acida, poi affievolendolo ho scoperto di essere "saggia". In ogni donna che cerca un figlio e piange perchè nn viene io rivedo me stessa e se riesco a nn farla soffrire e a consolarla e come se mi stessi scrollando di dosso il male e il dolore che mi sono fatta.
E' per questo che voglio che mio figlio sia un maschio; nn sopporterei l'idea che un giorno mia figlia possa piangere le mie lacrime.
Adesso è un altro discorso, certo è sempre collegato al primo, però è paura........ Amo talmente tanto questo esserino che porto dentro che vorrei chiudermi in un mondo ovattato.
Della gravidanza purtroppo dobbiamo accettare gioie e dolori ed è brutto ammettere che i dolori che da sono quellli che ti porti dietro dal tuo passato.
Nn so perchè sia così forte l'istinto materno ma ora che ho dentro un esserino riesco a dirti che nn lo riesci a fermare. Vivi solo se lui si completa e il fatto che qualcuno dipenda in tutto e per tutto da te per vivere, se in altre condizioni della vita ti fa piacere (tipo un uomo che vive solo per te), ti strugge e ti rende fragile
"Vivi come se dovessi morire domani.
Impara come se dovessi vivere per sempre."
- GANDHI -
)
lo so sono tanarda 
....e appena smetteranno di fare male comincerai a vedere i risultati 
