Tassare le rendite è liberale? Giavazzi dice di sì Ma soltanto per un futuro con meno imposte
Per fornire uno choc positivo alla ripresa italiana, finora anemica, la riforma fiscale diventa sempre più urgente.
“Al contrario, questo mi sembra proprio un buon momento per un’azione del genere”, dice Giavazzi, che anzi caldeggia l’ipotesi di allineare la tassazione delle rendite finanziarie ai livelli europei, così da poter ridurre le tasse su lavoro e imprese. Si tratterebbe dunque di rivedere il regime fiscale per i redditi di capitale – secondo l’Agenzia delle entrate si tratta di interessi, utili e proventi derivati dall’impiego di un capitale (tra cui, per esempio, i dividendi azionari) – e i redditi diversi di natura finanziaria, come le plusvalenze derivanti da atti di negoziazione (i cosiddetti capital gain), da rimborso di titoli e i proventi aleatori.
“Ma la fetta principale di queste rendite, quella da cui occorre partire, è costituita dai Buoni ordinari del tesoro (Bot)”, osserva il professore della Bocconi, che sulla tempistica non ha dubbi: “A un aumento dell’aliquota, attualmente al 12,5 per cento, molti oppongono la preoccupazione che i risparmiatori potrebbero fuggire. Ma visto che i Bot adesso non rendono praticamente nulla, tassando il niente non si colpisce niente”.
http://www.ilfoglio.it/soloqui/6036
http://www.ilsussidiario.net/News/Polit ... d/3/66265/
FEDERALISMO FISCALE
Vi propongo questa intervista al Prof. Luca Ricolfi
Perché la tassazione delle rendite finanziarie è un problema?
Ci si stupisce tanto che ci siano pochissimi super-ricchi in base alle dichiarazioni Irpef, ma ci si dimentica che un soggetto che incassa 100 mila euro l’anno grazie al possesso d titoli di stato non è tenuto a dichiarare nemmeno 1 euro, visto che i suoi redditi sono tassati alla fonte con la ridicola aliquota del 12.5%.
Bot da orbi tra liberisti/3
Enrico Colombatto, ordinario di Economia all'Università di Torino, è intervenuto sul Foglio a proposito della tassazione delle rendite. Giusto farlo, da un punto di vista liberale?
Benché negli ultimi dieci anni molti esponenti dell’attuale maggioranza di governo abbiano promesso agli italiani che il carico fiscale sarebbe sceso sotto il 40 per cento del pil e che il risanamento sarebbe avvenuto dal lato della spesa, leggiamo proposte in senso opposto, proposte che il governo si guarda bene dal mettere a tacere.
La spiegazione è semplice. I conti fanno acqua, manca il coraggio per ridurre la spesa e di conseguenza occorre spremere i contribuenti per non finire come la Grecia. La ricetta politicamente ideale deve soddisfare due requisiti: non colpire clientele politiche e dare l’impressione di gravare su coloro che percepiscono redditi senza lavorare. Purtroppo, l’idea di un’imposta sui redditi da capitale passa questo doppio test populista con un voto molto alto. Eppure, anche se quasi irresistibile, questa deriva clientelare e populista non solo sarebbe ingiusta, ma condurrebbe probabilmente a risultati controproducenti. Leggi qui tutto l'intervento.
Leggi qui cosa ne pensa Francesco Giavazzi
Leggi qui cosa ne pensa Francesco Forte
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http://www.ilfoglio.it/duepiudue/474