A me non è successo nulla ( ho il top in marmo ).qsecofr ha scritto: tu scrivi che sai già come diventa... che ti è successo? ti si è ingiallito o ti si è scollato il laminato dal supporto? puoi dirci cosa avevi fatto?
Ho fatto questa affermazione perchè sono nel settore da più di qualche annetto ed ho riportato quanto mi è stato riferito da più di un cliente che in previsione di un futuro acquisto chiedeva delucidazioni in merito al top in laminato, raccontando le proprie avventure con i materiali utilizzati in passato.
Una cliente mi ha riferito che dopo aver appoggiato una pentola bollente
direttamente sul top ( della sua vecchia cucina), gli è rimasto il segno
( senza specificare il colore ) del fondo della pentola.
Un altro cliente mi ha riferito di trovarsi benissimo con il top in agglomerato di Silestone, sostenendo che lui ci appoggiava direttamente la moka del caffè ( confesso che, nel sentire questo, i capelli mi si erano arricciati e sbiancati ) senza che questo riportasse alcun tipo di danno.
Io non appoggerei mai e poi mai qualcosa di bollente direttamente sul piano di lavoro ( di qualsiasi materiale esso sia ) .
Qsecfor i tuoi test sono molto interessanti, però fino a quando il fornitore mi dirà di consigliare al cliente di NON appoggiare direttamente sui top delle cucine le pentole bollenti, io continuerò a consigliarlo anche al cliente.
Magari potrebbe succedere questo:qsecofr ha scritto:
se il tipo ha dei dubbi in materia può rivolgersi al CATAS e se dovesse (...ma non avrà pressochè mai) avere ragione che il suo top non è conforme alle norme di riferimento allora e solo allora può alzare la voce e pretendere un top in sostituzione in base alle responsabilità accertate...altrimenti farebbe bene ad andare dal rivenditore e COMPRARE un altro top senza tirare fuori storie più o meno credibili.
il cliente si rivolge direttamente al negoziante per pretendere la sostituzione del top, il negoziante va dal cliente ( a spese proprie) prende il top e lo manda al proprio fornitore che a sua volta lo invia al Catas.
Il Catas stabilisce che la colpa è del cliente e intanto fattura direttamente al negoziante le spese. Il negoziante non si rivarrà mai sul cliente
( il 90 % dei casi non pagherebbe neanche sotto tortura ).
E' giusto che il negoziante debba rimetterci di tasca proprio in caso di richiesta sostituzione voluta dal cliente?