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#2
Ti posto questa risposta trovata su un forum
I sistemi radianti a parete e a pavimento, funzionano bene sia come riscaldamento invernale sia come raffrescamento estivo, a condizione che siano progettati correttamente, ossia:


1) In una zona ad alto tasso di umidità in estate, come quella in cui vivo, non c'è il rischio di avere condensa sul pavimento? Per evitare questo possibile problema qualcuno mi ha consigliato di installare dei deumidificatori, ma visto il loro consumo (e gli altri vari difetti che non ci sarebbero con un raffreddamento a pavimento tipo il rumore e gli spostamenti d'aria) non mi conviene installare direttamente dei comuni condizionatori che funzionano anche da deumidificatori?

Il pericolo di condensa non sussiste se l'acqua entra nei tubi a 18°C, in modo che la temperatura della superficie raffrescata resti al di sopra della temperatura di rugiada (o di condensazione). Comunque è buona norma prevedere un regolatore di temperatura che regola la temperatura dell'acqua al di sopra della temperatura di rugiada.
Il deumidificatore è consigliabile per clima molto umido, ma ne serve uno solo per appartamento e non tanti apparecchi raffrescanti quanti sono i locali, come il caso dei sistemi "spilt-system", ormai molto diffusi.
Altro aspetto importante è l'uso di acqua a 18°C disponibile in varie forme, quali sorgenti, pozzi, acquedotto, etc, evitando di installare il gruppo frigorifero funzionante ad energia elettrica indispensabile per i sistemi "spilt-system", che come noto spesso mettono in crisi il sistema elettrico generativo del nostro paese.


2) E' vero che utilizzando lo stesso impianto a pavimento per riscaldare e per raffreddare si ha un'aumento delle possibilità di disfunzioni o rotture dell'impianto?

Scusami, questa affermazione sembra molto una "leggenda metropolitana", infatti con capisco quale inconveniente possa derivare alle tubazioni circolante acqua a 18°C e a 40°C (all'inverno), temperature identiche a quelle che si hanno in un comunissimo circuito idraulico


3) Visto che l'aria fredda resta giù, come fa un impianto di raffreddamento a pavimento a creare realmente un generale benessere? Non c'è il rischio, a lungo andare, che si creino malori o reumatismi alle gambe avendo comunque diversi gradi di differenza tra la parte più bassa e quella più alta della casa?

E' esattamente il contrario, infatti i sistemi radianti non utilizzano l'aria come veicolo per trasmettere il calore come avviene per i radiatori, gli "split-system", ventilconvettori, ed altri simili, ma il calore viene trasmesso per irraggiamento, da una parete all'altra o dal pavimento alle pareti, senza movimentazione dell'aria; in definitiva un miglior benessere degli ambienti, e più igienicità grazie al mancato trascinamento della polvere dall'aria in continua circolazione.
Per esperienza personale, ho preferito scegliere un sistema a parete radiante in quanto la superficie riscaldata e raffrescata non è a contatto con il corpo.

#3
quindi da quel che posso capire non devo applicare anche l'aria condizzionata se metto questo tipo di impianto
grazie