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da chojin
La Lega promuoverà anche la fine dei parassitismi al Sud (senza per altro fare nulla di concreto al riguardo), ma qui al Nord non è affatto diversa dalla DC campana di Cirino Pomicino e Ciriaco De Mita.
Tante "belle" parole contro Roma ladrona, con l'obiettivo, nemmeno tanto nascosto di creare Milano ladrona e mangiarsi una fetta più grossa di torta.
Le province, i microcomuni e le lucrose fondazioni, partecipate da comuni e banche, ce li teniamo proprio grazie alla Lega che, essendo molto forte territorialmente, occupa moltissimi di quei posti, che non sono posti di potere, ma di guadagno.
La faccia tosta è arrivata al punto di chiedere, visto il mutato bilanciamento di forze in Lombardia, la riassegnazione dei posti di direttore sanitario, mettendo nei vari ospedali non i più meritevoli, ma più direttori in quota Lega. Tutto alla luce del sole, senza nemmeno la decenza di vergognarsi.
Per non parlare della buffonata dei ministeri al Nord.
Per non parlare delle mogli e dei figli dei vari notabili leghisti (dal trota alla moglie di Flavio Tosi) in posti ben remunerati dalle tasche di noi contribuenti ad esercitare non meglio definite virtù e sapienze.
L'unica cosa degna di nota che ha saputo fare la Lega in questa legislatura è stata quella di togliere il pane a qualche bambino figlio di emigrati, che non potevano permettersi la retta alimentare.
Io sono un uomo del Nord. Un Veneto. Un Vicentino. E non un Padano. Un cittadino del Nord vuole servizi migliori e più investimenti nella propria terra, più opportunità per i giovani, più rispetto del territorio e dell'ambiente, più verde e meno centri commerciali costruiti sui terreni degli amici e dei parenti dei leghisti. Un cittadino del Nord vuole più rigore e legalità nelle regioni del Sud e pugno di ferro contro gli sprechi. un cittadino del Nord non toglirebbe MAI il pane di bocca ad un bambino, non importa quale sia il suo colore della pelle.
Un padano, invece, si accontenta di vestirsi di verde, affamare bambini, e regalare parte del proprio stipendio, affinchè il presidente della provincia di Treviso, il leghista Leonardo Muraro, possa mettere, nella sala consiliare della nuova faraonica sede della provincia, un tavolo dal costo di 12.840 euro.