Paprina è tutto una scelta.
Mia mamma non lavorava, io e i miei fratelli non portavamo jeans levis come il resto degli amici ma abbiamo vissuto lo stesso con lo stipendio di mio padre e non andavamo in giro nudi
Questo non per dire che tu hai fatto la vita da riccona sulle spalle della mamma, assolutamente! Anche perchè non ti conosco e non mi permetto di giudicare. E' solo un modo per dire che tutto è una scelta di vita.
Io ho scelto di non comprarmi 100 magliette l'anno, ho scelto di non rifiutare un lavoro e a 18 anni stavo gia' in ufficio quando gli amici caxeggiavano all'universita, ho scelto di mettere i soldi da parte per la casa e l'ho fatto.
Pero' ora basta sacrifici! Se vedo una cosa che mi piace, sia pure un plasma da tremila euro voglio potermelo comprare senza pensarci troppo.
Se continuassi a voler di piu', a fare notte in ufficio, ad andar per mesi in trasferta non potrei godermi quello per cui ho lavorato! significherebbe che per anni mi sono raccontata frottole, perchè' non avrei lavorato per uno scopo, ma per il piacere di dirmi che sono brava e che sono indispensabile a lavoro, vorrebbe dire che l'ho fatto per autostima e non come mezzo per raggiungere cio' che volevo.
A me piace il mio lavoro, mi piace la sfida dei tempi e lo stress di raggiungere un obiettivo, pero' quando mi chiedono di fare una tempistica la faccio pensando che ho una vita fuori e che la domenica ho voglia di stare seduta al sole sul divano a leggere un libro fantasy e non a pensare a excel (sti giorni me lo sogno pure!!!
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e' verissimo il discorso di Lorena sugli spostamenti, io impiego 15 minuti pur stando a Roma, ma se volessi guadagnare di piu' potrei cambiare societa' e andarmene magari a lavorare dall'altro lato di roma! E poi? E poi i soldi in piu' guadagnati andrebbero per la donna delle pulizie.