Mouse44 ha scritto:

realexa ha scritto:

Mouse44 ha scritto:
per me gli statali sono un altro paio di maniche, il 90% prendono uno stipendio che proprio non si guadagnano... io per posto fisso intendo un semplice contratto a tempo indeterminato come il mio (in un'azienda a conduzione familiare) dove se faccio il mio lavoro e mi impegno mi tengono e sono tranquilla, se non faccio una minchi@ è ovvio che il datore di lavoro deve avere la possibilità di lasciarmi a casa, non sono mica un ente benefico

se volete venire una settimana al mio posto, prego...

ovviamente tu farai parte del 10% che si fa il cul0, ma io mi sono sempre chiesta una cosa. Se questi arrivano sul posto di lavoro, timbrano in cartellino e se ne vanno a farsi i fatti propri e nessuno si accorge della loro assenza vuol dire che fanno davvero molto poco. E i colleghi che coscienza civica hanno se vedono e tacciono? O più probabilmente hanno la coscienza sporca pure loro.

Mouse, quelli che si comportano così sono una minima parte tanto che fanno notizia. Dove lavoro io non esiste niente di ciò. Pensa che qui ci tolgono 1/2 ora in automatico se ci fermiamo oltre l'orario di lavoro. Quindi se invece di uscire alle 14.30 esco alle 15.05 perchè ho avuto esigenza di restare, mi calcolano in più (non pagandomeli ma accantonandomeli a recupero) solo 5 minuti perchè la mezz'ora è considerata pausa. Ma se devo far pausa alla fine dell'orario lavorativo vado a farmela a casa mica resto in ufficio! Sai quante mezz'ore ho regalato. Pazienza!
E sempre tra gli statali l'altra mia esperienza è stata a scuola. Lì non ne parliamo. Altro che stare a non fare un ca220. Non puoi nemmeno andare a fare pipì se hai lezione

bubu ha scritto:

aleale ha scritto:
Bubu, per me non ci sono problemi!!

Problemi de che?

Hai scritto di essere stata fraintesa!
Mi riferivo a quello

Sarà che io sono entrata nel mondo del lavoro solo 5 anni fa, ma... il posto fisso non mi sembra x nulla monotono. Il posto fisso di mio marito (quasi 15 anni di servizio, sempre in quella fabbrica e sempre come operaio) gli ha permesso di mettere da parte un tot di soldi per poi poterci comprare la casa dovendo chiedere il mutuo x meno del 70% del valore e quindi non ci han fatto problemi e nessuno oltre a noi due ha dovuto metterci la firma, il mio posto fisso mi ha permesso di comprarmi la macchina senza chiedere un centesimo a nessuno e senza fare finanziamenti, mettendo pure da parte qualcosa x i mobili di casa nuova. Posso tranquillamente sopportare la noia in cambio di tutto questo.

Io questa la chiamo tranquillità, i nostri posti fissi ci hanno permesso di essere economicamente indipendenti al 100% dai nostri genitori alla soglia dei 30 anni. E io il posto l'ho lasciato per poter stare vicina a mio marito, che è la mia nuova famiglia, ossia la cosa per me più importante al mondo. Il solo pensiero di passare altri tot anni lontani l'uno dall'altra solo per portare a casa uno stipendio fisso tutti i mesi, ci è sembrato squallido. Quindi x me l'idea di lavorare un mese a destra e un mese a manca, è inconcepibile, se potessi scegliere preferirei di gran lunga passare i prossimi 40 anni a fare le stesse cose ma con la garanzia che da lì non mi schiodano (se non x giusta causa), piuttosto che cambiare ogni tot ma ritrovarmi lontana dalla mia famiglia, o rischiare di avere buchi di mesi o di più in cui non porto a casa un centesimo.

Questa ovviamente è la mia personale visione delle cose, ma sarebbe giusto che uno potesse scegliere se questa monotonia la vuole o no! Ma tutto questo discorso alla fine è fuffa, perchè tanto non dipende da me/noi/voi.

quoto in pieno quello che ha detto kia, a parte la questione risparmi/mutuo, purtroppo i nostri non erano sufficienti, però sentivo a Skytg24 che nel contesto in cui è stata della la frase "il posto fisso è noioso" aveva un senso, ora non ricordo di preciso la frase completa, ma i media come al solito prendono una minima parte del discorso per fare notizia.

ma che discorsi.
tanto con la pressione fiscale attuale anche il posto fisso (nel privato) diventa precario.

Saul1978 ha scritto:ma che discorsi.
tanto con la pressione fiscale attuale anche il posto fisso (nel privato) diventa precario.

e qui ti quoto. Ben cinque dei nostri fornitori hanno chiuso negli ultimi sei mesi, mai vista una cosa del genere.

Edit: e parlo di aziende sul mercato da 15-20 anni e anche di più.

Personalmente penso, che il posto fisso, sia un requisito fondamentale,che permette ad ogni individuo di gettare delle basi per il proprio futuro..E poi,chi l'ha detto che si debba fare per tutta la vita lo stesso lavoro..
Discorso a parte,per quelle persone che hanno la fortuna di avere un posto a tempo indeterminato,ma sono degli scansafatiche..

che poi stiam tutti qui a fare i virtuosi ma la maggior parte è lavoratore dipendente e si collega sottraendo tempo al lavoro, tanto o poco che sia, ma sempre tempo in cui siam pagati per lavorare. E detto questo, vado a fare la spesa!
no, non sono assenteista, al lunedì non lavoro

realexa ha scritto:

Mouse44 ha scritto:

bubu ha scritto:Che poi sono stataun pelino fraintesa: iocerto non faccio il tifo per i contratti a progetto, quello che mi infastidisce e' il concetto di posto fisso: quindi statali, pubbliche amministrazioni, grandi aziende ecc

per me gli statali sono un altro paio di maniche, il 90% prendono uno stipendio che proprio non si guadagnano... io per posto fisso intendo un semplice contratto a tempo indeterminato come il mio (in un'azienda a conduzione familiare) dove se faccio il mio lavoro e mi impegno mi tengono e sono tranquilla, se non faccio una minchi@ è ovvio che il datore di lavoro deve avere la possibilità di lasciarmi a casa, non sono mica un ente benefico

se volete venire una settimana al mio posto, prego...

Io assolutamente non mi riferivo al fancaxxismo, semplicemente alla mentalita' che vige ancora in Italia sull'idea di posto fisso

scuole chiuse anche domani e la piccola ha la febbre

Mouse44 ha scritto:che poi stiam tutti qui a fare i virtuosi ma la maggior parte è lavoratore dipendente e si collega sottraendo tempo al lavoro, tanto o poco che sia, ma sempre tempo in cui siam pagati per lavorare. E detto questo, vado a fare la spesa!
no, non sono assenteista, al lunedì non lavoro

Beh, dipende dal lavoro, io il mio l'ho fatto e sono in attesa dei problemi dal cantiere (se ce ne sono), altrimenti rimango a rigirarmi i pollici tutto il tempo (e allora si che mi annoio). Non credo ci sia nessun lavoro al mondo dove si lavora 8 ore su 8, anche perchè per legge ci deve essere sempre un periodo di riposo ogni tot.

Che brutta visione che ormai si ha del lavoro...

Lo si identifica come una mucca da mungere per poter tranquillamente vivere e portare avanti le rimanenti 10/12 ore della giornata o le 24 del week end, per chi lo ha libero.
Molto triste come cosa...

Il concetto di flessibilità e cambio di lavoro non può e non deve essere identificato sempre con accezione negativa.
Una persona dovrebbe andare al lavoro per crescere, per misurarsi con sè stesso, per realizzare dei sogni, per mettere in pratica quello che ha studiato e via dicendo, non solo per portare a casa la pagnotta o per avere la garanzia di un mutuo.
E' chiaro che se questa è la visione del mondo del lavoro, mal si concilia con i cambi.

Ed è in questo contesto che la parola monotonia detta da Monti va a inserirsi. Se viene estrapolata su ogni singola esperienza personale difficile o su una finestra di mercato estesa solamente agli ultimi 18 mesi, allora non si può comprendere

Steve1973 ha scritto:Una persona dovrebbe andare al lavoro per crescere, per misurarsi con sè stesso, per realizzare dei sogni, per mettere in pratica quello che ha studiato e via dicendo, non solo per portare a casa la pagnotta o per avere la garanzia di un mutuo.
E' chiaro che se questa è la visione del mondo del lavoro, mal si concilia con i cambi.

Indubbiamente...a me piace il mio lavoro, rispecchia quello che ho studiato e quant'altro...però in linea di principio vado al lavoro perché devo portare a casa uno stipendio e per mantenermi. Non si campa di sogni.

beh, ma anche se ho il "posto fisso" nessuno mi vieta di guardarmi intorno e trovare qualcosa di meglio (che sia solo un discorso economico o un lavoro + piacevole)...
poi ovvio che ci sono certe tipologie di lavoro per le quali cambiare è un opportunità, perlopiù ad alti livelli però, non credo proprio si parli del lavoro a catena in fabbrica (oltre al fatto che con gli scatti di anzianità aumenta pure lo stipendio)

Bhe è ovvio che se uno può fare il lavoro per cui ha studiato/per cui ha passione è meglio... ma io personalmente se posso scegliere tra stabilità+noia e precarietà+lavori stimolanti, scelgo la prima senza doverci pensare. E' ovvio che se ci fosse l'opzione stabilità+lavoro stimolante sceglierei quella, ma è una botta di cu.lo che pochi hanno, e su cui io non ci conto.

Cmq x me il lavoro resta sempre il mezzo per portare a casa i soldi, con cui poi campare/fare la bella vita (a seconda di quanto uno guadagna ), poi oh, quando lavoro ci metto sempre il 100% e mi prendo anche qualche soddisfazione, ma ammetto che se potessi permettermi di restare a casa a oltranza, lo farei più che volentieri. E non credo di essere l'unica, non mi capita spesso di sentire frasi del tipo "che bello, finalmente è lunedì e mi aspetta un'intera settimana di lavoro, evviva!", ovviamente c'è chi il proprio lavoro lo odia, che lo sopporta, e a chi piace, ma in ogni caso molti ne farebbero a meno, se vincessero alla lotteria!