Io penso che si sia più felici quando ci si accontenta...

ma io non poso fare finta di accontentarmi per essere felice
penso che sarò in una situazione di disequilibrio perenne

Winky ha scritto:Io penso che si sia più felici quando ci si accontenta...

ma io non poso fare finta di accontentarmi per essere felice
penso che sarò in una situazione di disequilibrio perenne

E' proprio cosi'!!

Colynn non volevo dire che chi si fa domande cerca vive meglio, ma lo fa in modo consapevole. Sai dove stai andando e conosci le alternative. Puoi scegliere una strada anche se sai che ti portera' delle rinuncie ma lo fai consciamente.
Questo ti porta a non avere rimpianti perchè sei tu a decidere.

Vivere facendo finta di non vedere è decisamente la scelta peggiore.
Vivere non vedendo è egoisticamente la situazione perfetta, un po' limitativa ma perfetta.

Una scimmia nata in cattivita' è felice se gli dai da mangiare e la fai stare in un ambiente salubre, ma non ha la minima idea di come potrebbe essere vivere in una foresta equatoriale.

Estratti.Naturali ha scritto:

Cla' ha scritto:
Penso sia normale (adesso però non chiedetemi di dire cosa è normale secondo me ).
Proprio ieri sera pensavo a quanto sono stata bene questa settimana, a casa da sola. Sono stata bene anche perché so che si tratta di una settimana o comunque di un periodo ben determinato, al termine del quale lui torna sempre (oddio, si spera ).

stai bene a casa da sola?? io ieri e l'altro ieri ero da sola... un incubo sono una fifona

scusate l'OT.

e de che?? sei uguale alla mia mogliettina allora!

domovoy ha scritto:

Winky ha scritto:Io penso che si sia più felici quando ci si accontenta...

ma io non poso fare finta di accontentarmi per essere felice
penso che sarò in una situazione di disequilibrio perenne

E' proprio cosi'!!

Colynn non volevo dire che chi si fa domande cerca vive meglio, ma lo fa in modo consapevole. Sai dove stai andando e conosci le alternative. Puoi scegliere una strada anche se sai che ti portera' delle rinuncie ma lo fai consciamente.
Questo ti porta a non avere rimpianti perchè sei tu a decidere.

Vivere facendo finta di non vedere è decisamente la scelta peggiore.
Vivere non vedendo è egoisticamente la situazione perfetta, un po' limitativa ma perfetta.

Una scimmia nata in cattivita' è felice se gli dai da mangiare e la fai stare in un ambiente salubre, ma non ha la minima idea di come potrebbe essere vivere in una foresta equatoriale.

Lo pensavo anche io...ma mi rendo conto che spesso più pensi più ti intrichi e intorbidi le acque..
Boh lascio perdere che oggi non è cosa se mi metto a piangere mi scendono i lagrimoni rovinando il mio splendido ombretto taupe

...

Estratti.Naturali ha scritto: Menomale, pensavo di essere un caso clinico (io mi chiudo a chiave in camera con l'allarme inserito in tutta casa )

Anch'io!!! Tengo cordless e cellulare sul comodino e mi porto anche la bottiglia d'acqua per non dover andare in cucina
E poi pensavo: ma se entrano dalla camera?

SOVVERSIVE!!!!

Cla' ha scritto:

Estratti.Naturali ha scritto: Menomale, pensavo di essere un caso clinico (io mi chiudo a chiave in camera con l'allarme inserito in tutta casa )

Anch'io!!! Tengo cordless e cellulare sul comodino e mi porto anche la bottiglia d'acqua per non dover andare in cucina
E poi pensavo: ma se entrano dalla camera?

ommiodio mi sembri me
io mi tengo anche il telecomando dell'allarme con il bottoncino per l'SOS, così se mi entrano dalla camera faccio partire l'allarme

ma solo io gironzolo al buio e mi dimentico di mettere l'allarme se non c'è il mio ragazzo?
E' piu' fifone lui!

Ieri mattina alle 6.00 è scattato l'allarme mentre dormivamo e la centralina diceva Garage+taverna (ci sta tutto come zona per entrare dei ladri), ci è preso un colpo e lo ammetto... pero' quando lui ha preso l'attaccapanni che pesa due tonnellate e se l'è protato giu' per le scale io mi son messa a ridere Fortuna che non c'era nessuno altrimenti tempo che l'alzava e lo manovrava facevano in tempo ad arrivare alle maldive

Lorena ha scritto:

domovoy ha scritto:Lore sicura che è normale per loro e non per la societa' che è intorno?
Mi spiego: Loro probabilmente cercano soltanto di incastrarsi in quella che è la realta' del posto, cio' che le famiglie gli raccontano da ormai decenni.

Come dicevo ieri a steve, forse è soltanto la mancanza di voglia di guardere cio' che si considera "diverso", non perchè debbano seguire un'altra strada ma solo per avere la possibilita' di scegliere consapevolmente.

Ma sicuramente. Sarà che io ho avuto un padre che ci ha cresciute, ci lavava, vestiva, cucinava, ci portava a scuola, al parco, al mare, costruiva con noi le casette coi lego, leggeva le favole. Non ci ha mai lasciate dalla nonna per andarsene per i fatti suoi. Quando i suoi turni coincidevano con quelli di mia madre, allora stavamo dalla nonna, altrimenti c'era lui, come c'era mia madre quando lui lavorava. Nessuna differenza.
Lui è stato un padre diverso dalla normalità imposta dalla società (vengo a te). Quindi alla fin fine anche la mia è una normalità, se rapportata alla mia società (la prima società è la famiglia, no?)

Ecco, il punto secondo me sta proprio nelle ultime righe. Io sinceramente non vedo una normalità imposta dalla società. Restando all'esempio fatto da Lorena: per me sarebbe normale uscire ogni tanto con le amiche lasciando i figli al marito, anche se mia mamma non l'ha mai fatto. Eppure guardandomi intorno vedo di tutto: ci sono tante donne che fanno come le amiche di Lorena uscendo solo in cordata con marito e passeggino, e ci sono altrettante donne che il bambino lo parcheggiano puntualmente ad altri (marito, baby sitter, nonni) e ogni sera vanno in palestra o escono con le amiche. Come faccio a dire qual è la normalità?

Estratti.Naturali ha scritto: io mi tengo anche il telecomando dell'allarme con il bottoncino per l'SOS, così se mi entrano dalla camera faccio partire l'allarme

Perché io non ce l'ho?
Lunedì chiamo l'elettricista

ho poco tempo (neanche 9 minuti) , sparo a caso come al solito, non avendo letto tutti i vari post (scusate).
Il concetto di normalità nelle nostre vite è molto elastico, rapportandolo alle cose pratiche. Di per se stesso lo è anche nel nostro modo di porci con gli altri, per noi spesso la normalità è ciò che siamo, come pensiamo, cosa facciamo. La normalità è quasi una media statistica di tutti questi comportamenti, che storicamente risentono di tradizioni, leggi, modi di vivere, etc.
I comportamenti e le azioni al di fuori di questa normalità invece mi piace chiamarli personalità, fors'anche stranezza, a volte genialità. Forse una delle cose che non mi piacciono di me stesso è che non mi stupisco quasi + di nulla, quasi assuefato a confondere normalità, anormalità e (se mi passate il termine) eccessi.

virtual ha scritto: Forse una delle cose che non mi piacciono di me stesso è che non mi stupisco quasi + di nulla, quasi assuefato a confondere normalità, anormalità e (se mi passate il termine) eccessi.

ma in questo ce anche un grosso lato positivo, quello di sentirti sereno, non trovi?

bertok ha scritto:

virtual ha scritto: Forse una delle cose che non mi piacciono di me stesso è che non mi stupisco quasi + di nulla, quasi assuefato a confondere normalità, anormalità e (se mi passate il termine) eccessi.

ma in questo ce anche un grosso lato positivo, quello di sentirti sereno, non trovi?

quello effettivamente è vero, ma il rischio è che nei momenti no sia un po' tutto + grigio.

anche nei momenti SI è tutto un po' meno vivace, pero' nelle sfumature ci sono i migliori dettagli.