Pressapoco, mese più mese menoLorena ha scritto:Allora, Clà, da quanto sei mamma? Un annetto? Non ci racconti nulla?
Ti dirò la verità... non scrivo qui per due motivi.
Il principale è che non mi va di parlare di mio figlio in un forum perchè al suo posto, in un futuro, mi imbestialirei di brutto.
Il secondo è che più di una volta ho provato a intervenire ma dopo qualche riga ho cancellato tutto. Mi sento un pesce fuor d'acqua, scrivessi in mutui e fiscalità sarebbe lo stesso. E' che per ora sono in un mondo diverso. La maternità adottiva, almeno per il punto in cui mi trovo ancora io, è troppo diversa.
E' sempre maternità, molti aspetti comuni ci sono. Ho 2 amiche che hanno partorito da poco: una si sentiva madre di suo figlio già dal test di gravidanza e sosteneva di "intendersi" col figlio quando questo era ancora nella sua pancia, l'altra, come credo avrei fatto io, quando se lo è trovato in braccio ha pensato "ok marmocchio, piacere di conoscerti vediamo di andare d'accordo". Nella maternità adottiva è un po' così: ci sono donne che di fronte alla prima foto del figlio sentono scattare quel qualcosa e lo sentono loro e ci sono quelle come me che pensano "almeno ha l'aria simpatica, speriamo di non starci reciprocamente sulle scatole altrimenti son casini".
Il resto però è diverso, almeno per ora.
Io non so cambiare un pannolino. Ma quello è il meno. Se ne parlate, non intervengo, ovviamente.
I primi pasti che ha fatto mio figlio con me sono stati gelato e spaghetti allo scoglio: sono piuttosto rigorosa con lui sull'alimentazione ma è probabile, supposizioni mie, che spesso abbia fatto la fame e forse sia stato svezzato a cous cous di pollo. Se qui si discute 4 pagine sull'opportunità o meno di introdurre l'arachide entro i 2 anni di vita cosa volete che dica?
Ritorna periodico il discorso sull'allattamento. Avrò provato a rispondere almeno 2 volte ma mi sento inopportuna: io non mi sento minimamente in colpa o in difetto per non avere potuto partorire io mio figlio, come faccio a scrivere qualcosa che abbia senso per me che scrivo e, al contempo, per voi che leggete?
Ecco, mi pare che in questo momento per la maggior parte delle occasioni parliamo ancora due lingue diverse.
Esempio perfetto, parliamo di nanna e scriviamo "paura dell'abbandono": voi vi riferite a una cosa, io a un'altra.
Probabilmente fra due o tre anni avremmo una lingua comune ma per ora la mia impressione è questa.
Posso sempre provare a scrivere nel topic degli acquisti per i bimbi, basta che discutiate 20 pagine sui criteri per scegliere seggiolino auto, cameretta e strumenti vari