io vorrei mandare messaggio di speranza a tutte.
Se ce l'ho fatta io ce la può fare chiunque! Sono arrivata totalmente impreparata alla gravidanza, mi sono ritrovata a piangere tante di quelle volte prima di partorire che non so più quanti litri ho versato.
Mi sono fatta un bel corso, ma quello che mi è servito più di tutto è stato l'appoggio della mia mamma, di mio marito e soprattutto della mia amica che ha partorito quattro mesi prima di me.
Ragazze, io non sapevo come cambiare un pannolino, come preparare un biberon, come TENERE IN BRACCIO UN NEONATO, come fare un bagnetto.
Queste cose si imparano, quello con cui ho dovuto lottare fortemente è il senso di incapacità che sentivo dentro. Tre giorni prima di avere Flavio ho passato tutta la notte a piangere sul divano perché il bambino non nasceva, ero già a 41+3 ed ero disperata perché mi ero autoconvinta che non voleva venir fuori perché lui sapeva che non sarei stata in grado di fare la mamma.
Parlate delle vostre paure con chi vi sta accanto e vi vuol bene, vi garantisco che se non vi sentirete sole a gestire un esserino minuscolo, ma che vi farà sentire addosso una responsabilità enorme, ce la farete.
La questione chiave è CHIEDETE AIUTO, non cercate di fare le wonder woman e farcela da sole, o mi cadete in depressione.
Le vostre mamme/suocere/sorelle/compagni non vi giudicheranno certo incapaci per questo.
Io tante volte racconto le cose negative che faccio o le rotture di palle, è il mio modo di esorcizzare il mio essere incapace come mamma.
Ma senza peccare di immodestia, mi dicono che Flavio sta venendo su bene, è un bambino casinista e vivace, non sta fermo e non sta zitto nemmeno ad abbatterlo, ma è educato, intelligente e soprattutto è un bambino sereno.
E quando saranno più grandi abbracciateli, giocateci insieme e ditegli sempre, costantemente che gli volete bene.
E' la sola colpa che posso dare alla mia mamma questa, lei ci voleva bene, si faceva in quattro tra faccende, impegni nostri e quant'altro ma ci ha sempre coccolato poco e non ci ha mai detto il famoso "ti voglio bene"
E non voglio commettere lo stesso errore con il mio e penso che ci sto riuscendo.
Perché magari mi arrabbio, lo sgrido e non ho molta pazienza, ma quando mi abbraccia e mi dice "ti voglio bene mamma" il cuore si riempie di gioia e penso che forse sono sulla strada giusta per essere una madre discreta.
Fine papiro, scusate se vi ho ammorbato