#7997
da Incognito
Ha ragione Colorrr ... colorss .... quel caspiuta cheè . quello con lerografo sempre in mano tanto per capirci ... sono proprio uno stolto ... ho detto delle cose inesatte ... non circonstnziate e motivate ... infatti la vicenda della vendita di palazzi a Milano 3 alla fondazione Cariplo a guida socialista ha visto il coinvolgimento di Paolo Berlusconi ... il fratello scemo tanto per capirci ... quello che in famiglia non ha mai deciso nulla ...
un pezzetto di storia ... ormai ... ma tanto per capire con chi già avevamo a che fare .....
Fonte corriere della sera .... noto giornale di sovversivi comunisti .... leggi coolorss leggi ... posa l'attrezzo e leggi ....
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il fratello del Cavaliere accusato di corruzione. un giro di tangenti per oltre 14 miliardi
" Paolo Berlusconi va processato "
per la vicenda delle tangenti CARIPLO, un giro di oltre 14 miliardi , chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi Paolo, Mazzotta Roberto, Citaristi Severino, Craxi Bettino e altri personaggi. nuovi arresti?
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ L' INCHIESTA CARIPLO . Il fratello del Cavaliere accusato di corruzione. Un giro di tangenti per oltre 14 miliardi TITOLO: "Paolo Berlusconi va processato" Chiesto il rinvio a giudizio anche per Mazzotta, Citaristi e Craxi. Nuovi arresti? - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - MILANO . Chiusura in giallo per l' inchiesta sulla Cariplo. Ieri il sostituto procuratore Raffaele Tito ha chiesto il rinvio a giudizio di 29 indagati per gli affari immobiliari del Fondo pensioni della "storica" Cassa di risparmio dei lombardi: un giro di tangenti per oltre 14 miliardi pagate dai costruttori, riscosse dai banchieri e dirottate ai politici dell' asse Dc Psi. Tra gli imputati, assieme a Carlo Cabassi e Riccardo Pisa, Bettino Craxi e Severino Citaristi, Roberto Mazzotta e il vecchio vertice della banca, c' e' un nome che scotta: Paolo Berlusconi, fratello del Cavalier Silvio, leader di Forza Italia e premier incaricato. Ma il caso Cariplo non e' affatto chiuso. Ieri in Procura si sono infittite le voci di nuovi arresti per la storia di corruzione che ha portato in cella un collaboratore del pool Mani Pulite, il maresciallo della Finanza Francesco Nanocchio, rinchiuso da tre giorni nel carcere militare di Peschiera per una bustarella di 45 milioni versata da un' azienda inquisita. In manette, secondo indiscrezioni che attendono conferma, sarebbe finito proprio l' imprenditore che ha sborsato quella somma: un personaggio di secondo piano, non coinvolto direttamente nell' inchiesta Cariplo, ma sottoposto ad accertamenti fiscali. Ieri il finanziere inquisito, gia' ascoltato da Di Pietro, e' stato interrogato dal Pm Davigo. E gia' si parla di un terzo ordine di custodia. Ora, comunque, tocca al giudice Italo Ghitti decidere se l' affaire Cariplo trascinera' in tribunale, tra gli altri, Paolo Berlusconi, che guida il gruppo Edilnord dopo la separazione del settore costruzioni dalle altre aziende Fininvest (1992). Il fratello del Cavaliere, con il manager Angelo De Martini, deve rispondere di corruzione: secondo l' accusa, avrebbe versato tangenti del 5 per cento all' ex funzionario Cariplo Giuseppe Clerici, a sua volta inquisito, per sbloccare la vendita di tre palazzi di "Milano 3" al Fondo pensioni della banca. Un affare da 22 miliardi, con mazzette per 1.227 milioni, 60 dei quali pagati in nero attraverso fatture false. Paolo Berlusconi, finito agli arresti domiciliari tra mille polemiche, era tornato in liberta' il 15 febbraio scorso grazie a questa dichiarazione: "Clerici mi aveva fatto capire che il denaro era destinato a persone all' interno del Fondo pensioni, parlandomi espressamente di Luigi Mosca". Cioe' dell' ex segretario dell' ente previdenziale della banca, che e' imputato di corruzione assieme all' ex numero uno della Cariplo Roberto Mazzotta (Dc), all' ex vicepresidente Carlo Polli (Psi), all' ex consigliere Sergio Radaelli e all' ex responsabile del settore immobiliare Michele Oddone. Tra i costruttori che rischiano il processo c' e' qualche altro big. Come Carlo Cabassi, che avrebbe ammesso di aver pagato una mazzetta per vendere un immobile al Lorenteggio, negando invece esborsi per la cessione del palazzo della borsa di Milanofiori; il nuovo "re del mattone" ambrosiano Antonio D' Adamo; il presidente dell' Associazione nazionale costruttori Riccardo Pisa e il finanziere Mario Dora, titolari della societa' che ha venduto alla Cariplo per 34,5 miliardi il "Crystal Palace" di Brescia. Nell' elenco degli imprenditori che avrebbero accettato la "legge del 5 per cento", inoltre, la Procura ha scritto i nomi di Roberto Galbiati, Orazio Mascheroni, Bruno e Giorgio Ratti, Pierfranco Pirovano, Francesco Borgonovo, Aurelio Cazzaniga, Costante Ronchi, Giuseppe Rottaroli e Silvestro Gargantini. Il cerchio si chiude con i politici che, secondo l' accusa, avrebbero intascato tangenti "in seconda battuta", ritrovandosi cosi' inquisiti per ricettazione: per il Psi, e' imputato Craxi con la segretaria Enza Tomaselli e l' ex cassiere lombardo Loris Zaffra; per la Dc, l' ex tesoriere Citaristi con il suo vice Enrico Boreatti e l' ex cassiere bresciano Angelo Baronio. L' inchiesta sulla Cariplo ha calamitato anche nuove accuse di vecchi indagati come Maurizio Prada e Roberto Mongini, che dicono di aver girato parte delle tangenti targate Sea e MM al banchiere Mazzotta. Il quale, come capocorrente dc, e' accusato pure di ricettazione.
Biondani Paolo
Pagina 4
(30 aprile 1994) - Corriere della Sera