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Guida per l'acquisto della cucina

#1
Ecco una Guida per l'acquisto della cucina

(naturalmente tutto quello che scrivo è il mio personalissimo consiglio, assolutamente non ho nessuna pretesa di possedere la verità assoluta.)

Acquistare una cucina non è come acquistare un paio di scarpe. Come acquistare/costruire casa non è come montare la casetta degli attrezzi in giardino. Negli anni in cui ho lavorato in questo settore ho notato molto spesso una superficialità sull'approccio a un acquisto, ma meglio definire realizzazione, dal mio punto di vista importante; superficialità nell'acquirente e nel rivenditore. Questa è una mia personalissima idea su come arrivare a ottenere una cucina progettata bene, non solo dal punto di vista estetico ma anche nell'efficienza globale e nella comodità di utilizzo e di assistenza. In ogni ambito siamo noi committenti che dobbiamo pretendere di essere serviti bene.

Naturalmente accetto commenti/critiche/proposte migliorative.



1) attivarsi prima di iniziare eventuali lavori di ristrutturazione o costruzione. Se stiamo costruendo casa dobbiamo pensare alla cucina prima di gettare le fondamenta.

2) comporre una lista (non troppo lunga) delle priorità/esigenze che chiediamo alla futura cucina. Partire con dei punti fermi agevola di molto la fase di progettazione.

3) cosa serve. Nuova costruzione: progetto dell'abitazione, se (purtroppo) lo stato dei lavori è già a livello di muri e tramezze grezzi verificare la corrispondenza del progetto con lo stato di fatto e segnare la posizione di eventuali camini. Ristrutturazione e/o ambiente già finito: planimetria se se ne è in possesso, rilievo della stanza o dell'ambiente cucina (Non serve un rilievo al millimetro, arrivare comunque a un'approssimazione di 1/2 centimetri è alla portata di tutti, anche usando il metro da sarta. Fondamentale è misurare le pareti nel loro complesso e la posizione di scarico, rubinetto e attacco gas, prese elettriche, areazioni; non solo la misura utile dove si vuol inserire la cucina. Avere la percezione totale dell'ambiente è essenziale per poter formulare una buona bozza di progetto e un preventivo abbastanza realistico.) , foto dell'ambiente dove si possano apprezzare anche eventuali rivestimenti.

4) ipotizzare un budget di spesa. Meglio stare bassi, che poi tanto sforiamo lo stesso :mrgreen:

5) individuare il professionista a cui affidare il progetto. Con il termine "professionista" non intendo (anche se non lo escludo) l'architetto (inteso come progettista indipendente non come titolo di studio), anzi solitamente è controproducente. I professionisti più preparati per la nostra esigenza li troviamo direttamente nei rivenditori. Il guaio è che bisogna scovarli, non che ce ne siano pochi ma purtroppo ce ne sono tanti non all'altezza. La persona a cui affidare o meglio assieme a cui sviluppare il progetto deve avere questi requisiti: ascoltare e considerare i nostri desideri, essere in grado di progettare mettendo insieme esigenze, ergonomia/funzionalità e gradevolezza estetica, oltre che rimanere nel budget; conoscere e saper spiegare i materiali, essere chiaro e trasparente. Oltre a tutto questo deve saper sviluppare disegni chiari, studiare l'impiantistica, seguire come consulente eventuali opere murarie/impiantistiche. (solitamente il primo approccio è gratuito, quindi sin dalla prima visita/colloquio e la prima bozza di progetto riusciamo a carpire le qualità della persona)

6) proporre il versamento di un contributo in cambio del quale ricevere: sviluppo del progetto definitivo, disegni chiari (qualche visione 3d non farebbe male), eventuali progetti da girare agli artigiani riguardanti impianti elettrici, idraulici, evacuazione per cappa, rivestimenti; preventivo chiaro e dettagliato.
(piccolo appunto: non considerate questo contributo un costo. Se la realizzazione viene affidata allo stesso rivenditore quel contributo è considerato nel 99% dei casi un acconto sulla fornitura, al contrario se per qualche ragione si presenta la necessità di acquistare da un'altra parte non sarà difficile ottenere uno sconto extra da chi si ritrova il grosso del lavoro già fatto.)

7) se si tratta di cantiere richiedere una visita preventiva, ancora al grezzo. Mettere in contatto eventuali artigiani con l'arredatore, in modo che eventuali incomprensioni tecniche se le spieghino da soli.

8 ) nel frattempo organizzare gli incontri necessari con l'arredatore professionista per definire i dettagli della cucina (le finiture, la maniglia, gli elettrodomestici, gli accessori....). Naturalmente poi preventivo chiaro e preciso con voci distinte in modo da aver chiaro il costo di accessori ed eldom, sapere cosa si compra e a quale prezzo è fondamentale.

9 ) a lavori eseguiti è necessario un rilievo e un'ultima verifica del progetto. A questo punto non resta che stilare il contratto d'acquisto (si tratta di formalizzare il preventivo), contratto che deve prevedere una lista dettagliata del materiale acquistato, i servizi inclusi, le modalità di pagamento, l'ipotetico periodo di consegna con un'approssimazione di 10/20 gg.


risorse potenzialmente utili:

http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =2&t=73067
Ultima modifica di jnicola il 16/06/22 11:56, modificato 10 volte in totale.

Re: Guida per l'acquisto della cucina

#3
Quoto in toto jnicola

Devo però aggiungere che spesso gli stessi acquirenti cercano solo di rubare idee da progettisti capaci per terminare poi gli acquisti presso il furbetto di turno. Ecco perchè, pur non avendolo mai potuto applicare, sostengo da anni che sia necessario il piccolo contributo da versare a chi ti realizza disegni, rendering, stampe e preventivi. Molti sostengono che questo faccia parte del gioco. Era vero 20 anni fa, non adesso. i negozi investono cifre considerevoli in risorse umane, in software e nel tempo che le prime dedicano all'apprendimento e all'aggiornamento del secondo. Senza considerare quanti lavori non vengono neanche visionati dai clienti...
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Re: Guida per l'acquisto della cucina

#4
Condivido l'iniziativa di "jnicola" sulla Guida per l'acquisto della cucina

A tal proposito c'é nel forum un'altro 3D molto utile per i neofiti o meno che si accingono all'acquisto o progettazione della propria cucina dove trovare altre utili osservazioni:

http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =2&t=73067

cla56
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/

Re: tutorial per l'acquisto della cucina (IMHO)

#9
paul ha scritto:sostengo da anni che sia necessario il piccolo contributo da versare a chi ti realizza disegni, rendering, stampe e preventivi. Molti sostengono che questo faccia parte del gioco. Era vero 20 anni fa, non adesso. i negozi investono cifre considerevoli in risorse umane, in software e nel tempo che le prime dedicano all'apprendimento e all'aggiornamento del secondo. Senza considerare quanti lavori non vengono neanche visionati dai clienti...
Quoto! Il lavoro di partorire le idee (la cosa più difficile, secondo me), cercare di capire i gusti del cliente, fare rendering ecc, è un lavoro che si da per scontato, "fa parte del gioco" come hai detto tu.. e invece è un lavorone.
E non parlo da arredatrice/venditrice ma da cliente che ha dovuto far faticare la propria arredatrice per trovare la soluzione "perfetta".
l'unica certezza è che nulla è certo.

Re: tutorial per l'acquisto della cucina (IMHO)

#10
mia_wallace ha scritto:
paul ha scritto:sostengo da anni che sia necessario il piccolo contributo da versare a chi ti realizza disegni, rendering, stampe e preventivi. Molti sostengono che questo faccia parte del gioco. Era vero 20 anni fa, non adesso. i negozi investono cifre considerevoli in risorse umane, in software e nel tempo che le prime dedicano all'apprendimento e all'aggiornamento del secondo. Senza considerare quanti lavori non vengono neanche visionati dai clienti...
Quoto! Il lavoro di partorire le idee (la cosa più difficile, secondo me), cercare di capire i gusti del cliente, fare rendering ecc, è un lavoro che si da per scontato, "fa parte del gioco" come hai detto tu.. e invece è un lavorone.
E non parlo da arredatrice/venditrice ma da cliente che ha dovuto far faticare la propria arredatrice per trovare la soluzione "perfetta".
Vero quello che dite ma vorrei che si leggesse questa cosa dalla parte del privato, questo è lo scopo e il punto di vista che vorrei dare al topic.

Il privato/cliente/committente con questo modo di operare ottiene solo vantaggi. Anticipando una somma relativamente bassa che comunque dovrà sborsare più avanti si assicura un servizio nettamente migliore.

elenco quelli che dovremmo considerare vantaggi:

- Primo fra tutti è la tranquillità di avere il supporto tecnico adeguato nella delicata fase di ristrutturazione/costruzione dell'ambiente cucina.

- chiarezza del preventivo e delle informazioni

- possibilità di visionare le proposte progettuali con calma e a casa propria, molto diverso dal mettere insieme in qualche modo e in modo errato le informazioni "rubate" qua e là dai rivenditori

- filo diretto con l'arredatore: se pago sono autorizzato a "rompere" :mrgreen:

- lavoro più accurato da parte del tecnico arredatore. Il servizio della progettazione se viene retribuito diventa magicamente molto più approfondito.

#11
cla56 ha scritto:Condivido l'iniziativa di "jnicola"
A tal proposito c'é nel forum un'altro 3D molto utile per i neofiti o meno che si accingono all'acquisto o progettazione della propria cucina dove trovare altre utili osservazioni:

http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =2&t=73067

cla56
elise ha scritto:sarebbe da stickare... :wink:
Quoto!
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)

Re: tutorial per l'acquisto della cucina (IMHO)

#12
jnicola ha scritto:
Il privato/cliente/committente con questo modo di operare ottiene solo vantaggi. Anticipando una somma relativamente bassa che comunque dovrà sborsare più avanti si assicura un servizio nettamente migliore.

elenco quelli che dovremmo considerare vantaggi:

- Primo fra tutti è la tranquillità di avere il supporto tecnico adeguato nella delicata fase di ristrutturazione/costruzione dell'ambiente cucina.

- chiarezza del preventivo e delle informazioni

- possibilità di visionare le proposte progettuali con calma e a casa propria, molto diverso dal mettere insieme in qualche modo e in modo errato le informazioni "rubate" qua e là dai rivenditori

- filo diretto con l'arredatore: se pago sono autorizzato a "rompere" :mrgreen:

- lavoro più accurato da parte del tecnico arredatore. Il servizio della progettazione se viene retribuito diventa magicamente molto più approfondito.
Ciao,
volevo chiedere, secondo te, a quanto dovrebbe ammontare questa "cifra relativamente bassa".

Concordo con tutto quello che hai scritto, temo però che sia difficile applicazione nel lavoro quotidiano.
Per troppo tempo i rivenditori di mobili hanno "viziato" la clientela con progetti gratis, sminuendo tantissimo il difficile lavoro di progettazione e di restituzione grafica.

Re: tutorial per l'acquisto della cucina (IMHO)

#13
Elly. ha scritto:
Concordo con tutto quello che hai scritto, temo però che sia difficile applicazione nel lavoro quotidiano.
Per troppo tempo i rivenditori di mobili hanno "viziato" la clientela con progetti gratis, sminuendo tantissimo il difficile lavoro di progettazione e di restituzione grafica.
Come scrivevo prima non sto parlando dalla parte del rivenditore ma da parte del privato.

Il mio suggerimento al privato è quello di proporre l' "acquisto" del servizio, non è un suggerimento al venditore.

Parlando di cifre... beh è sempre difficile ma tento di dare la mia personalissima risposta. Qua dipende molto da come un venditore la può pensare. Se dovessimo considerare effettivamente il tempo, l'impegno e l'ingegno non potremmo stabilire una cifra congrua. Per questo parlo di "contributo". Il contributo non copre le spese del rivenditore, è una sorta di impegno che ci si prende, un modo per dimostrare effettivamente interesse, non si considera quel rivenditore uno dei 15 a cui si è chiesto il preventivo. Proporre un cifra di 250/300 euro potrebbe già essere sufficiente, ma se comunque c'è la quasi sicurezza di acquistare lì la cucina o comunque di ottenere un'ottima consulenza non ci sarebbero problemi ad anticipare di più, non è altro che un anticipo.

Se qualche privato in procinto di acquistare cucina volesse provare sarei felice di leggere la sua esperienza.


Non vorrei però che questo topic si incentrasse solo su questo aspetto, molto importante secondo me è il primo punto. Ovvero che è sempre tardi per pensare alla cucina, ma se vogliamo anche all'arredo in generale. Quante volte mi è capitato, e tutt'ora càpita, di "progettare" la cucina a lavori fatti, posizione impianti decisi più o meno con la "consulenza" dell'idraulico o dell'elettricista, magari con già in mano il demolitore per le traccie; oppure mi chiamano per segnare con lo spray le prese che domani si fanno gli impianti, chiedendomi così di dare l'idea a spanne dova va lavello e pc..... grande progettazione! E un'altro aspetto che viene ancora prima: la ventilazione per la cappa. Si tratta di predisporre fori e tubazioni adeguate già in fase di costruzione, evitando lavori fatti male e inutili (vi dicono niente i tubetti diametro 80?).

Re: tutorial per l'acquisto della cucina (IMHO)

#14
jnicola ha scritto: Non vorrei però che questo topic si incentrasse solo su questo aspetto, molto importante secondo me è il primo punto. Ovvero che è sempre tardi per pensare alla cucina, ma se vogliamo anche all'arredo in generale. Quante volte mi è capitato, e tutt'ora càpita, di "progettare" la cucina a lavori fatti, posizione impianti decisi più o meno con la "consulenza" dell'idraulico o dell'elettricista, magari con già in mano il demolitore per le traccie; oppure mi chiamano per segnare con lo spray le prese che domani si fanno gli impianti, chiedendomi così di dare l'idea a spanne dova va lavello e pc..... grande progettazione! E un'altro aspetto che viene ancora prima: la ventilazione per la cappa. Si tratta di predisporre fori e tubazioni adeguate già in fase di costruzione, evitando lavori fatti male e inutili (vi dicono niente i tubetti diametro 80?).
Ciao,
ma in caso di cambio arredo cucina nella casa in cui si vive, quindi con attacchi già esistenti e - inoltre - la necessità che la nuova cucina riesca a contenere almeno quello che conteneva la vecchia, cosa consigli?
Presentarsi dal mobiliere con un progetto preciso (relativo a contenitori e posizione elettrodomestici) e chiedere un preventivo sulla base di quello, non sta bene? Rischio di farlo sentire sminuito nella sua professionalità, e quindi di essere trattata male?
(Non penso a una cucina realizzata ad hoc su misura).

Re: tutorial per l'acquisto della cucina (IMHO)

#15
condivido pienamente le indicazioni all'acquisto
io opero nel settore da 34 anni prima come produttore per i negozianti e da 20 anni direttamente con il cliente finale
devo dire che sopratutto negli ultimi anni il cliente tende a "rubare 2 le idee o a non riconoscere i costi .
detto questo la mia linea di comportamento è la seguente:
incontro con il cliente presso il mio show room
indicazione di tutte le potenzialità produttive i plus ecc dcc
indicazione del modo di operare della mia ditta lascianbdo la massima libertà al cliente di pensare ed eventualmente fissare un appuntamento
indicazione dei servizi offerti e una indicazione della fascia di prezzo ( io produco vari modelli da sempre di qualità alta pertanto i prezzi non si scostano molto cambiando modello ma cambiando soluzioni ecc ecc )
se il cliente ritorna il processo inizia con i seguenti passi
colloquio con il cliente per capire di cosa ha bisogno ed eventualmente indicare scelte diverse da quelle ereditate da amici parenti riviste ecc ecc
sviluppo di un progetto tridimensionale
scelta di tutti i materilai ed accostamenti
stesura di un preventivo estremamente dettagliato ( io stesso non acquisterei da un venditore che vuole dirmi solo un totale)
con mobili elettrodomestici piani costo dell'istallazione ecc
consegna del preventivo dettagliato al cliente ( ma non del progetto )
e fino qui è tutto gratuito
se il cliente apprezza il mio prodotto , il servizio , il progetto proposto ed il prezzo,
versa un piccolo impegno e da quel momento verrà seguito dall'inizio della casa o della ristrutturazione sino alla fine ( anche 3 anni)
se invece la trattativa non si chiude rimarrà sempre un potenziale venditore uno cioè che indicherà ad altri il mio prodotto
il modo migliore di vendere per una ditta artigianale è il passaparola e il primo prodotto che si vende è la fiducia nella persona che propone il progetto.
Ritengo pertanto che sia doveroso pretendere chiarezza nel preventivo ma rispettare il lavoro del progettista e non girare mille negozi solo che carpire idee
ma rivolgersi solo alle persone ed ai negozi che ci ispirano fiducia.
Volevo aggiungere per chi dubita della qualità dei prodotti artigianali che in italia ci sono molte aziendine come la mia che producono meglio dell'industria di fascia alta e con costi più bassi anche perché dispongono di attrezzature a controllo numerico come l'industria ecc dcc
se interessa vi posso elencare quali sono i costi che l'artigiano può abbattere
saluti a tutti