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Re: Discussioni politiche

#9286
bradipa66 ha scritto: ' quantificata in tre milioni di euro la somma che Berlusconi avrebbe versato al senatore De Gregorio perché passasse dall'Idv al Pdl: di tale somma un milione sarebbe stato versato all'Associazione "Italiani nel mondo" che fa capo a De Gregorio, mentre altri due milioni in nero sarebbero stati depositati su vari conti del senatore. Si tratterebbe di circostanze ammesse dallo stesso De Gregorio nel corso di recenti interrogatori. La perquisizione nella cassetta di sicurezza di Berlusconi presso un'agenzia del Monte dei Paschi di Siena sarebbe stata disposta per individuare tracce di tali pagamenti. Tra le fonti di prova sono indicate anche le lettere scritte da Lavitola all'ex premier, trovate lo scorso anno in un computer del suo amico Carmelo Pintabona nelle quali l'ex direttore de L'Avanti fa riferimento, tra l'altro, alla compravendita di senatori, sostenendo inoltre di aver consegnato a tale scopo somme a De Gregorio.


Il commento di Alfano:
«Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l'aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi - commenta il segretario del Pdl, Angelino Alfano - Annunciamo fin d'ora una grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del Pdl e della democrazia italiana. Tutto ciò mentre il Paese vive una delicatissima fase di transizione istituzionale nella quale il presidente Berlusconi sarà chiamato ad esercitare grandissima influenza come leader del Pdl. Questa circostanza rende chiara l'azione politica della magistratura e noi renderemo chiara ed evidente la difesa della sovranità popolare e ci batteremo con tutte le nostre forze perche questa sovranità venga rispettata».

ecco, appunto: siamo in una delicatssima fase istituzionale e diventa necessaria una manifestazione di piazza per difendere Silvio e la sovranità (sic??) del Pdl


quasi quasi, tornassi indietro, voterei M5S
mi sfugge il nesso :roll:
pero' che cattivo gusto, diffondere il tariffario proprio alla vigilia dell'insediamento del nuovo Parlamento :twisted:
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8

Re: Discussioni politiche

#9288
qsecofr ha scritto:non so dove abiti o cosa fai per vivere ma ti stai vedendo un film dell'Italia che non è quello che vedo io...
Ma le tasse che paghi e che strangolano imprenditori e dipendenti, tu dove credi che vadano? Io ti do 3 numeri: il bilancio dello Stato, ovvero quanto lo stato costa ogni anno, è di 800 miliardi. La corruzione pesa per 60 miliardi, l'evasione fiscale 180 miliardi.
Poi ci sono sprechi vergognosi, enti inutili, consigli d'amministrazione inutili di società a capitale pubblico inutili, che fanno fuori milioni di euro all'anno ciascuno (a proposito di conflitto di interessi...).
Se non cominci a tagliare da qui, per ridurre le tasse da dove cominci? dalla scuola? dai posti letto in ospedale? dai malati di SLA?
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Casa Spozilli

Re: Discussioni politiche

#9289
qsecofr ha scritto:
Tra l'altro la somma di PD e movimento al senato non da una maggioranza significativa...
Per vero CSX e M5S al senato insieme avrebbero 176 seggi su 316 (senatori a vita a parte) che sarebbe una maggioranza sontuosa.

Il punto è un altro: non capisco perchè, secondo Bersani, il M5S dovrebbe essere obbligato, per senso di responsabilità, ad appoggiare un suo governo... perchè non fa lo stesso discorso al PDL a questo punto? :lol:
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Casa Spozilli

Re: Discussioni politiche

#9290
Chojin
e un incarico a Renzi come lo vedresti?

eliminato il morto che parla forse grillo potrebbe prendere in considerazione che in qualche misura si vuole mettere in atto un "rinnovamento" anche nel PD
"Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce" B. Pascal
http://iod.forumfree.it

Re: Discussioni politiche

#9291
difra64 ha scritto:Chojin
e un incarico a Renzi come lo vedresti?

eliminato il morto che parla forse grillo potrebbe prendere in considerazione che in qualche misura si vuole mettere in atto un "rinnovamento" anche nel PD
IL PASSATO DI RENZI
Classe 1975, Matteo Renzi sin dall’età di diciannove anni si è dato alla politica. Nel ’96 è in prima fila nei Comitati Prodi, si iscrive al PPI, partito che rappresenta la naturale evoluzione della Democrazia Cristiana, e ne diventa segretario provinciale nel ‘99. A soli 24 anni. Dopo che il PPI confluisce nella Margherita, ne diventa coordinatore cittadino e poi, nel 2003, segretario provinciale. Insomma, nel fiorentino Renzi è oramai un punto di riferimento. Tant’è che l’anno dopo diventa, a soli 29 anni, Presidente di Provincia e, nel 2009, primo cittadino della città gigliata.
Certamente, dunque, un curriculum invidiabile. Ma questa rapida carrellata non può essere compresa a dovere se non si fa riferimento anche agli interessi, al sottobosco politico e non a cui Renzi è legato a doppio filo. Anzi, letteralmente è figlio di tale sottobosco (da cui, per giunta, oggi dice di volersi liberare): suo padre, Tiziano, ha militato a lungo nella DC diventando anche consigliere comunale di Rignano sull’Arno dal 1984 al 1995. Ma, soprattutto, Tiziano Renzi è stato sempre attivo nell’imprenditoria regionale entrando in affari con l’impresa Baldassini-Tognozzi-Pontello (oggi rivelata da Impresa Spa) da sempre molto attiva nel fiorentino nell’edile e nella distribuzione pubblicitaria. E Matteo non si lascia scappare le amicizie strette da suo padre: ha fatto molto discutere, ad esempio, il fatto che è proprio la Baldassini-Tognozzi-Pontello a vincere la gara d’appalto per la tramvia 2 e 3 a Firenze. E non è finita qui. Renzi, in linea con gli insegnamenti paterni, intraprende sin da giovane non solo la strada politica, ma, in contemporanea, anche quella imprenditoriale. Ed eccolo allora nel ’94 (a soli diciannove anni) dirigente d’azienda con la Chil srl, società di marketing diretto, che lui stesso fonda (ora è dirigente in aspettativa) e che arriva a contare aziende sparse in tutt’Italia. Non solo Rignano sull’Arno, ma anche Genova, Bologna, Roma. Come abbia fatto a soli diciannove anni resta un mistero.
Non solo: a Firenze sono tante le voci secondo le quali in epoca di forte ascesa massonica, papà Tiziano fosse uno dei più autorevoli uomini della loggia fiorentina. Il che non stupisce affatto dato che la Toscana è una delle regioni con la più alta percentuale di iscritti alla massoneria. Né stupirebbe se un giorno venissimo a sapere che anche Matteo abbia seguito la strada del padre: come dichiarato dallo stesso Maestro Venerabile del GOI Gustavo Raffi, nel Pd si contano circa 4000 tesserati “fratelli” massoni. Un numero decisamente alto se si considera che in tutto i tesserati del Partito Democratico arrivano a circa 21 mila. Ebbene, la maggior parte di questi 4 mila si concentrerebbero proprio in Toscana e, nella fattispecie, in città quali Livorno e Firenze. Se così fosse, non sarebbe un caso che il Gran Maestro del GOD (Grande Oriente d’Italia Democratico) Gioele Magaldi parla anche di lui nella lettera che inviò al “fratello Silvio”.
Ma il sottobosco di Matteo Renzi può contare anche su forti legami con il mondo politico-imprenditoriale di natura democristiana. A cominciare, alla faccia del nuovo che avanza, da Comunione e Liberazione: insieme allo stesso Bersani e a Enrico Letta, infatti, Renzi è il politico di riferimento di Cl. Né Renzi ne fa mistero. In una passata intervista a L’Espresso, alla domanda di Denise Pardo, dichiarava: “Trovo stravagante l’atteggiamento della sinistra verso la Compagnia delle Opere. L’unico politico che ha chiuso il meeting di Rimini si chiama Pierluigi Bersani. Se Bersani può parlare con la Cdo, non vedo perché non ci possa parlare qualcun altro”. Peccato, però, che soprattutto in terra lombarda, la regione più produttiva del nostro Paese, le carte processuali raccontano una realtà tutt’altro che encomiabile.
E ancora. Stando a quanto rivelato da Il Nuovo Corriere di Firenze, Matteo Renzi conta anche su stretti legami con la Fondazione Craxi (si legge sul sito: “La Fondazione […] ha come finalità principale la tutela della personalità, dell’immagine, nonché del patrimonio culturale e politico di Bettino Craxi”. Ed è tutto dire) che, addirittura, assicurerebbe in caso di corsa alle primarie voti a Genova, Milano e Torino (dove, del resto, Renzi conta anche sull’appoggio dell’ex sindaco Chiamparino, presente alla convention della Leopolda). E qui l’arcano: la fondazione Craxi è stata fondata ed è presieduta da Stefania Craxi, sottosegretario agli esteri dell’attuale governo. Qualcosa non torna o, a ben vedere, tutto potrebbe tornare. Che il Pdl appoggi, tacitamente, la corsa di Renzi alle primarie perché certamente un avversario (fo per dire) più congeniale?
Insistenti voci confermerebbero quanto detto. Anche perché, non dimentichiamo, alcuni mesi fa il sindaco di Firenze si recò ad Arcore per una cena privata col Cavaliere: forti critiche dall’opposizione e dallo stesso Pd, ma Renzi non ha mai fatto vera chiarezza su quell’incontro. Altro punto di estrema vicinanza tra i due, Berlusconi e Renzi, è l’amicizia che entrambi nutrono con Lorenzo Bini Smaghi, oggi al centro di una forte polemica istituzionale con la Francia per le mancate dimissioni dalla BCE: essendo diventato Draghi presidente al posto di Trichet, Bini Smaghi dovrebbe dimettersi per cedere il posto ad un rappresentante francese che ad oggi manca. Ebbene, se da una parte l’economista fiorentino può contare sull’appoggio (tacito) di Berlusconi nel non abbandonare il suo posto all’Eurotorre, dall’altra non ha mai fatto mistero di apprezzare la politica del giovane democratico. Insomma, i legami ci sono e, come cominciano a dire in molti, B. sarebbe disposto anche a mandare qualcuno dei “suoi” a votare il rottamatore in caso di primarie.
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

Re: Discussioni politiche

#9295
Non capisco perchè debba scendere in campo Amato e non Renzi, forse perchè ora Renzi non vuole togliere le castagne dal fuoco al PD ed in modo particolare in una situazione criticissima come quella di adesso nel governo M5S in cui bruciarsi è facilissimo
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Discussioni politiche

#9296
dammispazio ha scritto:
difra64 ha scritto:Chojin
e un incarico a Renzi come lo vedresti?

eliminato il morto che parla forse grillo potrebbe prendere in considerazione che in qualche misura si vuole mettere in atto un "rinnovamento" anche nel PD
IL PASSATO DI RENZI
Classe 1975, Matteo Renzi sin dall’età di diciannove anni si è dato alla politica. Nel ’96 è in prima fila nei Comitati Prodi, si iscrive al PPI, partito che rappresenta la naturale evoluzione della Democrazia Cristiana, e ne diventa segretario provinciale nel ‘99. A soli 24 anni. Dopo che il PPI confluisce nella Margherita, ne diventa coordinatore cittadino e poi, nel 2003, segretario provinciale. Insomma, nel fiorentino Renzi è oramai un punto di riferimento. Tant’è che l’anno dopo diventa, a soli 29 anni, Presidente di Provincia e, nel 2009, primo cittadino della città gigliata.
Certamente, dunque, un curriculum invidiabile. Ma questa rapida carrellata non può essere compresa a dovere se non si fa riferimento anche agli interessi, al sottobosco politico e non a cui Renzi è legato a doppio filo. Anzi, letteralmente è figlio di tale sottobosco (da cui, per giunta, oggi dice di volersi liberare): suo padre, Tiziano, ha militato a lungo nella DC diventando anche consigliere comunale di Rignano sull’Arno dal 1984 al 1995. Ma, soprattutto, Tiziano Renzi è stato sempre attivo nell’imprenditoria regionale entrando in affari con l’impresa Baldassini-Tognozzi-Pontello (oggi rivelata da Impresa Spa) da sempre molto attiva nel fiorentino nell’edile e nella distribuzione pubblicitaria. E Matteo non si lascia scappare le amicizie strette da suo padre: ha fatto molto discutere, ad esempio, il fatto che è proprio la Baldassini-Tognozzi-Pontello a vincere la gara d’appalto per la tramvia 2 e 3 a Firenze. E non è finita qui. Renzi, in linea con gli insegnamenti paterni, intraprende sin da giovane non solo la strada politica, ma, in contemporanea, anche quella imprenditoriale. Ed eccolo allora nel ’94 (a soli diciannove anni) dirigente d’azienda con la Chil srl, società di marketing diretto, che lui stesso fonda (ora è dirigente in aspettativa) e che arriva a contare aziende sparse in tutt’Italia. Non solo Rignano sull’Arno, ma anche Genova, Bologna, Roma. Come abbia fatto a soli diciannove anni resta un mistero.
Non solo: a Firenze sono tante le voci secondo le quali in epoca di forte ascesa massonica, papà Tiziano fosse uno dei più autorevoli uomini della loggia fiorentina. Il che non stupisce affatto dato che la Toscana è una delle regioni con la più alta percentuale di iscritti alla massoneria. Né stupirebbe se un giorno venissimo a sapere che anche Matteo abbia seguito la strada del padre: come dichiarato dallo stesso Maestro Venerabile del GOI Gustavo Raffi, nel Pd si contano circa 4000 tesserati “fratelli” massoni. Un numero decisamente alto se si considera che in tutto i tesserati del Partito Democratico arrivano a circa 21 mila. Ebbene, la maggior parte di questi 4 mila si concentrerebbero proprio in Toscana e, nella fattispecie, in città quali Livorno e Firenze. Se così fosse, non sarebbe un caso che il Gran Maestro del GOD (Grande Oriente d’Italia Democratico) Gioele Magaldi parla anche di lui nella lettera che inviò al “fratello Silvio”.
Ma il sottobosco di Matteo Renzi può contare anche su forti legami con il mondo politico-imprenditoriale di natura democristiana. A cominciare, alla faccia del nuovo che avanza, da Comunione e Liberazione: insieme allo stesso Bersani e a Enrico Letta, infatti, Renzi è il politico di riferimento di Cl. Né Renzi ne fa mistero. In una passata intervista a L’Espresso, alla domanda di Denise Pardo, dichiarava: “Trovo stravagante l’atteggiamento della sinistra verso la Compagnia delle Opere. L’unico politico che ha chiuso il meeting di Rimini si chiama Pierluigi Bersani. Se Bersani può parlare con la Cdo, non vedo perché non ci possa parlare qualcun altro”. Peccato, però, che soprattutto in terra lombarda, la regione più produttiva del nostro Paese, le carte processuali raccontano una realtà tutt’altro che encomiabile.
E ancora. Stando a quanto rivelato da Il Nuovo Corriere di Firenze, Matteo Renzi conta anche su stretti legami con la Fondazione Craxi (si legge sul sito: “La Fondazione […] ha come finalità principale la tutela della personalità, dell’immagine, nonché del patrimonio culturale e politico di Bettino Craxi”. Ed è tutto dire) che, addirittura, assicurerebbe in caso di corsa alle primarie voti a Genova, Milano e Torino (dove, del resto, Renzi conta anche sull’appoggio dell’ex sindaco Chiamparino, presente alla convention della Leopolda). E qui l’arcano: la fondazione Craxi è stata fondata ed è presieduta da Stefania Craxi, sottosegretario agli esteri dell’attuale governo. Qualcosa non torna o, a ben vedere, tutto potrebbe tornare. Che il Pdl appoggi, tacitamente, la corsa di Renzi alle primarie perché certamente un avversario (fo per dire) più congeniale?
Insistenti voci confermerebbero quanto detto. Anche perché, non dimentichiamo, alcuni mesi fa il sindaco di Firenze si recò ad Arcore per una cena privata col Cavaliere: forti critiche dall’opposizione e dallo stesso Pd, ma Renzi non ha mai fatto vera chiarezza su quell’incontro. Altro punto di estrema vicinanza tra i due, Berlusconi e Renzi, è l’amicizia che entrambi nutrono con Lorenzo Bini Smaghi, oggi al centro di una forte polemica istituzionale con la Francia per le mancate dimissioni dalla BCE: essendo diventato Draghi presidente al posto di Trichet, Bini Smaghi dovrebbe dimettersi per cedere il posto ad un rappresentante francese che ad oggi manca. Ebbene, se da una parte l’economista fiorentino può contare sull’appoggio (tacito) di Berlusconi nel non abbandonare il suo posto all’Eurotorre, dall’altra non ha mai fatto mistero di apprezzare la politica del giovane democratico. Insomma, i legami ci sono e, come cominciano a dire in molti, B. sarebbe disposto anche a mandare qualcuno dei “suoi” a votare il rottamatore in caso di primarie.
Secondo me è un templare, e probabilmente sarà il cattivo di Assassin's Creed 4, in uscita il prossimo autunno.

Re: Discussioni politiche

#9297
Di oggi:
Renzi farebbe il premier in un governo con Grillo e PDL :!: Mica è fesso il ragazzo, i vecchi del PD sono "censured", prima hanno mandato al patibolo Veltroni, poi Bersani. Renzi non ci casca in questa trappola. Accetterà a condizioni precise.
Anche il giornalista Paolo Mieli, che stimo tantissimo, sostiene che ci voglia un governissimo e che solo Bersani- Grillo non potrebbe funzionare
The economist suggerisce : fate entrare i due clown :!:
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Discussioni politiche

#9298
Solaria ha scritto:Di oggi:
Renzi farebbe il premier in un governo con Grillo e PDL :!: Mica è fesso il ragazzo, i vecchi del PD sono "censured", prima hanno mandato al patibolo Veltroni, poi Bersani. Renzi non ci casca in questa trappola. Accetterà a condizioni precise.
Anche il giornalista Paolo Mieli, che stimo tantissimo, sostiene che ci voglia un governissimo e che solo Bersani- Grillo non potrebbe funzionare
The economist suggerisce : fate entrare i due clown :!:

...piacerebbe a tutti sto ragazzo... tranne al pd: che lo ha bocciato... tra l'altro oggi ho letto che Renzi dice di voler rimanere sindaco fi Firenze e basta (...vabbè poi nel caso cambierà anche idea).
Il fatto è che il pd ha proposto bersani ed il pd ha vinto e quindi ha l'obbligo morale ed istituzionale di provare un governo Bersani.... Renzi sarebbe un'anomalia istituzionale.... un "secondo" governo non votato consecutivo al governo Monti.... non esattamente il massimo in fatto di democrazia anche se mi pare il meno peggio.
imho per il bene dell'italia Bersani dovrebbe scendere dalle nuvole, andare a pranzo con 2 Berlusconiani e 2 Grillini, stilare un programma comune non di chiacchere solite e farsi dare il mandato su quel programma. PDL e Grillini escono dalle aule alle fiducie per un annetto e morta la. Nel frattempo il PD rifà le primarie e fa andare su Renzi (...si giusto per raccogliere qualche euro - non per decidere-) così alle prossime elezioni ha una speranza.

Chojin tu continui a parlare della legge sulla corruzione mentre io continuo a parlare del conflitto di interessi (perchè era del conflitto d'interessi che parlava Solaria)... anche se le cosa a volte si mischiano c'è differenza e tanta.
In ogni caso vabbbene facciamo una legge anticorruzione... mi sembra facile a parole... la corruzione c'è in tutto il mondo (chiaramente in percentuali diverse)... nessuno stato è mai riuscito a debellarla... proviamoci noi... qualche idea concreta?
Invece sul lavoro e sull'economia di strade ed idee ce ne sono tante e tantissime percorribili: è di questo che ha bisogno IMMEDIATO l'Italia.
315(senatori) -:- 171 (pd+movimento) = 54% del senato... non è sta gran maggioranza considerato anche che i grillini non sono un vero partito ma un movimento (quindi tante teste) e che teoricamente potrebbero muoversi di volta in volta secondo coscenza più che secondo indicazione dall'alto.
Pax tibi Marce

Re: Discussioni politiche

#9299
:arrow: Renzi.
Renzi farebbe un governo più volentieri col PDL che con il M5S.
Ma non è un problema di premiership. E' un problema di alleanze. Ripeto, non capisco per quale motivo Il M5S dovrebbe sostenere un governo PD-SEL che fino all'altro giorno era una coalizione avversaria (che tra l'altro gli dava del fascista, antidemocratico, terrorista, maiale ecc ecc...).

Se il PD si sente tanto responsabile e non vuole (leggi: ha il terrore) di tornare subito al voto dia la fiducia ad un governo 5stelle. O proponga una via di mezzo che però non sia un governo per spartirsi le poltrone, ma un governo di scopo, "laico", con ministri che vadano bene ad entrambi gli schieramenti.

Il punto è che se Bersani crede di DOVER comandare solo perchè la sua coalizione ha havuto il 3% in più dei voti, ha proprio sbagliato di grosso.

:arrow: legge sul conflitto di interessi.
E' inscindibile da una buona legge contro la corruzione (che non è possibile "debellare" ma è possibilissimo ridurre significativamente).
Ragazzi, forse voi ve lo siete dimenticati, ma nel primo governo Berlusconi avevamo un ministro dei lavori pubblici che appaltava le gallerie alla ditta dei figli. Dai non scherziamo...
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Casa Spozilli

Re: Discussioni politiche

#9300
chojin ha scritto: Il punto è che se Bersani crede di DOVER comandare solo perchè la sua coalizione ha havuto il 3% in più dei voti, ha proprio sbagliato di grosso.

e' no invece: ha proprio ragione: alla camera ha la maggioranza assoluta grazie al premio che si assegna appositamente per questo motivo. C'è una costante: il pd deve governare punto e basta proprio perchè ha quel 3% in più e siccome il pd ha designato Bersani Bersani deve fare il capo del governo per coerenza verso chi l'ha votato e per coerenza verso le regole democratiche. Quello che non si rende conto Bersani è che deve scendere a patti perchè servono tutte e due le camere ed al senato è lontanissimo dall'avere la maggioranza. Per farlo deve scendere a patti non tanto con il m5s ma con il pdl altrimenti alle prossime elezioni finisce come Monti.

...che poi è quello che è successo in Germania: loro che fanno tanto i cretinetti...
Pax tibi Marce