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#16
Per me è abituale.
Se sogno qualcosa di brutto, c'è davvero da preoccuparsi.

Meno male mi sogno anche cose belle!
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#17
paprina ha scritto:
Anna73 ha scritto:
alpha79 ha scritto:idem...ma nn so dargli una spiegazione...in più io soo anche sonnambula e molte volte parlo nel sonno... :roll:
Anch'io sono sonnambula e parlo nel sonno :D :D :D :D Anche se è parecchio tempo che non mi capita (il sonnambulismo)....
anche io parlo nel sonno!!!
in più, il periodo in cui mia nonna è stata a casa, io dormivo in stanza con mio fratello..................e mia madre ci ha raccontato che, nel sonno, ci facevamo delle vere e proprie chicchierate botta e risposta!!!! :oops: :oops:

quando ero piccola ero sonnanbula, ora non più....almeno credo.

Sogni premonitori no, mi farebbe un po' paura farli!!!
I miei non sono proprio sogni premonitori, o almeno capisco che lo sono quando poi si avverano e percepisco quella sensazione di "deja-vu"... Mi capita di sognare situazioni (chessò, per esempio io e mia madre che stiamo parlando di qualosa, o una persona che non conosco).

Quando mi sveglio non capisco quello che ho sognato, poi, a distanza di tempo, lo rivivo esattamente come nel sogno, parola per parola, oppure conosco la persona che avevo sognato e che ancora non conoscevo!

Per Alpha79: io da sonnambula non mi sono mai fatta male. Addirittura mi è capitato di girare per casa di notte in una casa in cui non ero mai stata prima, ho fatto anche delle scale, e non mi sono fatta nulla :D Per le chiacchierate invece uso un linguaggio fortunatamente incomprensibile :wink:
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REBECCA psw: polpetta

#18
Anna73 ha scritto:
Per Alpha79: io da sonnambula non mi sono mai fatta male. Addirittura mi è capitato di girare per casa di notte in una casa in cui non ero mai stata prima, ho fatto anche delle scale, e non mi sono fatta nulla :D Per le chiacchierate invece uso un linguaggio fortunatamente incomprensibile :wink:
generalmente anch'io nn mi faccio male(anch'io faccio le scale e nn mi faccio nulla)ma se la sera mi scordo delle cose a terra o che mi intralciano il passaggio e nn me lo ricordo,è capitato mi facessi male..(ma nn cose serie,solo bottarelle!)
Quando parlo invece dico cose comprensibili,a volte senza significato,altre facendo veri e propri discorsi..
X Paprina: mi è capitato anche a me di rispondere a mio fratello(anche lui parlava tempo fa nel sonno,ora nn più)mia mamma in quell'occasione cè rimasta un po' così :shock:
E cmq...in generale...il mio sonno nn è mai troppo tranquillo..e la mattina ho più sonno di quando sono andata a dormire.. :roll:

#19
Anch'io parlo molto nel sonno, ve l'ho detto che siamo "strane"...
A parte scherzi mio marito ormai si è rassegnato quando gli tolgo il sonno con le mie chiacchiere non fa altro che farmi interrogatori e poi sfottermi il giorno dopo...almeno lui si diverte...
Per quanto riguarda il sonnambulismo ormai la fase è passata, ma quando ero piccola ho combinato molti guai...tipo ho innaffiato una radio di mia sorella, diventata poi inutilizzabile...peccato era un regalo...ecco io combinavo sempre qualcosa che poi mi ricordavo da sveglia i giorni successivi :roll:
Ultima modifica di xxxemy il 24/03/06 12:08, modificato 1 volta in totale.

#20
anche a me capita di fare sogni per poi "riviverli" nella realtà

tempo fa, parlo di una decina di anni fa... facevo dei sogni strani, come se il sogno fosse troppo realistico... nel periodo di 3 mesi feci 3 sogni di questo tipo e tutti e tre si avverarono nel giro di qualche settimana, uno era un violentissimo terremoto, ma ripeto non ero nel sogno, ma lo vedevo come una cosa astratta e dopo qualche giorno o settimana, adesso non ricordo si verificò un terremoto fortissimo non ricordo più quale....

il secondo vedevo dall'altro un vulcano che colava lava.... allora dopo l'esperiena del terremoto che non avevo detta a nessuno, me la volli tirare e la raccontai ai miei genitori... anche in questo caso dopo poco l'etna si rifece stentire molto violentemente...

il terzo ed ultimo sogno di questo tipo... vidi una macchina o moto :roll: non ricordo più, finire sotto un treno... la sera successiva (questo lo ricordi) al telegiornale parlarono di una sciagura ferroviaria...

da allora basta sogni "strani".....

#23
anche a me capitano i dejà-vu, soprattutto mi succedevano quando ero piccola, e anche parlando con le mia amiche ci siamo rese conto che succede a molte... mi chiedo come si fa a sognare luoghi, persone (mai conosciute fino a quel momento!!!)e parole, viverle veramente dopo mesi o anni... non so che pensare...che esista veramente la linea del tempo?
come fa ad essere solo una questione psicologica se sogni persone che ancora non conosci ma che conoscerai poi in seguito nella realtà?!?
:shock: MISTERO....
:?

#24
pirella ha scritto:anche a me capitano i dejà-vu, soprattutto mi succedevano quando ero piccola, e anche parlando con le mia amiche ci siamo rese conto che succede a molte... mi chiedo come si fa a sognare luoghi, persone (mai conosciute fino a quel momento!!!)e parole, viverle veramente dopo mesi o anni... non so che pensare...che esista veramente la linea del tempo?
come fa ad essere solo una questione psicologica se sogni persone che ancora non conosci ma che conoscerai poi in seguito nella realtà?!?
:shock: MISTERO....
:?
Condivido in pieno tutto quello che hai detto, compresi i dubbi e le perplessità. :shock: E' veramente una cosa stranissima... :D
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REBECCA psw: polpetta

#26
anche a me ogni tanto capita... così se faccio dei sogni brutti e verosimili mi prendono le paranoie per qualche giorno, anche se so che è stupido. :oops:
Al lavoro mi è capitato 4 o 5 volte di azzeccare se saremmo riusciti ad aggiudicarci o meno un cliente: una volta ho beccato anche il nome dell'azienda che l'avrebbe spuntata, il bello è stato che, quando l'ho raccontato, sono uscite frasi tipo "ma come ti viene in mente, è impossibile, loro fanno altre cose!".. e da quando s'è avverato i miei colleghi m'hanno intimato di tenere i miei sogni x me.. :oops:
un'altra volta ho sognato il mio ex che mi diceva cose strane, qualche settimana dopo l'ho incontrato davvero (dopo anni che non ci vedevamo) e mi ha fatto più o meno gli stessi discorsi!!!
..ma perchè non sogno mai qualche bel numerino.... :evil:

#27
pirella ha scritto:chi riesce a dare una risposta al dejà-vu? :roll: :roll:
chi risolve il mistero??? :shock: :shock:
sono curiosa!! :wink:
E' molto semplice :D :D
Il ns. cervello è composto da due emisferi che comunicano, a volte però, le informazioni che si passano (percepite per lo più della vista) non avvengono nello stesso tempo fra un emisfero e l'altro e quindi si crea il dejà-vu :wink:
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#29
Come si spiega il dejavu, la sensazione di aver già vissuto delle situazioni, di aver già visto cose o persone, seguita da un senso di smarrimento ed alienazione?

(risponde Silvano Fuso)


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Il termine déjà-vu (letteralmente "già visto") venne introdotto dallo psicologo F. L. Arnauld nel 1896. Con tale espressione si indica il fenomeno per cui un soggetto ha la sensazione di aver già vissuto un certo evento, di essere già stato in un certo luogo, di aver già conosciuto una certa persona, ecc., pur essendo certo, a livello razionale, di non essersi mai trovato in una tale situazione. Contrariamente a quello che si può pensare, tali esperienze sono molto diffuse. Un sondaggio Gallup del 1991 ha mostrato che il 56% degli americani adulti ha provato tale esperienza.


Il coinvolgimento emotivo che accompagna queste esperienze ha condotto molti autori ad attribuire loro un significato trascendente o paranormale. Secondo alcuni il déjà-vu sarebbe una evidenza diretta della reincarnazione. In altre parole noi avremmo già vissuto in una vita precedente la stessa esperienza che stiamo vivendo in un dato momento. Secondo altri, verrebbe coinvolta addirittura la telepatia: il soggetto riceverebbe cioè informazioni telepatiche da parte di altri che avrebbero realmente vissuto quell'esperienza. Queste ipotesi sono assolutamente prive di ogni fondamento e rappresentano soltanto speculazioni fantasiose.

La psicoanalisi ha cercato di interpretare il fenomeno del déja-vu in termini di inconscio. In pratica durante tale esperienza riaffiorerebbero alla coscienza dei ricordi o pensieri repressi. Il soggetto avrebbe realmente vissuto l'esperienza in questione ma, anziché un ricordo cosciente, riaffiorerebbe soltanto una vaga sensazione di familiarità. Anche tale interpretazione non va al di là della semplice speculazione e sicuramente non è in grado di spiegare episodi di déjà-vu in cui si sa con assoluta certezza che il soggetto non ha mai vissuto l'esperienza in questione.

Più plausibili appaiono invece altri tentativi di interpretazione. Alcuni psicologi spiegano il déjà-vu come un errore della memoria, tecnicamente chiamato paramnesia. In pratica la nostra memoria fallirebbe nel credere di ricordare un certo episodio, in realtà mai avvenuto. Ad esempio, si può credere di essere già stati in un certo luogo, quando invece lo abbiamo visto semplicemente in fotografia. Altri autori (ad esempio lo psicologo francese Pierre Janet) sostengono che il déjà-vu più che un errore di memoria sia un errore percettivo. In altre parole noi percepiremmo erroneamente la realtà riscontrando illusoriamente una somiglianza con qualcosa che abbiamo già vissuto. Secondo un'altra interpretazione, il déjà-vu deriverebbe da una sorta di conflitto a livello di informazioni cerebrali. È stato ipotizzato che, in certi casi, il cervello può essere consapevole di una sensazione ricevuta prima che si sviluppi la consapevolezza della percezione stessa. In tal modo si creerebbe la strana sensazione della preconoscenza di una certa esperienza. Per alcuni questa asincronia nell'elaborazione dei segnali sensoriali deriverebbe da un'azione indipendente dei due emisferi cerebrali. In sostanza un emisfero avrebbe la sensazione di déjà-vu semplicemente perché l'evento è stato memorizzato alcuni istanti prima dall'altro emisfero. Un'ulteriore teoria interpreta il déjà-vu in termini di emozione dissociativa. Secondo questa ipotesi gli stimoli provenienti da una certa situazione potrebbero attivare delle emozioni che si erano verificate in passato e da questo deriverebbe la sensazione di familiarità (ad esempio, i ricordi prodotti in Marcel Proust dall'odore della celebre "maddeleine" possono rientrare nell'ambito delle emozioni dissociative). Contributi all'interpretazione del déjà-vu sono stati dati anche dalla neuofisiologia. È stata infatti notata una certa frequenza del verificarsi del déjà-vu negli istanti che precedono gli attacchi in soggetti epilettici. Il neurologo Wilder Penfield, negli anni Cinquanta, dimostrò che era possibile indurre episodi di déjà-vu stimolando elettricamente il cervello di pazienti epilettici. Anche i pazienti schizofrenici vivono frequentemente episodi di déjà-vu. Secondo tali studi quindi il déja-vu viene interpretato in termini di disordine neurologico. Va tuttavia osservato che il fenomeno è piuttosto frequente anche in soggetti perfettamente sani.

#30
Razzo ... x nn dire C... che fortuna che avete...

Io sogno poco però quando sogno sogno sempre

1) milioni di euro in banca
2) una Ferrari F430

....la cosa incredibbbbile è che non si avverano mai .... porco gatto (poro cane sempre a lui si da del porco... :D)

Ciao, Ale
AlexB