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Re: Discussioni politiche

#10666
PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli


Una cosa – una sola – avrebbe reso vagamente accettabile l’abbraccio tra Pd e Pdl al governo: fare in fretta quella riforma elettorale che già entrambi i partiti avevano formalmente promesso la scorsa legislatura – per poi tornare alle urne con una legge che decretasse un vincitore fra le tre maggiori forze parlamentari.

Questo sarebbe stato un esito decente (non il migliore, ma decente) del caos di aprile. Questo – ma guarda un po’ – avrebbe anche garantito in pochi mesi la famosa “stabilità”, quel feticcio di cui scrive oggi Spinelli su Repubblica.

Questo, in poco tempo, sarebbe stato possibilissimo fare: essendo quella elettorale una legge ordinaria e non costituzionale, essendo il dibattito in merito già parecchio approfondito da tempo, essendo dichiarazione comune che il Porcellum fa schifo, essendo infine state realizzate fior di simulazioni per aiutarci a capire quale modello avrebbe meglio portato alla suddetta stabilità.

Un limite di buon senso, in questa direzione, sarebbe stato quello dei tre mesi: dunque se questa scelta fosse stata fatta, domenica prossima (28 luglio) avremmo la nuova legge elettorale, attesa da tre legislature.

Invece in questi tre mesi non è che per questa riforma non sia stato fatto niente: è peggio. È proprio che le cose sono state incasinate in modo da allontanare l’obiettivo. Una sorta di “palude perfetta” creata probabilmente ad arte, più che per incapacità.

Primo, si è deciso di legare la nuova legge elettorale alla riforma costituzionale: perché, dicono, modello elettorale e forma dello Stato sono intrecciati, non si può avere ad esempio il semipresidenzialismo senza il doppio turno, o viceversa, è lo stesso.

Quindi, l’inevitabile allungamento dei tempi di una riforma costituzionale, con tanto di possibile referendum confermativo.

Ma non bastava. Per incasinare ulteriormente il tutto, si è deciso di delegare le proposte di riforma costituzionale a un gruppo di 40 saggi, in outsourcing. Poi i saggi dovrebbero fare una proposta al governo, che dovrebbe portarla al Parlamento che finalmente potrebbe comiciare a discuterne, sempre coi tempi di una riforma costituzionale, naturalmente.

Come ovvio e prevedibile, i saggi non hanno ancora combinato nulla, si sono visti un po’ di lunedì per “pensare” (cit. D’Onofrio), ora sono andati in vacanza, riprenderanno a pensare in settembre e se va tutto bene a fine ottobre spediranno l’esito dei loro pensieri a Letta, sempre che trovino una “sintesi” visto che non sono d’accordo quasi su nulla.

Ma non è ancora finita, no: perché nel frattempo le commissioni affari costituzionali delle due Camere, non potendo discutere sulla futura forma dello Stato che al momento è appannaggio dei saggi, si sono messe a discutere se intanto bisogna cambiare le modalità con cui eventualmente cambiare la Costituzione.

Proprio così, non è un gioco di parole: i saggi pensano su come riformare la Carta nel merito, le Camere discutono se cambiarne o meno il metodo di riforma previsto dalla stessa Carta (articolo 138).

Fra le altre cose, la direzione dei cambiamenti dell’articolo 138 imboccata dalla maggioranza ha già destato moltissime perplessità, tali da renderne improbabile un passaggio in Aula e un’effettiva realizzazione in tempi non biblici.

Ecco, la palude perfetta, appunto.

Perché non è che si può cambiare la Costituzione se prima non si è deciso se e come cambiare le regole con cui si può cambiare.

Viene quasi da ridere, no?

Nel frattempo il governo non ha mosso un dito sul tema della riforma elettorale con legge ordinaria – ripeto: unico obiettivo che avrebbe giustificato la sua esistenza – ma in compenso si è spartito poltrone e cariche palesando il suo scopo autentico: un patto che garantisca la perpetuazione al potere dei suoi azionisti con l’alibi di una “stabilità” che in realtà non si è voluto raggiungere, perché comportava il rischio che uno dei due azionisti poi restasse escluso dal potere (se non entrambi).

Molto meglio la spartizione e la palude, quindi: con buona pace del Paese negli interessi del quale si dice di governare.
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Re: Discussioni politiche

#10667
chojin ha scritto:
beyoncé ha scritto:come la proposta della gabbanelli a presidente della repubblica, ma per piacere...
E certo... meglio Giorgione l'innominabile come Presidente...
beyoncé ha scritto: ma a chi pensavano di infinocchiare questi qua con tutti 'sti proclami? io a beppone l'avevo già pesato ai tempi dei vari vaffa day...certo, mai avrei immaginato che in tanti se la sarebbero bevuta...ma considerando la storia politica del nostro paese negli ultimi anni era prevedibile :roll:
Ah, e quindi l'alternativa sarebbe? Votare PDL? Abbiamo già provato sulla nostra pelle 10 anni di governo Banana.
PD? Quello della Finocchiaro che va a fare la spesa con la scorta? quello di Del Turco condannato per 15 milioni di tangenti sulle spalle dei malati Abruzzesi? Quello stesso PD che vota per l'eleggibilità di Berlusconi? Quello che briga per fottersi i rimborsi elettorali? Quello che compra 20 miliardi di caccia bombardieri a fini umanitari o per spegnere gli incendi (BOCCIA)? Quello che ne vuole spenderne 30 per bucare le montagne e farci passare una linea ferroviaria che non userà nessuno? E potrei continuare a lungo...
ma io veramente pd e pdl nemmeno li ho rammentati :roll:
il fatto di provare disappunto per pd e pdl non significa non poter avere un'opinione estremamente negativa del m5s :roll:
essere contrari a m5s non significa mica essere pro casta :roll:
a me dispiace per la nostra situazione politica, ma il fatto che non ci siano valide alternative non può implicare che m5s sia cosa buona e giusta :roll:

Re: Discussioni politiche

#10669
beyoncé ha scritto: il fatto di provare disappunto per pd e pdl non significa non poter avere un'opinione estremamente negativa del m5s :roll:
essere contrari a m5s non significa mica essere pro casta :roll:
a me dispiace per la nostra situazione politica, ma il fatto che non ci siano valide alternative non può implicare che m5s sia cosa buona e giusta :roll:
STRA QUOTISSIMO!!!

L'ultima del M5S?

A bloccare i cantieri ci mancava l'idiozia del M5S (emendamento dell'onorevole GENIO grillino Girolamo Pisano), l'ultima GENIALATA, il D.U.R.T. (Documento Unico di Regolarita' Tributaria)!

Dopo la mitica Lombardi e Crimi, ci mancava Pisano...
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Re: Discussioni politiche

#10670
lariosto77 ha scritto:voglio dire che l'offerta di fare un governo PD-M5S non è mai stata presa in considerazione da nessuna parte all'interno del PD. ma mai e poi mai! loro stessi lo sostengono questo fatto.
Non è assolutamente vero.

Certo che non puoi aspettarti che i dirigenti (radical-chic e presuntuosi) del PD, dopo aver preso una sbadilata in faccia dalla Lombardi e aver fatto la figura dei peracottari coi propri elettori, non ti dicano DOPO (ripeto DOPO), che loro non volevano farlo.

Se c'è un valore che NON è MAI cambiato nei dirigenti del PD è la loro prosopopea, presunzione. Il M5S li ha in diretta streaming trattati da pezze da piede ed è normale che a posteriori, per tirar su il color "cagauro" facciano i preziosi, ma è tutta una pantomima.
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Re: Discussioni politiche

#10671
coolors, riguardiamoci il video integrale :|

http://www.youtube.com/watch?v=IiLMiYnlPZA

bersani chiede un voto di fiducia, alla camera e al senato, di consentire, anzi di non impedire la partenza del suo governo, del suo tentativo (minuto 11... boh...)

crimi risponde:
ci sentiamo di dover respingere questa assunzione di responsabilità sull'eventuale non partecipazione ad una maggioranza di governo. (minuto 17...)

mi dici come poteva il m5s votare una fiduzia ad un governo del pd dopo la campagna elettorare appena svoltasi?


vediti anche le domande dei giornalisti al minuto 36: "per essere chiari perchè in queste situazioni bisogna esser chiarissimi voi voterete no alla fiducia alla camera e al senato" e i grillini rispondono che no, voteranno nessuna fiducia al governo di bersani. non ad un presunto, immaginario e fantomatico e totalmente inventato governo pd-m5s che non viene mai nominato... (ma poi scusa, che domanda sarebbe... i grillini che votano no ad un loro governo con il pd? ehehe non regge proprio) e i grillini aggiungono in oltre che vorrebbero loro provare a fare un governo perchè pensano i punti possano esser condivisi...

bersani ripete più volte "nessun governissimo"...

dov'è che si propone un governo insieme ai grillini?
a smentire questa leggenda metropolitana che si è creata saranno poi gli stessi del pd... ma ormai il mito è creato e chi lo ferma più!
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: Discussioni politiche

#10672
lariosto77 ha scritto:mi dici come poteva il m5s votare una fiduzia ad un governo del pd dopo la campagna elettorare appena svoltasi?
:shock:
Come avviene in tutti i paesi del mondo che hanno una democrazia, ci si scanna prima per cercar di prender voti e poi ci si accorda per governare assieme se si hanno punti in comune che lo permettano.
Non capisco davvero lo stupore, la politica è di per sè l'arte dell'accordo.

Mi chiedi la fiducia? Ti dico di si a "x" condizioni, è la politica ragazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :roll:

Se ne avessi bisogno ti ha risposto anche il buon Choiin

chojin ha scritto:Coolors, i 5 stelle hanno fatto un gravissimo errore mediatico: ovvero rispondere un no secco a Bersani, che chiedeva un governo di minoranza, e per di più averlo fatto tramite una tizia odiosa come la Lombardi.

Avrebbero invece dovuto rispondere a Bersani: "vuoi la fiducia? allora via i rimborsi elettorali, via gli f 35, via la TAV, via i condannati dal Parlamento. Presentati alle camere con questi punti, da approvare subito, e ti diamo la fiducia". il PD si sarebbe tirato di certo indietro, si sarebbe forse spaccato, si sarebbe andati ad elezioni anticipate e il M5S avrebbe preso il 35% dei voti.

Aggiungo inoltre che NON è cosi vero che il PD automaticamente si sarebbe spaccato, io anzi, penso che su certe questioni (le solite: cuneo fiscale, legge elettorale, pulizia in politica, ecc ecc) si poteva fare un percorso comune che avrebbe fatto solo il bene dell'Italia.

Penso inoltre che la questione TAV, i grillini, in caso di ok del PD non l'avrebbero nemmeno messa sul piatto, ma queste sono ipotesi :|
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Re: Discussioni politiche

#10673
coolors, il punto sul quale non eravamo d'accordo è il fatto che sia mai stata presa in considerazione la possibilità di formare un governo PD-M5S da parte del PD. :roll:
quel che chiedevano era una fiducia sulla base di propri punti! non di condividere qualcosa con M5S.

su quanto siano stati fessacchiotti in quel frangente i grillini non ci sono dubbi...

sul fatto che il PD avrebbe fatto un governo alle condizioni del M5S pure abbiamo idee differenti... forse la rielezione di napolitano, il successivo governo e quel che stanno facendo ora lo dimostra pure ma... insomma... :roll:
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Re: Discussioni politiche

#10675
dammina! :mrgreen:
il metoto è efficace, non c'è dubbio, come dimostra la storia! vorrei dire scorretto però! :mrgreen:
... ma non so se a questo la storia mi darebbe ugualmente ragione! :mrgreen:
in ogni caso, ciao! :mrgreen:

edit:
a proposito! leggevo che se ne sta preparando! non si sa mai... per precauzione... gente previdente eh! :mrgreen:
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: Discussioni politiche

#10678
Vedremo, naturalmente: vedremo quanto dura, adesso, la pagliacciata della ‘larghe intese’ con un criminale giudicato tale in via definitiva.

Però tre o quattro cosucce si possono già dire.

Primo, evidentemente la magistratura italiana – Cassazione compresa – è indipendente: si possono solo immaginare quali e quante pressioni devono aver subito quei cinque signori, là dentro, e non solo dai partiti.

Secondo, tutta la costruzione su cui ha campato vent’anni la propaganda di Berlusconi – le «toghe rosse di Milano» – è crollata in un giorno come un castello di carte: i dieci magistrati di Milano che hanno istruito e deciso il processo decidendo che Berlusconi era colpevole (sempre, tutti e dieci) avevano ragione anche secondo i moderatissimi giudici di Cassazione a Roma. Minchia, che botta.

Terzo, il primo che dice «si vuole eliminare Berlusconi per via giudiziaria» va semplicemente sommerso da un coro di pernacchie: in uno Stato di diritto la legge è uguale per tutti e questo principio elementare trascende ogni altra considerazione, così come la trascenderebbe anche se Berlusconi avesse preso non otto ma ottanta milioni di voti.

Quarto, quando si arriverà alla sentenza di secondo grado sul Rubygate, Berlusconi l’affronterà da pregiudicato, il che non è del tutto indifferente. Poi si aprirà pure la corruzione di De Gregorio, che peraltro ha già confessato.

Quinto, con il rinvio a Milano per ricalcolare la ‘pena accessoria’ dell’interdizione dai pubblici uffici, a Letta e al Pd hanno messo il polmone artificiale, il sondino e l’alimentazione forzata per un po’. Mi pare perfettamente coerente con tutto il governo del rinvio e del tirare a campare, non vi sembra?
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Re: Discussioni politiche

#10680
chojin, ti aspettavo.
Domanda tecnica all'avvocato che è in te:
da quello che ho capito il reinvio all'appello non blocca i termini per la prescrizione.
Se dovessero per qualche ragione misteriosa portarla per le lunghe e far decorrere i termini della prescrizione, verrebbe prescritta solo l'interdizione o anche il reato principale con la relativa pena dei 4 anni?
Altra domanda: perchè il berlusca venga "arrestato" ovvero sconti le pene alternative previste ci vuole cmq il voto favorevole del senato. Se il senato nega, lui sconterebbe la pena solo a fine mandato. ma se per esempio l'appello si muovesse e lo interdicesse per 3 anni, anche l'interdizione si attiverebbe a fine mandato o questa bypasserebbe il voto del senato?
Ancora, diciamo che l'interdizione scatta subito, quindi per questa legislatura (sempre che la legislatura regga) berlusca se ne sta a casetta sua. Ad una prossima tornata elettorale tra 3 o 4 anni, scontata tutta l'interdizione e la pena principale, è rieleggibile con o nonostante la legge severino?
Una donna libera è l'assoluto contrario di una donna leggera. (S. De Beauvoir)

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