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#16
Mercury ha scritto:Un mio amico ingegnere lavora proprio come tecnico di controllo in una centrale nucleare nei pressi di Marsiglia.
Ogni volta che sente parlare di Cernobyl ne ha le balle STRApiene... preferisce chiarire che dagli anni 80 ad oggi la qualità e la sicurezza degli impianti è enormemente cresciuta e che *quell'impianto* era vecchio e trascurato di suo.
Nel frattempo, l'italia e tutte le sue strutture produttive sono dipendenti dall'estero dove l'enel compra l'energia... è bastato che cascasse un pino in svizzera per un temporale perchè il nostro paese piombasse del caos (come la famosa farfalla che sbatte le ali a New York e scatena un uragano a Mosca.....)
Personalmente sono favorevole sia al nucleare sia a qualunque altra fonte di energia rinnovabile; sui rischi del primo la proporzione di probabilità d'incidenti è paragonabile a quella degli aerei contrapposti alle auto.
Meditate...... :roll:
Il tuo amico ti ha anche detto che fine fanno le scorie? Io ancora prima di chiedermi se la centrale sia sicura, se le bollette si abbasseranno, mi chiederei il destino di questi rifiuti radioattivi...anche ipotizzando che la centrale sia sicura, risolverei parte di un problema ma ne aprirei uno enorme dall'altro, con la reale possibilità che tutto vada in mano alla cosidetta ecomafia

#17
simo76 ha scritto: Il tuo amico ti ha anche detto che fine fanno le scorie? Io ancora prima di chiedermi se la centrale sia sicura, se le bollette si abbasseranno, mi chiederei il destino di questi rifiuti radioattivi...
Si, anche perchè la Francia ha un impianto di processamento delle scorie che l'italia non ha.... o meglio, era stata proposta la Basilicata ma anni fa ne uscì un polverone.
Non c'è un sistema solo, ci sono depositi di superficie e interrati (in entrambi le scorie vengono "annegate" in barili, cemento e materiali interti), dipende dal tipo di rifiuto e dal tempo di abbattimento della radioattività: anche al livello più basso si parla di qualche decina d'anni (tipo per gli indumenti appena contaminati), per arrivare ai "mila" o "milioni" di anni per quanto esce da una centrale nucleare.
Industrie, ospedali, istituti di ricerca solo in Italia hanno già qualche centinaio di tonnellate di scorie radioattive da smaltire all'anno. Chissà però perchè se si tratta di fare un esame di laboratorio che ti diagnostica un male grave, o una terapia che ti salva la vita, il problema della radioattività ossessiona di meno....
La "centrale nucleare", veramente, è solo la punta di un iceberg -scorie comprese-.
Ciao! :)
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#18
Concordo con chi dice che il problema del nucleare è più nelle scorie che nelle centrali stesse, che a quanto pare (proprio ieri sera superquark si occupava di energia ed hanno parlato parecchio del nucleare) tutti dicono che oggi sono sicurissime (di cernobyl tra l'altro le alte cariche sapevano che la centrale era stata costruita non correttamente, ma nessuno ha mai fatto niente per evitare un danno che era molto probabile). Se il prezzo del petrolio continuerà a crescere, e continuerà a crescere (a proposito, i giacimenti petroliferi ci assicureranno petrolio solo per altri 40 anni), per forza di cose si dovrà puntare su altri tipi di energia e tutto il mondo oggi sta puntando sul nucleare, purtroppo.

Ciao

Sandro

#19
Mercury ha scritto:
simo76 ha scritto: Il tuo amico ti ha anche detto che fine fanno le scorie? Io ancora prima di chiedermi se la centrale sia sicura, se le bollette si abbasseranno, mi chiederei il destino di questi rifiuti radioattivi...
Si, anche perchè la Francia ha un impianto di processamento delle scorie che l'italia non ha.... o meglio, era stata proposta la Basilicata ma anni fa ne uscì un polverone.
Non c'è un sistema solo, ci sono depositi di superficie e interrati (in entrambi le scorie vengono "annegate" in barili, cemento e materiali interti), dipende dal tipo di rifiuto e dal tempo di abbattimento della radioattività: anche al livello più basso si parla di qualche decina d'anni (tipo per gli indumenti appena contaminati), per arrivare ai "mila" o "milioni" di anni per quanto esce da una centrale nucleare.
Industrie, ospedali, istituti di ricerca solo in Italia hanno già qualche centinaio di tonnellate di scorie radioattive da smaltire all'anno. Chissà però perchè se si tratta di fare un esame di laboratorio che ti diagnostica un male grave, o una terapia che ti salva la vita, il problema della radioattività ossessiona di meno....
La "centrale nucleare", veramente, è solo la punta di un iceberg -scorie comprese-.
Ciao! :)
Io sono d'accordo con Mercury e sono favorevole alle centrali nucleari, credo che in giro ci sia molta ignoranza in materia e si facciano molti discorsi "da bar"...
Come hanno già giustamente detto le centrali le abbiamo dietro l'angolo, tanto vale averle in casa e spendere di meno (tra l'altro inquinano meno delle altre fonti energetiche). Io ho una centrale enel a carbone in città e vi dico quando fuma il comignolo non è il massimo, preferirei una centrale nucleare... almeno non inquina a stò modo... :?
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#20
Chi di voi ieri sera ha visto Quark con Piero Angela?
Sì è parlato di tutte le fonti di energia alternative al petrolio e sembrerebbero quasi tutte difficili da attuare, la meno "difficile" è proprio quella legata al nucleare che comporterebbe almeno una 10 anni prima che possa entrare a regime.
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#21
Ing 76 ha scritto:Chi di voi ieri sera ha visto Quark con Piero Angela?
Sì è parlato di tutte le fonti di energia alternative al petrolio e sembrerebbero quasi tutte difficili da attuare, la meno "difficile" è proprio quella legata al nucleare che comporterebbe almeno una 10 anni prima che possa entrare a regime.
Io ne ho visto solo un pezzo...
Tornando al discorso del nucleare, sono d'accordo e lo sono per tutti i motivi detti fino ad ora (centrali comunque vicine al nostro territorio ecc)
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REBECCA psw: polpetta

#22
Si, anche perchè la Francia ha un impianto di processamento delle scorie che l'italia non ha.... o meglio, era stata proposta la Basilicata ma anni fa ne uscì un polverone.
Non c'è un sistema solo, ci sono depositi di superficie e interrati (in entrambi le scorie vengono "annegate" in barili, cemento e materiali interti), dipende dal tipo di rifiuto e dal tempo di abbattimento della radioattività: anche al livello più basso si parla di qualche decina d'anni (tipo per gli indumenti appena contaminati), per arrivare ai "mila" o "milioni" di anni per quanto esce da una centrale nucleare.
Industrie, ospedali, istituti di ricerca solo in Italia hanno già qualche centinaio di tonnellate di scorie radioattive da smaltire all'anno. Chissà però perchè se si tratta di fare un esame di laboratorio che ti diagnostica un male grave, o una terapia che ti salva la vita, il problema della radioattività ossessiona di meno....
La "centrale nucleare", veramente, è solo la punta di un iceberg -scorie comprese-.
Ciao! :)[/quote]


Hai ragione nel dire che la Francia ha un impianto di procesamento delle scorie mentre in Italia quando si è trattato di costruirlo si è alzato un polverone pazzesco, l'unica cosa che mi chiedo è questa: se domani mattina ti dicono che di fianco a casa tua costruiranno un impianto per il processo di impoverimento delle scorie radioattive tu come reagisci?(Non pensiamo mai che forse chi si trova di fianco quell'impianto forse non è proprio contentissimo)E comunque come diceva ieri sera a Super Quark i trattamenti che vengono fatti alle scorie non garantiscono ancora una sicurezza assoluta ma sono ancora in corso degli studi, in quanto con gli anni ci potrebbe essere il rischio che entrino a contatto con le falde acquifere e le contaminino... Secondo me prima di tornare al nucleare che tra l'altro è stato abolito in Italia con un Referendum bisogna valutare molto bene i pro e i contro...

Re: Nucleare

#23
TIZZI81 ha scritto:In questi giorni si parla di ritorno al nucleare in Italia con crescente insistenza e frequenza.Voi cosa ne pensate?è veramente una soluzione?
Non so se è una soluzione, ma in un momento come l attuale, con il petrolio alle stelle ed il cui prezzo non tende a diminuire, anzi...direi che sarebbe ora anche in considerazione del fatto che i paesi limitrofi (svizzera, francia, germania) ne fanno uso e un problema alle loro centrali sarebbe un nostro problema...oggi corriamo gli stessi rischi (minimi in centrali moderne e manutenute correttamente) di chi ne ha sul territorio ma nn ne godiamo i benefici...visto inoltre che cmq in Italia smaltiamo i "rifiuti" radioattivi che provengono da paesi stranieri...

Ora, visto che il medioevo è da tempo trascorso...visto che oramai , credo, il popolo italiano abbia mediamente (lo spero) preso coscienza del falso problema nucleare e dei benefici che il ns paese trarrebbe dal farne uso ... io ero e sono + che propenso a ripristinarlo ...

Ciao, Ale
AlexB

#24
perchè non prendere in considerazione altre fonti di energia?
perchè non incentivare( seriamente) l'utilizzo dei pannelli fotovoltaici, perchè non costruire le case a bassa dispersione ?
Possibilità ce ne sarebbero molte solo che si sta premendo molto sul nucleare perchè conviene in termini economici ed Enel ci guadagnerebbe molto soprattutto se si tiene presente che in sardegna c'è già una centrale nuova di zecca mai utilizzatache è pronta per essere messa in moto alla prima possibilità!
saranno anche discorsi "da bar" però secondo me devono comunque essere tenuti in considerazione.
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" l'utente invisibile"

#25
Io sono contrario al nucleare per un motivo più che semplice.
I problemi principali del petrolio sono fondamentalmente due: la dipendenza da paesi stranieri e l'inquinamento.
Con il Nucleare non si eliminerebbero questi due problemi.
Ci sono numerose altre forme di energia, specialmente quelle rinnovabili, che permetterebbero ai singoli cittadini l'isolamento energetico... ad esempio i pannelli fotovoltaici per i quali ho provato ad informarmi più volte.
Se si riuscissi a trasmettere alla popolazione che un investimaneto iniziale di 15-20.000 euro ti permette di staccarti vita natural durante dalla necessità di acquistare corrente, ogni singolo cittadino diventerebbe una mini-centrale elettrica, pronta ad acquistare e vendere energia autonomamente.
Purtroppo, però, il sole non si può vendere, non rientra nei piani commerciali e non permette di creare alleanze strategiche...
E quindi ecco che arriva il nucleare, che non risolverebbe alcun problema e che renderebbe l'Italia ancora dipendente da stati stranieri e ancora a rischio di disagio ambientale...
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#27
cyberjack ha scritto:Io sono contrario al nucleare per un motivo più che semplice.
I problemi principali del petrolio sono fondamentalmente due: la dipendenza da paesi stranieri e l'inquinamento.
Con il Nucleare non si eliminerebbero questi due problemi.
Ci sono numerose altre forme di energia, specialmente quelle rinnovabili, che permetterebbero ai singoli cittadini l'isolamento energetico... ad esempio i pannelli fotovoltaici per i quali ho provato ad informarmi più volte.
Se si riuscissi a trasmettere alla popolazione che un investimaneto iniziale di 15-20.000 euro ti permette di staccarti vita natural durante dalla necessità di acquistare corrente, ogni singolo cittadino diventerebbe una mini-centrale elettrica, pronta ad acquistare e vendere energia autonomamente.
Purtroppo, però, il sole non si può vendere, non rientra nei piani commerciali e non permette di creare alleanze strategiche...
E quindi ecco che arriva il nucleare, che non risolverebbe alcun problema e che renderebbe l'Italia ancora dipendente da stati stranieri e ancora a rischio di disagio ambientale...
Ieri a Quark hanno detto che i pannelli sono poco convenienti perchè producono poca energia e occupanto troppo spazio :roll:
Per l'ecodiesel servirebbero enormi campi coltivati ecc..
Io farei un mix tra energia eolica, pannelli fotovoltaici, impianti idroelettrici, ecc...
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#28
Ing 76 ha scritto: Ieri a Quark hanno detto che i pannelli sono poco convenienti perchè producono poca energia e occupanto troppo spazio :roll:
Per l'ecodiesel servirebbero enormi campi coltivati ecc..
Io farei un mix tra energia eolica, pannelli fotovoltaici, impianti idroelettrici, ecc...
Non credo che i pannelli siano poco convenienti... semplicemente che l'investimento rientri dopo più anni... ma ala fine il risultato è lo stesso: staccarsi dalla rete energetica e diventare autonomi.
qualunque cosa ti permetta di fare questo, secondo me, è conveniente ;)
www.africanview.it
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#29
Qui a Orta, un'azienda sta costruendo un hotel la cui caldaia funziona a idrogeno ed è alimentata dall'energia solare.
Ci stanno investendo molto e hanno una certa influenza nel settore... spero sia un primo passo!
- Aspettando Godot -

#30
cyberjack ha scritto:Io sono contrario al nucleare per un motivo più che semplice.
I problemi principali del petrolio sono fondamentalmente due: la dipendenza da paesi stranieri e l'inquinamento.
Con il Nucleare non si eliminerebbero questi due problemi.
Ci sono numerose altre forme di energia, specialmente quelle rinnovabili, che permetterebbero ai singoli cittadini l'isolamento energetico... ad esempio i pannelli fotovoltaici per i quali ho provato ad informarmi più volte.
Se si riuscissi a trasmettere alla popolazione che un investimaneto iniziale di 15-20.000 euro ti permette di staccarti vita natural durante dalla necessità di acquistare corrente, ogni singolo cittadino diventerebbe una mini-centrale elettrica, pronta ad acquistare e vendere energia autonomamente.
Purtroppo, però, il sole non si può vendere, non rientra nei piani commerciali e non permette di creare alleanze strategiche...
E quindi ecco che arriva il nucleare, che non risolverebbe alcun problema e che renderebbe l'Italia ancora dipendente da stati stranieri e ancora a rischio di disagio ambientale...
Sono d' accordo sul fatto che la dipendenza dal petrolio non sarebbe (almeno non completamente ) risolta dall introduzione delle centrali nucleari ma è anche vero che averle male , a questo putno , non farebbe e di bene credo ne farebbero molto.

Ripeto la condizione di pericolosità è una motivazione assurda e ridicola e non si può portare l esempio di ciò che accadde a Chernobil 20 anni fa ogni qual volta si parla di centrali nucleari. Quella era una centrale non correttamente manutenuta, x certi versi obsoleta e mal utilizzata.

Il paradosso della mancanza delle centrali nucleari in Italia consiste nel fatto che ne siamo circondati, ripeto, in caso di problemi saremmo cmq + che coinvolti (soprattutto al nord) ... al contempo nn ne sfruttiamo il potenziale energetico, ed oltre ad acquistare il petrolio dai paesi che lo producono compriamo energia da paesi a noi adiacenti che la producono con il nucleare...a me pare assurdo.

Infine, ripristinare il nucleare in Italia potrebbe cmq andare di pari passo con l introduzione di nuove fonti di energia ... come i succitati pannelli solari (x i quali cmq mi risulta le regioni stanziano non pochi soldini affinchè i privati se ne forniscano) ad esempio.

Ciao, Ale
AlexB