loremir77 ha scritto:

Sil70 ha scritto:Lore...hai praticamente descritto Sillino!

manca la stef e poi c'è tutto il club

io sono esclusa solo x raggiungimento dell eta massima?
unnocapito

KIA… nel bene e nel male (purtroppo x alcuni di noi) molto dipende dal tipo di parenting che abbiamo subito noi da piccoli
se i tuoi genitori non sono stati capaci di seguirti in un certo modo, non si avranno gli strumenti necessari per fare i genitori a nostra volta
sicuramente la nostra generazione e' più consapevole dei danni che certi atteggiamenti provocano. Essere consapevoli aiuta ma non risolve il problema. Quando tutto scorre liscio e le problematiche sono di normale amministrazione, la consapevolezza di cio che sarebbe giusto, ci aiuta a … "smussare, limare, indirizzare, dare esempio etc" … Quando invece il gioco si fa duro (non capita a tutti) e la razionalità lascia il campo all emotività (xche ci hanno esaurito) ecco li se non hai gli strumenti in mano vai a braccia… e non solo in senso metaforico

e questo, dopo 10 anni di "osservazione" nei comportamenti altrui, e di esperienza diretta, mi sento di dire sia l unico aspetto che fa la differenza

dammispazio ha scritto:KIA… nel bene e nel male (purtroppo x alcuni di noi) molto dipende dal tipo di parenting che abbiamo subito noi da piccoli
se i tuoi genitori non sono stati capaci di seguirti in un certo modo, non si avranno gli strumenti necessari per fare i genitori a nostra volta
sicuramente la nostra generazione e' più consapevole dei danni che certi atteggiamenti provocano. Essere consapevoli aiuta ma non risolve il problema. Quando tutto scorre liscio e le problematiche sono di normale amministrazione, la consapevolezza di cio che sarebbe giusto, ci aiuta a … "smussare, limare, indirizzare, dare esempio etc" … Quando invece il gioco si fa duro (non capita a tutti) e la razionalità lascia il campo all emotività (xche ci hanno esaurito) ecco li se non hai gli strumenti in mano vai a braccia… e non solo in senso metaforico

e questo, dopo 10 anni di "osservazione" nei comportamenti altrui, e di esperienza diretta, mi sento di dire sia l unico aspetto che fa la differenza

La frase in neretto m ha colpito e mi trova perfettamente d'accordo.
Per questo mi chiedo: questi strumenti credo che si possano acquisire anche in età adulta, sopperendo alla mancanza di esperienza diretta con lo "studio". Ovvio che tutto è più facile se vivi in una società che gira come deve, se gli esempi che hai intorno sono positivi, se hai avuto tu stessa genitori che hanno trovato i modi giusti per crescerti nel modo giusto. Ma se uno invece non può vincere facile cosa fa, evita di far figli perchè sa di non avere le basi necessarie (acquisite nel cors della vita) per fare un buon lavoro? Io credo che sia più giusto impuntarsi e cercare di colmare le proprie lacune (che nel mio caso sono voragini senza fondo, per inciso), documentandosi e "copiando" gli atteggiamenti giusti, che a volte fnzionano e a volte no, ma se per una grande fetta di popolazione nordica funzionano, un motivo ci sarà e non voglio credere che sia dovuto solo ai fattori esterni alla famiglia.

Lante grazie, ma sbrocco anche io...almeno una volta la giorno Solo che quei momenti non li racconto
La questione dell'urlare l'ha letta bizzo nel libro che ho linkato ieri, quando si mette in punizione il bimbo, non bisognerebbe urlargli contro perchè sarebbe un'umiliazione inutile. È già in punizione, questo dovrebbe bastare.

allora… che al nord funzionino (secondo quali criteri poi) e' una tua opinione basandoti su cio che vedi in un tranquillo pomeriggio al parco
il discorso sarebbe davvero troppo lungo, e non mi sembra che gli anglosassoni siano adulti privi di turbe - tutt'altro. Sono solo più educati e gentili in pubblico…ovvero falsi come delle bisce, hanno imparato a non mostrare mai le loro debolezze xche volano certi pugnali alle spalle da far paura

per rispondere alla tua domanda, allora uno non fa figli? Boh… chiesa'… mio cugino, preso atto della sua situazione, non ne ha fatti e amen. Io superconsapevole dei miei limiti ho voluto rischiare (grosso) … e' ancora troppo presto per sapere se ho fatto danni irreparabili, sicuramente ho già fallito su vari fronti… si spera di compensare su altri…

MoCo, bene, bravissima la tua bambina! Vedi, si doveva proprio solo un po' ambientare.

Lanterna, sono convinta che ce la farai, anche con l'allattamento!

Lore, stai facendo un ottimo lavoro, hai fatto bene a tenere botta. Certo su molte cose, tipo la strada o i fornelli, a volte mi chiedo se non sia necessaria la durezza estrema... sono cose che devono proprio capire, e' questione di vita o di morte.

Kia85 ha scritto:Per questo mi chiedo: questi strumenti credo che si possano acquisire anche in età adulta, sopperendo alla mancanza di esperienza diretta con lo "studio".

Si, sono convinta che gli strumenti si possano acquisire anche in eta' adulta, ma non con lo studio dei libri: con lo studio di se stessi. Deve arrivare un momento nella vita in cui uno smette di dare la colpa ai genitori per i difetti che ha e per le manchevolezze con cui lo hanno educato, smette di dire "sono cosi perche' mi hanno insegnato cosi", ma prende in mano la propria vita e decide che adulto vuole essere. E quello sara' il nuovo adulto che educhera' i suoi figli.

Bizzy ha scritto: La questione dell'urlare l'ha letta bizzo nel libro che ho linkato ieri

Spetta, me lo son perso...

quoto fede as usual.
In teoria io vorrei applicare il metodo bizzy (e talvolta mi riesce), in pratica... beh lo sapete

io assomiglio molto a Bizzy sul modo di fare
pochi NO ma certi e su quelli non si discute
alcuni possono essere discutibili da terzi ma per noi (ovviamente) sono importanti
La mano per strada e il seggiolino in auto sono due capisaldi, indiscutibili. da nessuno.
lei sa che quando arriviamo in determinate aree (parchi o zone pedonali) può sganciarsi, con un raggio d'azione di 2mt circa DAVANTI a noi.
Frequentiamo principalmente un parco che ha l'area giochi cintata e chiusa da un cancelletto, ecco quando entraimo lì lei è completamente libera.
altrove no.
Purtroppo non ritengo la città un posto "tranquillo" dove far scorrazzare liberamente una duenne.

per quanto riguarda "l'imparare ad essere genitore" concordo con Fede, acnhe se lo spettro del "non voglio rifare gli stessi errori dei miei genitori" è sempre dietro l'angolo.

Federinik ha scritto: Deve arrivare un momento nella vita in cui uno smette di dare la colpa ai genitori per i difetti che ha e per le manchevolezze con cui lo hanno educato, smette di dire "sono cosi perche' mi hanno insegnato cosi", ma prende in mano la propria vita e decide che adulto vuole essere. E quello sara' il nuovo adulto che educhera' i suoi figli.

Non voglio entrare dentro questioni particolari e delicate, ma a volte il comportamento dei genitori si riflette davvero sui figli.

Non si tratta di cose gravissime nel mio caso (c'è sicuramente di peggio), ma ho sofferto di forti e invalidanti attacchi di panico e con la psicoterapia ho capito che in gran parte era dovuto al mio organismo o psiche o subconscio o quello che volete voi che alla fine si è ribellato ad un certo tipo di costrizione, rigidità ed eccesiva severità e controllo da parte di mia madre fin da quando ero piccola.
Certo è dipeso anche in gran parte dal mio carattere, anche mio fratello è cresciuto con la stessa madre e non ha mai avuto quei disturbi (però se devo analizzare tutto, lui avendo un carattere più debole e remissivo è molto influenzabile, debole e passivo nei confronti degli altri, mai propositivo).
Non voglio impaurire nessuno, ma un po' i genitori ci influenzano davvero.
Poi, ovvio che uno ad un certo punto deve comunque trovare il modo di analizzare i suoi comportamenti o reazioni e decidere se vuole cambiare o no, ma non è sempre così facile.
Scusate lo sfogo.

Le cose su cui insisto e per cui se serve mi incavolo solo anche nel mio caso solo quelle pericolose x lei o distruttive verso oggetti/arredi...
Capita che la rimprovero anche x altro, cerco di spiegarle che non si dovrebbe fare, ma in forma lieve e se non recepisce non mi impunto e amen...
quando gioca può fare bene o male quel cavolo che vuole, se si sporca amen, se fa disordine amen, se fa casino in casa amen, la sua camera è disseminata di giochi.....
però se si esce è lei a dire di darle la manina, anche in posti dove potrebbe stare libera, in macchina sa che il suo posto è il seggiolino, non ci si allontana dalla mamma, al supermercato non si tocca tutto, in acqua si va col salvagente, si cammina sul marciapiede, in casa non si fruga nei cassetti e non si toccano cornici portafoto, ecc anche se su.mobili bassi, ha cognizione della sua igiene personale, sa che le ciotole del cane non sono un gioco, al ristorante si comporta abbastanza bene, ed è così fin da piccola.
Poi c'è la giornata no e si butta x terra in mezzo al negozio o fa le tragedie greche perché vuole stare al parco o vuole mangiare due gelati di fila...

Lucy-Van-Pelt ha scritto:

Federinik ha scritto: Deve arrivare un momento nella vita in cui uno smette di dare la colpa ai genitori per i difetti che ha e per le manchevolezze con cui lo hanno educato, smette di dire "sono cosi perche' mi hanno insegnato cosi", ma prende in mano la propria vita e decide che adulto vuole essere. E quello sara' il nuovo adulto che educhera' i suoi figli.

Non voglio entrare dentro questioni particolari e delicate, ma a volte il comportamento dei genitori si riflette davvero sui figli.

Non si tratta di cose gravissime nel mio caso (c'è sicuramente di peggio), ma ho sofferto di forti e invalidanti attacchi di panico e con la psicoterapia ho capito che in gran parte era dovuto al mio organismo o psiche o subconscio o quello che volete voi che alla fine si è ribellato ad un certo tipo di costrizione, rigidità ed eccesiva severità e controllo da parte di mia madre fin da quando ero piccola.
Certo è dipeso anche in gran parte dal mio carattere, anche mio fratello è cresciuto con la stessa madre e non ha mai avuto quei disturbi (però se devo analizzare tutto, lui avendo un carattere più debole e remissivo è molto influenzabile, debole e passivo nei confronti degli altri, mai propositivo).
Non voglio impaurire nessuno, ma un po' i genitori ci influenzano davvero.
Poi, ovvio che uno ad un certo punto deve comunque trovare il modo di analizzare i suoi comportamenti o reazioni e decidere se vuole cambiare o no, ma non è sempre così facile.
Scusate lo sfogo.

La mia paura più grande, fino a una certa età, era di crescere dei figli serial killer, infatti volevo solo femmine, perché è meno frequente che lo diventino
A parte gli scherzi, concordo con te, i genitori possono fare danni davvero importanti allo sviluppo della personalità di un bambino e io tengo sempre a mente quello che non mi piace di me stessa (ovviamente pochissimo ) e quale comportamento dei miei genitori l'abbia provocato, almeno in parte, e cerco di non replicarlo. Di sicuro farò altri casini, ma magari crescere delle bambine meno ciniche e schifate dalla gente, perché si, da adulti si può ancora cambiare, se lo si desidera, ma non sarebbe male far vivere una bella infanzia spensierata...
Vabbè, temo di aver fatto un po' casino..

stefania_b ha scritto:In teoria io vorrei applicare il metodo bizzy (e talvolta mi riesce), in pratica... beh lo sapete

Beh grazie, lei e' la madre di mrs Doubtfire... quando lei torna, Leo le fa trovare il salmone in crosta e G lavato e cambiato. Deve solo trovare il metodo per fargli stirare le camicie.

Lucy, io... uguale panico ansia e co.
E' vero che i genitori segnano i figli, senza dubbio. Ma si puo' comunque evolvere... anche mia madre con me e' partita dicendo "non rifaro' gli errori dei miei"; ma ogni volta che parli di un suo comportamento, anche non in ambito educativo, lei risponde "sono stata educata cosi"... lei ha cercato di fare un programma educativo senza prima fare un lavoro su di se. O magari ci ha provato, o magari lo ha fatto parzialmente... ma senza arrivare al punto cruciale "sono come sono perche' lo voglio io, senza dare la colpa a nessuno".
Questo non e' un metodo che porta all'equilibrio, secondo me.
Poi non ci si affranca mai completamente... ad esempio la mia tendenza "spontanea" e' sempre alla paura/apprensione a cui sono stata educata, per essere piu' "coraggiosa" e buttarmi di piu' (l'adulto che voglio essere) c'e' comunque uno sforzo di volonta'... ma quando ho atteggiamenti paurosi non do' la colpa a nessuno.

Sun capisco ed approvo tutto…
anche io faro altri casini, ma non quelli di mia mamma spero !

Federinik ha scritto:... ad esempio la mia tendenza "spontanea" e' sempre alla paura/apprensione a cui sono stata educata, per essere piu' "coraggiosa" e buttarmi di piu' (l'adulto che voglio essere) c'e' comunque uno sforzo di volonta'... ma quando ho atteggiamenti paurosi non do' la colpa a nessuno.

quoto queste due cose in grassetto perchè mi ci rivedo molto...
ed ovviamente questo atteggiamento prevale sempre in qualsiasi ambito non solo nell'educazione dei figli...
il problema è che quando uno fa uno sforzo, appunto non è un atteggiamento naturale e a mi crea maggiori ansie/dubbi

non so se si è capito perchè mi sembra di essere stata piuttosto contorta

comunque da piccolini è difficile ma importante perchè si plasma la personalità dei figli...
quando crescono oltre a dover fare i conti con le nostre paure (e col marito quando non al sottobosco di nonni parenti e zii che comunque farebbero diversamente da noi) ci sono Loro che mettono in discussione le nostre scelte i nostri divieti i nostri comportamenti ecc.

Ecco io spero che mia mamma come nonna sia diversa che come mamma... già io farò i miei casini
Non è stata una cattiva madre ma mi ha trasmesso una visione del mondo irreale e quando mi sono scontrata con la realtà non è stato affatto facile...