quoto tutta la recensione di Just su American Sniper.. davvero un film che lascia spunti di riflessione ed essendo una storia vera lascia quel amaro in bocca su come la vita a volte riesca davvero a beffarsi di noi! un film che ti da un po' il senso reale di quello che significa abbracciare una scelta di vita del genere nel bene e nel male.. bravissimo Bradley Cooper (oltre a una somiglianza straordinaria al Chris Kyle originale ) e ho trovato brava anche Sienna Miller a me nota finora solo come ex fidanzata di Jude Law..
è vero il silenzio finale è inquietante spinto dal fatto che non c'è musica nei titoli di coda per cui lascia un'atmosfera surreale..
un film consigliato

domani su rai3 ( mi pare ) : hannah arendt

@ Allison
Anche io ho trovato molto bravo Bradley Cooper La Miller invece non mi è piaciuta molto l'ho trovata un po' sciapa anche se forse sono influenzata dal fatto che il ruolo assegnato al suo personaggio non mi piace per niente (per intenderci quello della Penelope moderna che aspetta il marito e rimane incinta praticamente ogni volta che si vedono )

justonething ha scritto:@ Allison
Anche io ho trovato molto bravo Bradley Cooper La Miller invece non mi è piaciuta molto l'ho trovata un po' sciapa anche se forse sono influenzata dal fatto che il ruolo assegnato al suo personaggio non mi piace per niente (per intenderci quello della Penelope moderna che aspetta il marito e rimane incinta praticamente ogni volta che si vedono )

mah.. io non ho trovato il ruolo della moglie così passivo anzi credo abbia avuto un ruolo determinante nella sua scelta definitiva di tornare a casa.. (infatti riflettevo su come a volte si forzino le scelte pensando a cosa "sia meglio" e "più sicuro" per le persone che ci stanno vicino ma a conti fatti se lui avesse deciso di fare altre missioni forse ad oggi sarebbe ancora vivo.. ) e comunque credo che alla fine quella raccontata sia la storia reale della loro famiglia per cui..

ALLISON ha scritto:

justonething ha scritto:@ Allison
Anche io ho trovato molto bravo Bradley Cooper La Miller invece non mi è piaciuta molto l'ho trovata un po' sciapa anche se forse sono influenzata dal fatto che il ruolo assegnato al suo personaggio non mi piace per niente (per intenderci quello della Penelope moderna che aspetta il marito e rimane incinta praticamente ogni volta che si vedono )

mah.. io non ho trovato il ruolo della moglie così passivo anzi credo abbia avuto un ruolo determinante nella sua scelta definitiva di tornare a casa.. (infatti riflettevo su come a volte si forzino le scelte pensando a cosa "sia meglio" e "più sicuro" per le persone che ci stanno vicino ma a conti fatti se lui avesse deciso di fare altre missioni forse ad oggi sarebbe ancora vivo.. ) e comunque credo che alla fine quella raccontata sia la storia reale della loro famiglia per cui..

Sì sì certo però mi sarebbe piaciuto vedere accanto ad un uomo così in difficoltà una donna che tira fuori le unghie per " riportalo " quello che era. Per intenderci la grinta che mostra nella scena del loro incontro al bar con lo scorrere del tempo invece mi pare si sia "sottomessa"...
La Miller comunque non mi spiace in generale l'avevo adorata in Alfie quando Jude Law era al massimo della figaggine

Ma che carino Nebraska !!!

avete visto Whiplash ?

Andrew è un giovane e talentuoso musicista che aspira a diventare il miglior batterista jazz del mondo. Frequenta una prestigiosa accademia di musica a Manhattan dove ha a che fare con uno dei professori più rispettati alla scuola, Terence Fletcher uno di quelli che per ottenere il massimo dai suoi studenti adotta metodi molto duri e severi, spesso anche brutali. Tra Andrew e il professore si instaura una relazione molto particolare, fatta di richieste insolite, sudore, sangue, dolore e un'intensa passione per la musica alla ricerca dell'eccellenza. Vincitore del Premio della giuria e del pubblico al Sundance Film Festival 2014, ha conquistato cinque candidature agli Oscar 2015 (Miglior film, Miglior attore non protagonista - J. K. Simmons-, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior montaggio e Miglior sonoro) l'opera seconda di Damien Chazelle, che nel 2009 aveva diretto "Guy and Madeline on a Park Bench" e che qui firma anche lo script. Un dramma impetuoso e coinvolgente che vede protagonisti il talentusoso Miles Teller, visto di recente in "Divergent", "Quel momento imbarazzante" e nel 2013 in "The Spectacular Now", nel ruolo di Andrew, e l'eccellente J.K. Simmons che per l'interpretazione del professor Fletcher si è già aggiudicato un Golden Globe nel 2015, e che ricordiamo in "Break Point", "Un giorno come tanti " e nella serie tv "The Closer".

justonething ha scritto:Visto ieri American Sniper.
Consiglio a tutti di vederlo.
E' un film sulla guerra non di guerra. Tratta della guerra dandone uno spaccato realistico e poco romanzato mostra come la malvagità e l'orrore irrompono nella quotidianità delle persone.
L'impronta repubblicana di Clint Eastwood c'è e si vede ma non lo trovo un punto a sfavore: la famiglia, la patria e la fede sono valori condivisi realmente da una parte consistente della perbenista società americana e quindi contribuiscono a fornire un quadro realistico.
E' una pellicola dove si mettono in discussione temi "grossi" e importanti: il rapporto degli americani con le armi, la loro diffusione in ambiti "civili", il reinserimento dei reduci nella società, i traumi della guerra e i suoi strascichi, l'educazione alle armi...
Per quanto siano temi piuttosto pesanti il film scorre veloce il ritmo è alto la consapevolezza che ciò che vedi sia veramente successo terrificante.
Il rischio Call of duty secondo me scongiurato , io non c'ho visto come altri l'esaltazione delle gesta del cecchino più letale della storia USA ma solamente il dramma umano della persona che sta dietro ad un grilletto .
Il finale terribile ha lasciato la sala in silenzio totale, non mi era mai successo .

Visto anch'io ieri. Un bel pugno dello stomaco
Tra l'altro mi ha ricordato molto il romanzo di Kevin Powers "Yellow birds" http://www.einaudi.it/libri/libro/kevin ... 8880621380
come scrivere poesia raccontando la guerra.

Essendo andata troppo poco al cinema
posso commentare solo gli Oscar "tecnici" andati a Gran Budapest hotel, ovviamente meritatissimi.
per il resto Boyhood mi attira poco , Birdman lo andrò a vedere ma con Inarritu ho un conto aperto dai tempi di 21 grammi

Uffa io invece voglio proprio vederlo Boyhood se non altro per curiosità poi c'è Medium che ha pure vinto l'Oscar perciò glielo devo

Comunque mi è parsa un'edizione un po' sottotono

Sabato ho visto Her (sto recuperando tutti i film di Joaquin Phoenix) e Non è un paese per vecchi , di quest'ultimo preferirei non parlare

mmh non so ,la mia wish list ha deciso di non farsi influenzare troppo, la Arquette me la sono sorbita già parecchio
(Medium mai visto però) voglio vedere Selma

Visto il film vincitore del festival di Venezia A me è piaciuto molto, ma credo sia uno di quei film che se lo consigli a un amico rischi che ti tolga il saluto

Rouge84 ha scritto:è il titolo vero?

pensavi fosse la trama in realtà il piccione non c'è, il titolo è ispirato da un quadro di Bruegel (che non ha il piccione nel titolo, vabbè)
nel film c'è un bel po' di oggettistica retromodern scandinava se interessa

Lalli ne ho sentito parlare molto bene ma come dicevi temo ritorsioni pesantissime in caso portassi il mio fidanzato a vederlo
In ogni caso spero di non perdermi Vizio di forma e Foxcatcher

Poi domenica avevo visto "vizio di forma"
Non so, qualcuno ha gridato al capolavoro e non sono d'accordo, le situazioni, i dialoghi e la ricostruzione storica sono senz'altro ben fatti, ma è un po troppo lungo e caotico, poi c'è questa storia d'amore che ti viene un po da sbuffare.
Mi ha messo comunque la curiosità di leggere il libro di Pynchon