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#61
Sto seguendo tutto con un'ansia pazzesca. Sto cercando casa, e una che ho preso in considerazione (del 1985) non ha il famoso certificato (tra le varie cose non c'è l'antibagno ed una serie di altre cose). in ogni caso ce lo ha detto l'agente perchè ci ha spiegato che una prima trattativa non è andata in porto proprio perchè mancava questo documento. A detta dell'agente gli acquirenti avevano fatto una loro proposta d'acquisto, e dovevano fare un mutuo con l'Inpdap, ma questi richiedevano necessariamente quel certificato, allora si sono rivolti ad una banca e al contempo hanno abbassato la loro proposta, a quel punto il venditore non l'ha accettata. Ora questa cosa mi ha molto frenata nel fare la proposta, il problema triste è che però nella mia città ci sono interi quartieri che non hanno questo certificato (pare sia la prassi :evil: ) e mi sta scoraggiando molto, perchè già non è semplice trovare se poi gran parte delle case (soprattutto le + recenti 15-20 anni) non ce l'hanno che cavolo faccio?
E' una vergogna che non ci siano controlli e che non si intervenga.
"la fuga è invece l'unica scelta dignitosa quando non puoi cambiare più nulla, e non vuoi neppure lasciarti coinvolgere, diventare complice" Pino Cacucci

#62
bhe sarei anche disposta a chiudere un occhio su di una casa dei primi '900 senza carte in regola...(chiedendo un forte sconto)
ma cribbio una casa del 1985 DEVE avere TUTTI i documenti a posto.
mi vien da pensare (magari sbaglio eh...): se non ha queste piccole cose in regola..che altre magagne ben più grosse nasconderà?!

#63
Io abito a Roma, e giuro che non conosco nessuno - dico nessuno - che abbia una casa che non sia nuova e che sia in possesso del certificato di abitabilità. Questo non significa che tutte le vecchie case di Roma siano inabitabili, semplicemente significa che per case vecchie magari il certificato esiste ma si è perso nel passato nei vari passaggi di proprietà, e adesso vallo a ritrovare...
Ho comprato casa due mesi fa, e il certificato lo aveva l'amministratore di condominio, datato 1957, e c'è scritto solo che i volumi di aerazione sono sufficienti secondo le norme igieniche dell'epoca e basta, e l'indirizzo della casa è pure cambiato da allora - ho interrogato all'epoca dell'acquisto alcuni anziani del quartiere, e mi hanno confermato che la variazione è degli anni '70, ma che ci faccio con quel pezzo di carta oggi? Alla banca mutuante non è servito, sapevo (e l'ho verificato di persona) che solo alcune (pochissime) banche a Roma richiedono l'abitabilità per case vecchie - ante '67, anche se poi quell'anno credo sia il discriminante per la conformità urbanistica, non per quella alle normative igienico-sanitarie (a cui si sono poi aggiunte quelle di conformità degli impianti). Non so se con il famoso "fascicolo del fabbricato" cambierà qualcosa o meno, comunque è un dato di fatto che abitando a Roma e volendo una casa non periferica (e quindi vecchia per forza) a questo mi sono dovuto adattare, e ripeto il pezzo di carta ce l'ho pure...
Non c'è cosa peggiore di un ingegnere che tenta di arredare una casa in maniera decente!

#64
L'agente dice, ma non ho approfondito quindi non so se è vero, che il venditore ha cercato di chiederlo al comune, per chiudere con il precedente acquirente, ma è una cosa che va fatta da tutti i condomini(boh!) perchè per esempio per la legge 46/90 sugli impianti, devono essere a norma tutti gli impianti anche quelli condominiali. Ovviamente gli altri condomini non hanno interesse.
"la fuga è invece l'unica scelta dignitosa quando non puoi cambiare più nulla, e non vuoi neppure lasciarti coinvolgere, diventare complice" Pino Cacucci

#65
Ragazzi non so come ringraziarvi di tutti i vostri pareri...io non ho mai comprato casa nè avuto problemi legali o simili,... insomma..mi sembrava già solo l'acquisto una cosa enorme, adesso mi sembra un incubo ma vi assicuro che venire qui a leggere mi aiuta!!
l'ultima puntata: l'agente ha cercato di richiamarmi oggi pomeriggio ma io ho visto tardi la chiamata e ho deciso di nn chiamarlo...perchè nun cià faccio chiu'!!!! stasera mi riposo e domani si ricomincia. :roll:
in ogni caso andremo all'appuntamento con un architetto (lo stesso che mi ha svelato il problema dell'abitabilità) il quale mi ha detto "non si preoccupi, stia tranquilla, io sono abituato a parlare con questa gente"
sapere che ci sarà mi da sollievo! in ogni caso domani sentirò l'avvocato.

ciao :)

#66
fai bene, dormi, non ci pensare, guarda il barça perdere (aii!!! :cry: ) e domani vedrai.

peppe:_ anch'io a roma! un palazza del 62 vicino a ponte lungo. mi hai dato tranquillità. dici allora che non ci saranno problemi per rivenderlo un domani?

#67
Di nuovo x chiarire qualcosa a qualcuno su una materia dove, anche cercando, trovi scarse risposte quasi "omertose".
Il famoso 1967 non fa da discriminante x la regolarità urbanistica, che DEVE esistere x qualunque immobile, ma semplicemente è stato uno spartiacque introdotto DOPO, dalla prima legge sul condono del 1985: siccome in quella legge si dava anche un termine entro il quale gli immobili costruiti in assenza o difformità rispetto alla concessione edilizia (cioè abusivi, cosa diversa dall'essere inabitabili) andavano abbattuti, si doveva per forza fissare un termine all'indietro del quale tali difformità potevano essere controllate. Quindi, per poter effettuare (eventualmente) tali controlli di conformità rispetto alla concessione edilizia, è stato stabilito di allegare agli atti di compravendita la concessione edilizia stessa, o citarne il numero: per immobili finiti di costruire prima del 01/09/1967, però, basta che il venditore dichiari nell'atto che sono antecedenti, e non è obbligato né ad allegare né a citare la concessione edilizia (che pure in molti casi esiste, perché mi pare sia stata introdotta con la Legge Edilizia del 1942). Questo nella maniera più assoluta non autorizza ad abitare un immobile privo di abitabilità, che è data per la maggior parte dalle norme igienico-sanitarie (altezza dei soffitti, dimensioni delle singole stanze, areazione e luminosità delle stanze, dotazione di servizi igienici, ecc ecc, stabiliti prima dalle Istruzioni Ministeriali del 1896, poi ribaditi nel R.D. del 1934 e modificati dal DM Bindi di Luglio 1975).
Per immobili molto vecchi, le possibilità sono diverse: se il certificato fu rilasciato all'epoca (e, se anche perso il cartaceo, questo è verificabile presso la Gestione Edilizia - Ufficio Tecnico del Comune di appartenenza) resta valido (quindi nel caso di Peppe...secondo me non aveva nessun diritto la banca di chiederti un altro certificato aggiornato: non è mica uno stato di famiglia, che va aggiornato al momento di quando ti serve: è stato chiesto all'epoca, come era giusto che fosse, è stato dato: BASTA!), e anzi l'abitabilità non deve essere nuovamente chiesta perché già esiste (così mi disse un geometra dell'UFficio Tecnico riguardo alla casa che ho poi comprato invece del "tugurio" col soffitto basso...questa è stata terminata nel 1968 e viene appunto citato nell'atto di provenienza il certificato di abitabilità, concesso nel 1968: tanto basta); se non fu mai chiesto e quindi mai rilasciato, chiedendolo oggi si deve sottostare a normative divenute più restrittive, inclusa la faccenda dell'antibagno, e ci si trova in pratica a dover rispettare parametri moderni su case costruite con concezione spesso rurale o quasi, quindi si possono rendere necessarie delle modifiche; se infine non solo il certificato non fu mai chiesto e rilasciato ma mancano anche alcuni dei requisiti essenziali per la concessione, allora è un bel problema. Il che non impedisce che (soprattutto nelle grandi città, a quanto ne so) esistano molti immobili in queste condizioni, che molta gente ci viva senza neanche conoscere il problema, le compri e le venda come niente fosse: probabilmente controlli su questo tipo di immobili così vecchi (spesso ex-case popolari) non vengono mai fatti, e se anche venissero fatti ci sarebbe un "sollevamento" di massa, magari con interventi comunali ad hoc x sanare il tutto. Se però uno non ha voglia di cercarsi rogne, soprattutto nel caso in cui sa di dover rivendere anche abbastanza presto la casa, di solito evita di cacciarsi in questi impicci. Chiaramente, l'assenza di abitabilità come diceva Rananera è tanto più grave quanto più è recente l'immobile...
Ed è clamoroso che un agente immobiliare dica che l'abitabilità va richiesta da tutti i condomini insieme...non sanno davvero più cosa inventarsi! sapete qual è il vero problema? per vendere case in Italia basta anche essere un semplice "mediatore d'affari". Competenza richiesta in campo immobiliare: ZERO. Responsabilità: PURE.

#68
Kalimeroxxx ha scritto:
COSTA ha scritto:Vorrei darvi anche un altro suggerimento/consiglio: il notaio lo sceglie l'acquirente. Mai fidarsi di un notaio consigliato dal venditore. Una mia amica per questo scherzo (per risparmiare poche lire) ha perso un appartamento, in quanto il notaio e il costruttore erano daccordo e le hanno venduto un appartamento ipotecato. Veramente sono stati fregati in 8. Tutti e 8 hanno perso soldi e appartamento.
scusate ma il notaio è anche un pubblico ufficiale se è vero quello che dici può essere RADIATO
A raccontarla tutta il costruttore è andato in galera (non so se c'è rimasto) il notaio non c'è andato perchè aveva 80 anni e naturalmente non avevano neanche uno spillo intestato a loro. Comunque le banche, voi mi insegnate, se ne fregano di come succedono le cose, quindi hanno messo sotto sequestro le case (non so se si dice così), insomma non sono più di chi le ha "pagate" me sono delle banche.

#69
anabellita ha scritto: peppe:_ anch'io a roma! un palazza del 62 vicino a ponte lungo. mi hai dato tranquillità. dici allora che non ci saranno problemi per rivenderlo un domani?
Ah, questo non lo so, ma non sono mica Ricucci che compra(va) case per rivenderle subito dopo! Volevo una casa in posizione semicentrale, per abitarci e viverci da solo, mi piaceva, il certificato di abitabilità c'era pure anche se su indirizzo diverso dell'epoca e comunque non mi è affatto servito per il mutuo, avevo girato una decina di banche e solo un paio lo chiedevano (e una di queste due avrebbe comunque "chiuso un occhio" se non c'era)... alla fine l'ho comprata, e amen! Se un giorno dovrò rivenderla, ci penserò allora, sperando che per allora la situazione sia più chiara.
Se sei preoccupata per rivenderla un domani, magari fagli dare un'occhiata ad un esperto (basta un geometra che lavori nel campo) per capire nel caso peggiore (un domani dovessi essere obbligata per rivendere a produrre ex-novo un certificato di abitabilità, secondo le normative di oggi, anzi di domani!) quanti lavori dovrai fare... magari basta il "buco" nella cucina per l'aerazione! Certo che se devi ricavare un antibagno il lavoro costerà di più, ma si potrà fare; e altrettanto certo che se non hai l'altezza non ci potrai proprio fare nulla!
Non c'è cosa peggiore di un ingegnere che tenta di arredare una casa in maniera decente!

#70
janis70 ha scritto: Ed è clamoroso che un agente immobiliare dica che l'abitabilità va richiesta da tutti i condomini insieme...non sanno davvero più cosa inventarsi! sapete qual è il vero problema? per vendere case in Italia basta anche essere un semplice "mediatore d'affari". Competenza richiesta in campo immobiliare: ZERO. Responsabilità: PURE.
E questo mi sta demoralizzando un sacco e frenando da prendere delle decisioni. Comunque anch'io stamattina ho smascherato la bufala del condomio e mi son fatta spiegare da un mio collega (anch'io sono un tecnico ma non mi occupo strettamente di queste cose) come fare per ottenere l'agibilità. Ma in ogni caso non so se farò la mia proposta d'acquisto vorrei una casa con meno problemi, chissà se la troverò, anche perchè anche lui mi ha confermato che nella mia città ci sono queste situazioni.
Per chi interessa, lui mi ha spiegato cosa ha fatto per un cliente. Ha presentato la Dia per lavori interni, a ultimazione lavori oltre al certificato di ultimazione ha richiesto l'agibilità sulla Dia presentata (allegando il collaudo statico che già esisteva) e le certificazioni rilasciate dagli impiantisti per la messa a norma degli impianti. Dopo il periodo che ora non ricordo se è di 30 o 60 gg con il silenzio assenso ha ottenuto l'agibilità.
Quindi la via c'è il problema è quello di capire l'entità economica degli interventi per poter ulteriormente tirare sul prezzo, e se sono interventi fattibili, se il soffitto è sotto i 2.70 non c'è soluzione, così come è fondamentale ritrovare il collaudo statico.
"la fuga è invece l'unica scelta dignitosa quando non puoi cambiare più nulla, e non vuoi neppure lasciarti coinvolgere, diventare complice" Pino Cacucci

#71
DOVE ERAVAMO RIMASTI:
stamattina sono andata a parlare con un avvocato (altro mezzo permesso lavorativo buttato via).Mi ha detto che noi abbiamo il diritto di chiedere alla proprietaria di fare i lavori ma se lei si rifiutasse e dovessimo andare in causa, nn ci assicura la vittoria. Inoltre mi ha detto che se ci accordiamo e compriamo, dobbiamo pagare integralmente l'agenzia.
CAMBIO AVVOCATO!
Non ci credo che l'agenzia non ci debba rimettere niente.

#72
dede ha scritto:DOVE ERAVAMO RIMASTI:
stamattina sono andata a parlare con un avvocato (altro mezzo permesso lavorativo buttato via).Mi ha detto che noi abbiamo il diritto di chiedere alla proprietaria di fare i lavori ma se lei si rifiutasse e dovessimo andare in causa, nn ci assicura la vittoria. Inoltre mi ha detto che se ci accordiamo e compriamo, dobbiamo pagare integralmente l'agenzia.
CAMBIO AVVOCATO!
Non ci credo che l'agenzia non ci debba rimettere niente.
Credo sia oppurtuno consultare un altro avvocato.

Comunque dovresti chiarirti prima di tutto quali sono i tuoi obiettivi
1) rinunciare all'acquisto molto incauto?
2) procedere all'acquisto, (con tutti i problemi e la possibilità che il notaio non proceda al rogito) ottenendo sconti e condizioni migliori?

mimmi

#73
se comprate certo che dovete pagare l'agenzia.lei ha fatto il suo lavoro di mettervi in contatto con il venditore, e se voi accettate di comprare comunque (cioè, con conoscimento di cause), allora va pagata. Anzi, già se fermate il compromesso l'agenzia va pagata, anche se vi tirate indietro.

detto questo, sì, cerca un secondo parere per sapere se effettivamente è valido una promessa di acquisto se l'appartamento non era vendibile e il promettente non ne era a conoscenza...

#74
Da parte mia mi sarei tirata indietro già dall'inizio della storia, ma il problema è che nn possiamo tirarci indietro, dobbiamo verificare se la proprietaria è disponibile a fare i lavori oppure no, e lo sapremo solo lunedì sera. Se lei non fosse disponibile, allora avremmo il diritto di tirarvi indietro senza rischiare di essere noi gli inadempienti.

#75
a posto allora! forse addirittura avrai diritto al doppio della caparra e allora potrai comprarti anche qualcosa di più carino!

....anche se ciò significa che devi ricominciare con gli annunci, appuntamenti... :(