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#16
Nando21 ha scritto:Il brevetto è scaduto almeno per le corbusier!

e' che sono particolarmente fusa :? :oops:
ma le alivar dal vivo qualcuno le ha viste :?:

#17
Ciao Lalli io ho visto i pezzi di le corbusier prodotti da alivar nulla da togliere alle cassina.
Le barcellona di knoll non le ho viste,ma se tanto mi da tanto anche per i modelli di alivar la qualita' e' molto alta.

Comunque se ti puo' essere utile a spazio900 che e' un negozio specializzato in modernariato i pezzi di alivar vanno a ruba.


Ciao

#18
Nando21 ha scritto:Il brevetto è scaduto almeno per le corbusier!

Questo e' cio che riporta cassina:


I DIRITTI SUI MODELLI


 
Cassina I Maestri
Tutti i  modelli della collezione "Cassina I Maestri", per il loro elevato contenuto artistico e particolare carattere creativo, sono tutelati dal diritto d'autore, un istituto giuridico universalmente riconosciuto e tutelato; la tutela legale è assicurata per tutta la vita dell'autore e per 70 anni dopo la sua morte (o dalla morte dell'ultimo dei coautori).

Cassina I Contemporanei
Tutti i modelli della collezione "Cassina I Contemporanei" sono protetti in base al brevetto per modello industriale, che viene registrato da Cassina per ogni prodotto al momento della presentazione al mercato e che offre una privativa di 25 anni dalla registrazione del modello stesso.

In poche parole se i brevetti scadono qualunque societa' puo' produrre un pezzo.
Se fate attenzione sulle misure delle varie lc2,lc4 ecc. ecc, cassina ha delle misure uguali a quelle riportate nei brevetti tutti gli altri hanno misure che non corrispondono, discostano per alcuni centimetri.
Insomma io posso brevettare un oggetto ma il mio vicino di casa lo puo imitare basta che lo differenzia per qualcosa.
Piu' o meno e' cosi'.

Anche i diritti d'autore come riportato sopra scadono dopo 70 anni.

I prezzi cosi' alti di knoll e cassina sono dovuti ad una specie di monopolio, che scade a distanza di tempo,gli permette di non avere concorrenza e quindi dei ricarichi alti con dei prezzi al pubblico elevati.
Rimane ovvio che una societa' come Alivar che decide di produrre lo stesso oggetto per renderlo appetibile lo debba vendere ad un prezzo inferiore,altrimenti per comprare a parita' di prezzo si compra da chi li ha sempre prodotti.


SPERO DI ESSERE STATO CHIARO,UTILE E DI AVER RISOLTO I VARI DUBBI.


Ciao

#19
Non sono d'accordo sulla non riproducibilità degli oggetti d'arredamento. Gli oggetti dei grandi maestri sono stati riprodotti in laboratorio, utilizzando dei modelli d'epoca. Poi ho visto i prodotti cosiddetti originali di Cassina, Knoll, Vitra.. ecc. e alcune copie costruite qui in Italia. E' vero ci sono delle differenze, addirittura nelle dimensioni ma sopratutto nelle cinte e nelle imbottiture, nella qualità dei tessuti e delle pelli, mentre per i tubolari varia il numero di bagni galvanici. Raramente si trovano dlle saldature fuori posto. Una buona cromatura duratura dipende dal numero dei bagni..
Da quello che so per la poltroncina di Mies la fabbrica che stampa le parti in acciaio è una sola in Italia, e si trova nella Val d'Elsa, nel senese. Praticamente produce tubolari per la Alivar e per tutte le altre case italiane che in genere si occupano di contract design. A mio parere Lalu, checchè ne dicano gli altri, le differenze sono talmente minime per lo stesso prodotto tra una casa e l'altra che vale acquistare quella al costo minore. E poi la Barcelona è un manufatto industriale e vale per essa il principio della riproducibilità tecnica, cioè nel tempo le varie fabbriche per motivi squisitamente economico/produttivi hanno adottato delle variazioni minime per cui il pezzo originale è solo quello prodotto in Germania tra le due guerre (il Padiglione tedesco di Mies nel 1930 è stato smantellato e la foto è quella della ricostruzione del Padiglione di oggi.. altra replica!). Insomma la poltroncina Barcelona è un prodotto industriale e non un'opera d'arte o artigianale.
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Ultima modifica di lot il 28/08/06 13:54, modificato 2 volte in totale.

#21
canarino ha scritto:è scomoda da morire, considera anche questo prima di comprarla...
Beh effettivamente la parte alta dello schienale curva all'interno, per cui la testa che non puoi poggiare ti si arrovescia in avanti e ti pesa, (gli schienali 'tornano indietro', un pò come le poltrone mitiche di Eames e la Egg di Jacobsen), ed è quello, trovo, un vizio di quegli anni. Molto meglio se 'sprofondi' con l'ausilio dell'ottomana..
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#22
lot ha scritto:
canarino ha scritto:è scomoda da morire, considera anche questo prima di comprarla...
Beh effettivamente la parte alta dello schienale curva all'interno, per cui la testa che non puoi poggiare ti si arrovescia in avanti e ti pesa, (gli schienali 'tornano indietro', un pò come le poltrone mitiche di Eames e la Egg di Jacobsen), ed è quello, trovo, un vizio di quegli anni. Molto meglio se 'sprofondi' con l'ausilio dell'ottomana..
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io mi insacco anche col "seggiolino"...

#23
ma solo io non utilizzo nemmeno la chise longue di le courbousier (di cassina)? :?
in casa nostra putroppo la usa solo mia figlia a mo di scivolo e il gatto per farsi le unghie :evil:

comunque... devo dire di essere piuttosto confusa su cosa fare per i miei divani.
quelli che ho sono stati trattati molto male e ora che li guardo... mi rendo conto che nella casa nuova sarebbero proprio da cambiare (accidenti!).

sono capitata per caso sul sito (che in questo moemnto è giù) http://www.bauhausreedition.com/ e i prezzi sono "medi", ma credo che la ripreduzione sia abbastanza fedele.

La tentazione c'è, però... :roll: ci sono anche tanti dubbi.

#24
.... anche per me sono molto belle .... ma scomode...

Tempo fa le avevo in casa... poi .... le ho trasferite nel mio ufficio ....

#25
io nn ci capisco molto ma

mi domando: vale veramente la pena oggi spendere 4000 Euro (QUATTROMILA) per una poltroncina...? Cioè, quanto potrà rivalutarsi (immaginando cmq che sia un prodotto NON artigianale e NON in serie limitata) ??? Boh...sincerametne nn credo possa radoppiare il proprio valore...poi nn so...cmq, io posso solo dire che ne ho viste di uguali (almeno così mi parvero quando le vidi) nel negozio dove comprai il divano e , se nn erro, gli chiesi il prezzo e si aggirava intonro ai 600 Euro...che mi parvero cmq tantissimi per una poltroncina...ora nn vorrei sbagliarmi ma cmq sono sicuro al 90% che nn supererebbe cmq i 1000 Euro...se volete, chi vuole intendo, vi do via pvt il link al sito del negozio, al limite potreste provare a chiamare per saperne il prezzo !

Fate vobis...

Ciao, Ale
AlexB

#26
AlexB ha scritto:io nn ci capisco molto ma

mi domando: vale veramente la pena oggi spendere 4000 Euro (QUATTROMILA) per una poltroncina...? Cioè, quanto potrà rivalutarsi (immaginando cmq che sia un prodotto NON artigianale e NON in serie limitata) ??? Boh...sincerametne nn credo possa radoppiare il proprio valore...poi nn so...cmq, io posso solo dire che ne ho viste di uguali (almeno così mi parvero quando le vidi) nel negozio dove comprai il divano e , se nn erro, gli chiesi il prezzo e si aggirava intonro ai 600 Euro...che mi parvero cmq tantissimi per una poltroncina...ora nn vorrei sbagliarmi ma cmq sono sicuro al 90% che nn supererebbe cmq i 1000 Euro...se volete, chi vuole intendo, vi do via pvt il link al sito del negozio, al limite potreste provare a chiamare per saperne il prezzo !

Fate vobis...

Ciao, Ale
non è certo per un discorso di rivalutazione economica che un amante del design acquista una knoll.
per me è più una questione di rispetto per le aziende che, in anni che non c'era ancora il successo commerciale di pezzi del bauhaus, hanno comunque portato avanti la produzione di quei modelli storici.
è chiaro che adesso che tutti i giovani vogliono la sedia di breuer o di le corbusier, non perchè apprezzino quello che tali oggetti hanno significato ma per il gusto della moda, tutte le aziende fanno a gara per produrre copie più o meno qualitative...

capisco il punto di vista ma..

#27
perchè spendere una cifra per una copia con licenza, quando la stessa copia libera la puoi avere a un quarto del prezzo, visto che come tempo fa ha scritto un'altro post l'acciaio viene fatto in toscana.
Poi leggete le sentenze che anno coinvolto le varie aziende:
la produzione di migliaia di pezzi in serie Non puo essere considerata "opera d'arte solo perchè una persona famosa la ha disegnata nel 1928.
Poi la diffusione della produzione dovuta alla scadenza dei diritti nel 1997 se non erro, porta a produrre alla luce del sole elementi di design un tempo protetti.
Ecco perchè ora nessuno può denunciare chi fabbrica quelle che chiamate copie. In realtà le aziende non lavorano per il sentimento, se no,
non si giustificano 4000 euro per una barcellona, ma per denaro. A pari qualità di pelle e telaio preferisco una da 1200/1400 con pelle che scelgo io.....

vero o falso?

#28
sono d'accordo con andsha: i diritti in Italia sono scaduti, quindi chiunque può legalmente riprodurre i prodotti

il che significa che non esistono veri e falsi: sono tutte repliche, più o meno costose, più o meno buone di qualità (anche se le due cose non sempre coincidono!)

è solo questione di fiducia: di knoll e cassina ti fidi perché sai che sono aziende 'storiche' con una solida reputazione costruita in tanti anni (e con tanta pubblicità!); certo, le loro riproduzioni costano un botto, ma paghi la sicurezza

le altre aziende (le cui riproduzioni costano 4-5 volte meno) le conosci poco o non le conosci affatto, quindi devi fare affidamento sull'impressione che ti danno, a partire dal sito e poi con il catalogo, con il contatto telefonico, lo showroom, etc.
francamente non comprerei da uno che mette come contatto sul sito un numero di cellulare, per fare un esempio...

certo che ogni tanto si vedono anche dai "grandi" delle cose strane, come i "meridienne" di Le Corbusier prodotti quest'anno da cassina: http://www.cassinausa.com/masters/lc3_meridienne.html
io avrei qualche dubbio che vengano da progetti originali...

Re: vero o falso?

#29
Raggiods ha scritto:..certo che ogni tanto si vedono anche dai "grandi" delle cose strane, come i "meridienne" di Le Corbusier prodotti quest'anno da cassina: http://www.cassinausa.com/masters/lc3_meridienne.html
io avrei qualche dubbio che vengano da progetti originali...
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Già.., non l'avevo vista nel catalogo della Perriand, acquistato alla mostra al Beaubourg l'anno scorso.. ma sembra che sia una derivazione della poltrona Grand Confort del 1928.. :roll:
Perriand e Cassina
Mentre nutro dei dubbi sul bahut murale del '39 che la designer aveva progettato per sè.., cioè il Reflet/Riflesso di Cassina penso sia un' interpretazione moderna con materiali moderni di un modello base in legno ma diverso dalla versione attuale, che è hi-tech e ancor piu giapponizzante.. :?
In realtà la Cassina acquistando i diritti dalla figlia della Perriand sta realizzando nuovi mobili sulla base di schizzi e progetti non piu eseguiti.. Un pò come ha fatto la Molteni per il settimanale di Terragni..

Questa l'esposizione di Charlotte Perriand che vidi..
Perriand

design industriale: tradita la filosofia originaria..

#30
Non vorrei pormi in maniera troppo drammatica, ma se posso permettermi... lo spirito nel quale nacque l'idea di un design industriale, riproducibile, realizzabile in grande serie, utile, bello, funzionale, sobrio, con qualità al di sopra di ogni sospetto, ipotizzata e realizzata dalla Bauhaus, con Gropius e co. viene tradita, nel tempo, con la scusa della firma, dell'originale, dell'immutabile costoso.
Se non ci fosse stata la Bauhaus ora avremo ancora le sedie fatte a mano una ad una, intagliate, curvate (Thonet), imbottite, ricamate, a dei prezzi adeguati, e non alla portata del "popolo".
Ora una sedia fatta a mano potrebbe costare 1.200 euro mentre la MR90 ne costa attorno ai 4.000 o poco meno.. con che costo industriale?

Ci siamo un po' persi per strada.. e il mercato ci ha preso la mano.
ora per una seduta posso decidere se spendere (a parità di tutto) più di un milione e mezzo di ex lire di differenza.. solo se sullo scatolone nel quale mi arriva la mia bella poltrona c'é scritto Knoll o altro.

Massimo rispetto per la Knoll....grande comunicazione, grande impegno.. e massimo rispetto, anzi, ammirazione per chi decide di investire il suo saldo c/c (esagero) per un bel pezzo di arredamento, che vuole inserire nella sua casa.
Ma non è arte, non è artigianato, è solo mercato e voglia di sicurezza.

Adesso straparlo: scondo me la realtà che -oggi- fa propria e propone onestamente le idee che i nostri padri, i nostri scrittori (chi di noi hon ha un catalogo electa con le foto dei mobili di Le Corbusier? Una lampada? Una Chaise Longue?) probabilmente è la multinazionale IKEA.
Design indistriale, nel vero senso della parola, a prezzi popolari.. e sembra -pensa- che funzioni...

baci e auguri per le vostre case..
Lia Elka