Mi ha appena telefonato un cliente dicendomi che dopo questo ultimo decreto legge in pratica la detrazione fiscale posso già fargliela io in fattura, dopo di che l' azienda che ha fornito il bene recupererà la somma in 5 anni detraendola dall ' IRPEF.

Vi risulta?

Faccio un esempio per capirci.

Calcoliamo una fattura da 10 k.
In pratica mi si dice che io posso già calcolare la detrazione del 50% specificandolo in fattura, quindi fatturare solo 5 k.
A questo punto sarò io azienda fornitrice nell'arco di 5 anni a dover rientrare di quei 5 k. scorporandoli dall'irper per 1 k. all'anno.

Boh? mi pare strano, voi sapete qualcosa?

Questa mi giunge nuova.
In realtà mi pare abbastanza strana come cosa, potenzialmente vorrebbe dire dimezzare il fatturato delle ditte che vendono serramenti a privati. Penso siano poche le realtà in grado di restare in piedi con un fatturato ridotto della metà, ma gli stessi costi di prima.

Vado a documentarmi.

EDIT:
da quello che sono riuscito a capire per ora è solo stato approvato dal consiglio dei ministri, ci sono ancora un paio di mesi prima che passi dal parlamento.
Per come è formulata adesso è insostenibile dalle PMI che fanno della vendita e installazione di serramenti il grosso del loro fatturato.
Si finirà con il veder aumentare i prezzi di modo che la ditta che esegue i lavori abbia comunque i suoi margini anche scontando le fatture del 50% e riesca a sopravvivere, con la conseguenza che alla fine i cittadini pagheranno uguale senza ottenere neanche gli sgravi sui 10 anni.
Anche perché una ditta che fattura solo interventi in ecobonus alla fine finisce per accumulare valanghe di crediti d'imposta che non riuscirà mai a sfruttare.

Non se ne parla proprio

Grazie a chi interviene, teniamoci aggiornati.
A me comunque pare una Bufala.

Non è una bufala, circolava come bozza ed è stata approvata.
Non è ancora in gazzetta, quindi aspettiamo qualche giorno (non mesi... giorni).
Però in bozza era su base volontaria, il che c'era già anche prima e si chiamava cessione del credito.
Tra le novità c'è, o pare ci sia perchè non mi piace lavorare sulle bozze o sulle veline, che il rientro è in 5 anni e che potrebbe entrare in compensazione con tutti i tributi, non solo con l'IRPEF.
La bozza parla del 50% ... ovviamente non specificando di QUALE 50% si sta parlando

https://www.guidafinestra.it/ecobonus-s ... -di-noooo/

E' stata approvata dal consiglio dei ministri, non dal parlamento.
Ora il parlamento ha 60 giorni per approvarla, che lo faccia nel giro di qualche giorno mi pare quantomeno improbabile visti i tempi della burocrazia italiana, ma nulla è impossibile.

E' su base volontaria certo, ma volontaria dell'acquirente. E' lui che chiede direttamente lo sconto in fattura, poi ovviamente tu sei libero di non farglielo e lui di cercarsi un altro fornitore.

La cessione del credito che già c'è funziona in modo un po' diverso. Oltretutto pare che ora, in caso si scelga di usare la via dello sconto in fattura, per la ditta fornitrice non sia contemplata la cessione del credito.

Io resto dell'idea che sia una boiata se dovesse essere approvata con la conformazione attuale.

Che poi la compensazione riguardi solo l'IRPEF o tutti i contributi nulla cambia nel breve periodo. Ci sono molte ditte che nel caso fatturino solo (o quasi) in ecobonus, con questa formula per 2-3 anni dovrebbero lavorare in perdita, correggetemi se sbaglio.

Un DL è immediatamente esecutivo. Va confermato dal parlamento entro 60 giorni senno' decade. Ma in quei 60gg è legge dello stato. Casomai, in ritardo saranno le norme attuative, per le quali AdE ha 60gg di tempo... che magari diventano 11 mesi come per l'articolo 3 della scorsa finanziaria.

Non colgo la differenza tra questa norma e la cessione del credito: sempre di cessione di un diritto si tratta: le differenze sono casomai i termini temporali più ridotti e la semplificazione del lessico, perchè pare che agli italiani 'cessione del credito' sia ostico, mentre 'sconto in fattura' sia più chiaro. ('Il censimento dei radical chic', sembra quasi un'anticipazione)

Cosi come nessun fornitore (o quasi) ha aderito a quello, cosi potrebbe succedere per questo. Il prezzo lo si concorda, lo sconto anche; a leggere certi commenti sembra che si stia assistendo a un esproprio proletario.

Appunto, finché non si esprime il parlamento tutto può ancora cambiare, non c'è nulla di deciso.

La cessione del credito era possibile verso "chiunque" banche comprese, il nuovo sconto in fattura no. Il fornitore non può sfruttare la cessione del credito. E' assimilabile solo dal punto di vista dell'acquirente, non certo del venditore.

In più il discorso del 50% è molto vago e si presta a contenziosi futuri.

Qui qualche riflessione interessante.
https://www.ediltecnico.it/69701/decret ... inceppati/

Vedo che hai idee un po' approssimate.
La cessione del credito si poteva fare a tutti fuorchè alle banche; queste potevano intervenire SOLO per gli incapienti.
Finchè si esprime il Parlamento, un DL approvato dal consiglio dei ministri è legge dello stato (vedi decreto Bersani che non si converti in legge ma i cui effetti sono pienamente e tuttora validi per tutti gli atti notarili stipulati dalla pubblicazione in GU fino alla decadenza 60gg dopo: cioè sono non impugnabili ma 'scorretti')
La legge finanziaria di OGNI anno è un DL, che diventa operativo SUBITO, alla pubblicazione, i primi giorni dell'anno (e contiene per esempio che la % passa SUBITO dal 65 al 50), senza aspettare la ratifica del Parlamento. O tu hai aspettato Marzo per dire ai clienti che la % era scesa dal 65 al 50? E, in mancanza degli 'strumenti pratici', vedi circolari dell'AdE o pubblicazioni dell'ENEA il provvedimento resta valido... e quindi retroattivo (vedi comunicazione all'ENEA sulle ristrutturazioni a partire dal 1.gennaio).

Quindi, serenamente, aspettiamo che esca in GU, che io non l'ho ancora visto, lo si legge, e ciascuno decide cosa fare.

E, se è una stron..., ce ne ricordiamo alle prossime elezioni. In democrazia funziona cosi.

Ilsole24ore (di questa mattina): Aumentano in maniera esponenziale gli insoluti.

Per farsi pagare è sempre più difficile e noi aziende dobbiamo anche prenderci sulla schiena il credito del 50%
Ma non ci penso neanche.

Parlando qualche giorno fa con un commercialista proprio di questo si diceva appunto della possibilità da parte delle aziende di acquisire il credito, ma non sicuramente gratis:
- se vuoi il tuo recupero del 50% ti arrangi con lo stato
- se vuoi che io azienda acquisti (per modo di dire) il tuo credito, tutto ha un prezzo, 5k li posso "acquistare" a 3k, tu hai uno sconto immediato ed io comunque ho il mio guadagno, diversamente non vedo perché delle aziende medio piccole/artigiane debbano accollarsi questo onere.
Allo stesso modo, parlando di aziende grandi però, se è grande l'azienda di solito è grande anche il cantiere.. quindi anche lì a mio parere vale lo stesso ragionamento.

salvo72 ha scritto:La cessione del credito si poteva fare a tutti fuorchè alle banche; queste potevano intervenire SOLO per gli incapienti.

I contribuenti che ricadono nella no tax area possono cedere il diritto anche a banche o intermediari finanziari.
E comunque se un'azienda acquistava il credito poteva a sua volta rivenderlo (questa volta si, banche escluse), cosa che ora non è più possibile.

salvo72 ha scritto: Finchè si esprime il Parlamento, un DL approvato dal consiglio dei ministri è legge dello stato (vedi decreto Bersani che non si converti in legge ma i cui effetti sono pienamente e tuttora validi per tutti gli atti notarili stipulati dalla pubblicazione in GU fino alla decadenza 60gg dopo: cioè sono non impugnabili ma 'scorretti')

Ma è esattamente ciò che ho scritto sopra, non ho mai detto che non sia applicabile appena pubblicata. Sono assolutamente d'accordo che per due mesi la situazione sarà così, ma quello che sto cercando di farti capire è che fino alla decisione del parlamento non è ancora sicuro che restino questi i termini da giugno in poi.
Arrangiarsi per un paio di mesi in questa situazione o tirarla avanti per anni non è proprio la stessa cosa.

Bubana ha scritto:Parlando qualche giorno fa con un commercialista proprio di questo si diceva appunto della possibilità da parte delle aziende di acquisire il credito, ma non sicuramente gratis:
- se vuoi il tuo recupero del 50% ti arrangi con lo stato
- se vuoi che io azienda acquisti (per modo di dire) il tuo credito, tutto ha un prezzo, 5k li posso "acquistare" a 3k, tu hai uno sconto immediato ed io comunque ho il mio guadagno, diversamente non vedo perché delle aziende medio piccole/artigiane debbano accollarsi questo onere.
Allo stesso modo, parlando di aziende grandi però, se è grande l'azienda di solito è grande anche il cantiere.. quindi anche lì a mio parere vale lo stesso ragionamento.

Alla fine mi sa che si giungerà a soluzioni di questo tipo

già ci si accolla l'8 % detratto sul valore intero delle fatture incassate con detrazioni fiscali ( dove se ci guadagni poco o nulla sul prodotto alla fine ci rimetti di brutto) e si aspetta un'anno e mezzo per portar quei soldi in detrazione fiscale sulle tasse....
alla fine se uno accetta anche quella menata lì, và a mangiare dai frati, se gli va bene che gli diano un tozzo di pane.
clausola che io mai applicherò, e anzi spero che qualche concorrente lo faccia, così prima o poi lo guarderò fallire sommerso da crediti.

Fermo restando la discutibilità della legge, tutti hanno la possibilità di scegliere e in una situazione particolare, una tantum, si potrebbe e dico si potrebbe fare. Per il resto è impercorribile, chi ha partorito questo non sa quello che fa, crea solo una gran confusione.

Da oggi, 1.maggio, il DL è legge.
All'articolo 10 è riportato lo sconto in fattura di pari importo (quindi del 50% o del 65% a seconda del caso) che il fornitore scaricherà in 5 anni.

Ovviamente il cliente PUO' chiedere (sta scritto), e altrettantemente il fornitore PUO' accettare (anche se non sta scritto, anzi, proprio perchè NON sta scritto che debba).

Ciascuno si farà i suoi conti e deciderà.