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Cucina: emozione o ragione?

#1
Buongiorno a tutti,
stiamo ristrutturando casa e dobbiamo arredarla completamente da zero. Si tratta di un investimento importante ma stiamo considerando di fare un sacrificio in più per avere la cucina che ci piace che avremmo identificato nella Living di L’Ottocento. Da progetto si tratta di attrezzare una parete lunga 370 cm con isola al centro.
Qualcuno di voi ha esperienza con questo marchio?
Qualcuno possiede una Living? Se si, come vi siete trovati?
Ieri siamo andati a richiedere un preventivo, dato il nostro progetto, cosa dobbiamo aspettarci?
Qualora dovessimo ridimensionarci per ragioni di budget non mi dispiacerebbe tentare con le Stosa di cui pure ho letto cose discrete se non addirittura buone. Qualcuno può confermare?
Ringrazio chiunque vorrà darci supporto con spunti e riflessioni. Buona domenica.

Re: Cucina: emozione o ragione?

#2
Living di L’Ottocento appartiene ad una fascia di prezzo alto.
Per quanto riguarda Stosa tutte le ante sono a forte spessore (22 cm) e hanno la cerniera Glass. Stosa ha un buon rapporto qualità prezzo come Veneta, Arredo3, Arrex e Veneta
Quello che conta è il rivenditore ed il buon montaggio.

Re: Cucina: emozione o ragione?

#3
Che io sappia L'Ottocento è il lusso delle cucine in legno, classiche. Facile arrivare a 30.000 euro e più, ma poi dipende dalla configurazione scelta.

Io pensavo di fare un living poi anche per ragioni di costi di ristrutturazione ho lasciato la cucina separata e devo dire che credo di aver fatto la scelta giusta.
Da me il living sarebbe stato un po' sacrificato mentre credo che sia una bella soluzione per spazi MOLTO ampi, come nei cataloghi tanto per capirci.
Senza considerare che non mi va di sistemare tutto e subito e che quando cucino gli odori restano confinati in cucina, mentre il living se li prenderebbe tutti salvo avere una cappa professionale con tutti i pro e contro (tra cui il prezzo).

Re: Cucina: emozione o ragione?

#4
lucarossi ha scritto: Living di L’Ottocento appartiene ad una fascia di prezzo alto.
Per quanto riguarda Stosa tutte le ante sono a forte spessore (22 cm) e hanno la cerniera Glass. Stosa ha un buon rapporto qualità prezzo come Veneta, Arredo3, Arrex e Veneta
Quello che conta è il rivenditore ed il buon montaggio.
Grazie per la risposta.
Si, sono consapevole della collocazione di fascia dei due prodotti. Mi chiedevo sulla base del nostro progetto (parete 370 cm più isola) quale esito dobbiamo aspettarci dal preventivo per la cucina Living di L’Ottocento. In altre parole: quanto costa orientativamente per metro di sviluppo?

Re: Cucina: emozione o ragione?

#5
klw ha scritto: Che io sappia L'Ottocento è il lusso delle cucine in legno, classiche. Facile arrivare a 30.000 euro e più, ma poi dipende dalla configurazione scelta.

Io pensavo di fare un living poi anche per ragioni di costi di ristrutturazione ho lasciato la cucina separata e devo dire che credo di aver fatto la scelta giusta.
Da me il living sarebbe stato un po' sacrificato mentre credo che sia una bella soluzione per spazi MOLTO ampi, come nei cataloghi tanto per capirci.
Senza considerare che non mi va di sistemare tutto e subito e che quando cucino gli odori restano confinati in cucina, mentre il living se li prenderebbe tutti salvo avere una cappa professionale con tutti i pro e contro (tra cui il prezzo).
Grazie.
Interessante la riflessione circa gli spazi.

Se posso chiedere, quale cucina avete scelto per la vostra ristrutturazione?

Re: Cucina: emozione o ragione?

#6
Da quello che ho letto nel forum, non si calcola il prezzo al metro lineare.
Una base semplice può costare un quinto di una base con cassetti e cestoni, una colonna può costare anche mille euro. Tuttavia in una cucina un minimo di cassetti e cestoni servono. Poi il prezzo dipende anche dal top, dal materiale delle ante, dal tipo di apertura,dagli elettrodomestici, meccanismi particolari.
Sul prezzo di quella marca sinceramente non posso sbilanciarmi, ma ti assicuro che costa di più di una di quelle marche che ti ho citato.
Io al posto tuo valuterei i rivenditori nella tua zona, senza fossilizzarmi sul marchio ma sull'affidabilità del rivenditore e del buon montaggio.

Re: Cucina: emozione o ragione?

#7
lucarossi ha scritto: Da quello che ho letto nel forum, non si calcola il prezzo al metro lineare.
Una base semplice può costare un quinto di una base con cassetti e cestoni, una colonna può costare anche mille euro. Tuttavia in una cucina un minimo di cassetti e cestoni servono. Poi il prezzo dipende anche dal top, dal materiale delle ante, dal tipo di apertura,dagli elettrodomestici, meccanismi particolari.
Sul prezzo di quella marca sinceramente non posso sbilanciarmi, ma ti assicuro che costa di più di una di quelle marche che ti ho citato.
Io al posto tuo valuterei i rivenditori nella tua zona, senza fossilizzarmi sul marchio ma sull'affidabilità del rivenditore e del buon montaggio.
Grazie lucarossi.
A dirla tutta ci siamo innamorati di quella cucina in particolare (Il modello Living) non tanto del marchio, infatti altri modelli di L’Ottocento non me li metterei in casa.
Ti ringrazio per i consigli, alcuni marchi da te citati proprio non li conoscevo mentre sono andato in uno store di Veneta Cucine ma non mi sono nemmeno fatto fare il preventivo perché non ho avuto il giusto feeling.

Re: Cucina: emozione o ragione?

#9
Una cucina L'Ottocento non la riproduci con marche che sono 2 livelli di qualità indietro. Esteticamente magari ti ci puoi avvicinare ma la qualità del prodotto è tutt'altra cosa.
E' un marchio di nicchia sia per il costo, sia perché le cucine classiche non vanno più per la maggiore da parecchio tempo e un living con quello stile si porta dietro anche quello del resto della stanza se non della casa tutta. Insomma deve piacere.
Chi sceglie marchi di fascia molto alta sa già di poter contare su un budget importante ma se scoprisse di non voler spendere quei soldi non gli consiglierei di fare una replica da "vorrei ma non posso".

DJ Larrey, personalmente ho scelto Stosa e anche la linea più economica. Mi sono concesso solo qualche cestone e un paio di pensili ad apertura verso l'alto. Pagata pochissimo e per ora va più che bene. Ma con riferimento al titolo di questa discussione io ho scelto con la ragione, non con l'emozione.
Se avessi avuto un budget elevato però non avrei scelto né L'Ottocento, né Stosa ma una cucina interamente in acciaio (lo adoro!) o almeno con top e alzatina in acciaio di qualità. Questo sempre perché posso pure decidere di spendere molto ma sempre facendo riferimento alla ragione. Per come e quanto cucino sarebbe la scelta migliore nell'ottica di poterla pure "maltrattare" ma senza rischio di danneggiarla. Una cucina in acciaio (buono) è eterna.

Re: Cucina: emozione o ragione?

#11
Grazie per i vostri interventi.
Io mi trovo abbastanza in sintonia con klw:
qualora decidessi di non voler investire su una cucina di fascia alta non cercherei di riprodurla in versione “low-cost”, mi sembra una strada molto stretta da percorrere e dagli esiti assai incerti soprattutto sotto l’aspetto emozionale.
Insomma se deciderò di cambiare strada lo farò senza guardarmi alle spalle ma sempre cercando di tenere conto delle nostre inclinazioni che vanno per materiali naturali e linee non troppo contemporanee. Le astronavi a noi non piacciono. Siamo vecchi dentro :mrgreen:

Re: Cucina: emozione o ragione?

#12
Scusate ma provo a sollecitare il confronto, sono un totale neofita ed ho bisogno di elementi per decidere: qualcuno ha esperienza con i marchi di cui ho parlato nei precedenti messaggi o con altri appartenenti alle rispettive (diverse) fasce di mercato? Per dare l’idea in due righe: siamo per linee più classiche che moderne e per materiali più naturali che sintetici e la nostra cucina sarà comunicante con lo spazio giorno.
Grazie.

Re: Cucina: emozione o ragione?

#13
Tutti i marchi indicati vanno bene, sfoglia i cataloghi che trovi sui rispettivi siti. Che la cucina si chiami Pippo o Davide non è un problema almeno su quei marchi di fascia popolare.Come già detto quello che conta è il rivenditore e il montaggio. Che zona sei?

Re: Cucina: emozione o ragione?

#14
Concordo sul fatto che una cucina ben riuscita dipenda in maniera preponderante dal rivenditore.
Costui sarà quello che farà il progetto della cucina sentite le vostre esigenze estetiche, funzionali e di budget. Quindi se verrà fuori una cucina bella, ben integrata nel tuo ambiente e anche funzionale potrai dire grazie al rivenditore/progettista.
Poi il rivenditore è anche colui che manderà una squadra di operai a montarti la cucina e questo è un altro aspetto critico. Qui nel forum ci sono diverse persone che hanno postato cucine appena montate con difetti orribili.
Il rivenditore sarà anche il tuo punto di riferimento se qualcosa dovesse andare storto o se avessi nuove esigenze.

Ma la domanda delle domande è: come fai a sapere se quella brava persona che ti trovi di fronte in uno showroom è anche un bravo rivenditore/progettista? Non lo puoi sapere. Allora una volta individuate 2-3 persone che ti ispirano fiducia fai una ricerca online per vedere opinioni e recensioni (se ne trovi). Informati anche col passaparola di persone che hanno cucine di target simile alla tua. Puoi chiedere qui sul forum se nella tua zona qualcuno conosce mobilieri da consigliare.
Alla fine però andrai a fortuna.
Mi verrebbe da pensare che se ti rivolgi a marchi di fascia molto alta come Arclinea, Boffi, ecc è più facile trovare persone molto esperte e preparate, ma non lo darei per scontato e comunque chi vende cucine di fascia alta come Valcucine magari vende anche marchi di fascia più bassa, eppure la competenza è la stessa (mi viene facile l'esempio di Cla56, stimatissmo utente professionale di questo forum).

Re: Cucina: emozione o ragione?

#15
klw ha scritto:
09/06/20 14:28
...
Mi verrebbe da pensare che se ti rivolgi a marchi di fascia molto alta come Arclinea, Boffi, ecc è più facile trovare persone molto esperte e preparate, ma non lo darei per scontato e comunque chi vende cucine di fascia alta come Valcucine magari vende anche marchi di fascia più bassa, eppure la competenza è la stessa (mi viene facile l'esempio di Cla56, stimatissmo utente professionale di questo forum).
per il poco che ho visto di persona i rivenditori dei marchi più costosi mi sono sembrati i più preparati e disponibili, anche se il progetto definitivo alla fine l'ho fatto fare solo al mio arredatore di fiducia...però lo si vede da subito, basta parlarci un po' e sentire che propongono per capire se quello che hai davanti è preparato oppure no (la questione montatori la si vede solo in fase di montaggio o per passaparola comunque). mi sono trovato molto bene con il rivenditore arclinea e con quello ilve (a questo non ho chiesto info su una cucina ma solo su degli eldom, ma si vedeva che era molto preparato ed appassionato)...abbastanza bene con siematic (anche se ho solo chiesto delle info)

scendendo di fascia mi sono trovato sempre meno bene (a volte comunque molto disponibili e gentili ma mancavano di preparazione) fino ad arrivare a totali incompetenti che volevano solo vendere una cucina a caso il prima possibile.

i venditori multi marca che mi sono capitati e che vendevano anche marchi di fascia alta mi hanno fatto una buona impressione.

sono comunque assolutamente convinto che ci siano marchi più economici con rivenditori eccellenti, solo forse sono più rari...magari perchè chi spende tanto pretende tanto e chi spende "poco" pretende meno