Sono "esterrefatto" dalla pubblicazione delle intercettazioni, un fatto intollerabile" perché "ciò che è segreto deve rimanere segreto". Replica indignato il ministro dell'Interno Amato sull'inchiesta di Potenza e la
presunta consegna a giornalisti di password per entrare nei documenti della procura. Il ministro della Giustizia Mastella ha fatto sapere di avere quasi pronto un disegno di legge sulle intercettazioni.
Amato replica stizzito
"Sono esterrefatto da ciò che accade in Italia e mi dicono che accade da molto tempo - sottolinea Amato - si tratta di una prassi talmente consolidata che alcuni giornalisti mi dicono che
esistono contratti di fatto tra cronisti e chi fornisce le notizie e collegamenti tra procure e giornali per cui viene data al giornalista una password per entrare nel momento in cui un atto viene dato ai difensori".
Parole che scatenano subito la reazione dell'ex Guardasigilli Castelli. "Amato dica tutto ciò che sa, faccia i nomi di chi gli ha fornito queste notizie e formalizzi tutto ciò alla procura competente". La risposta arriva in serata, con una nota del Viminale in cui il ministro precisa di aver inviato al ministro della Giustizia Mastella "la comunicazione ricevuta dal prefetto di Potenza circa la diffusione tra giornalisti della password di accesso ai documenti della procura".
Mastella prepara Ddl e manda gli ispettori
Il Consiglio dei ministri valuterà "al più presto" un disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche. L'annuncio del ministro della Giustizia Clemente Mastella arriva poco dopo le forti critiche di Amato. Il ddl che il Guardasigilli presenterà al Consiglio dei ministri prevede tra l'altro modifiche legislative per introdurre "adeguate sanzioni pecuniarie a carico di testate giornalistiche che pubblichino in modo illegittimo documenti coperti dal segreto istruttorio" e "dà attuazione alla legge sulla privacy, in sintonia con le iniziative assunte dall'ufficio del Garante". "Il problema delle intercettazioni esiste - dice Mastella - e va affrontato al più presto in Parlamento per arrivare ad una soluzione condivisa".
Il ministro ha poi deciso di rimandare gli ispettori a Potenza per continuare gli accertamenti sull'operato dei magistrati dopo le polemiche sorte in merito all'inchiesta che ha portato all'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia. Fino a questo momento gli '007' di Largo Arenula non erano a conoscenza di quanto comunicato dal prefetto di Potenza al ministro dell'Interno Giuliano Amato, e cioè che tra i giornalisti fosse diffusa la password di accesso ai documenti della procura. Sarà questo un aspetto che dovrà essere approfondito.
Gli ispettori hanno fino ad ora ricevuto notizie sull'esistenza di una sorta di "mercato dell'intercettazione", vale a dire che tra i giornalisti vi fosse un'ampia circolazione dei documenti della procura. Se gli ispettori del Guardasigilli Mastella dovessero ravvisare un aspetto penalmente rilevante in merito a quanto denunciato dal prefetto di Potenza, allora la procura di Catanzaro sarebbe investita del caso.
[/b]
Ciumbia Cla', ma che giornali leggi? L'album delle figurine delle case?