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#106
il problema secondo me sarebbe da girare sulla qualità dele scuole e dei relativi insegnanti che purtroppo riscontro molto abbassata
la media dei tesisti che mi capitano tra le mani sono delle belle "zucche" (liceali, eh...)

#107
[quote="anabellita

in effetti, non capisco proprio come ci possa essere una laurea in "lingue"... mica è una disciplina la lingua... :roll: posso capire una laurea in filologie... ma.... in lingue?! :shock: che significa? si, sai parlare... e poi? quello lo sanno tutti, è il minimo indispensabile.. ma poi cosa sai fare?
[/quote]

:shock: Oibò, come laureata in lingue qui mi sento "chiamata in causa" :wink:

Chiedi cosa sa fare uno che ha studiato lingue...
Dunque, uno che ha fatto un'università come la mia, oltre a parlare le lingue straniere che ha scelto (2 o 3), ha anche studiato la letteratura (un sacco di letteratura, pure troppo :? ), la civiltà, la storia ecc. dei paesi in cui si parlano quelle lingue. Ah, poi ci siamo studiati anche filologia e glottologia, due materie che mi piacevano anche un sacco (ho fatto la tesi in glottologia), ma assolutamente inutili al lato pratico.
Poi ci siamo fatti esami di letteratura italiana, storia, geografia ecc.

Insomma, lo sbocco lavorativo ideale per una laurea come la mia sarebbe l'insegnamento in un liceo, ovviamente visto che possibilità ce ne sono ben poche, si può ripiegare su altri tipi di insegnamento oppure sugli uffici esteri che apprezzano molto chi sa le lingue.
Invece uno che ha fatto una scuola per interpreti e traduttori ha imparato ad usare le lingue per tradurre, ha imparato e messo in pratica i vari tipi di interpretariato ecc.

Ora al di là di questa spiegazione forse inutile, secondo me materie come le lingue o l'informatica sono sì materie trasversali che tutti devono padroneggiare un minimo, ma sono anche materie a cui ci si dedica e, in quest'ultimo caso, si imparano a conoscere in maniera molto più approfondita.

Ad esempio, io non ho mai studiato informatica, ma il computer lo so usare. So usare i programmi che mi servono, ma le mie conoscenze (esclusivamente pratiche) si fermano qui.
Uno che ha studiato informatica sa programmare, risolvere i problemi (è facile usare il PC quando funziona :wink: ), conosce anche la teoria, sa come è fatto un computer, sa dove deve intervenire.

Discorso analogo per le lingue. C'è differenza tra chi se la cava, più o meno bene, con una lingua e chi l'ha studiata in modo approfondito e conosce anche tutto quello che c'è intorno.
Qui tra l'altro distinguerei anche tra l'inglese, che tutti dovrebbero sapere almeno a sufficienza da cavarsela, e le altre lingue che, a mio avviso, si possono anche tralasciare se non si ha un particolare interesse.
Voglio dire se non sai l'inglese al giorno d'oggi sei messo molto male, ma se non sai il tedesco, il russo, lo spagnolo, beh, puoi anche vivere senza :wink:

#108
il mio moroso ha preso il diploma ragioniere ad una scuola privata (a pagamento). l'ha fatto x sua madre, per fare contanta lei, perchè x lei se non hai un pezzo di carta non sei nessuno. lui poi s'è messo a studiare i computer, in casa, smontava e rimontava, leggeva, capiva. da solo s'è fatto una cultura. è passato dal vendere i pc in negozio, all'assemblarli, al ripararli.
ora si occupa di telematica nelle banche. fa tutto. dai pc alle stampanti alla macchinetta che legge le banconote e gli assegni.
e l'hanno assunto subito a tempo indeterminato, al posto di tanti laureati ingegneria informatica che, però, non hanno un minimo di esperienza sul campo. tanta teoria e 0 pratica, fanno si che uno sappia tante cose, ma non le sappia poi mettere in pratica.
e lui gli ha fatto le scarpe a tutti.
e io sono orgogliosa del suo diploma "comprato" 8)
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#109
Anabellita credo che il fulcro sia proprio nella tua non conoscenza del sistema scolastico italiano.
I tuoi sono concetti bellissimi e condivisibili, ma non attuabili in Italia. Le tue specializzazioni ti hanno offerto molte possibilità lavorative, ma anche grazie alle tue 5 lingue! in Italia, nella maggior parte dei casi, non impari una lingua nella scuola dell'obbligo e superiori (escluso linguistici) se non ti paghi un corso extrascolastico. Ti riporto il mio esempio: studio inglese dalle elementari, ma se non foss eche l'azienda per la quale lavoro ora mi ha imposto 4 anni fa un corso intensivo (che frequento tutt'ora), non lo parlerei... alle superiori per 5 anni ho avuto 3 ore settimanali di inglese, durante le quali avremmo dovuto imparare grammatica, commerciale, storia, economia, geografia, folklore, letteratura UK in inglese (ovviamnete nessun accenno all'inglese americano oramai vitale....). a che pro? va bene la globalizzazione, ma a cosa mi serve studiare l'economia del Regno Unito (neppure degli USA) in inglese e contemporaneamente in Italiano? perchè quel tempo non lo si è speso per dialogare? ripeto questo è il mio caso, ma non credo che sia l'unico...
quindi capisci perchè il tuo discorso seppur bellissimo non è attualmente condivisibile dal lato pratico?
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#110
io sono in accordo con ana e le scuole in maggioranza le ho fatte qui...
premetto che adesso lo studio delle lingue e del pc è decisamente migliore di quando andavamo a scuola noi ...lo vedo con i miei nipotini...
cmq si penso che si potrebbe fare di più...ma quel che temo fortemente e nel quale appoggio in pieno ana è che un istituto tecnico ( almeno che non si tratti di ragazzi che sono certissimi di non aver voglia di studiare oltre...anzi potend scegliere si fermerebbero alle medie) è molto più limitativo di un liceo. Il liceo non serve? Bha penso che il compito primario della scuola sia proprio quello di formare le menti ...cosa mi serve un 18enne che sa usare il pc parla le lingue e non sa che cosa cavolo dirmi? O ignora chi era cicerone, o che non ha mai letto Il principe? Cosa inutili? Non direi.....per diventare un cittadino responsabile, avere un buon lavoro, essere utile alla società in senso lato serve anche questo...poi è ovvio ti serve usare un pc bene, sapere inglese, e magari spagnolo e altro, ma è come un perfezionamento su una base solida...ed è proprio la base a far la differenza....
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#111
Kalimeroxxx ha scritto:.... O ignora chi era cicerone, o che non ha mai letto Il principe?...
Kali... non ho mai letto il principe e ignoro "grosso modo" chi sia cicerone... (se vieni a roma ti posso fare da cicerone... ma me fermo li...)

mi sento un cittadino responsabile, cerco di avere un buon lavoro, provo ad essere utile alla società anche se andiamo sempre più verso il mors tua vita mea... (visto quanti siamo)...

percarità Kali sono belle parole, è bello che tu lo pensi e che ci siano persone che la pensano come te...
ma purtroppo...a malinquore... va constatato che i valori riecercati in un persona... oggi e ancor più domani sono altri..
per campare bisogna lavorare... per lavorare... bisogna accettare tutto questo...
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#112
Kalimeroxxx ha scritto:io sono in accordo con ana e le scuole in maggioranza le ho fatte qui...
premetto che adesso lo studio delle lingue e del pc è decisamente migliore di quando andavamo a scuola noi ...lo vedo con i miei nipotini...
cmq si penso che si potrebbe fare di più...ma quel che temo fortemente e nel quale appoggio in pieno ana è che un istituto tecnico ( almeno che non si tratti di ragazzi che sono certissimi di non aver voglia di studiare oltre...anzi potend scegliere si fermerebbero alle medie) è molto più limitativo di un liceo. Il liceo non serve? Bha penso che il compito primario della scuola sia proprio quello di formare le menti ...cosa mi serve un 18enne che sa usare il pc parla le lingue e non sa che cosa cavolo dirmi? O ignora chi era cicerone, o che non ha mai letto Il principe? Cosa inutili? Non direi.....per diventare un cittadino responsabile, avere un buon lavoro, essere utile alla società in senso lato serve anche questo...poi è ovvio ti serve usare un pc bene, sapere inglese, e magari spagnolo e altro, ma è come un perfezionamento su una base solida...ed è proprio la base a far la differenza....
ma pensate veramente che nei vari ITIS ITC ecc ecc non si studino? non li studierai in lingua originale, ma li studi...
io oltre ai classici (e comunque parliamo di programmi ministeriali non di prof "diversi") ho studiato i grandi italiani (parafrasando Foscolo, Tarchetti, Cecco Angiolieri, Monti, Alfieri, Ungaretti, Montale, D'annunzio) e gli stranieri (Keats, Byron e Shelley, Wordsworth, Baudelaire, Verlaine...) e capolavori della letteratura (Alfieri, Manzoni, Beccaria, Conrad, Marquez, Deledda, Verga, Pirandello..) ma solo per citarne alcuni! insomma non mi pare proprio un bagaglio culturale da buttare :wink:
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#113
BIZET ha scritto: Lui ottiene buoni risultati in tutte le materie, ama tanto leggere e ha tanta passione per la storia, un po' meno per la matematica.
Ha un enorme spirito critico ed è molto comunicativo.
Un giorno dice che farà lo scientifico un altro il classico, di sicuro è che non sa in ogni caso quello che lo aspetta.
Mi verrebbe spontaneo pensare per lui al classico, ma è così più impegnativo dello scientifico come dicono? Lo condanno a 5 anni di pomeriggi chiuso in casa ore e ore sui libri? E cosa mi dite del greco e del latino?
Ho letto solo qualche risposta qua e là quindi non entro nel merito della discussione.
Semplicemente, rispondo al primo post di Bizet dicendo classico.

Scrivi che a scuola va bene, che "ama tanto leggere e ha tanta passione per la storia, un po' meno per la matematica", quindi non mi sembra il caso di fargli mangiare pane e matematica.
Anch'io in terza media saltellavo fra classico e scientifico: sapevo che avrei voluto fare l'università ma non sapevo assolutamente cosa (quello non l'ho saputo fino al primo giorno di corso 8) ).

Sull'essere impegnativo... 'sta storia che una scuola è più difficile dell'altra non l'ho mai capita. Puoi uscire dal classico con un 36 preso a scarpate e uscire dalla ragioneria con un 60... dipende da quanto studi! Io mi sono diplomata bene al classico studiando in media 4 ore al giorno e non sono Einstein. Probabilmente, se mi fossi iscritta allo scientifico starei ancora mendicando un 6 in fisica, dipende dalla predisposizione che hai a certe materie.
Il greco e il latino secondo me servono e non poco perché fanno parte di quel mix di materie che davvero contribuiscono a darti quella che è un po' la "Unique Selling Proposition" del classico, la famosa "elasticità" (o metodo, o chiamalo come vuoi). Servono perché insieme al greco studi la letteratura greca, l'arte greca e la filosofia greca, senza le quali mettersi a tradurre una versione avrebbe molto poco senso. Idem per il latino.

Dopo la maturità, tutti quelli che hanno scelto di proseguire hanno superato senza problemi gli esami di ammissione alle varie facoltà. E ti dirò, gli ingegneri e i medici sono stati quelli che si sono laureati con maggiore successo.

Per il discorso lingue e pc... se fai BENE il classico con insegnanti in gamba, quando esci l'inglese lo sai a sufficienza e il pc lo sai usare quanto basta per la media (pensa se poi ti trovi un Mac :lo: ). Certo che non puoi pretendere di insegnare l'inglese o fare il programmatore, ma per qualsiasi altra posizione non parti così svantaggiato.

Se poi tuo figlio una volta diplomato decide che vuole fare il tornitore o il diplomatico, può scegliere: si iscrive all'Enaip o all'università, ma almeno ha la scelta.

Una cosa ritengo importante. Qualsiasi cosa scelga tuo figlio, che sia un liceo o l'istituto agrario, diffiderei da qualsiasi istituto che si propone come "sperimentale": il liceo che ho fatto io adesso è diventato "liceo classico sperimentale", così come un'altra scuola molto gettonata, il cosiddetto "liceo europeo sperimentale". Studi tre lingue, il diritto, il marketing, fai laboratori di recitazione al pomeriggio (così sei spigliato a parlare in pubblico, no??) e lodevoli iniziative come redigere depliant per l'APT locale... peccato che arrivi a 20 anni senza sapere gli schieramenti delle guerre mondiali (ma a cosa serve? tanto è passato :roll:) e scopri l'esistenza dei participi passati grazie ai quiz di Gerry Scotti. Insomma, valuta bene cosa c'è sotto a quello "sperimentale".
In bocca al lupo a tuo figlio :D
- Aspettando Godot -

#114
freejack74 ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:.... O ignora chi era cicerone, o che non ha mai letto Il principe?...
Kali... non ho mai letto il principe e ignoro "grosso modo" chi sia cicerone... (se vieni a roma ti posso fare da cicerone... ma me fermo li...)

mi sento un cittadino responsabile, cerco di avere un buon lavoro, provo ad essere utile alla società anche se andiamo sempre più verso il mors tua vita mea... (visto quanti siamo)...

percarità Kali sono belle parole, è bello che tu lo pensi e che ci siano persone che la pensano come te...
ma purtroppo...a malinquore... va constatato che i valori riecercati in un persona... oggi e ancor più domani sono altri..
per campare bisogna lavorare... per lavorare... bisogna accettare tutto questo...

free io parlavo in senso lato, è ovvio che poi ogni ragionamento vale in generale, ma nello specifico va applicato, e altrettanto ovvio che l'educazine familiare è principale anche rispetto a quella scolastica per formare un ragazzo....tu sei una persona con una mente sicuramente più aperta di tanti che "hanno letto il principe etc" la mia voleva essere solo una mezza provocazione...detto questo ritengo veramente che la cultura "in senso lato" sia importantissima ...non sufficiente nel mondo nel lavoro, ma sicuramente fondamentale.....io non credo che in una persona si ricerchino "altri valori" ...ad es. quando cercavamo una segretaria per lo studio...certo era fondamentale che sapesse usare il pc...che parlasse inglese, francese e spagnolo, ma oltre a questo abbiamo valutato il suo modo di porsi, la sua cultura generale etc. tutte cose che concorrono quando se valutato per un posto...
poi se mi vieni a chiedere che mi importa se un muratore sa cos'è la catarsi ...io ti rispondo nulla, ma spero fortemente che importi a lui e magari anche a sto cavolo di stato...vistoc he un popolo ricco di cultura è anche un popolo libero :roll: :roll: ed io ci credo veramente
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#115
ela78 ha scritto:
ma pensate veramente che nei vari ITIS ITC ecc ecc non si studino? non li studierai in lingua originale, ma li studi...
io oltre ai classici (e comunque parliamo di programmi ministeriali non di prof "diversi") ho studiato i grandi italiani (parafrasando Foscolo, Tarchetti, Cecco Angiolieri, Monti, Alfieri, Ungaretti, Montale, D'annunzio) e gli stranieri (Keats, Byron e Shelley, Wordsworth, Baudelaire, Verlaine...) e capolavori della letteratura (Alfieri, Manzoni, Beccaria, Conrad, Marquez, Deledda, Verga, Pirandello..) ma solo per citarne alcuni! insomma non mi pare proprio un bagaglio culturale da buttare :wink:

no no io non lo penso anzi...abbiamo un'ottima educazione di base rispetto a tanti stati....io dicevo solo perchè nella maggioranza dei casi ritengo un liceo una scelta validissima... :roll: mi sa che non si era capito...sorry
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#116
Kalimeroxxx ha scritto:
free io parlavo in senso lato, è ovvio che poi ogni ragionamento vale in generale, ma nello specifico va applicato, e altrettanto ovvio che l'educazine familiare è principale anche rispetto a quella scolastica per formare un ragazzo....tu sei una persona con una mente sicuramente più aperta di tanti che "hanno letto il principe etc" la mia voleva essere solo una mezza provocazione...detto questo ritengo veramente che la cultura "in senso lato" sia importantissima ...non sufficiente nel mondo nel lavoro, ma sicuramente fondamentale.....io non credo che in una persona si ricerchino "altri valori" ...ad es. quando cercavamo una segretaria per lo studio...certo era fondamentale che sapesse usare il pc...che parlasse inglese, francese e spagnolo, ma oltre a questo abbiamo valutato il suo modo di porsi, la sua cultura generale etc. tutte cose che concorrono quando se valutato per un posto...
poi se mi vieni a chiedere che mi importa se un muratore sa cos'è la catarsi ...io ti rispondo nulla, ma spero fortemente che importi a lui e magari anche a sto cavolo di stato...vistoc he un popolo ricco di cultura è anche un popolo libero :roll: :roll: ed io ci credo veramente
Io sto in una multinazionale informatica e al giorno vengono decine e decine di persone per fare colloqui...
io per piarceri personali ogni tanto porto all'ufficio del personale qualche curriculum a mano...
A parte il fatto che le persone atte alla prima lettura di quel curriculum per farne una scrematura non le ritengo adatte a farlo, ti dico cosa leggono...

la data di nascita, il sesso, lo stato civile, e le conoscenze tecniche.
di 3 pagine di curriculum con interessi e hobby e quant'altro non gliene frega nulla.

e non credo sia così diverso altrove.
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#117
freejack74 ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:
free io parlavo in senso lato, è ovvio che poi ogni ragionamento vale in generale, ma nello specifico va applicato, e altrettanto ovvio che l'educazine familiare è principale anche rispetto a quella scolastica per formare un ragazzo....tu sei una persona con una mente sicuramente più aperta di tanti che "hanno letto il principe etc" la mia voleva essere solo una mezza provocazione...detto questo ritengo veramente che la cultura "in senso lato" sia importantissima ...non sufficiente nel mondo nel lavoro, ma sicuramente fondamentale.....io non credo che in una persona si ricerchino "altri valori" ...ad es. quando cercavamo una segretaria per lo studio...certo era fondamentale che sapesse usare il pc...che parlasse inglese, francese e spagnolo, ma oltre a questo abbiamo valutato il suo modo di porsi, la sua cultura generale etc. tutte cose che concorrono quando se valutato per un posto...
poi se mi vieni a chiedere che mi importa se un muratore sa cos'è la catarsi ...io ti rispondo nulla, ma spero fortemente che importi a lui e magari anche a sto cavolo di stato...vistoc he un popolo ricco di cultura è anche un popolo libero :roll: :roll: ed io ci credo veramente
Io sto in una multinazionale informatica e al giorno vengono decine e decine di persone per fare colloqui...
io per piarceri personali ogni tanto porto all'ufficio del personale qualche curriculum a mano...
A parte il fatto che le persone atte alla prima lettura di quel curriculum per farne una scrematura non le ritengo adatte a farlo, ti dico cosa leggono...

la data di nascita, il sesso, lo stato civile, e le conoscenze tecniche.
di 3 pagine di curriculum con interessi e hobby e quant'altro non gliene frega nulla.

e non credo sia così diverso altrove.

si ma poi fanno il colloquio e magari scelgono A e non B perchè A sa usare i congiuntivi :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#118
Kalimeroxxx ha scritto:
si ma poi fanno il colloquio e magari scelgono A e non B perchè A sa usare i congiuntivi :wink:
qui è più probabile che scelgano B e non A perchè si è presentata al colloquio in minigonna... (sono tristemente serio)

ma in genere ti assicuro che di congiuntivi azzeccati in questo ambiente non ne sento molti...

e comunque per appassionarsi alla letteratura... non si deve per forza di cose fare un liceo classico...
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#119
neanche per appassionarsi al pc... :roll:

io non sto insinuando che con uno ci si forma meglio o di più che con un altro. anche perchè non lo penso.

solo dico che: a) l'educazione non è uno strumento per cercare lavoro, b) la scelta del percorso scolastico non dovrebbe essere dettato dal mercato di lavoro (anche perchè fra 10 anni il mercato è cambiato), c) una formazione generalista fa più approfondimento sui contenuti e le capacità di tipo generale, d) se non sa cosa vuole studiare a settembre, ma perchè vi mettete tutti a pensare alla sua laurea?

e aggiungo, in risposta a domo: è vero che si può leggere filosofia a casa. e anche vero che si può imparare a fare l'elettricista più avanti :roll: certo, alcuni tipi di letture particolarmente impegnative non si fanno da soli, perchè lo studio in solitudine è molto più difficile e perchè avere qualcuno che ti indirizzi apre finestre e sveglia l'interesse.

ma questo non è il punto. il punto e perchè tutti escludono a priori il liceo, quanto la domanda iniziale era proprio di scegliere fra due tipi di licei? non conoscendo il ragazzo, faccio fatica ad immaginare cosa sarebbe più adatto per lui; tendo a pensare che la madre, anche se può sbagliare, ne saprà più di me. ad ogni modo, i commenti della madre sono l'unico elemento che ho in questo momento per giudicare e mi sembra arrogante non tenerne conto.

ah! e sottoscrivo tutto quanto detto da kali... e proprio ciò che dicevo sul sapersi presentare ed esprimersi oralmente e per scritto.

jenny, scusa, non era la mia intenzione denigrare la tua laurea. ciò che voi chiamate laurea in lingue, per noi sono lauree in filologia, come ho detto sopra ;)


in quanto al doppio corso: beh.. io ho studiato storia in spagnolo e storia in inglese, letteratura spagnola e letteratura nord-americana, matematica in inglese e matematica in spagnolo... cambiavano non solo i contenuti, ma proprio l'approccio ad essi. mi obbligava a trovare vocabolario adatto ad esprimermi in entrambe le lingue ed a leggere bibliografia diversa...

mia sorella, invece, ha fatto il doppio corso francese-inglese. stesso discorso. anzi, devo dire che mi sembra formata parecchio più "rotondamente" di me... :roll:

il fatto è: l'unica cosa che sappiamo e che li piace studiare, che li piace la storia e molto di meno la matematica. ma perchè incaponarsi con che non deve studiare storia, che deve fare cose più tecniche, e che leggere, che è un suo hobby è inutile? ma fateli fare ciò che li piace, no? :roll: non è mica la vostra vita scolastica che si sta decidendo qui, no?

#120
jenny, scusa, non era la mia intenzione denigrare la tua laurea. ciò che voi chiamate laurea in lingue, per noi sono lauree in filologia, come ho detto sopra ;)

Figurati, non c'è problema :wink:


il fatto è: l'unica cosa che sappiamo e che li piace studiare, che li piace la storia e molto di meno la matematica. ma perchè incaponarsi con che non deve studiare storia, che deve fare cose più tecniche, e che leggere, che è un suo hobby è inutile? ma fateli fare ciò che li piace, no? :roll: non è mica la vostra vita scolastica che si sta decidendo qui, no?

Guarda, secondo me il fatto è che alcuni hanno avuto l'impressione che Bizet avesse scelto il liceo senza magari valutare anche altre possibilità, come gli istituti tecnici, che possono comunque dare un'ottima preparazione.
Poi la discussione si è allargata alle esperienze personali dei forummisti, sul loro modo di intendere la scuola, la cultura ecc. :wink:

In ogni caso è vero che noi non conosciamo la situazione, a parte quello che ci ha detto Bizet, e quindi facciamo fatica a dare consigli precisi.
Come detto, credo che la cosa migliore sarebbe parlare con gli insegnanti del figlio e visitare quante più scuole possibile e poi...lasciare che sia lui a fare la sua scelta.