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domandone

#1
ma il wengè/moka/moro ... sinceramente, secondo voi, alla lunga stuferà???
a me piace tanto, anche perchè lo propongono in tutte le salse, ma ho paura che alla lunga nausei e nn lo si possa + vedere!!!

prima ero dell'idea "va bè, arredo la casa come mi piace senza menate se poi mi stuferò o meno" pensavo meglio una cosa che mi piaccia almeno oggi e nn + più domani , piuttosto che una che nn mi piace nè oggi ne tantomento domani....
ora però mi stanno venendo un po' di dubbi!!! ho paura che essendo una tinta così forte una volta passata di moda dia proprio il voltastomaco!!!
voi cosa dite?

#2
Considerando quello che costano i mobili forse è giusto porsi qualche problema. Poi dipende da quello che fai, finché è un tavolino o il mobile del bagno, chissenefrega!! Ma quando cominci a comprarti una cucina o la camera da letto che potrebbero durarti 15, 20 anni o più e che costano cifre considerevoli, allora io opterei per qualcosa di più "tradizionale" come ciliegio, noce, faggio o rovere.
Dipende sempre anche dalla disponibilità economica: se uno può permettersi di cambiare cucina ogni cinque anni, allora potrebbe giustamente osare un po' di più.

Ciao ciao! :)

#3
secondo me devi comprare quello che ti piace... che senso ha ora domandarti se passerà di moda..

io scelgo quello che mi piace... perchè scegliere colori tradizionali? sono colori già visti e stravisti anche quelli no..
There is no way to happiness, happiness is the way.

#4
anch'io trovo che la scelta debba essere legata ai gusti e nn alla moda...
ad ex a me nn piace il rovere e adesso fanno tutto in rovere!!
il discorso, secondo me, è di nn fare tutte le stanze uguali!!

#5
sicuramente devi scegliere quello che ti piace di più... è vero che a volte i nostri gusti sono un po pilotati dalle mode (ti lasci affascinare dalle immagini delle riviste, dai negozi ecc..), quindi, secondo me, per la scelta di parti importanti (cucina, camera ecc..) va valutata bene la scelta e magari evitare cose troppo particolari o troppo azzardate (naturalmente il discorso non vale nel caso in cui uno si possa permettere di cambiare arredamento appena cambia idea). Cmq non abbandonerei il wengè solo perchè va di moda se ti piace molto.

#6
Dubbio che è venuto anche a me rivendendo una camera di una parente tutta laccata nera... appena presa era di gran moda e considerata bellissima, ora mi viene uno sturbo quando ci entro! Però pensare di non prendere una cosa che mi piace così tanto... (parlo del rovere moro o wengè)l'importante è forse non strafare.

#7
come ho già detto, anch'io prima ero dell'idea di prendere quello che mi piaceva senza considerare il fatto che prima o poi sarebbe passato di moda ... è un po' adesso che devo ordinare i mobili che ho scelto che mi viene qualche dubbio ... tipo la cucina, a vista sul soggiorno, l'ho scelta con basi in rovere moro e pensili chiari... è bellissima e penso starà benissimo col mio parquet chiaro... ma se fra 5 anni quelle basi così scure nn le potrò più vedere??!! specifico che nn avrò la possibilità di cambiare i mobili ogni 5 anni ma neanche fra 10 ... quelli che acquisto ora dovranno durare perchè faremo molti sacrifici per averli...

quanti dubbi oggi!!! ... sarà perchè mi hanno consegnato le chiavi e ho visto il mio sogno realizzato che vorrei che fosse tutto perfetto!!!

#8
Come ti capisco che ti vengono 100.000 dubbi....secondo me il wengé non ti stuferà...sarà perché piace anche a me! Ti dirò che tutto può stancare ad esempio io mi sono stufata di vedere il ciliegio ad esempio! mah 'importante che ti piaccia adesso e per un domani deciderai il da farsi ma come si dice non fasciamoci tanto la testa prima di sbatterla!

#9
Un'altra cosa.... io penso che dipenda molto anche dal carattere... c'è chi è stufarello e chi meno... e chi per niente e non cambierebbe mai quello che ha...

Re: domandone

#10
SARA ha scritto:ma il wengè/moka/moro ... sinceramente, secondo voi, alla lunga stuferà???
a me piace tanto, anche perchè lo propongono in tutte le salse, ma ho paura che alla lunga nausei e nn lo si possa + vedere!!!

prima ero dell'idea "va bè, arredo la casa come mi piace senza menate se poi mi stuferò o meno" pensavo meglio una cosa che mi piaccia almeno oggi e nn + più domani , piuttosto che una che nn mi piace nè oggi ne tantomento domani....
ora però mi stanno venendo un po' di dubbi!!! ho paura che essendo una tinta così forte una volta passata di moda dia proprio il voltastomaco!!!
voi cosa dite?
Secondo me non ci sono dubbi: stuferà, e anche presto.
Ma a mio parere - la penso diversamente dalla maggioranza, credo - qualsiasi cosa stufa se è troppo coordinata e omogenea. Se uno prende "la camera", tutta della stessa marca o modello, con tutti i pezzi pensati e comprati insieme, ne esce fuori un insieme necessariamente "datato": oggi magari sembra bellissimo e moderno, poi fra un po' di anni non si regge più (salvo riacquistare valore fra una cinquantina d'anni, se non è stato rottamato prima). A me piacciono le case costruite un po' per volta, cercando di combinare stili e colori diversi, e che soprattutto abbiano modo di "crescere" e "modificarsi" man mano che cambiano non solo le mode ma le esigenze e le abitudini di vita delle persone che le abitano.

Re: domandone

#11
celeste ha scritto:Ma a mio parere - la penso diversamente dalla maggioranza, credo - qualsiasi cosa stufa se è troppo coordinata e omogenea. Se uno prende "la camera", tutta della stessa marca o modello, con tutti i pezzi pensati e comprati insieme, ne esce fuori un insieme necessariamente "datato" [...]
hai espresso molto bene una cosa che sto' cercando di spiegare al mio ragazzo: anche io non amo le cose troppo "arredate", mi piace l'idea che ci sia qualcosa in grado di sorprendermi, che renda un ambiente/angolo particolare, fosse anche il como' della camera (o quello che sara') diverso da tutti gli altri pezzi: l'armonia data dall'eterogeneita' :D
Se i pezzi coordinati hanno tutti una stessa anima (per materiali, colori , stile), mi piacerebbe affiancarci elementi diversi, che li completino.
Ad es. la camera di Arion e JK (spero di non fare gaffes): letto e comodini in ferro battuto e cristallo, como' etnico scuro, armadio laccato bianco.
Al di la' dei gusti personali per i singoli oggetti, sono un bell'insieme armonioso

#12
In effetti credo si possa ottenere un ambiente fresco anche senza andare verso gli eccessi della moda. Il Wengè è sicuramente un colore attraente (ora), ma tra qualche anno farà la fine del nero lucido, del fuxia e di tutti quei colori che tanto ci attarevano e che ora danno un senso di vecchio (chi ricorda il palissandro o il mogano?).
Oggi penso si possa ricorrere ad un più consueto rovere chiaro o al tradizionale ciliegio, purchè non scuro o eccessivamente rossastro.
.... il tutto in attesa del ritorno del noce.......
:wink: :wink: :wink:
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#13
Lorena ha scritto:Dubbio che è venuto anche a me rivendendo una camera di una parente tutta laccata nera... appena presa era di gran moda e considerata bellissima, ora mi viene uno sturbo quando ci entro! Però pensare di non prendere una cosa che mi piace così tanto... (parlo del rovere moro o wengè)l'importante è forse non strafare.
Mi associo ... per esperienza ... vedi mia camera da letto laccata nera ... :cry:

#14
adri&anna ha scritto:
Lorena ha scritto:Dubbio che è venuto anche a me rivendendo una camera di una parente tutta laccata nera... appena presa era di gran moda e considerata bellissima, ora mi viene uno sturbo quando ci entro! Però pensare di non prendere una cosa che mi piace così tanto... (parlo del rovere moro o wengè)l'importante è forse non strafare.
Mi associo ... per esperienza ... vedi mia camera da letto laccata nera ... :cry:
Anna, ti assicuro che la tua è discreta, quella di cui parlo io è molto invadente!

#15
La moda del wenghe' nasce piu' che da un'idea, da un'esigenza utilitaristica delle industrie di arredamento e di chi, a monte di queste, commercia legname.
Nel varianti chiare del rovere (diciamo tutte quelle utilizzate prima della moda) lo sfrido del legname era una voce che gravava pesantemente sugli oneri di produzione in quanto rimanevano visibili macchie (di tannino prevalentemente), imperfezioni o parti non adatte alla lavorazione.
Pilotando la moda del wenghe' l'industria del legname ha potuto garantirsi un'ottimizzazione ed una resa delle risorse disponibili come mai era successo prima, potendo utilizzare, oltre la parte "pura" del legname anche la maggior parte degli scarti.
Dovendo tirare ad indovinare, non penso che questa moda sia una meteora, anche se forse la si sta spremendo un po' troppo.