cyberjack ha scritto:L'equilibrio tra i due estremi, noncuranza e vizio o egoismo ed educazione, lo decidono i singoli genitori... a nessuno è concesso di sapere chi fa bene e chi fa male...
vero, esistono la soggettività e il libero arbitrio
cyberjack ha scritto:50 anni fa i bambini venivano messi al mondo e non cagati di striscio, a 5 anni mungevano le mucche prima di farsi 5 km a piedi da soli per andare a scuola...
Oggi al primo accenno di lacrimuccia partono le coccole... Per un bambino "abbandonato" dai genitori, ce ne sono 2 che governano in casa, facendo il bello e il cattivotempo, schiavizzando i genitori con ricatti psicologici...
non così vero... mia nonna, nata e cresciuta in cascina, mi raccontava episodi vari su figli di vicini e conoscenti che avevano avuto problemi, e i bimbi venivano cagati, eccome. Certo, in maniera diversa, tramite anche la mobilitazione delle figlie di varie età, nonchè del marito di ritorno dai campi
è vero che l'educazione doveva sottostare a delle regole elementari e ben precise, rispondenti ai canoni della sopravvivenza, economica in primis, e quindi ognuno dava il suo contributo.
cyberjack ha scritto:L'educazione va impartita anche a costo di causare piccoli traumi e sofferenze?
Il genitore che accontenta, coccola e vizia il figlio in ogni istante pur di non sentirlo fare capricci e migliore o peggiore di chi lo lascia piangere 1 ora per imparare che non c'è nulla da aver paura nello stare da soli?
nella mia idea non devono esistere traumi, ma solo passaggi.
se il bimbo non COMPRENDE quello che il genitore vuole, la colpa non è del bambino. Se il genitore decide che il bimbo DEVE fare qualcosa, dovrebbe valutare imho OGGETTIVAMENTE cosa può portare, nel breve e nel lungo termine.
E, in tutte le situazioni che ho visto io, quindi solo una piccola parte, il bambino capriccioso è solo un bambino che richiede affetto in maniera spasmodica, un affetto che sente di non ricevere... gli scapaccioni sarebbero stati meglio ai genitori
Prima di criticare una persona, fai un miglio nelle sue scarpe. Almeno, se la critichi, sarai un miglio lontano. E avrai le sue scarpe.