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#151
Arion, io ho messo qualche soldino da parte da quando lavoro, ma solo perchè sto ancora a casa! E mi sono potutra comprare la macchina. Tu hai anche casa tua!

#152
è questo il punto... ci sono persone che si fanno il mazzo (passatemi il termine) da quando avevano 18 anni per andare avanti, per trovarsi un lavoro che anche se non soddisfa quantomeno sazia!!

Sinceramente credo che un laureato che ora ha qualche difficolta' per guadagnare bene con il lavoro che fa e che gli piace (e per il quale ha studiato tanto) è comunque piu' contento e soddisfatto di molte altre persone.

Tutto è relativo... dipende a cosa lo paragoniamo. Volevo soltanto dire questo.

#153
Beh, io non volevo mica offendere e non ce l'avevo con nessuno. Chiedo scusa se può essere sembrato così. E' che se ci penso mi viene una tale rabbia (ma ce l'ho con me stessa e non con voi).

Arion

#154
domovoy ha scritto:Scusate l'intromissione... e la voce un po' fuori dal coro....

Andare a lavorare a 18 anni dopo il diploma non è soltanto una FORTUNA come dite, perchè si mettono i soldi da parte....
è anche rinunciare al piacere dello studio (a me piaceva tanto studiare)...
è anche rinunciare alla vida da studente che è decisamente piu' piacevole....
è anche entrare nel mondo del lavoro quando tutti quelli che hai intorno ti guardano male perchè hai "SOLO 18 anni"...
è anche combattere con la strafottenza di alcune persone (lavorando per le banche se ne incontrano tante) che la seconda domanda che ti fanno è "in cosa sei laureata?" e se risono NIENTE smettono di parlarti perchè non ti considerano all'altezza.... anche se ne sai cento volte piu' di loro...

E' vero che la vita lavorativa di un laureato comincia a 30 anni, pero' è vero anche che i sacrifici che si fanno studiando (soprattutto se mantenuti) sono ampiamente ripagati dal divertimento di quegli anni e dalla strada in discesa che troveranno nell'ambiente di lavoro successivamente.

La mia forse è una visione parziale, cosi' come del resto la vostra, pero' posso assicurarvi che le scelte che si fanno (o che sei costretto a fare) hanno sempre dei pro e dei contro.

:wink:
Sono perfettamente d'accordo quando dici che lavorare già a 18 anni non è sempre una fortuna, nel senso che non sempre si tratta di una libera scelta ed è invece dettata da necessità oggettive. Però non mi sembra neanche giusto far passare la vita da studente per una vita all'insegna del divertimento. Di sicuro una buona parte degli studenti universitari impiega 8 anni a finire un corso di 4 perché è comodo fare un esame all'anno, studiando 1 mese e cazzeggiando per i restanti 11. Però ci sono anche tante persone che si laureano perfettamente in corso e che prendono l'università come un lavoro, proprio perché sono consapevoli che se i genitori gli pagano gli studi come minimo qualcosa in cambio lo meritano. Personalmente adoro studiare e mi reiscriverei di corsa all'università, ma se penso alla vita da studente non tornerei indietro: i sabati e le domeniche da passare sui libri, luglio e agosto idem, le ore perse in treno, le lezioni per terra nei cinema, le ore di attesa rimbalzati da una sede all'altra per parlare con un professore...
E poi che la strada nel mondo del lavoro sia in discesa non è sempre vero: sai quante volte tra una laureata e una diplomata scelgono la seconda perché "sa, come laureata saremmo obbligati ad inquadrarla ad un livello superiore...".
Per quanto riguarda quelli che ti valutano solo in base al titolo di studi, invece, credo che siano semplicemente persone estremamente ignoranti.
Insomma, credo che come hai detto tu, ci sono i pro e i contro in TUTTE le situazioni. :wink:

#155
Io ci sono andata un po' dura... spero di non averci fatto rimanere male nessuno.... :oops: :oops:
Ogni tanto dovremmo vederlo mezzo pieno il nostro bicchiere... non sempre mezzo vuoto....

Arion tu non hai nulla da rimproverarti! Hai fatto quello che potevi, ed hai solo 24 anni! Hai una vita davanti... tutto il tempo per trovare un lavoro piu' comodo da raggiungere (2 ore sono proprio tante anche per roma!) e per prenderti la laurea che sogni!
Io ne ho 28... e ancora qualche volta penso che potrei segnarmi all'universita! Certo una facolta' con poche petrese... pero' non si sa mai! :D

#156
perdonatemi l'intromissione però credo sia giusto guardare in faccia la realtà.
oggi è molto difficile trovare lavoro e se facciamo bene i conti laureati ce ne sono tantissimi quindi non si può nemmeno pretendere che uno, solo perchè è laureato, trovi immediatamente lavoro e soprattutto ben pagato!
Il fatto che abbia studiato di più comporta dei sacrifici è vero ma sono sacrifici diversi da chi non ha potuto o voluto continuare gli studi dopo le superiori. Io credo che a volte sia necessaria un po' più di umiltà ( non dico di accettare passivamente tutto quello che ci viene imposto) ma non si può considerare una persona eccellente e brillante solo ed esclusivamente perchè ha studiato... solo la pratica e il tempo possono dimostrare le abilità delle persone... quante menti meravigliose sono eccelse nello studio ma poi mancano di concretezza e non riescono a combinare nulla! Come tutte le cose ci vorrebbe una via di mezzo :?
Mi rendo conto che è un messaggio un po' contorto... ma portate pazienza le idee mi frullano in testa ma ho grosse difficoltà ad esprimermi in questo periodo :roll:

#157
io mi sono fermata alle superiori per scelta....non ne avevo più voglia, ho studiato così tanto che l'idea di continuare mi dava la nausea.
Sinceramente se avessi trovato lavoro per quello che ho studiato, sarei stata contenta (ragioniera con specializzazione in programmazione di computer), ma purtroppo non è andata così...comunque ho smesso da tempo di lamentarmi del mio lavoro, perchè, per quanto sia lontano dal mio tipo di lavoro ideale, in fondo al mese mi da il mio stipendiuccio che, con impegno e dedizione soprattutto dei primi 3 anni, adesso è diventato accettabile.

Ogni tanto però ci penso e vorri tanto aver continuato a studiare...per cultura personale, per sentirmi più "intelligente"...... quando mio marito lo chiamano "ingegnere" mi dico "che bello!, anche io vorrei sentirmi importante" sembra sempre che lo trattino con maggior rispetto di me....
Magari sono solo mie sensazioni, ma....ci penso spesso.

Una volta stavo parlando con uno (antipatico :evil: ) tutto parole e niente pratica e mi parlava delle teorie keynesiane... e io portavo avanti il discorso conoscendo (dai miei studi) cio di cui stava parlando, poi mi fa "ma te sei laureata?" e io: "no ho fatto ragioneria..." e allora lui "...a va beh allora non puoi capire..." :evil: non aggiungo altro.

#158
monica396 ha scritto: Sono perfettamente d'accordo quando dici che lavorare già a 18 anni non è sempre una fortuna, nel senso che non sempre si tratta di una libera scelta ed è invece dettata da necessità oggettive. Però non mi sembra neanche giusto far passare la vita da studente per una vita all'insegna del divertimento. Di sicuro una buona parte degli studenti universitari impiega 8 anni a finire un corso di 4 perché è comodo fare un esame all'anno, studiando 1 mese e cazzeggiando per i restanti 11. Però ci sono anche tante persone che si laureano perfettamente in corso e che prendono l'università come un lavoro, proprio perché sono consapevoli che se i genitori gli pagano gli studi come minimo qualcosa in cambio lo meritano. Personalmente adoro studiare e mi reiscriverei di corsa all'università, ma se penso alla vita da studente non tornerei indietro: i sabati e le domeniche da passare sui libri, luglio e agosto idem, le ore perse in treno, le lezioni per terra nei cinema, le ore di attesa rimbalzati da una sede all'altra per parlare con un professore...
E poi che la strada nel mondo del lavoro sia in discesa non è sempre vero: sai quante volte tra una laureata e una diplomata scelgono la seconda perché "sa, come laureata saremmo obbligati ad inquadrarla ad un livello superiore...".
Per quanto riguarda quelli che ti valutano solo in base al titolo di studi, invece, credo che siano semplicemente persone estremamente ignoranti.
Insomma, credo che come hai detto tu, ci sono i pro e i contro in TUTTE le situazioni. :wink:
Sicuramente è faticoso studiare!! MA a me è sempre piaciuto quindi non riesco a vederlo solo come un sacrificio.

In ogni caso il mio era un discorso generico, non posso lamentarmi per cio' che faccio... potrei star meglio, soprattutto economicamente, pero' il mio lavoro (ultimamente leggermente meno, ma forse è solo lo stress che ho per la casa) mi piace e mi permette di studiare e di fare cose nuove ogni giorno.
Ma ci sono tante, troppe, persone che fanno dei lavori che non gli piacciono e che oltretutto non sono pagate come dovrebbero.

Ovviamente spero che tutti riuscirete (riusciremo) a raggiungere gli obiettivi lavorativi che vi prefiggete, ma soprattutto spero che non smettiate di crederci e di inseguirli.... pero'.... qualche volta guardate anche la medaglia dall'altra parte e siate contenti di voi stessi e di cio' che avete fatto... con dura fatica.... ma che avete gia' realizzato. E' molto... dovreste esserne gia' fieri.
:oops:

#159
Estratti.Naturali ha scritto:Ogni tanto però ci penso e vorri tanto aver continuato a studiare...per cultura personale, per sentirmi più "intelligente"......

poi mi fa "ma te sei laureata?" e io: "no ho fatto ragioneria..." e allora lui "...a va beh allora non puoi capire..." :evil: non aggiungo altro.
anche io provo i tuoi stessi sentimenti .... lo dicevo anche prima ... io devo dire LICENZA MEDIA ... analfabeta è quasi uguale ...

#160
Ieri sera avevo fatto un intervento lunghissimo su questo argomento, poi ho deciso di cancellarlo per non affendere la sensibilità di qualcuno...
Fatto sta che quello che ho dentro non lo riesco a nascondere, specialmente leggendo di tutti questi "problemi".
Io credo che chi ha veramente VOGLIA di farsi il mazzo non ha problemi nè a trovare lavoro, nè a tenerlo, nè ad avanzare di carriera nè a guadagnare quello che gli spetta.
L'unico VERO problema è la voglia di farsi il suddetto "mazzo".
Io negli ultimi 10 anni ho fatto praticamente tutti i lavori che volevo fare, dal venditore porta a porta all'insegnante, e da tutti questi lavori ho imparato tantissimo.
Ma ce l'ho fatta perchè non aspettavo che "qualcuno riconoscesse quello che valgo" nè, sopratutto, aspettavo che "il lavoro bello piovesse dal cielo".
Per poter essere competitivo mi sono dovuto trasferire a Milano, a Venezia, a Firenze, a Londra, a New York... Non mi sono fermato un attimo! Ed in tutti qesti casi mi sono dovuto "stra-arrangiare" facendo sacrifici, condividendo monolocali con altre 3 persone, scegliendo di abitare in provincia a 40 km dal posto di lavoro per spendere meno...
Adesso, dopo il popò che mi sono fatto, ho una posizione che gran parte dei miei coetanei si sognano la notte... non me ne vanto, ma riconosco che per sentirsi appagati non ci si può semplicemente limitare a fare il proprio dovere.
Se fai il tuo dovere viene trattato esattamente come DEVI essere trattato. Se fai le cose per passione, vieni trattato con passione. è inutile (OPINIONE PERSONALISSIMA) stare fermi ad aspettare che qualcosa cambi...

Io mi sono fatto questo discorso: "Non credo di essere l'unica persona al mondo a saper fare una certa cosa, e sicuramente ci sarà sempre chi saprà fare meglio di me... quindi la mia unica occasione è quella di imparare a fare MOLTE cose e di impegnarmi in tutte... magari tutte non mi serviranno, ma faranno di me una persona più completa e interessante".
Bhè, credo abbia funzionato ed ora non ho particolari preoccupazioni per il mio presente o per il futuro.

Certo che se avessi detto: "Dato che ho passato anni a studiare Lingue e culture orientali adesso non vado certo a scaricare i sacchi il sabato mattina" magari non sarei dove sono....
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#161
Estratti.Naturali ha scritto: Sinceramente se avessi trovato lavoro per quello che ho studiato, sarei stata contenta (ragioniera con specializzazione in programmazione di computer),
Anche io ho fatto la stessa scuola... volevo continuare e fare ing. gestionale e nello specifico progettazione software.
Prima di potermi iscrivere all'universita' ho trovato un lavoro, o meglio il lavoro ha trovato me (ancora non avevo avuto l'esito dell'esame!), in una societa' che fa software per le banche.
Era cio' che volevo fare... anche se da diplomata purtroppo lo posso fare ad un livello piu' basso (inutile fingere... se da un funzionario di banca ti presenti senza un ING. davanti al nome non conti niente).... li' per li' volevo quasi rinunciare, ma per studiare avrei comunque dovuto lavorare (i miei non mi avrebbero mantenuta) e oltretutto non volevo sentire le lamentele dei miei genitori.... cosi' ho deciso di fare la selezione pensando.... "tanto ti pare che prendono me?"... si.... cosi' sono entrata con l'idea di studiare contemporaneamente.... ma in una facolta' con l'obbligo di frequenza e i cui corsi serali cominciavano alle 16.00, con 10 ore in media di lavoro al giorno... è stato impossibile.

Ma il sogno c'è ancora..... :oops:

#162
domovoy ha scritto:pero'.... qualche volta guardate anche la medaglia dall'altra parte e siate contenti di voi stessi e di cio' che avete fatto... con dura fatica.... ma che avete gia' realizzato. E' molto... dovreste esserne gia' fieri.
:oops:

Io mi lamento e poi mi dico: ma intanto un lavoro ce l'ho e il boss quando è ora paga senza problemi, vuoi mettere la fortuna! C'è gente che non lavora (quanto ho penato prima di trovare questo posto) e c'è gente che lavora e non viene pagata! Le soddisfazioni le cerco in altri ambiti, se nel lavoro non ne ho.

#163
Cyber, mi sembrava mancasse il tuo intervento. La tua storia la ricordavo, tu sei da ammirare, ma devi capire che non tutti possono o vogliono fare come te. Le occasioni della vita sono diversa e i caratteri, soprattutto, sono diversi.
Io non mi offendo di certo per le tue parole.

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Ma tu come la tratti la tua segretaria???? :D

#164
Cyber, è una questione di scelte.
Tu avrai sacrificato altre cose per raggiungere i tuoi obiettivi, altre persone non riescono e non vogliono farlo.... non valgono mendo di te soltanto perchè preferiscono rimanere vicino alle persone che amano.
Senza offesa ovviamente! :wink:

Il tuo discorso è giusto... lamentarsi e non far nulla per cambiare è sciocco... ma è la cosa piu' facile da fare.

Posso chiederti di cosa ti occupi? Sembra che lo sappiano tutti tranne me :wink:

#165
Estratti.Naturali ha scritto: Ogni tanto però ci penso e vorri tanto aver continuato a studiare...per cultura personale, per sentirmi più "intelligente"...... quando mio marito lo chiamano "ingegnere" mi dico "che bello!, anche io vorrei sentirmi importante" sembra sempre che lo trattino con maggior rispetto di me....
Magari sono solo mie sensazioni, ma....ci penso spesso.
Eh no , questo non devi pensarlo! :?
Se dici che vorresti tornare a studiare per "cultura personale" allora sì, perché quella è una delle poche cose che nessuno ti può togliere. Ma se è perché credi che il fatto che qualcuno ti chiami dottore o ingegnere ti renda migliore, allora no!!!!
Guarda, mio padre ha fatto la quinta elementare e poi, pian pianino, da muratore che era (ti parlo di 40 anni fa!!) ha messo su un'impresa edile: adesso lo chiamavano geometra e lui ci restava male perché non lo era e si sentiva ignorante. Il suo socio era architetto... e lo chiamavano geometra! :lol:
Voglio dire che al di là della soddisfazione personale, quello che conta è quello che dimostri di valere tu, dottore o meno.
Purtroppo ci sono ancora in giro tante persone cretine come il tizio con cui parlavi tu :roll: