prima di venire a stare in questa gabbia di matti ero in posto inquadratissimo dove il lavoro teoricamente sarebbe stato il mio ma il rapporto tra colleghi e soprattutto con il capo era orrendo. motivo per cui dopo 3 anni e mezzo mi sono licenziata.

ora il lavoro mi fa schifo, ma il fatto di fare 36 ore (6 tutte le mattine - quasi part-time), il posto sicuro e una simpatica congrega di amici/pazzoidi, mi fa stare proprio bene

Lavoro nello stesso studio da due anni e mezzo. All'inizio ci stavo bene, è un settore particolare della progettazione (attività estrattive) ed ho imparato cose che altrimenti non avrei mai avuto modo di sapere. Ma dopo un po' le mansioni sono diventate ripetitive, pur essendo ignegnere con tanto di iscrizione all'ordine mi hanno assunto come impiegata, e quindi di stipendo prendo una miseria, il capo è un tiranno in termini di modi e di orari di lavoro. Non c'è possibilità di crescita, e comunque il trovarmi così fuori da mio campo di studi comincia ad annoiarmi. Coi colleghi mi trovo abbastanza bene, anche se grossi rapporti al di fuori non ne abbiamo.
Per ora me lo tengo, perchè almeno ho un contratto a tempo indeterminato che ora, con matrimonio ed eventuale maternità alle porte, mi fa davvero comodo, ma ho la ferma intenzione di mollare e cercare altro non appena le circostanze lo permetteranno.

Lavoro per una grossa multinazionale e la mia attività prevede tanta autonomia e libertà decisionale. Con i colleghi complessivamente nessun problema, con i collaboratori tutto ok, c'è solo una persona che un po' mi indispone ma, per fortuna, le nostre attività si incrociano poco.
Complessivamente posso dirmi soddisfatta del mio lavoro...mi piacerebbe solo dovermi spostare di meno e magari avere più tempo per godermi la casa nuova

Purtroppo anche io non sono tanto soddisfatta del mio lavoro.
Vengo da 7anni e mezzo dove mi gestivo un negozio, avevo molta responsabilità,la sera ero sempre stanca, e non riuscivo a prendermi decentemente le ferie.
Ma conoscevo tanta gente, mi divertivo, il lavoro era bello,e la mia collega (l'ultima) era favolosa.
Ma pagava poco e male.

A malincuore ho cercato qualcos'altro.
Adesso sono l'unica dipendente in ufficio, spesso sono sola.
Gli altri sono tutti uomini che son gentili, e si vede che mi apprezzano, ma non mi danno responsabilità e non mi fanno parte della loro vita.

Ci sono dei periodi in cui si chiacchiera e si scherza, degli altri in cui non mi rivolgono nemmeno la parola, e comunque non sono mai al corrente di tutto ciò che succede, cosa abbastanza frustrante per me.
Ma visto che pagano, non come vorrei ma almeno sono puntuali, ringrazio e accetto.
Chissà se durerò...
Ma Internet mi aiuta molto a dimenticare!

Io non ho colleghi. E mi va bene così.
Per il lavoro in sè mi piacerebbe cambiare, anche per guadagnare meglio, ma senza nessuna specializzazione, a 34 anni e appena sposata... credo che sul mio curriculum non leggano le mie esperienze, ma campeggi una scritta la neon lampeggiante: MATERNITA'! MATERNITA'! MATERNITA'!

sono l'amministrativo di una società di progettazione, io ed il figlio del capo, che non fa una mazza...
quindi quando succede qualche cazz.ata è sempre colpa mia...cmq non mi lamentano, mi pagano bene per le realtà che esistono in sicilia, mi trattano bene, ho un'ottimo rapporto con i titolari e quando voglio cazze.gio...tipo ora che sto scrivendo a voi...

ptata00 ha scritto:E voi?

Come vi strovate nel vostro ambiente?

Una domanda di riserva???

Ragazzi mi consolate!

Ultimamente mi sembra di impazzire qui dentro e spesso lo stress me lo porto pure a casa purtroppo!

Adesso proprio non m i possopermettere di cambiare lavoro, ho troppe spese!

sto nel settore legale da sempre , da 17 anni inchiodata qui e ci sto da schifo attualmente...! sono sola (fino a tre anni fa c'era una giovane apprendista), con i miei due capi non c'è il minimo dialogo, io penso che siano alieni... non un caffè, non una bibita (d'estate quando bevono, vevono l'acqua del rubinetto...) non un commento sulle notizie, non un'informazione sulla vita privata.....
non parlo con nessuno, mi intristisco e mi avvizzisco L'unica cosa buona è lo stipendio e l'allacciamento in rete che ho da poco più di un anno, altrimenti impazzirei!
Ma forse, forse, forse..... vedo un spiraglio.... se sono rose....

mii.. siamo messi bene
se si considera che quasi tutti qui dentro siete giovincelli (escluso la sottoscritta e bertock ) in quali condizioni arriverete alla fine della carriera lavorativa

Già!
me lo domando spesso anche io!

Ma soprattutto mi domando: ci sarà una fine della carriera lavorativa?
Andando avanti di questo passo lavorerò fino a 70 anni

Smeagol ha scritto:

ptata00 ha scritto:E voi?

Come vi strovate nel vostro ambiente?

Una domanda di riserva???

sei messo da dio eh???

una laurea e un master nelle risorse umane, tanti sogni e tanta voglia di fare...
ora dopo 3 anni in un'agenzia interinale inizia a venirmi la depressione... ogni giorno vedo situazioni del cavolo: padri di famiglia licenziati dopo 20 anni di lavori costretti a rimettersi in gioco dall'oggi al domani, madri separate che devono mantenere una famiglia dopo aver fatto la casalinga 10 anni e tanti, tanti giovani (troppi) con zero fiducia sul loro futuro... per uno che mandiamo a lavorare ce ne sono 20 che aspettano e purtroppo so che difficilmente riuscirò a trovargli qualcosa.

forse in fondo ci credo ancora che posso essere utile, che posso aiutare qualcuno, però... non so...

niumax ha scritto:mii.. siamo messi bene
se si considera che quasi tutti qui dentro siete giovincelli (escluso la sottoscritta e bertock ) in quali condizioni arriverete alla fine della carriera lavorativa

Errore, ci sono anche io tra gli "anziani".
Leggendo i vs post mi sento molto fortunata, con i pro e i contro che ci sono in ogni campo, sono autonoma, adoro il mio lavoro e, se anche gli introiti oscillano...non mi lamento, ho visto giorni ben più bui!
Elle

il mio lavoro è quello che ho sempre voluto fare, quindi sì, mi piace e mi soddisfa anche se ovviamente spesso ci son momenti duri, di sconforto, di rabbia e di frustazione...
il rapporto con i colleghi è un normale rapporto di cortesia civile e medio supporto reciproco.
cambiando scuola ogni anno pensavo di non riuscire a fare nuove amicizie anche oltre le mura scolastiche proprio a causa di questo poco tempo per approfondire il rapporto umano...
ora però son 4 anni passati nella stessa sucola con le stesse persone (più una miriade di supplenti che girano...ovvio)...
non è cambiato granchè.
il problema vero è che nella stragrande maggioranza i docenti son persone che si dividono in categorie: quelli che sopravvivono tirando a campare in attesa della pensione, quelle che insegnano come secondo lavoro e il loro primo lavoro è fare la donna di casa intesa come madre-moglie-colf ecc, quelli del lavoro han fatto la loro unica ragione di vita e quelli che fan questo lavoro criticandolo, lamentandosene e piagnucolando costantemente per uno stipendio da loro definito "da fame"...
i colleghi in attesa di pensione a volte son brave persone ma ovviamente ci son pochi punti di contatto extrascolastici...
le colleghe donne di casa oltre la scuola non han tempo per altro...
quelli che vivono solo a scuola son mediamente troppo ossessivamente monotematici per poter instaurare un rapporto umano con chicchessia...
e quelli che lamentano, ringhiano e piagnucolano son quasi tutti irreversibilemnte politicizzati e burocraticizzati...

non ho ancora capito in quale categoria inserirmi quindi mi godo il lavoro in sè...chiachciero del tempo e di futili fatti di cronaca nelle ore buche in sala professori ed evito accuratamente qualsiasi tipo di contatto con l'ultima categoria, son convinta siano contagiosi e portatori insani di un morbo terribile conosciuto anche come: l'insoddisfazione perenne con punte di acide manie persecutorie e autofrustranti
...a scuola ci lavoroal (mio) meglio possibile...la mia vita, grazie a Dio...è altrove.