dal sito
http://www.valcamonicambiente.it/monito ... /suono.asp
Il suono, detto comunemente rumore quando provoca una sensazione uditiva sgradevole, è una perturbazione meccanica che si propaga in un mezzo elastico, sia esso solido, liquido o gassoso, tale da eccitare il senso dell'udito umano.
Il suono più elementare, detto tono puro, è costituito da un alternarsi ciclico di pressioni e depressioni dell'aria .
Il numero di cicli per secondo definisce la frequenza del suono espressa in Hertz (Hz). Tuttavia, raramente ciò che udiamo è un suono puro, vale a dire caratterizzato da un'unica frequenza; più generalmente ci troviamo in presenza di suoni complessi, in cui sono cioè presenti diverse frequenze.
Mediante analisi matematica (analisi di Fourier), qualsiasi suono complesso può essere scomposto in un numero finito o infinito di suoni puri (onde sinusoidali).
Di ampia utilizzazione pratica è la rappresentazione grafica attraverso uno spettro delle diverse frequenze che compongono l'evento sonoro.
Il suono in un certo punto viene invece valutato attraverso la misurazione della pressione sonora p, che dipende, oltre che dalla potenza acustica irradiata dalla sorgente sonora e dalla distanza della sorgente dal punto considerato, anche dalle diverse condizioni ambientali e di propagazione.
L'orecchio umano è sensibile a suoni che hanno una frequenza compresa tra circa 20 Hz e I6.000 Hz. Suoni con frequenze inferiori a 20 Hz (infrasuoni) e con frequenza superiore a I6.000 (ultrasuoni), pur non essendo rilevabili dall'orecchio umano, possono provocare sensazioni fisiologiche attraverso altri organi.
I limiti indicati hanno valore statistico, per cui possono variare da individuo a individuo, e anche con l'età.
Spero ti sia utile. CIAO!!