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genitori e la vecchiaia

#1
Vi chiedo scusa. Lo so che il mio problema non c’entra niente con questo forum, sono fra di voi da poco, non scrivo molto, cosi per molti sono una sconosciuta, ma siete le persone stupende, cosi sperò che mi potete aiutare con qualche consiglio, o magari avete vissuto la stessa situazione, che vivo adesso.
Mi preoccupano i miei genitori. Soprattutto mio padre. Per me è sempre stato un grande. Da giovane era un po’ “spirito libero”. Ma ha fato bene secondo me, ha fato le scelte magari non condivise dai parenti ma ha vissuto bene. Ha abbandonato la università (un veterinario in meno :wink: ), ha cominciato lavorare come impiegato dedicando tutto il tempo libero a sua passione… a calcio :roll: . Prima come giocatore, poi come allenatore. A 36 anni aveva suo appartamento,viveva da solo, sempre in giro con gli amici e bel po’ di corteggiatrici a presso. Poi è successa una tragedia, che l’ha segnato per sempre. Mio nonno una notte si è sentito male ed è stato lui ad accompagnarlo a pronto soccorso. Il medico non arrivava (poi si è scoperto che ha dato gli ordini ad infermiera di non disturbarlo) è cosi suo padre gli è morto fra le braccia.
Mio padre da quel momento cambia. Ha molato calcio, amici, lavoro, dal impiegato si è messo fare l’operaio, spiegandomi, quando ero più grande, che si sentiva morire dietro la scrivania, che aveva bisogno di un lavoro manuale. Ha conosciuto la mia mamma che ha 12 anni meno di lui e subito dopo 3 mesi si sono sposati. Dopo un anno sono nata io e dopo altri tre la mia sorella. Mio padre con l’aiuto del nonno materno ha iniziato costruire la nostra casa. L’hanno fata veramente con le loro mani. ‘E diventato talmente bravo, che come secondo lavoro faceva falegname, soprattutto costruiva i tetti in legno.
Nonostante un po’ più grande rispetto ai padri dei miei compagni della scuola, dimostrava sempre 10 anni in meno. Insieme con la mamma ci portava sciare, facevamo tante gite in montagna, abbiamo girato tutto il mio paese, qualche vacanza al estero. Non ci hanno viziato, anzi
Ho sempre ammirato i miei genitori. Sicuramente hanno avuto qualche problema fra di loro, ma noi figlie non ci siamo mai accorte di niente. Erano intelligenti, e se dovevano discutere non lo facevano mai in nostra presenza.
Verso 50 anni ha cominciato cambiare. Ha cominciato dire, che sicuramente muore al età del suo padre, ha cominciato contare quanto gli rimane. L’”età critica” ha superato da molto, però non è più lui. Sta diventando sempre più chiuso, nervoso, tirchio, sofferente verso gli altri. La situazione non è migliorata ne anche dopo che si sono trasferiti nella casa nuova vicino loro parenti ( io vivo qui in Italia , mia sorella a 360 km da loro), ne anche dopo la nascita della prima nipotina. Anzi è peggiorata da 2 anni ,da quando mia mamma ha smesso insegnare ed è andata in pensione. Ultimo anno vivono praticamente da separati. Quando la mia mamma non c’e l’ha fa più, scappa da mia sorella. A lui, sembra, che cosi va più che bene. Esce, si fa le passeggiate, va trovare le sorelle…
Se c’e la mamma, si chiude in casa . A me questa situazione mi fa impazzire. Ma com’è possibile? Loro matrimonio è stato per me un esempio, sono riusciti andare d’accordo per quasi 35 anni, perché adesso si comportano cosi? Ma perché non lo vogliono capire, se non parlano fra di loro in maniera civile, non si risolve niente? Poi tutte le loro discussioni per motivi futili.
Non so come aiutargli. Voglio bene a tutti due, non mi voglio schierare ne con uno, ne con altro. La mamma è stata sempre una donna attiva e un po’ rompina, ma ci ridevamo sopra, che è la malattia del mestiere…. è per mio padre che sono preoccupata.
Stavo pensando di fargli venire per un periodo da me – insieme, la sua risposta ok, vengo ma senza la tua madre. Non mi piace come la soluzione, volevo che venivano insieme, sperando che magari si sciolgono un po’. Mio marito mi consiglia di invitarlo adesso da solo, cercargli di parlare e poi magari in autunno fargli venire insieme. Sto valutando anche quest’idea, però non so cosa dire, come farsi capire da lui, ho paura di ferirlo. Come dovrei comportarmi con la persona di 75 anni, che secondo me è depressa? Parlargli o lasciarlo tranquillo, sperando che ritrova la serenità? Quanti dubbi!!!
Scusate se mi sono allungata…. e per errori…io e grammatica italiana stiamo ancora combattendo
:oops:
grazie!
andrea

#2
Ciao ada...mi spiace per la tua situazione..è vero che ad una certa età le posizioni di rovesciano e cominciamo noi figli a preoccuparci per i genitori!
Io seguirei il consiglio di tuo marito..fa venore tuo padre da te anche da solo...e cerca di capire quali sono i motivi per cui è in crisi con tua madre...magari cambierà il tuo punto di vista, e potrai aiutarli:)

#3
Ciao Ada,
E' difficile darti un consiglio senza conoscere a fondo la situazione, ma può anche darsi che i tuoi genitori non vadano effettivamente più d'accordo e abbiano deciso di separarsi. Tu magari li ricordi com'erano anni fa, ma le cose possono essere cambiate.

Anch'io come robina ti consiglio di invitare tuo padre da solo a casa tua. In questo modo potrai vederlo da vicino, capire se è davvero depresso come pensi oppure se ci sono altri motivi che spiegano il suo comportamento.
Magari spiega il tuo comportamento a tua mamma prima (pensi che ci possa restare male perché inviti solo tuo padre? Nel caso potresti invitare anche lei, ma più avanti).

#4
sono d'accordo con robina e jenny per far andare tuo padre a casa tua..magari riuscirebbe a parlare e chiarirsi anche lui le idee..magari è solo un periodo in cui dopo tanti anni di attività si trovano liberi dal lavoro tutti e due e "troppo tempo da passare assieme"..comunque come dice jenny spiega a tua madre che lo fai per aiutarli e non per privileggiare tuo padre e magari la inviti a andare da te quando vuole.


il tuo italiano va benissimo io che ci sono nata in italia scrivo certi strafalcioni :shock: :lol:

#6
ada io ti capisco bene.

io miei genitori non sono mai stati per me i due classici innamorati, ma, con i loro caratteri, sembravano marito e moglie.
insomma qualche discussione, arrabbiatura... visti dai miei occhi di bambina e poi di ragazza, ma "sembrava" normale.

a 22 anni sono andata ad abitare via da casa e i rapporti tra i miei si sono inaspriti (e forse ho iniziato a vedere che quello che a me pareva normale, forse troppo normale, avendo poi anche io un "fidanzato" e poi un marito... molto normale non era).

Dopo che mi sono sposata, un anno dopo, le cose sono precipitate.

I miei stavano poco insieme, mia madre spesso andava al mare, o dalle sue amiche, mio padre se ne lamentava, mia madre era sul piede di guerra.
Eppure ancora non capivo.

È nata la mia bambina, abbiamo passato natale insieme, a gennaio mia madre ha detto che voleva separarsi.

A me è crollato il mondo addosso. Cercavo di vedere se potevo fare da paciere, volevo aiutarli, mi sembrava impossibile.
Poi ho iniziato a vedere... vedere quanto mia madre si era sacrificata per mio padre i primi tempi, (io ero nata 10 anni dopo il loro matrimonio) quanto aveva accumulato amarezze da una parte, dall'altra quanto mia madre fosse rompiscatole e "dura", solo con lui (probabilmente comportamento acquistato nel tempo, chi lo sa).

È stata molto dura, però poi ho capito.
Mio padre è un buon padre.
Mia madre è una buona madre.
Quello che stavano passando e quella decisione spettava a loro.
Io non c'entravo nulla.
(Certo essere distanti è un bel problema! ma non potevo obbligare mia madre a stare con mio padre, in fondo, proprio perchè inizia ad avere una certa età, deve poter scegliere di stare "meglio").

Mio padre all'inizio mi ha fatto molto preoccupare, addirittura un paio di volte sembrava minacciare velatamente il suicidio. E non potevo dire nulla a mia madre...

Poi piano piano si è trovato un appartamento in affitto, ha iniziato la sua nuova vita. Idem per mia madre.

Beh, dopo un primo periodo di lotte, hanno ricominciato a darsi una mano.
Sai... quando uno è malato l'altro gli va a prendere le medicine, si fanno dei favori e a volte si tengono compagnia (es. mio padre ha appena festeggiato gli anni e mia madre lo ha invitato a pranzo).

Con questo non vuol dire che i miei si rimetteranno "insieme", ma che comunque rimangono "marito e moglie" aiutandosi reciprocamente.

Beh. E sai cosa ti dico. Oggi mi accorgo che FINALMENTE i miei si RISPETTANO. Più che mai.

E sono contenta della decisione che hanno preso. Non è facile. Ma è una decisione loro

Tua madre non può sacrificarsi completamente per tuo padre.
Tuo padre invece, chissà, magari sta attraversando una depressione. O semplicemente non sta più bene con lei...

Tu se vuoi puoi invitarlo. Puoi aiutarlo, parlargli... e semplicemente dargli un po' di affetto (anche se solo lui può decidere di voler stare meglio). Ma se vuole venire senza tua madre, lasciaglielo fare.
TU sei figlia. Loro sono marito e moglie, e tu... non c'entri nulla.
So che fa male, io ci ho messo tanto, davvero tanto per capirlo (ero talmente in crisi che sono andata da una psicologa, lei mi ha detto queste cose e io ero arrabbiata nera, non ci sono più tornata da lei... poi un giorno.. ho capito).

In ogni caso... in bocca al lupo.
Ultima modifica di cla&cla il 25/02/07 23:16, modificato 2 volte in totale.
benvenuto/a! >> CASA: primi passi << (last update 21 febbraio 07)

#7
CIAO ADA, NON FARTI ILLUSIONI, DOPO 35 anni, non pensare di poter cambiare le cose.
Ti faccio i miei auguri!
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#9
:arrow: ROBINA…è proprio come dici, mi sento il genitore dei miei genitori . Il scatto che forse ha causato loro allontanamento me lo posso solo immaginare dalla confidenza, che mi ha fato la sorella della mia mamma, ma è talmente una cosa delicata, che sinceramente non me la sento di parlare con i miei genitori della loro vita intima
:arrow: JENNY, CLA…e una follia, ma sono arrivata al punto di dire ai miei genitori, di separarsi. Certamente non mi fa piacere, ma pur di vedergli sereni, riuscirei accettare. Come risposta…silenzio tutti due.

Purtroppo è vero la distanza non mi aiuta, riesco andare da loro una volta all’anno, stiamo insieme un mese, gli osservo, cerco di fare da parafulmine. Sono una persona allegra cosi un po’ riesco con qualche battuta evitare certi scontri, ma sinceramente ritorno sfinita, e pure avrei bisogno di rilassarmi durante questa mia unica vacanza che riesco fare. Può sembrare una cosa egoistica, ma tutto l’anno mi sto occupando del mio suocero e a volte la situazione è pesante.

Mi fa la rabbia, che due persone adulte non riescono più comunicare fra di loro senza lasciare perdere i rancori.

:arrow: SAVY…si, ci ho pensato anch’io, che trovandosi insieme tutto giorno 24 ore su 24 da soli, anche quello gli ha mandato in tilt. Ma io dico, siete in pensione, la casa nuova, non ve la passate male, le figlie sistemate,ma che problemi avete??? Ma uscite insieme, andate fare le gite, a cinema,in piscina, fate finalmente quello che non riuscivate fare…ma niente, in gita vanno solo vecchi, ma perché cinema, se c’e la TV….


:arrow: CLA…ti ringrazio, hai scritto belle parole, ci penserò molto, forse veramente non dovrei mischiarmi troppo e con il tempo si vedrà. In questo momento mi è un po’ difficile, ho le idee confuse, ma quello che hai scritto mi ha fato pensare, che sono loro due che devono ritrovarsi se hanno ancora la voglia.
:arrow: BERTOK…si purtroppo sono fata cosi, avvolte mi illudo, solo è una follia buttare 38 anni di vita insieme, ma com’e ho gia detto, lo posso anche accettare per loro bene. grazie x auguri
:arrow: CASA::: si è un momento delicato e non fa bene a nessuno di noi.

La idea di far venire da solo mio padre rimane. Con la mamma non ci sono problemi, spiegherò e capirà ( naturalmente senza dire, che è stato desiderio del papa)
Ultima novità, la mamma è ritornata a casa. Mio padre ha avuto piccolo malore (probabilmente un farmaco x influenza sbagliato, che ha provocato in combinazione con le medicine che prende la difficoltà respiratoria), si è preso bel spavento cosi l’ha chiamata e lei con il primo treno è ritornata.
Oggi un’ora al telefono per convincerlo di farsi visitare, di capire cos’è che ha provocato il malore, ha promesso che domani ci va, speriamo.
Speriamo anche che si danno una calmata.
Ancora grazie a tutti di cuore e adesso buona notte!

#10
Ciao Ada, mi pare di capire che tuo padre abbia un momento di forte depressione. Io ti consiglierei di parlarne innanzitutto col suo medico, e per aiutarlo gli regalerei un cagnolino o un piccolo animale da compagnia. Gli animali sono eccezionali! Fidati.. glielo regali e basta, senza annunciarglielo. Vedrai all'inizio essere in disaccordo, poi non se ne vorrà separare +! Ho conosciuto chi ha buttato via le medicine (dosi massicce di ansiolitici) e ha ricominciato a uscire di casa grazie ad un animale.
Ovviamente tu non lasciarlo mai solo!
E stai sù, sono momenti che nella vita si passano. Siamo umani, non siamo invincibili!

#11
Dal mio punto di vista, non credo tu abbia il diritto/dovere di inserirti nella vita privata dei tuoi genitori.
Loro sono loro, tu sei tu.

Tu puoi (e devi) amarli entrambi, lro possono (e dovono) amare te.

Poi, che si amino tra di loro o no, è una questione loro, privata e personale, che non ammette alcuna intrusione esterna.

Credo che abbiano entrambi l'esperienza necessaria e sopratutto l'età e la maturità per decidere ciò che ritengono meglio per la lor vita.

Qualsiasi tua intromissione, sarebbe motivata da un sentimento di egoismo. TU vuoi vederli insieme, TU vorresti che tornassero ad amarsi, TU vorresti farli andare in vacanza insieme...

Loro, questo, non lo vogliono. Rispetta la loro scelta....
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