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#31
Ti ringrazio, Milla. Sono certa che non posso esercitare il mio diritto secondo l'art. 1497. Quello che volevo dire è che secondo me, essendo ancora la cucina in garanzia (non sono ancora passati due anni), potrei chiedere la sostituzione del piano perchè non conforme alle caratteristiche descritte nella scheda prodotto

#32
Clienti giovani, carini e con i quali abbiamo instaurato un rapporto ottimo, siamo coetanei e capendo la situazione (prima casa assieme, pochi soldi) ho cercato di aiutarli in tanti modi (sconti altissimi, pagamenti lunghi)
Un pezzo che hanno acquistato da me, e gia' consegnato da mesi, fa difetto.
Valore 2.500€, qualitativamente in fascia alta e quindi presumibilmente immune da vizi.
Mi telefonano, mi precipito a controllare, riscontro il difetto e do' la mia disponibilita' a risolvere il problema.
Il giorno dopo sono di nuovo a casa loro con l'agente dell'azienda produttrice, il quale rileva a sua volta il danno e promette una soluzione in tempi brevi.
L'azienda produttrice e' disposta ad aggiustare il difetto, mentre il cliente pretende (giustamente) una sostituzione.
L'azienda produttrice ribadisce che non e' disposta a sostituire il pezzo ma solo ad aggiustarlo.
Entrambi puntano i piedi.
Seguono telefonate roventi in cui sprofondo dalla vergogna.
La cliente, che e' avvocato, mette per iscritto le proprie ragioni e minaccia di ricorrere a vie legali.
L'azienda, senza avvertirmi, attiva il proprio legale e si dimostra inflessibile.
La cliente querela l'azienda e...me! in quanto referente (il contratto e' fra noi due)
Io sono il tramite fra il produttore ed il consumatore e non ho capacita' decisionale.
Siamo arrivati ad un punto in cui entrambi ne fanno un fatto di principio e hanno voglia di battagliare (che gli costa? uno e' avvocato, l'altro fattura miliardi), purtroppo pero' in mezzo ci sono io e i miei tentativi di mediazione non sortiscono nessun effetto.

Sono avvilito ed affranto e ci sto facendo la figura del cioccolataio.
Non ho potere di far nulla e sono qui passivo a subire gli eventi.
Eticamente sono tenuto a tutelare il mio cliente, vorrei farlo, ma non sono io che decido, io sto solo in mezzo.
Sono tutti arrabbiati con me, il cliente per aver tradito la propria fiducia e l'azienda per aver messo in piedi questo maccherone (cliente mio, problema mio).
Non ne ho piu' voglia mezza, ho perso il sonno e ho la perenne sensazione di avere una spada sulla testa, quindi decido di tagliare la testa al toro: compro di tasca mia un letto nuovo, rendo quello difettato con la promessa di un rimborso in un futuro eventuale ordine (ma dubito fortemente che avremo piu' occasione di fare altri "affari")e avverto la cliente che glielo andro' a sostituire tra circa 30gg.
Non mi aspetto un grazie, ma nemmeno l'ennesimo rimprovero (per il disagio), anzi a dire il vero, per farsi ripagare del disagio subito avrebbe intenzione, gia' che c'e', di cambiare modello perche' in realta'....non le piace piu!!

#34
Tao ha scritto:Clienti giovani, carini e con i quali abbiamo instaurato un rapporto ottimo, siamo coetanei e capendo la situazione (prima casa assieme, pochi soldi) ho cercato di aiutarli in tanti modi (sconti altissimi, pagamenti lunghi)
Un pezzo che hanno acquistato da me, e gia' consegnato da mesi, fa difetto.
Valore 2.500€, qualitativamente in fascia alta e quindi presumibilmente immune da vizi.
Mi telefonano, mi precipito a controllare, riscontro il difetto e do' la mia disponibilita' a risolvere il problema.
Il giorno dopo sono di nuovo a casa loro con l'agente dell'azienda produttrice, il quale rileva a sua volta il danno e promette una soluzione in tempi brevi.
L'azienda produttrice e' disposta ad aggiustare il difetto, mentre il cliente pretende (giustamente) una sostituzione.
L'azienda produttrice ribadisce che non e' disposta a sostituire il pezzo ma solo ad aggiustarlo.
Entrambi puntano i piedi.
Seguono telefonate roventi in cui sprofondo dalla vergogna.
La cliente, che e' avvocato, mette per iscritto le proprie ragioni e minaccia di ricorrere a vie legali.
L'azienda, senza avvertirmi, attiva il proprio legale e si dimostra inflessibile.
La cliente querela l'azienda e...me! in quanto referente (il contratto e' fra noi due)
Io sono il tramite fra il produttore ed il consumatore e non ho capacita' decisionale.
Siamo arrivati ad un punto in cui entrambi ne fanno un fatto di principio e hanno voglia di battagliare (che gli costa? uno e' avvocato, l'altro fattura miliardi), purtroppo pero' in mezzo ci sono io e i miei tentativi di mediazione non sortiscono nessun effetto.

Sono avvilito ed affranto e ci sto facendo la figura del cioccolataio.
Non ho potere di far nulla e sono qui passivo a subire gli eventi.
Eticamente sono tenuto a tutelare il mio cliente, vorrei farlo, ma non sono io che decido, io sto solo in mezzo.
Sono tutti arrabbiati con me, il cliente per aver tradito la propria fiducia e l'azienda per aver messo in piedi questo maccherone (cliente mio, problema mio).
Non ne ho piu' voglia mezza, ho perso il sonno e ho la perenne sensazione di avere una spada sulla testa, quindi decido di tagliare la testa al toro: compro di tasca mia un letto nuovo, rendo quello difettato con la promessa di un rimborso in un futuro eventuale ordine (ma dubito fortemente che avremo piu' occasione di fare altri "affari")e avverto la cliente che glielo andro' a sostituire tra circa 30gg.
Non mi aspetto un grazie, ma nemmeno l'ennesimo rimprovero (per il disagio), anzi a dire il vero, per farsi ripagare del disagio subito avrebbe intenzione, gia' che c'e', di cambiare modello perche' in realta'....non le piace piu!!
:? brutta situazione... ma il tuo comportamento è lodevole :roll:

#35
non ti invidio Tao. Ho un consiglio. Se non abiti lontano da casa e ci puoi arrivare a piedi o con mezzo pubblico vai a prenderti un paio di buoni aperitivi con due amici. Poi pizza e cinema.
Domani è un altro giorno (ma domani niente aperitivo, sennò mi diventi alcolista!!)
Ti sei comportato bene...
Ultima modifica di virtual il 23/02/05 17:51, modificato 1 volta in totale.

#36
Ecco! Mi sa che quello di Tao è simile al mio caso. Solo che la Salvarani non ha mandato nessuno a constatare il difetto e io non ho messo di mezzo il mio rivenditore. Ho parlato direttamente con l'Azienda, che mi ha risposto che loro non garantiscono il piano contro gli urti e che il fatto che il piano si sia graffiato (non si sa con che cosa) e un mio problema, perchè nella scheda prodotto viene indicato "resistente agli urti e alle scalfiture" solo perchè ha passato una serie di controlli. ma questo non significa che se invece si scalfisce mi verrà sostituito

#37
E' vero, Tao. Il tuo è stato un comportamento lodevole. Capisco il tuo disagio nei confronti di entrambi i contendenti

#38
Ida ha scritto:Ecco! Mi sa che quello di Tao è simile al mio caso. Solo che la Salvarani non ha mandato nessuno a constatare il difetto e io non ho messo di mezzo il mio rivenditore. Ho parlato direttamente con l'Azienda, che mi ha risposto che loro non garantiscono il piano contro gli urti e che il fatto che il piano si sia graffiato (non si sa con che cosa) e un mio problema, perchè nella scheda prodotto viene indicato "resistente agli urti e alle scalfiture" solo perchè ha passato una serie di controlli. ma questo non significa che se invece si scalfisce mi verrà sostituito
io invece quando ho avuto qualche problemino sono andata dal rivenditore, non ho chiamato direttamente il produttore....io alla fine i soldi li ho dati al rivenditore ed è da lui che mi aspetto il massimo impegno e assistenza (se mi spetta...) poi lui può rivalersi su chi gli pare, ma non è un problema mio...

#39
Infatti, inizialmente ho parlato con il rivenditore, il quale mi ha detto di aver contattato il rappresentante della Salvarani, che non ha ritenuto necessario vedere la mia cucina, perchè tanto loro non garantiscono il piano contro gli urti, ma solo contro le bruciature. Sabato tornerò dal rivenditore per informarlo che sto scrivendo una raccomandata con la quale chiedo ufficialmente la sostituzione del piano; e questa la mando anche all'adiconsum, perchè secondo me, se sulla scheda c'è scritto che un prodotto è resistente agli urti e poi ci cade su un mestolo e mi si graffia, il produttore è tenuto a sostituirmelo

#41
...tao, ti faccio i miei complimenti...anch'io ho avuto una brutta esperienza con una casa produttrice che forse si risolverà, nello stesso modo della tua, grazie al rivenditore

tavolo della alivar modello di le corbusier: lo vediamo in catalogo, ne parliamo con il rivenditore (una dipendente) e ci piace...naturalmente non lo ordiniamo subito

qualche giorno dopo il mio ragazzo torna per ordinarlo...cìè una gran fila e quindi passando davanti a tutti un attimo, dice alla tipa : va bene per il tavolo...e lei: d'accordo, poi lo aggiungo al resto dell'ordine (avevamo già ordinato il divano)...lui se ne va

quindi lo aggiunge sopra alla firma del mio ragazzo...e scrive GRIGIO MARTELLATO quando noi avevamo sempre parlati di NERO

arriva il tavolo e a me fa schifo

la alivar dice che non gliene frega niente...lei ha eseguito l'ordine...a me dispiace un po' ... ma non lo posso proprio vedere...mi hanno detto di averne ordinato un altro nero, anzi dovrebbe essere già arrivato

però non capisco che cosa costava alla alivar sostituirlo...non credo che ne venda uno all'anno !

#42
Quando il prodotto che io vendo risulta essere difettoso, il cliente si incazza con me. Poco conta se io quel lavoro l'ho fatto personalmente o mi sono avvalso di altri collaboratori o fornitori.

Il cliente si incazza con me, perchè io gli ho venduto il prodotto. Ed ha ragione. Sono io, poi, che mi devo incazzare con chi non ha fatto correttamente il proprio dovere.

Ma su qualsiasi pezzo che vendo, c'è la mia faccia sopra!
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe