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#16
jac ha scritto:beh io sono dell'idea che dal momento che uno firma il compromesso senza specificare questi dettagli, come spesso accade alla prima esperienza, dopo succede solo che e' l'impresa costruttrice ad avere il coltello dalla parte del manico.

Perche' se tot piastrelle di capitolato costano 30 e tu ne vuoi mettere altre che costano 60 euri al mq, succede che ovviamente quelle di capitolato ovviamente te le scalano a 20 euri al mq quindi e' una bella inculata.

In ogni caso creda che vada valutato il discorso di quanto una investa nella casa come futuro: mi spiego bene, se uno non ha idee chiare o pensera' magari di cambiare casa entro 5 anni (per dire) forse e' meglio pensarci due volte se spendere di piu' ( a meno che uno non abbia le possibilita' per farlo.

io ho di modifiche di piatrelle e rivestimenti ho raggiunto quota 5000 ma considerando che in futuro non ho in previsione altri spostamenti in 10 anni spendi 500 euri all'anno che ci puo' stare a mio avviso.

altra valutazione da fare e: eh se succede una sfiga nel trasporto o nel facchinaggio? Si e' vero che prendendo i sanitari o piastrelle magari il fornitore/installatore magari ricarica qualcosa (anche se la cosa mi fa inca...re) pero' dal punto di vista di eventuali danni o sfighe si e' abbastanza sicuri.


Ora comunque vi saluto... e in bocca al lupo!

Ciao

J.
Beh, prendo i sanitari da un altro fornitore, mi farei fare un preventivo con iva garanzia e trasporto inclusi. Ovviamente gli eventuali danni da trasporto sarebberero a carico loro.

#17
io come impresa non accetterei mai di prendere materiale da un fornitore non di fiducia, npn solo per un discorso prezzo ma perché il materiale potrebbe arrivare in ritardo, non arrivare, arrivare non conforme e mille altri problemi e alla fine si litigherebbe.

ad esempio nella mia cucina a tutto muro da pavimento a quasi soffitto ho messo delle piastrelle 30x60 che pesano una tonnellata l'una. la prima cosa che la signorina (ultra competente ) nel loro negozio di fiducia che mi stava mostrando il tutto ha detto è stato: sentiamo il geometra perché magari hanno dei problemi a posare piastrelle così in verticale visto che sono piastrelle che nascono per i pavimenti.

metti che le prendevo io e poi a montarlo erano caxxi....
penne.2010

#18
pennealragu ha scritto:io come impresa non accetterei mai di prendere materiale da un fornitore non di fiducia, npn solo per un discorso prezzo ma perché il materiale potrebbe arrivare in ritardo, non arrivare, arrivare non conforme e mille altri problemi e alla fine si litigherebbe.

ad esempio nella mia cucina a tutto muro da pavimento a quasi soffitto ho messo delle piastrelle 30x60 che pesano una tonnellata l'una. la prima cosa che la signorina (ultra competente ) nel loro negozio di fiducia che mi stava mostrando il tutto ha detto è stato: sentiamo il geometra perché magari hanno dei problemi a posare piastrelle così in verticale visto che sono piastrelle che nascono per i pavimenti.

metti che le prendevo io e poi a montarlo erano caxxi....
I rapporti tra impresa e fornitore possono cmq nascere sentendo anche feedback da fuori.
Il problema principale da parte del cliente finale è questo:

nel momento in cui impresa e fornitore fanno un accordo e firmano questo accordo, questa firma "vincola" il cliente finale a "solo" quel tipo di prodotto che loro trattano e "solo" ai loro prezzi di un eventuale extracapitolato.
Dal punto di vista del cliente finale non mi sembra una cosa corretta.
Io ad esempio ho visto delle porte su internet che mi sarebbero potute piacere da mettere nella casa, però NON posso prenderle perchè non rientrano nel catalogo della sala mostre che mi è stato fatto visionare.
Per cui mi chiedo, per quale motivo un acquirente non può fare una casa al 100% coincidente ai suoi gusti per colpa di questi accordi, per lui vincolanti, presi alle sue spalle e da cui non può "svincolarsi"?

#19
eso71 ha scritto:
pennealragu ha scritto:io come impresa non accetterei mai di prendere materiale da un fornitore non di fiducia, npn solo per un discorso prezzo ma perché il materiale potrebbe arrivare in ritardo, non arrivare, arrivare non conforme e mille altri problemi e alla fine si litigherebbe.

ad esempio nella mia cucina a tutto muro da pavimento a quasi soffitto ho messo delle piastrelle 30x60 che pesano una tonnellata l'una. la prima cosa che la signorina (ultra competente ) nel loro negozio di fiducia che mi stava mostrando il tutto ha detto è stato: sentiamo il geometra perché magari hanno dei problemi a posare piastrelle così in verticale visto che sono piastrelle che nascono per i pavimenti.

metti che le prendevo io e poi a montarlo erano caxxi....
I rapporti tra impresa e fornitore possono cmq nascere sentendo anche feedback da fuori.
Il problema principale da parte del cliente finale è questo:

nel momento in cui impresa e fornitore fanno un accordo e firmano questo accordo, questa firma "vincola" il cliente finale a "solo" quel tipo di prodotto che loro trattano e "solo" ai loro prezzi di un eventuale extracapitolato.
Dal punto di vista del cliente finale non mi sembra una cosa corretta.
Io ad esempio ho visto delle porte su internet che mi sarebbero potute piacere da mettere nella casa, però NON posso prenderle perchè non rientrano nel catalogo della sala mostre che mi è stato fatto visionare.
Per cui mi chiedo, per quale motivo un acquirente non può fare una casa al 100% coincidente ai suoi gusti per colpa di questi accordi, per lui vincolanti, presi alle sue spalle e da cui non può "svincolarsi"?
non è un concetto di accordi vincolanti, è che l'impresa vuole avere il controllo sul materiale che usa e questo mi pare corretto. quando compri una fiat, mica gli dici che vuoi la stoffa dei sedili personalizzata dal lino che fa tua nonna, no? ti becchi i tessuti standard scegliendo dal listino....
c'è da sperare che l'impresa abbia un ventaglio di fornitori ricco di scelte. :wink: :lol:
penne.2010

#20
pennealragu ha scritto:
eso71 ha scritto:
pennealragu ha scritto:io come impresa non accetterei mai di prendere materiale da un fornitore non di fiducia, npn solo per un discorso prezzo ma perché il materiale potrebbe arrivare in ritardo, non arrivare, arrivare non conforme e mille altri problemi e alla fine si litigherebbe.

ad esempio nella mia cucina a tutto muro da pavimento a quasi soffitto ho messo delle piastrelle 30x60 che pesano una tonnellata l'una. la prima cosa che la signorina (ultra competente ) nel loro negozio di fiducia che mi stava mostrando il tutto ha detto è stato: sentiamo il geometra perché magari hanno dei problemi a posare piastrelle così in verticale visto che sono piastrelle che nascono per i pavimenti.

metti che le prendevo io e poi a montarlo erano caxxi....
I rapporti tra impresa e fornitore possono cmq nascere sentendo anche feedback da fuori.
Il problema principale da parte del cliente finale è questo:

nel momento in cui impresa e fornitore fanno un accordo e firmano questo accordo, questa firma "vincola" il cliente finale a "solo" quel tipo di prodotto che loro trattano e "solo" ai loro prezzi di un eventuale extracapitolato.
Dal punto di vista del cliente finale non mi sembra una cosa corretta.
Io ad esempio ho visto delle porte su internet che mi sarebbero potute piacere da mettere nella casa, però NON posso prenderle perchè non rientrano nel catalogo della sala mostre che mi è stato fatto visionare.
Per cui mi chiedo, per quale motivo un acquirente non può fare una casa al 100% coincidente ai suoi gusti per colpa di questi accordi, per lui vincolanti, presi alle sue spalle e da cui non può "svincolarsi"?
non è un concetto di accordi vincolanti, è che l'impresa vuole avere il controllo sul materiale che usa e questo mi pare corretto. quando compri una fiat, mica gli dici che vuoi la stoffa dei sedili personalizzata dal lino che fa tua nonna, no? ti becchi i tessuti standard scegliendo dal listino....
c'è da sperare che l'impresa abbia un ventaglio di fornitori ricco di scelte. :wink: :lol:
L'esempio che hai fatto è purtroppo inappropriato, in quanto quando scelgo una makkina sono libero di scegliere marca e optional che il mercato mi offre. In questo caso invece sono vincolato a scelte che rientrano di un 10% di ciò che il mercato mi offre. Poi ricordiamoci che nelle case posso anche andare oltre e chiedere cose che non ci sono sul mercato andando da un artigiano, ma questo è un caso estremo.
Quello che l'impresa dovrebbe tener conto prima di firmare un contratto sarebbe quello di inquadrare un target che il cliente vuole e poi accordarsi con fornitori che trattano i prodotti di suo gusto.

#21
eso71 ha scritto: Ma io mi chiedo: e se decidessi di avere una casa senza porte interne e farmi detrarre il costo delle porte? Non è un mio diritto? Per le porte credo proprio di sì, dipende poi quanto ti scontano (di solito il valore stornato è molto basso)
E rifaccio la domanda. Legalmente può una sua firma vincolarmi all'acquisto di tali materiali? Nei preliminari di acquisto ci sono voci che facciano riferimento a quanto riportato sopra? Questo lo puoi sapere solo tu, leggi il capitolato e vede se il preliminare dice che hai accettato il capitolato e non poi fare cambiamenti se non passando tramite loro (nel mio preliminare c'era scritto qualcosa di simile)
- - - - - - - - - - - - @@@@ - - - - - - - - - - -
http://www.alFemminile.com/album/cuccaro1
pw casa

#22
paolaas ha scritto:
eso71 ha scritto: Ma io mi chiedo: e se decidessi di avere una casa senza porte interne e farmi detrarre il costo delle porte? Non è un mio diritto? Per le porte credo proprio di sì, dipende poi quanto ti scontano (di solito il valore stornato è molto basso)
E rifaccio la domanda. Legalmente può una sua firma vincolarmi all'acquisto di tali materiali? Nei preliminari di acquisto ci sono voci che facciano riferimento a quanto riportato sopra? Questo lo puoi sapere solo tu, leggi il capitolato e vede se il preliminare dice che hai accettato il capitolato e non poi fare cambiamenti se non passando tramite loro (nel mio preliminare c'era scritto qualcosa di simile)
Beh...se ci fosse una frase del genere....si son ben guardati di sottolinearla :lol:
Obiettivamente e sinceramente non ci ho fatto caso. So che la cosa può essere importante...ma non è che compro e vendo case tutti i giorni, per cui di molte cose me ne accorgo quando ci sbatto contro :)

#23
eso71 ha scritto:
pennealragu ha scritto:
eso71 ha scritto: I rapporti tra impresa e fornitore possono cmq nascere sentendo anche feedback da fuori.
Il problema principale da parte del cliente finale è questo:

nel momento in cui impresa e fornitore fanno un accordo e firmano questo accordo, questa firma "vincola" il cliente finale a "solo" quel tipo di prodotto che loro trattano e "solo" ai loro prezzi di un eventuale extracapitolato.
Dal punto di vista del cliente finale non mi sembra una cosa corretta.
Io ad esempio ho visto delle porte su internet che mi sarebbero potute piacere da mettere nella casa, però NON posso prenderle perchè non rientrano nel catalogo della sala mostre che mi è stato fatto visionare.
Per cui mi chiedo, per quale motivo un acquirente non può fare una casa al 100% coincidente ai suoi gusti per colpa di questi accordi, per lui vincolanti, presi alle sue spalle e da cui non può "svincolarsi"?
non è un concetto di accordi vincolanti, è che l'impresa vuole avere il controllo sul materiale che usa e questo mi pare corretto. quando compri una fiat, mica gli dici che vuoi la stoffa dei sedili personalizzata dal lino che fa tua nonna, no? ti becchi i tessuti standard scegliendo dal listino....
c'è da sperare che l'impresa abbia un ventaglio di fornitori ricco di scelte. :wink: :lol:
L'esempio che hai fatto è purtroppo inappropriato, in quanto quando scelgo una makkina sono libero di scegliere marca e optional che il mercato mi offre. In questo caso invece sono vincolato a scelte che rientrano di un 10% di ciò che il mercato mi offre. Poi ricordiamoci che nelle case posso anche andare oltre e chiedere cose che non ci sono sul mercato andando da un artigiano, ma questo è un caso estremo.
Quello che l'impresa dovrebbe tener conto prima di firmare un contratto sarebbe quello di inquadrare un target che il cliente vuole e poi accordarsi con fornitori che trattano i prodotti di suo gusto.
non credo proprio. se scegli una marca (una impresa di alloggi) hai la scelta di optional (extracapitolato); se poi una volta presa non ti piace l'autoradio per esempio togli quello che c'è e vai dall'elettrauto a cambiarlo.
stessa cosa per le porte della tua casa
penne.2010

#24
pennealragu ha scritto:
eso71 ha scritto:
pennealragu ha scritto: non è un concetto di accordi vincolanti, è che l'impresa vuole avere il controllo sul materiale che usa e questo mi pare corretto. quando compri una fiat, mica gli dici che vuoi la stoffa dei sedili personalizzata dal lino che fa tua nonna, no? ti becchi i tessuti standard scegliendo dal listino....
c'è da sperare che l'impresa abbia un ventaglio di fornitori ricco di scelte. :wink: :lol:
L'esempio che hai fatto è purtroppo inappropriato, in quanto quando scelgo una makkina sono libero di scegliere marca e optional che il mercato mi offre. In questo caso invece sono vincolato a scelte che rientrano di un 10% di ciò che il mercato mi offre. Poi ricordiamoci che nelle case posso anche andare oltre e chiedere cose che non ci sono sul mercato andando da un artigiano, ma questo è un caso estremo.
Quello che l'impresa dovrebbe tener conto prima di firmare un contratto sarebbe quello di inquadrare un target che il cliente vuole e poi accordarsi con fornitori che trattano i prodotti di suo gusto.
non credo proprio. se scegli una marca (una impresa di alloggi) hai la scelta di optional (extracapitolato); se poi una volta presa non ti piace l'autoradio per esempio togli quello che c'è e vai dall'elettrauto a cambiarlo.
stessa cosa per le porte della tua casa
Ma qual'è l'impresa che ti fa vedere prima in sala mostra tutti gli optional che hai?
Io quando scelgo una marca di auto so già in anticipo su che optional si va a sbattere, nella casa no.
E poi è ben diverso il discorso in quanto ci sono imprese (esperienze dirette di amici) che ti propongono "optional" in sala mostre da loro proposte, ma ti danno la possibilità di guardarti intorno e poter scegliere altro da altri fornitori.

#25
mah, ti dirò. dove ho preso io avevano in esposizione le cose di capitolato (peraltro bruttine), però quando ho chiesto per le piastrelle fuori capitolato mi hanno dato il nome del loro fornitore che conoscevo perché avevo preso delle cose lì nel passato e sapevo che avevano di tutto di più... concordo con te che in altri posti era già tanto se mi facevano vedere la casa....
penne.2010

#26
Si in effetti dipende tantissimo dall'impresa.
Io fortunatamente sono contento della mia e non mi lamento, ma su certe cose, sembrava quasi che fossi io a dover andare incontro alle loro esigenze, metodi di lavoro, scelta di materiali ecc ecc....e non viceversa.
Ma tutto sommato, guardandomi intorno, mi ritengo super fortunato :)

Se nel tuo caso il fornitore di supporto all'impresa era da te conosciuto e aveva un vasto catalogo...direi che pure a te è andata di lusso :)

#27
Comunque signori e signore il discorso e' bisogna verificare bene al momento del compromesso. Inoltre e' vero che il discorso varia da impresa ad imprese, e comunque le imprese anche se ti scalano la porta o un bidet sicuramente non ti daranno mai X ma Y, se non Z se magari non metti qualcosa da loro.

Io sono abbastanza fortunato anche se purtroppo credo che ognuno abbia trovato qualcosa che avrebbe voluto diverso o meglio, ma purtroppo e' normale.

Ciao

J

#28
jac ha scritto:Comunque signori e signore il discorso e' bisogna verificare bene al momento del compromesso. Inoltre e' vero che il discorso varia da impresa ad imprese, e comunque le imprese anche se ti scalano la porta o un bidet sicuramente non ti daranno mai X ma Y, se non Z se magari non metti qualcosa da loro.

Io sono abbastanza fortunato anche se purtroppo credo che ognuno abbia trovato qualcosa che avrebbe voluto diverso o meglio, ma purtroppo e' normale.

Ciao

J
Quello che ho notato sentendo varie esperienze dirette è questo:
non c'è mai la trasparenza da parte di un venditore di andare nel dettaglio e discutere di ogni cosa. Ti viene sbattuto sotto il naso un fascicolo "standard" di extracapitolato e basta.
Si tratta un prezzo "forfaittario" della casa e si chiude la trattativa.
Poi quando a lavori in corso si va a sbattere contro alle singole voci EXTRA di presa/porte/finestre/murettino/aspirazioni/impiantistica/ecc..ecc.... sono cose che ti vengono fatte pagare a listino se non oltre, facendoti pelo e contropelo al portafogli.
Voglio dire....si stanno "sganciando" migliaia di euro e sarebbe giusto parlare a PRIORI, a progetto in mano, di tutte le cose extra che si hanno intenzione di mettere e da li entrare in trattativa per un prezzo forfaittario.
Sentendo in giro sento persone che hanno pagato fino a un 40% del valore della casa di solo extracapitolato.
A questo punto mi ritengo fortunato di essere momentaneamente ad un 7% :)
So benissimo che questo è un settore che basta dire beo ed escono tanti soldi dal portafogli e tutto dipende da quello che uno fa mettere, ma anche cercando di limitarsi, sento che moltissimi sono andati ben oltre alle loro aspettative.

A mio avviso su queste cose molte imprese/fornitori ci galoppano sopra...chi più chi meno.

#29
questo sicuro!

ma il problema appunto e' chiarire fin da subito le cose.
Mi correggo pero' su un idea che avevo sul fatto che arrendando fossi piu' libero (magari dalla parte dei materiali si) pero' poi ti trovi un sacco di problemi su normative e eccetera.

Tornando al discorso, se uno non chiarisce subito il fatto di poter optare per materiali e prodotti fuori dalla mostra costruttore, e' normale che loro giochino a loro vantaggio facendoti pagare a caro prezzo gli extra e nel caso ti permettano di cambiare con qualcosa non loro ti scalino davvero niente per le cose di capitolato costringendoti a pensare se non andare tramite loro.

ciao

J.

p.s. io il conto delle varianti ve lo comunichero' nel prossimo anno.

#30
I listini non saranno mai trasparenti, xche' (visto da me) ad un costruttore (grosso) x una data piastrella che di listino sta' a 50-60 euro gli fanno pagare 12 euri (dodici), vorrebbe dire pubblicamente che i privati che comprano col 40% di sconto a 30 euri (belli contenti) invece sono stati...inc......