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#106
paprina ha scritto:se mi capita una pargoletta come te, compro le cose on line e risparmio......e se non ho internet le faccio ordinare alle amiche che hanno internet.
Eh ma non è così facile, ti devi fare una visita mensile dalla dermatologa perché la bimbina ha il sederino sempre rosso e piccinina le si aprono piaghette fra le ditine quando fa caldo, perché ha la pelluccia delicata, lei... :D
E già la dermatologa è una tragedia economica (dubito che i prodotti che dà lei si trovino online, addirittura bisogna ordinarli in farmacia).
Ma non ti voglio smontare... i casi patologici sono rari! :wink:
Io non faccio testo, lo dicevo per scherzare :wink:
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

Non chiedo password... se vi va, datemela voi in mp! ;-)

#107
il fatto diana è che non posso convincerti ad avere figli e non mi permetto di farlo, ma io vedo le cose dal punto di vista opposto al tuo.
le dermatologhe ci sono ospedaliere e internet è davvero vastissimo quindi una cosa è più facile trovarla on line che in farmacia :wink:
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#108
Ma infatti a convincermi la vedo dura, anche perché nel mio caso c'è sì la preoccupazione economica, ma non è l'unico motivo per cui non sono convinta sui figli.

Parlo dei soldi perché mi stupisco di come le persone, in generale, trascurino questo aspetto che è evidente. E di come pensino che, se uno non ce la fa economicamente, è perché è pieno di vizi etc.
Esistono tante realtà. Sarà che io ho sempre frequentato amiche del mio "giro professionale" (studi umanistici con pochi sbocchi lavorativi) e le vedo tutte nella stessa barca (che era anche la mia prima di avere questo lavoro): lavoretti precari o malpagati, il mutuo o anche l'affitto come un miraggio, mille preoccupazioni... e poche opportunità di svago.
Per cui faccio notare sempre questo aspetto che mi sembra passi in secondo piano.
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

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#109
forse anche le tue amiche ci pensano, ma le preoccupazioni economiche passano in secondo piano perchè sei così felice di averlo, il pargoletto, che ti fa piacere fare qualche sacrificio in più, sapendo che è per lui...

Ho letto anche io ieri l'articolo della psicologa francese, e non ne condivido una riga (tra l'altro la tizia ha 2 figli, secondo me è una drittona che con le vendite si pagherà la ristrutturazione di casa sua...)
Nel mio caso, io il figlio (anche due, eh) lo vorrei subito, ma la dolce metà è contraria perchè non si sente pronta (o meglio, perchè prima vuol fare altre cose, dice).

In attesa che cambi idea, pianterò un altro albero...
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Casa Spozilli
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#110
si ma Diana, non mischiamo le carte un conto è paralre di chi è ancora precario, non sa se riesce o meno a trovare casa ecc... un conto è chi ha già la vita in un certo senso "avviata".. non ho mai detto che due con un contratto part-time a termine debbano avere una nidiata di figli, ma ho posto il mio caso, che credo sia comune al 90% delle persone, un posto medio, con uno stipendio medio-basso, mutuo sulle spalle piuttosto consistente per me da sola, ma sopportabilissimo fossimo in due con due stipendi medio-bassi...
non credere che da me i prezzi delle case siano bassi, io sono uscita dalla città, facendo una scelta, economicità a discapito della comodità, ma in città a parità di cifra avrei preso un monolocale e se avessi voluto farmi una famiglia avrei dovuto vendere, qui posso permettermi una famiglia e rinunciando al salotto anche ad una bella camera per un paio di figli...
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#111
chiaretta ha scritto:forse anche le tue amiche ci pensano, ma le preoccupazioni economiche passano in secondo piano perchè sei così felice di averlo, il pargoletto, che ti fa piacere fare qualche sacrificio in più, sapendo che è per lui...
Sai qual è l'angoscia che sento più spesso, in quelle che vorrebbero un figlio?
E se 'sto lavoro, che un po' c'è e un po' non c'è, domani non c'è, che gli do a mio figlio? Come lo tiro su?
Si sentono insicure economicamente. Sentono che da questo punto di vista non possono contare su una base stabile.
Non sono disposte a far pagare questa instabilità ad un bimbo, vogliono sentirsi tranquille sul fatto che, quando mettono al mondo un bambino, possono garantirgli tutto ciò di cui ha bisogno (non vizi, eh...).
Ora io capisco che nella vita nulla è certo, però se non c'è un minimo di base sarebbe anche da irresponsabili sfornare un pargolo.
Per molti le cose vanno così.
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

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#112
Diana_Stella ha scritto: Parlo dei soldi perché mi stupisco di come le persone, in generale, trascurino questo aspetto che è evidente.
Quanto hai ragione.
Alle famiglie "pane amore e fantasia" non ci credo proprio.
Non faccio i conti in tasca a nessuno, ma con 1600 euro, mantenere
una casa, sicuramente un'auto, una moglie e due pargoli è impresa
titanica. Fattibile, ma titanica.
Dubito, anche se me lo auguro, che a quei figli sia garantito un percorso di studio universitario.
Meglio uno e dargli determinate garanzie...ma, restano scelte personali.
Molti credono che per mantenere un pargolo bastino pannoloni economici e un pò di pasta...ma non considerano che i bimbi crescono...
Ultima modifica di Stropagio il 21/08/07 18:08, modificato 1 volta in totale.

#113
ela78 ha scritto:si ma Diana, non mischiamo le carte un conto è paralre di chi è ancora precario, non sa se riesce o meno a trovare casa ecc... un conto è chi ha già la vita in un certo senso "avviata".. non ho mai detto che due con un contratto part-time a termine debbano avere una nidiata di figli, ma ho posto il mio caso, che credo sia comune al 90% delle persone, un posto medio, con uno stipendio medio-basso, mutuo sulle spalle piuttosto consistente per me da sola, ma sopportabilissimo fossimo in due con due stipendi medio-bassi...
non credere che da me i prezzi delle case siano bassi, io sono uscita dalla città, facendo una scelta, economicità a discapito della comodità, ma in città a parità di cifra avrei preso un monolocale e se avessi voluto farmi una famiglia avrei dovuto vendere, qui posso permettermi una famiglia e rinunciando al salotto anche ad una bella camera per un paio di figli...
Non credo che da te i prezzi siano bassi (conosco un po' le zone), però Ela, sei sicura che i casi come il tuo, di una persona che ha un posto medio, stipendio medio-basso etc. siano il 90%?
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#114
Diana_Stella ha scritto: Sai qual è l'angoscia che sento più spesso, in quelle che vorrebbero un figlio? E se 'sto lavoro, che un po' c'è e un po' non c'è, domani non c'è, che gli do a mio figlio? Come lo tiro su?
Si sentono insicure economicamente. Sentono che da questo punto di vista non possono contare su una base stabile.
Non sono disposte a far pagare questa instabilità ad un bimbo, vogliono sentirsi tranquille sul fatto che, quando mettono al mondo un bambino, possono garantirgli tutto ciò di cui ha bisogno (non vizi, eh...).
Ora io capisco che nella vita nulla è certo, però se non c'è un minimo di base sarebbe anche da irresponsabili sfornare un pargolo.
Per molti le cose vanno così.
capisco il tuo punto di vista. Secondo me, però, un figlio o lo vuoi o non lo vuoi. Se lo vuoi e aspetti la situazione ottimale, probabilmente non arriverà mai... certo, occorre partire da una situazione iniziale che sia stabile (anche per tranquillità di coppia).

Il mio caso poi è completamente diverso: casa di proprietà senza mutuo e uno stipendio medio-alto destinato a crescere. Però sono una libera professionista, quindi fare un figlio comporterà ricadute sulla carriera. Ma lo voglio fare lo stesso, e quando si presenteranno eventuali problemi, spero di riuscire ad affrontarli e superarli... (per ora, il problema è la domce metà ostile, diciamo che non parto benissimo) :)
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#115
chiaretta ha scritto:
capisco il tuo punto di vista. Secondo me, però, un figlio o lo vuoi o non lo vuoi. Se lo vuoi e aspetti la situazione ottimale, probabilmente non arriverà mai... certo, occorre partire da una situazione iniziale che sia stabile (anche per tranquillità di coppia).

Il mio caso poi è completamente diverso: casa di proprietà senza mutuo e uno stipendio medio-alto destinato a crescere. Però sono una libera professionista, quindi fare un figlio comporterà ricadute sulla carriera. Ma lo voglio fare lo stesso, e quando si presenteranno eventuali problemi, spero di riuscire ad affrontarli e superarli... (per ora, il problema è la domce metà ostile, diciamo che non parto benissimo) :)
Situazione ottimale no, certo, quella non esiste. Però appunto una base che ti dia un minimo di tranquillità.

Per te... in bocca al lupo per l'opera di convincimento del maritino! :wink:
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#116
Diana_Stella ha scritto: Situazione ottimale no, certo, quella non esiste. Però appunto una base che ti dia un minimo di tranquillità.

Per te... in bocca al lupo per l'opera di convincimento del maritino! :wink:
no, no, non chiamiamolo maritino!!
mai voluto sposarmi :)
cmq, toglimi solo una curiosità... se avessi un contratto di lavoro a tempo indeterminato e un ottimo stipendio, il figlio lo faresti?
perchè, a quanto ho letto nel forum, sono tante (più di quanto pensassi) che non vogliono figli a prescindere (come io non voglio sposarmi, il mondo è bello perchè è vario).
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#117
chiaretta ha scritto:
no, no, non chiamiamolo maritino!!
mai voluto sposarmi :)
cmq, toglimi solo una curiosità... se avessi un contratto di lavoro a tempo indeterminato e un ottimo stipendio, il figlio lo faresti?
perchè, a quanto ho letto nel forum, sono tante (più di quanto pensassi) che non vogliono figli a prescindere (come io non voglio sposarmi, il mondo è bello perchè è vario).
Allora... ho un contratto a tempo indeterminato (stipendio medio-basso), ed è quello che mi permette di starmene in casetta (che è della mia famiglia, quindi sono fortunatissima nel non dover pagare mutuo o affitto). La società per la quale lavoro a volte ha dei momenti di "bassa" che un po' mi preoccupano (quindi non è che mi sento sicura sicura), ma... sperem!
Ho una relazione che dura da troppo poco tempo (8 mesi) per pensare ad un figlio.
A parte questo, però, io di mio non ho istinto materno. Mi piacciono i bambini quando li vedo (a patto che non strillino :D ), però non li desidero, non sento questo stimolo e questa necessità.
Probabilmente se mi capitasse lo terrei. Però non lo cerco.

EDIT: Quindi per rispondere alla tua domanda, avendo un impiego sicuro, stipendio alto e uomo ormai "rodato"... probabilmente no, non avrei un figlio lo stesso.
Credo.
Ultima modifica di Diana_Stella il 21/08/07 18:50, modificato 1 volta in totale.
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

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#119
Stropagio ha scritto:
Diana_Stella ha scritto:Non chiedo... se vi va, datemela voi in mp!
Non vale tagliare così le mie frasi :lol:
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

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#120
Allora, dico un po' come la penso.
Per come va il mondo oggi e l'Italia in particolare, le certezze sono IMPOSSIBILI.
Puoi avere un posto fisso, tempo indeterminato, stipendio decente, fai un figlio e l'azienda fallisce. Nessuno ti assicura nulla.
Se mi metto a ragionare per assurdo, mettendoci dentro tutto quello che può andare male, non ci sarebbe neanche da aprire un mutuo, ma vivere in una tenda tutti quanti (wè, la banca può fregarsi tutto, la casa crollare, io morire 10 minuti dopo la firma del mutuo).
La verità è che il figlio lo vuoi, corri dei rischi.
Come li corri ogni giorno per ogni cosa.
La verità è che per fare un figlio ci vuole un po' di ottimismo, con la consapevolezza che lui crescerà e le tue condizioni cambieranno, non necessariamente in peggio. E cambieranno anche le priorità.
Oh, se una coppia, da sola, senza figli, non ce la fa ad arrivare a fine mese, si cerca altro, un secondo lavoro, ci si inventa qualcosa.
E se il nido costa più dello stipendio, può anche convenire restare a casa per un po'.
E non è vero che se fai un figlio senza averne le possibilità, a questo è preclusa l'università.
Perchè se il ragazzo merita, se è bravo e volenteroso, ci sono le borse di studio e i lavoretti. Ne conosco di ragazzi laureati provenienti da famiglie povere, che lavoravano e studiavano. Come ne conosco tanti che avevano tutto e non si sono voluti laureare (eccomi). E chi lo ha deciso che il figlio vuole andare all'università? Magari vuole fare l'idraulico e sicuramente non avrà mai problemi di mancanza di lavoro!

Insomma.....mi vedo costretta a citare un altro proverbio, sta volta africano:
"Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa"

Oh, poi ci sono anche quelli che di figli non ne vogliono davvero, e non cercano scuse, dicono che non ne vogliono e basta! E li rispetto.

Sandra
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.

http://www.alFemminile.com/album/lanave pass: lanave

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