La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#31
il lavoro mi paga la rata del mutuo, i colleghi fanno in modo che le 9/10 ore qui dentro passino e non pesino più di tanto
il capo sembra una madre in tutti i sensi, compreso quando dice"non vorrai una ricompensa? non hai fatto nè più nè meno che la parte del tuo dovere"...
e la settimana ricomincia

ah.. si... adesso siamo nel grande fratello... non scrivo più molto proprio per questo... ma è un altro discorso :wink:
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
Immagine

Immagine

#32
bertok ha scritto:rapporto?? quale rapporto?? :shock: gli amici me li scelgo! :wink:
Al lavoro parlo di lavoro, le mie colleghe (ho tutte donne) ci provano a fare le simpatiche ma non attacca!

che bel carattere che ho! :lol: :lol:
lumacone :lol: :lol: :lol: :lol:

#34
Costa i messagi si possono tranquillamente eliminare :wink: se guardi sulla striscia in alto del messaggio, sulla destra, vedrai che ci sono dei simboli: servono per modificare o eliminare il messaggio :wink:
Immagine
Immagine
REBECCA psw: polpetta

#35
Anna73 ha scritto:Costa i messagi si possono tranquillamente eliminare :wink: se guardi sulla striscia in alto del messaggio, sulla destra, vedrai che ci sono dei simboli: servono per modificare o eliminare il messaggio :wink:
Grazie Anna, mi hai salvato, ero troppo combattuta tra la voglia di sfogarmi e il terrore della sig.na Rottermaier

#36
vai vai fai pulizia...
la nostra memoria invece rimarrà intattttta... :twisted:

#37
Il lavoro fino all'anno scorso era un tasto non dolente, di più!
Dopo l'università, un periodo (non pagato) in una casa editrice. Tutto stupendo, colleghi simpatici, attività che mi piaceva da morire, complimenti del capo per il mio lavoro... poi, finito lo stage, arrivederci e tanti saluti!
Dopo sono finita per 10 mesi in un posto orrendo, tutto il tempo a battere sulla tastiera senza mai alzare la testa, colleghe che definire bastarde era troppo poco, cattiverie e meschinerie a non finire, e per pochi soldi! Ero sull'orlo dell'esaurimento nervoso.
Dopodiché c'è stato un periodo di lavoretti a termine e sottopagati.
Ora sono in un ufficio nel porto della mia città e mi trovo bene.
Il rapporto con i miei due principali è rilassato e amichevole, l'ambiente è tutto al maschile e non c'è mai stato nessun problema, anzi: se possono mi danno sempre una mano (lo facevano specialmente all'inizio, quando ero poco pratica).
Spero solo che continuino a rinnovarmi il contratto (non dico niente per scaramanzia!)... non guadagno molto (ma me lo faccio bastare) e non è il lavoro per cui ho studiato, ma non importa: non lo cambierei.
Per me è fondamentale la tranquillità, non la baratterei con uno stipendio più alto.
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

Non chiedo password... se vi va, datemela voi in mp! ;-)

#38
il mio primo lavoro dopo la laurea è stato il paradigma dei pessimi lavori....
- volte che ho consegnato il lavoro in ritardo: 0
- volte che i clienti hanno voluto, di loro sponte, complimentarsi per il mio lavoro: uhm... urka... una decina, credo!
- volte che ho subito insulti psicologici: più o meno uno alla settimana (dal lamentarsi per dieci minuti di ritardo salvo poi chiedermi elasticità negli orari la sera al farmi sentire in colpa se stavo a casa malata; dall'insultarmi per errori fatti causa programma che non conoscevo - e che poi neanche loro sapevano risolvere - al non prestarmi aiuto quando avevo bisogno dicendomi sbrigatela da sola; dal chiedermi di ridurre la pausa pranzo o di saltarla al proibirmi qualsivoglia pausa, anche solo se ricevevo una telefonata)
- guadagno mensile: 600 euro
- ore al giorno: 8 (di conseguenza, possibilità di collaborazioni free-lance esterne: nessuna)
- ferie, malattia, tredicesima: non riconosciute. ero in contratto a progetto.
- simpatie delle due cape e capacità di ascoltarmi: nessuna
- simpatia del collega: sparuti tentativi. ma aveva vent'anni.

sono scappata.
e sono in cerca di una nuova occupazione :D

#39
:shock: Soddisfatti è una parola grossa...
sia per quanto riguarda le mansioni da svolgere, sia per quanto riguarda l'ambiente...
in verità questo non è malaccio, ma sicuramente i rapporti non vanno oltre il lavoro in senso stretto...
non mi aspetto niente di diverso e mi va bene così...
dei miei colleghi (tutti maschi) di impiccioni veri e propri non ce ne sono...
raramente qualcuno tenta di sapere più di quel che deve... e anche in quel caso ormai ho imparato a dribblare in modo più o meno elegante... :lol: :lol:
se capitasse di costruire una bella amicizia al lavoro non la rifiuterei, ma per ora non è ancora successo...

#40
Sentendovi mi rendo conto di essere ancora fortunata... ed io che volevo cambiare lavoro!!!!!
Da me i colleghi non sono male, lo stipendio potrebbe essere migliore, ma non mi lamento (anche perchè a TUTTI i dipendenti viene dato un aumento che varia su base meritocratica OGNI ANNO), il tipo di lavoro è ad alti e bassi (periodi di entusiasmo assoluto e periodi di noia mortale...).
Tutto sommato direi che mi va bene, i colleghi mi apprezzano (almeno apparentemente) ed anche il mio capo (di questo sono invece certa) :wink:
Lo'

Immagine

#41
boo ha scritto:il mio primo lavoro dopo la laurea è stato il paradigma dei pessimi lavori....
- volte che ho consegnato il lavoro in ritardo: 0
- volte che i clienti hanno voluto, di loro sponte, complimentarsi per il mio lavoro: uhm... urka... una decina, credo!
- volte che ho subito insulti psicologici: più o meno uno alla settimana (dal lamentarsi per dieci minuti di ritardo salvo poi chiedermi elasticità negli orari la sera al farmi sentire in colpa se stavo a casa malata; dall'insultarmi per errori fatti causa programma che non conoscevo - e che poi neanche loro sapevano risolvere - al non prestarmi aiuto quando avevo bisogno dicendomi sbrigatela da sola; dal chiedermi di ridurre la pausa pranzo o di saltarla al proibirmi qualsivoglia pausa, anche solo se ricevevo una telefonata)
- guadagno mensile: 600 euro
- ore al giorno: 8 (di conseguenza, possibilità di collaborazioni free-lance esterne: nessuna)
- ferie, malattia, tredicesima: non riconosciute. ero in contratto a progetto.
- simpatie delle due cape e capacità di ascoltarmi: nessuna
- simpatia del collega: sparuti tentativi. ma aveva vent'anni.

sono scappata.
e sono in cerca di una nuova occupazione :D
mi ricorda tanto, ma tanto, ma tanto tanto tanto la mia precedente esperienza lavorativa :roll: con l'aggravante che facevo anche un delirio si straordinari non retribuiti E mi stavo laureando E lavoravo part-time pure in un altro posto.
Ho dato le dimissioni sull'orlo del baratro dell'esaurimento nervoso!!

Oggi lavoro in un posto migliore e meglio retribuito, i colleghi sono molto in gamba, alcuni simpaticissimi altri più sulle loro, e soprattutto un capo che stimo. Spero nel rinnovo del contratto... :roll:
C'è da dire che al momento però non sto svolgendo effettivamente il lavoro per cui sarei preparata, e questo un poco mi demoralizza e non mi sento motivata :?
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#42
Mercury ha scritto:C'è da dire che al momento però non sto svolgendo effettivamente il lavoro per cui sarei preparata, e questo un poco mi demoralizza e non mi sento motivata :?
ti dirò... vista la prima, terribile esperienza, al momento trovo più allettante l'idea di un lavoro moralmente gratificante rispetto a quella di un lavoro che soddisfi le mie ambizioni...
ogni mattina uscire era un incubo!

però ti capisco benissimo quando parli di motivazioni, soprattutto se hai studiato una cosa, e quindi sai di essere competente in quella materia, e invece poi scopri che là fuori non stanno aspettando te come pensavi...

#43
dopo gli studi
ho fatto gavetta da dipendente in un paio di aziende
la routine mi stava stretta
da 5 anni sono un "battitore libero", vedo persone sempre diverse e lo stipendio è tutto sulle mie spalle. Nel bene e nel male.

Ho letto i commenti e quando vedo persone che criticano il loro posto di lavoro.... mi dico:

a) endo' stà la pistola puntata alla tempia? Liberi d'andarsene no?
b) ringraziate chi rischia in attività imprenditoriali .... altrimenti saremmo tutti a zonzo

gu
"Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutta un equilibrio sopra la follia...”.

#45
chicca.v ha scritto:a me il mutuo punta proprio dritto alla tempia :roll:
si puo' sempre cambiare lavoro.......


si
lo
so
nn
sempre
:roll:
"Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutta un equilibrio sopra la follia...”.