lilmaul ha scritto:in cinta scritto staccato?????

E di cosa ti stupisci???

non hai visto chi l'ha scritto???

Steve1973 ha scritto:

lilmaul ha scritto:in cinta scritto staccato?????

E di cosa ti stupisci???

non hai visto chi l'ha scritto???

ahahahahahah..che figuraccia tok

ho fatto di peggio

Scusate ma non vi sembra troppo facile dire "colpa della scuola". Come alcuni hanno già fatto notare i figli si educano in primis a casa. La scuola concorre all'educazione e deve trovare collaborazione nelle famiglie ma molte sono latitanti o si lamentano appunto che la scuola non è più quella di una volta.
Andate all'ingresso o all'uscita dei plessi delle elementari: macchine in doppia o tripla fila per non far due passi, klacson per farsi riconoscere e non scendere dall'auto (a voglia di fare educazione stradale!), cellulari ultima generazione a bambini di neanche 7 anni ("così siamo sempre a contatto" "per le emergenze"), provate a sequestrarli e vedrete orde di genitori infuriati (lo faccio lo stesso, urlino pure), ecc...
Scusate se insisto ma mi ricordo anche di un amico che si lamentava, le figlie non rimanevano a tavola in ristorante, "la scuola potrebbe insegnarle le buone maniere"

bastille64 ha scritto:Scusate ma non vi sembra troppo facile dire "colpa della scuola". Come alcuni hanno già fatto notare i figli si educano in primis a casa. La scuola concorre all'educazione e deve trovare collaborazione nelle famiglie ma molte sono latitanti o si lamentano appunto che la scuola non è più quella di una volta.
Andate all'ingresso o all'uscita dei plessi delle elementari: macchine in doppia o tripla fila per non far due passi, klacson per farsi riconoscere e non scendere dall'auto (a voglia di fare educazione stradale!), cellulari ultima generazione a bambini di neanche 7 anni ("così siamo sempre a contatto" "per le emergenze"), provate a sequestrarli e vedrete orde di genitori infuriati (lo faccio lo stesso, urlino pure), ecc...
Scusate se insisto ma mi ricordo anche di un amico che si lamentava, le figlie non rimanevano a tavola in ristorante, "la scuola potrebbe insegnarle le buone maniere"

ma è sempre cosi, prima è la scuola che non educa, se sono bocciati la colpa è dei professori, poi la società ecc ecc. é sempre molto più semprlice dare le responsabilità invece che assumersi le proprie. Come quei 5 ragazzi che hanno fatto rcorso per 1 professore che è mancato tutto l'anno scolastico. Loro erano 5, ma 20 sono stati promossi, come la mettiamo? Alla fine li hanno bocciati nuovamente...mi fanno ridere (per non dire una tristezza infinita) loro ma sopratutto i genitori che appoggiano queste tesi

niumax ha scritto:

Steve1973 ha scritto:

lilmaul ha scritto:in cinta scritto staccato?????

E di cosa ti stupisci???

non hai visto chi l'ha scritto???

ahahahahahah..che figuraccia tok

è già tanto se non ha scritto "incintola" alla Lino Banfi

bastille64 ha scritto:Scusate ma non vi sembra troppo facile dire "colpa della scuola". Come alcuni hanno già fatto notare i figli si educano in primis a casa.

Io sono fra quelli che ha messo in prima fila sul banco degli imputati la scuola, ma è chiaro, come già detto e ripetuto che non è tutta colpa della scuola e che dovrebbero essere i genitori in primis ad educare.
Quello che intendo dire io è che una volta, una decina di anni fa, 15 al massimo....non 2 secoli fa, se la famiglia aveva qualche pecca nell'educazione dei figli la scuola riusciva abbastanza bene a limitare il danno.
La scuola, per quei bambini/ragazzi, era il primo impatto con una struttura con delle regole da rispettare e una sua disciplina; stessa cosa che poi succedeva, per i ragazzi, con il militare (pur con tutti i lati negativi o, meglio, scomodi che comportava).
Oggi questi "mondi" con una disciplina un po' + rigida sono venuti meno, per un'infinità di motivi.
Mi sembra che tu abbia inteso l'attacco alla scuola come un attacco ai professori: non era quello che intendevo (almeno io); io mi riferisco alla scuola come istituzione e, se vogliamo, espressione dello Stato....i professori sono "vittime" di questo degrado.
Sono enormemente d'accordo con te su tutto quello che hai scritto (vedi scene davanti alle scuole.... ) e sono molto felice che esistano ancora maestri/professori in grado di impuntarsi per far spegnere i cellulari in classe (nonostante le proteste di alunni e genitori ).

Spero di essere riuscito a chiarire meglio il mio punto di vista

patto adesso è più chiaro quello che volevi dire e mi hai fatto venire in mente una cosa che provo a spiegare (sono appena rientratrata da pranzo quindi sarò ancora più confusa del solito nell'esprimermi, chiedo scusa in anticipo): tu scrivi

La scuola, per quei bambini/ragazzi, era il primo impatto con una struttura con delle regole da rispettare e una sua disciplina

e questo valeva per una minoranza che magari non aveva alle spalle una famiglia solida (dai racconti di mia mamma a volte non era una minoranza, ma si trattava sempre di situazioni/paesi un po' particolari) mentre oggi sembra che sia la maggioranza dei ragazzini a dover avere un modello all'esterno della famiglia e questo mi fa un po' intristire (per usare un eufemismo). E' possibile che l'apparente avanzamento economico debba per forza essere seguito da un impoverimento della società?

A me non piace tutta questa confidenza che danno ora i professori.
Non lo so da quanto dura questa cosa ... io ho piu di40 anni e davamo del lei a tutti.
Secondo me anche questa questione di dare del TU ad un insegnante impoverisce la sua figura ....... non so se mi sono spiegata .... e l'alunno si sente autorizzato a considerarlo "amico" (tra virgolette) e quindi sfotterlo o deriderlo o mancargli di rispetto.
Altri calci nel "censured" da parte mia se dovessero mai fare una cosa del genere e me lo riferissero.

Pattonaglia, ti ringrazio per il chiarimento ma preciso che non ho interpretato il tuo intervento come un attacco ai professori (nessuna categoria è esente da mele marce o da chi non si da da fare perchè il sistema è quello!).
La mia era proprio una difesa della scuola. Viene investita da tutte le responsabilità possibili e immaginabili a fronte di un numero decrescente di ore, investimenti ridicoli (e non mi riferisco agli stipendi) nelle strutture e nella formazione dei docenti, a genitori sempre meno presenti che fa da contrapasso ad un protezionismo sproporzionato e spesso inopportuno per la crescita dei bambini.

D'altra parte la categoria degli insegnanti proprio non la invidio.
Penso che l'entrata dei gladiatori nelle arene fosse vissuta all'epoca con piu serenità di quanto sia ora quella di un professore in una qualsiasi aula di scuola media superiore o inferiore.

mah secondo me la scuola c'entra poco ...a parte gli episodi di maleducazione gratuita da parte dei ragazzini dettati anche dall'età e non solo purtroppo...
io vedo che spesso è dalla famiglia che parte tutto..

bho...forse sono io che non sono normale...eppure non è che so vecchia decrepita...
parlando di esperienze dirette...vedo nella mia famiglia allrgata..mia cugina sposata da appena tre anni e con binba di due...
bhè è come se non se ne fosse mai andata di casa...
le fa tutto la mamma...compresa la baby sitter...perchè giustamemnte loro lavorano e hanno bisogno di svagarsi...quindi vai di passeggiate a cavallo crociere...e sta bimba sempre sbattuta e sballottata...fra nonni e asili...
i nonni si sa accontentano in tutto...e lei che ha già due anni li comanda a bacchetta...piange e pretende già ora le cose...
non dico di fare come i miei genitori che in 20 anni si so fatti due vacanze di due giorni ciascuna..ma cavolo...credo che una volta nati si dovrebbe renderli anche partecipi della nostra vita!

io dico cosa possiamo pretendere dai nostri figli se i genitori sono i primi a scaricare le responsabilità anche sull'educazione sottovalutando gli effetti che questi comportamenti avranno a lungo termine...
non ci si può svegliare dopo 15 anni e dire madò com'è indisciplinato mio figlio...non l'ho controllo più...

io mi ci metto in mezzo lo stesso anche se non ho ancora figli...ma spero se non per cause di forza maggiore...come il lavoro di non dover mai delegare la loro educazione a qualcun altro...

sarò esagerata...o bacchettona...o mia cugina sarà un caso limite...
ma ne tante che si comportano così...bho mi mettono na tristezza...

cyberjack ha scritto: Commento a latere: Ieri mentre tornavo a casa con la Tonna, mi raccontava della sua giornata: era andata a fare un colloquio per un lavoro.
E, basita, mi ha detto: "Ho visto per ben due volte una cosa che non avevo mai visto da nessun'altra parte del mondo: qui vengono a fare il colloquio accompagnati dalla mamma, ed è la mamma che da il curriculum e spiega quanto è bravo il figlio o la figlia.... Da altre parti sarebbe considerato inaccettabile e avrebbero mandato via entrambi, mentre qui chi conduce il colloquio non sembrava nemmeno stupito..."

Al che non ho saputo risponderle meglio di un: "Probabilmente i genitori avevano giudicato che il loro figlio non aveva in mano gli strumenti per poter capire da solo se si trattava di un lavoro serio o di una truffa... Probabilmente i loro genitori pensavano che la protezione fosse un sostituto dell'educazione...."

MA, ripensandoci, è vero.... siamo scandalosi su alcuni cose, eppure ci permettiamo di guardare gli altri dall'alto al basso....

questa cosa Cyber è capitata anche a me di vederla, ed in qualità di segretari del direttore, ho sempre educatamente consigliato allae mamme di evitare di accompagnare i figli, perchè sono i primi ad essere scartati

samantha.l ha scritto:
questa cosa Cyber è capitata anche a me di vederla, ed in qualità di segretari del direttore, ho sempre educatamente consigliato allae mamme di evitare di accompagnare i figli, perchè sono i primi ad essere scartati

ma è allucinante....

un mio amico psicologo...
doveva visitare il "ragazzo" X (26 anni) perché era triste e non usciva più di casa (sospetta depressione).
la telefonata la fa la mamma, per aiutare il figlio.
e al primo appuntamento si presenta lei (X neanche c'era!!!) perché doveva spiegare che cosa aveva il figlio.
poi dopo il colloquio con il dottore decide che una terapia non gli serve, così non lo manda in cura.