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#61
boo ha scritto:un mio amico psicologo...
doveva visitare il "ragazzo" X (26 anni) perché era triste e non usciva più di casa (sospetta depressione).
la telefonata la fa la mamma, per aiutare il figlio.
e al primo appuntamento si presenta lei (X neanche c'era!!!) perché doveva spiegare che cosa aveva il figlio.
poi dopo il colloquio con il dottore decide che una terapia non gli serve, così non lo manda in cura.
si ma dallo psicologo i ragazzi vengono spesso accompagnati la prima volta....non c'è nulla di strano in questo senso
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#62
bertok ha scritto:
boo ha scritto:un mio amico psicologo...
doveva visitare il "ragazzo" X (26 anni) perché era triste e non usciva più di casa (sospetta depressione).
la telefonata la fa la mamma, per aiutare il figlio.
e al primo appuntamento si presenta lei (X neanche c'era!!!) perché doveva spiegare che cosa aveva il figlio.
poi dopo il colloquio con il dottore decide che una terapia non gli serve, così non lo manda in cura.
si ma dallo psicologo i ragazzi vengono spesso accompagnati la prima volta....non c'è nulla di strano in questo senso
hai letto bene?
il ragazzo aveva 26 anni, e non c'era neanche al primo appuntamento!

#63
cyberjack ha scritto:
samantha.l ha scritto:
questa cosa Cyber è capitata anche a me di vederla, ed in qualità di segretari del direttore, ho sempre educatamente consigliato allae mamme di evitare di accompagnare i figli, perchè sono i primi ad essere scartati
ma è allucinante....
CE NE SONO TANTISSIMI purtroppo ed è capito pure che in sede di colloquio fosse la madre a rispondere alle domande...ma che figura pensano che ci facciano i loro figli.

ai miei tempi...quando non avevo lapatente, mia mamma mi accompagnava mi scaricava e lei rimaneva in macchina. ma dovrebbero essere i figli a non permetterlo ai loro genitori. sempre mamme comuqneu mai papà
Felicità è.........ogni istante vissuto con te...
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#64
bertok ha scritto:
boo ha scritto:un mio amico psicologo...
doveva visitare il "ragazzo" X (26 anni) perché era triste e non usciva più di casa (sospetta depressione).
la telefonata la fa la mamma, per aiutare il figlio.
e al primo appuntamento si presenta lei (X neanche c'era!!!) perché doveva spiegare che cosa aveva il figlio.
poi dopo il colloquio con il dottore decide che una terapia non gli serve, così non lo manda in cura.
si ma dallo psicologo i ragazzi vengono spesso accompagnati la prima volta....non c'è nulla di strano in questo senso
bhe lo strano però è che l'interessato nemmeno ci fosse :shock:
Felicità è.........ogni istante vissuto con te...
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#65
E se il ragazzo non voleva venire? non si va dallo psicologo controvoglia solo perchè lo decidono mamma o papà. Lo psicologo avrà capito questo e ha detto che il ragazzo non aveva bisogno. D'altronde anche se fosse servito, ma il ragazzo non voleva venire sarebbe servito a poco. Oppure ha visto una mamma fuori di testa...e comunque il risultato nn sarebbe cambiato.
sono ipotesi
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#66
bertok ha scritto:E se il ragazzo non voleva venire? non si va dallo psicologo controvoglia solo perchè lo decidono mamma o papà. Lo psicologo avrà capito questo e ha detto che il ragazzo non aveva bisogno. D'altronde anche se fosse servito, ma il ragazzo non voleva venire sarebbe servito a poco. Oppure ha visto una mamma fuori di testa...e comunque il risultato nn sarebbe cambiato.
sono ipotesi
questo è vero...
ma stavamo parlando (nonostante fosse ot rispetto al primo intervento :D ) di genitori che decidono per i figli, e ho citato questo caso secondo me assimilabile alle mamme che rispondono per procura al colloquio :wink:

(anche perché quando il mio amico ha chiesto alla mamma dove fosse il figlio, lei ha detto: so io quello che va bene per lui!)

#68
ho letto ora i vostri post e sono contenta di non essere l'unica a soffrire queste cose...per i ragazzi della nonnina...mi auguro che qualcuno gli abbia detto qualcosa :roll:
non so perchè ai miei tempi (10anni fa)la scuola era un elemento forte per l'educazione, ora tra i genitori che danno ragione ai figli e basta siamo messi proprio bene :roll:

#69
azz... nelle aziende serie se uno si presenta con mamma e papà non lo prendono in considerazione, a meno che sia una persona da collocamento obbligatorio che necessita di accompagnamento per evidente inabilità fisica, che so, un cieco o un paraplegico....
per tornare al topic:
è sacrosanto scandalizzarsi, infatti mi scandalizza moltissimo che le nuove generazioni abbiano il culto dell'apparenza, tutti belli e firmati e poi non sanno articolare un minimo ragionamento con un pò di senso logico, hanno imparato dalla tv che la violenza verbale (e fisica) fà tanto figo ma non sanno spiegarti perchè vanno intruppati coi i machete allo stadio, ci vanno....
i figli sono delle spugne, assorbono quello che trovano in giro, prima in casa e poi fuori, io (per fortuna) non sono una madre perfetta, ho un figlio adolescente, una persona, non un'entità da nutrire, a cui cucinare e lavare la roba, a cui comprare il nuovo modello di cellulare o le mutande firmate da 2 deficienti a cui non farei firmare manco la carta del macellaio... certo la scuola deve aiutare, ma non è pensabile di delegare alla scuola responsabilità che da genitori non ci si vuole prendere...
bisogna imparare a rispettarsi per come si è, non per quello che si ha...
ho detto una banalità, lo so, ma bisogna partire da se e dalle piccole cose... e non avere paura di essere politicamente scorretti, ok ai ceffoni ai ragazzini, ma pure ai genitori non guasterebbe....
Vivi il presente, sogna per l'avvenire: vivi come se dovessi morire subito, pensa come se non dovessi morire mai.
Jim Morrison
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#70
Io credo che l'educazione debba partire dalla famiglia, poi, naturalmente la scuola.

I primi che io "condanno" sono quei genitori che difendono sempre e comunque a spada tratta i loro figli, anche quando sono nel torno marcio. Questi non li sopporto!

Mio papà, oggi sessantenne, mi racconta che quando andavano loro alle elementari i genitori non avevano certo il tempo di seguirli e i maestri...bè...li menavano che era un "piacere".
Se un ragazzino aveva preso uno sberlone da un insegnante e andava a casa a dirlo ai genitori, nel dubbio, ne prendeva un sacco e una sporta anche da loro perchè "se la maestra te le ha date vuol dire che te le sei meritate".

Non sto certo dicendo che questi metodi ortodossi fossero migliori di quelli dei nostri giorni, però, oggi, vedi certi genitori inc@zzati neri che difendono i figli per delle questioni davvero ridicole che a sberle andrebbero presi loro per primi.

Io stessa, quando ho mio malgrado assistito a scene di ragazzini maleducati, vi assicuro che mi prudevano le mani...eccome se mi prudevano, e se non fosse stato perchè sono ben consapevole che certe cose non si fanno e che minimo ti becchi una denuncia, uno schiaffone a certi glielo avrei mollato molto più che volentieri.