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#121
Claudia81 ha scritto:io se so che voglio il purè, le bollo e sbuccio il giorno prima poi le macino e preparo il purè la sera dopo :wink:
Ma non resta freddino? :oops:

Comunqua anch'io mangio le patate bollite il giorno prima... se no l'insalata di patate e tonno non viene come dico io :mrgreen:
- Aspettando Godot -

#122
stefania_b ha scritto:e la pentola a pressione? Per le patate bastano 5 minuti :wink:
NOn ce l'ho :wink: ...diciamo che non sono molto organizzata in cucina, e la bustina del purè è molto comoda.

#123
stefania_b ha scritto: Per la pentola a pressione: ptata 20 min non sono troppi?
Sarà che la mia pentola a pressione ha 30 anni .... sarà che dipende se la patata è a pasta bianca o gialla.... io le ho sempre fatte cuocere in questi tempi (come scritto sul libretto della pentola :roll: )
Dici che è troppo?
Aggiornamento casetta a novembre 07
http://album.alfemminile.com/album/aggi ... giugno2007
(pw: ioda)
Le mie foto: http://flickr.com/photos/12715891@N08/

#124
forse dipende dalla pentola. La mia dice che per le patate ci vogliono 7 minuti (mi sembra)
The sisterhood of The Calf 40

#126
moni10e ha scritto:
stefania_b ha scritto:e la pentola a pressione? Per le patate bastano 5 minuti :wink:
NOn ce l'ho :wink: ...diciamo che non sono molto organizzata in cucina, e la bustina del purè è molto comoda.
Nemmeno io ho la pentola a pressione...mi fa paura :oops:

#127
giannolo ha scritto:lavate le patate, mettetele nel microonde con tutta la buccia, olio e sale!

ottime!
si consiglia di punzecchiarle con la forketta prima di metterle nel micor cosi perdono l'acqua!

#128
stefania_b ha scritto:a proposito di patate bollite, ma solo io le trovo irresistibili shiacciate con la forchetta e solo con un po' di sale? Lo so non sono normale... torno nel mio angolino.
Ma prima però devo dire a casi: bella la ricetta del dado di carne, proverò a fare scorta anche di quello!
le nostre nonne facevano cosi:
schiacciavano la patata, intanto in un pentolino facevano soffriggere l'aglio con poco peperoncino e poi buttavano detro patata e pane biscottato (quello coi finochietti dentro).
Era una di quelle ricette economiche ma io qnd l'ho assag mi so leccata i baffi. :wink:

#129
Confermo, per cuocere le patate con la pentola a pressione ci voglio 15/20 min. secondo la grandezza della patata

Claudia81 ha scritto:
io se so che voglio il purè, le bollo e sbuccio il giorno prima poi le macino e preparo il purè la sera dopo

Scusa, ma in questo modo non ti restano un po' troppi grumi quando schiacci le patate fredde?

#130
ptata00 ha scritto:
Favola ha scritto:Io non userei mai il dado di carne...mi hanno spiegato come viene prodotto :? ...è da voltastomaco :?
posso sapere cosa contiene? :roll:
Se non vuoi dirlo qui mi mandi mp? Sono curiosa! 8)
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#131
L'uso del dado per insaporire brodo, arrosti e pesce è una tecnica molto diffusa, ma altrettanto discutibile. Infatti il principio su cui si basa l'uso del dado è quello di aggiungere sapore a un piatto che, altrimenti, risulterebbe poco appetibile: per esempio, è diffusa la pratica culinaria di impiegare il dado per cucinare la carne dell'arrosto poco saporita (di seconda scelta), oppure come surrogato della carne nella preparazione del brodo o per mascherare l'uso di ingredienti di bassa qualità (le verdure aggiunte al brodo che apportano poco sapore perché non fresche e prive di profumo). Si tratta quindi di una tecnica paragonabile al trucco dell'aggiunta di coloranti ai classici prodotti industriali (yogurt, piatti pronti ecc..). Il dado infatti non sostituisce, come molti pensano, la carne, in quanto la presenza di estratto di carne è veramente limitata, come risulta anche dalla percentuale di proteine contenute, che è intorno al 15%. Il dado quindi aggiunge sapore semplicemente perché è costituito in larghissima parte da sale (cloruro di sodio oppure altri sali, come il glutammato monosodico). L'uso del dado per insaporire i piatti (una famosa pubblicità suggerisce di aggiungerlo addirittura nell'acqua di cottura della pasta!) è quindi solo un espediente e si riduce all'aggiunta, spesso inconsapevole, di sale; infatti, nella quasi totalità dei dadi il sale è addirittura al primo posto degli ingredienti! Inoltre, anche per quelli che contengono estratto di carne (in percentuali spesso attorno all'1%!), va ricordato che, secondo la legislazione italiana, si possono usare tutte le parti del bovino, compresi gli zoccoli! Da queste considerazioni si capisce che



l'uso del dado in cucina è sconsigliato dalla dieta italiana



dal momento che quest'ultima focalizza la sua attenzione sulla genuinità e sull'esaltazione dei sapori dei singoli ingredienti. Se si usano ingredienti di prima qualità e si sa amalgamarli con gusto, il dado è del tutto inutile e si possono ottenere piatti appetibili anche senza la sua aggiunta.

Se proprio però non si vuole rinunciare a questa pratica, almeno si dovrebbe avere l'accortezza di scegliere il prodotto con molta attenzione.

http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BL ... godadi.htm

#132
stefania_b ha scritto:a proposito di patate bollite, ma solo io le trovo irresistibili shiacciate con la forchetta e solo con un po' di sale? Lo so non sono normale... torno nel mio angolino.
Ma prima però devo dire a casi: bella la ricetta del dado di carne, proverò a fare scorta anche di quello!
io ci vado pazza..solo che di sale ne metto una tonnellata perchè mi piace tutto salato

#133
stefania_b ha scritto:a proposito di patate bollite, ma solo io le trovo irresistibili shiacciate con la forchetta e solo con un po' di sale? Lo so non sono normale... torno nel mio angolino.
Anche io vado pazza per le patate bollite e schiacciate con la forchetta 8)
Io però ci metto anche l'olio :wink: una vera goduria 8)
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REBECCA psw: polpetta

#134
ohara ha scritto:L'uso del dado per insaporire brodo, arrosti e pesce è una tecnica molto diffusa, ma altrettanto discutibile. Infatti il principio su cui si basa l'uso del dado è quello di aggiungere sapore a un piatto che, altrimenti, risulterebbe poco appetibile: per esempio, è diffusa la pratica culinaria di impiegare il dado per cucinare la carne dell'arrosto poco saporita (di seconda scelta), oppure come surrogato della carne nella preparazione del brodo o per mascherare l'uso di ingredienti di bassa qualità (le verdure aggiunte al brodo che apportano poco sapore perché non fresche e prive di profumo). Si tratta quindi di una tecnica paragonabile al trucco dell'aggiunta di coloranti ai classici prodotti industriali (yogurt, piatti pronti ecc..). Il dado infatti non sostituisce, come molti pensano, la carne, in quanto la presenza di estratto di carne è veramente limitata, come risulta anche dalla percentuale di proteine contenute, che è intorno al 15%. Il dado quindi aggiunge sapore semplicemente perché è costituito in larghissima parte da sale (cloruro di sodio oppure altri sali, come il glutammato monosodico). L'uso del dado per insaporire i piatti (una famosa pubblicità suggerisce di aggiungerlo addirittura nell'acqua di cottura della pasta!) è quindi solo un espediente e si riduce all'aggiunta, spesso inconsapevole, di sale; infatti, nella quasi totalità dei dadi il sale è addirittura al primo posto degli ingredienti! Inoltre, anche per quelli che contengono estratto di carne (in percentuali spesso attorno all'1%!), va ricordato che, secondo la legislazione italiana, si possono usare tutte le parti del bovino, compresi gli zoccoli! Da queste considerazioni si capisce che



l'uso del dado in cucina è sconsigliato dalla dieta italiana



dal momento che quest'ultima focalizza la sua attenzione sulla genuinità e sull'esaltazione dei sapori dei singoli ingredienti. Se si usano ingredienti di prima qualità e si sa amalgamarli con gusto, il dado è del tutto inutile e si possono ottenere piatti appetibili anche senza la sua aggiunta.

Se proprio però non si vuole rinunciare a questa pratica, almeno si dovrebbe avere l'accortezza di scegliere il prodotto con molta attenzione.

http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BL ... godadi.htm
Grazie mille....interessante! :wink:
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Le mie foto: http://flickr.com/photos/12715891@N08/

#135
ohara ha scritto:L'uso del dado per insaporire brodo, arrosti e pesce è una tecnica molto diffusa, ma altrettanto discutibile. Infatti il principio su cui si basa l'uso del dado è quello di aggiungere sapore a un piatto che, altrimenti, risulterebbe poco appetibile: per esempio, è diffusa la pratica culinaria di impiegare il dado per cucinare la carne dell'arrosto poco saporita (di seconda scelta), oppure come surrogato della carne nella preparazione del brodo o per mascherare l'uso di ingredienti di bassa qualità (le verdure aggiunte al brodo che apportano poco sapore perché non fresche e prive di profumo). Si tratta quindi di una tecnica paragonabile al trucco dell'aggiunta di coloranti ai classici prodotti industriali (yogurt, piatti pronti ecc..). Il dado infatti non sostituisce, come molti pensano, la carne, in quanto la presenza di estratto di carne è veramente limitata, come risulta anche dalla percentuale di proteine contenute, che è intorno al 15%. Il dado quindi aggiunge sapore semplicemente perché è costituito in larghissima parte da sale (cloruro di sodio oppure altri sali, come il glutammato monosodico). L'uso del dado per insaporire i piatti (una famosa pubblicità suggerisce di aggiungerlo addirittura nell'acqua di cottura della pasta!) è quindi solo un espediente e si riduce all'aggiunta, spesso inconsapevole, di sale; infatti, nella quasi totalità dei dadi il sale è addirittura al primo posto degli ingredienti! Inoltre, anche per quelli che contengono estratto di carne (in percentuali spesso attorno all'1%!), va ricordato che, secondo la legislazione italiana, si possono usare tutte le parti del bovino, compresi gli zoccoli! Da queste considerazioni si capisce che



l'uso del dado in cucina è sconsigliato dalla dieta italiana



dal momento che quest'ultima focalizza la sua attenzione sulla genuinità e sull'esaltazione dei sapori dei singoli ingredienti. Se si usano ingredienti di prima qualità e si sa amalgamarli con gusto, il dado è del tutto inutile e si possono ottenere piatti appetibili anche senza la sua aggiunta.

Se proprio però non si vuole rinunciare a questa pratica, almeno si dovrebbe avere l'accortezza di scegliere il prodotto con molta attenzione.

http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BL ... godadi.htm
:shock: :shock: :? :?
grazie!