La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#31
bertok ha scritto:
Steve1973 ha scritto:Guarda...

sarà che Milano e dintorni non possono certo essere presi ad esempio, ma io continuo a vedere dappertutto, e per i più svariati lavori, ricerche di personale... :roll: :roll:

Mi ricordo di recente di essere andato al Franciacorta Outlet nel bresciano e anche lì ci saranno stati almeno 5/6 negozi che cercavano persone.

E' ovvio che magari non è il lavoro che uno ha sempre sognato... ma piuttosto che niente, dalle mie parti, è meglio "piuttosto"... :wink:
E brescia non è dalle tue parti.
Da noi vige il detto: il lavoro mi perseguita..ma io sono più veloce. Infatti se guardi me..... :lol: :lol:

certo che gu... :roll: solo tu potevi avere amici cosi :lol: :lol: :wink:
:lol: :lol:
"Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutta un equilibrio sopra la follia...”.

#32
nicolettaalematte ha scritto:
fedelyon ha scritto:
lalu ha scritto:Un datore di lavoro ti assume e ti dice...
Mi fermo qui. Il datore di lavoro ti assume e stop.
ad una risposta così preferisco rispondere : non ti assumo.
Nessun ha il diritto di interferire in questo modo nella vita privata di una persona e ti ricordo che il datore di lavoro non è il PADRONE della vita dei suoi dipendenti.

#33
è ovvio che un datore di lavoro a parità di competenze assumerà sempre un uomo e non una donna in età fertile.. ma dobbiamo dire grazie a chi su maternità e co. c'ha marciato per anni.. d'altronde non possiamo aspettarci altro da questo paese di furbastri.. per gli scansafatiche ci rimettono gli onesti..

#34
ti correggo solo in questo: in maternità lo stipendio della mamma è pagato dall'inps, quindi il datore di lavoro non ci rimette proprio nulla
è pagato all'80% dall'inps.. ma una persona che ti sta a casa per due anni ti mette in ginocchio..

#35
cyberjack ha scritto:Io comprendo perfettamente il punto di vista del datore di lavoro...

Un dipendente è una spesa e nei primi periodi non è nemmeno produttivo perchè deve imparare il lavoro, occorre che qualcuno perda tempo a insegnargli cosa fare, è lento e quindi poco produttivo...
Io, come datore di lavoro, offro e do massima chiarezza: a me, assumerti costa TOT, tu hai necessità di trovare un lavoro, io ho necessità di qualcuno CHE LAVORI (e non che prenda semplicemente lo stipendio), quindi veniamoci d'acordo: io ti do un lavoro, ti assumo regolarmente, ti faccio formazione, di avvio all'attività e, diciamo, investo 4-6 mesi nel rendere un lavoratore produttivo.
Tu, d'altro canto, ti devi impegnare a lavorare per me, ossia devi fare in modo che, dal momento in cui diventi autonomo e produttivo, lavori per un periodo sufficiente per me per rientrare del mio investimento.

Questo, secondo me, è un presupposto di onestà tra due individui.

Il datore di lavoro non è l'opera pia, quando il lavoratore non è produttivo, ci rimette soldi, quando il lavoratore non lavora e sta a casa in malattia o maternità, ci rimette soldi.

E il suo rimetterci soldi significa che gli altri lavoratori ne fanno spese... quando diminuiscono gli ordini perchè non si è in grado di far fronte agli impegni, è il personale che viene agliato.

quando la società fallisce perchè tutti vogliono lo stipendio e nessuno vuole lavorare, ci rimettono i dipendenti, non certo il datore di lavoro, che sicurametne sa riciclarsi...

Quindi occhio a condannare chi vi da da mangiare...
Ma cosa di cyber?
Uno fa figli per non lavorare? Ma stai scherzando vero?
E uno si ammala per non lavorare?
Esistono persone che hanno fregato, ma questo è tutto un altro paio di maniche. Così come esistono datori di lavoro che fanno lavorare le persone, o addirittura i bambini, in nero quindici ore al giorno.

#36
giulia_v ha scritto:
ti correggo solo in questo: in maternità lo stipendio della mamma è pagato dall'inps, quindi il datore di lavoro non ci rimette proprio nulla
è pagato all'80% dall'inps.. ma una persona che ti sta a casa per due anni ti mette in ginocchio..
a parte che ancora non conosco nessun dipendente privato (quindi non comune-regione-provincia) che sia stato a casa 2 anni, anche perchè la maternità ti copre max fino al compimento del primo anno del bimbo, oltretutto se stai a casa sei in aspettativa oltre i 5 mesi e quindi prendi il 30% dello stipendio se non sbaglio.
mettiamoci anche ceh spesso non si sa a chi lasciare i figli e che spesso gli asili costano quanto uno stipendio :roll:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#37
Claudia81 ha scritto:
cyberjack ha scritto: Il datore di lavoro non è l'opera pia, quando il lavoratore non è produttivo, ci rimette soldi, quando il lavoratore non lavora e sta a casa in malattia o maternità, ci rimette soldi.
ti correggo solo in questo: in maternità lo stipendio della mamma è pagato dall'inps, quindi il datore di lavoro non ci rimette proprio nulla.
mi permetto di correggerti: quando tu hai strutturato un'attività in modo che 10 persone lavorino 8 ore al giorno, se una di queste se ne va per 6 mesi, le rimanenti 9 devono lavorare 10 ore al giorno per coprire la sua mancanza.
Ergo, il datore di lavoro ci rimette in contributi (che comunque spettano a lui in una %), ci rimette perchè deve pagare straordinari (che costano di più della retribuzione oraria semplice) e ci rimette perchè ha una struttura affaticata.
L'alternativa qual è? Assumere qualcun altro? impossibile, perchè ora che questo nuovo lavoratore impara quel che deve fare e diventa autonomo, è già tornato l'altro e quindi hai l'obbligo di re-iintegrarlo, e di mantenere anche il nuovo assunto, perchè magari non hai la possibilità di licenziarlo e pagare le spese annesse...
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#38
Claudia81 ha scritto:a parte che ancora non conosco nessun dipendente privato (quindi non comune-regione-provincia) che sia stato a casa 2 anni, anche perchè la maternità ti copre max fino al compimento del primo anno del bimbo, oltretutto se stai a casa sei in aspettativa oltre i 5 mesi e quindi prendi il 30% dello stipendio se non sbaglio.
mettiamoci anche ceh spesso non si sa a chi lasciare i figli e che spesso gli asili costano quanto uno stipendio :roll:
E il fatto che tanti paparucci qui convinti che le donne stiano a casa a grattarsi la pancia si guardano bene dal prendersi le ore di paternità. 8)

#39
fedelyon ha scritto: Ma cosa di cyber?
Uno fa figli per non lavorare? Ma stai scherzando vero?
E uno si ammala per non lavorare?
Esistono persone che hanno fregato, ma questo è tutto un altro paio di maniche. Così come esistono datori di lavoro che fanno lavorare le persone, o addirittura i bambini, in nero quindici ore al giorno.
non l'ho mai affermato. Ho detto che la malattia e la gravidanza "costano" enormemente ad una struttura, e che la società privata non è una società "no-profit", e che il datore di lavoro non è madre teresa...
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#40
a parte che ancora non conosco nessun dipendente privato (quindi non comune-regione-provincia) che sia stato a casa 2 anni, anche perchè la maternità ti copre max fino al compimento del primo anno del bimbo, oltretutto se stai a casa sei in aspettativa oltre i 5 mesi e quindi prendi il 30% dello stipendio se non sbaglio.
allora.. la mia collega è stata a casa dal primo gg che ha scoperto di essere incinta (con certificati vari) fino a farsi tutta la facoltativa e l'anno di aspettativa... ti assicuro che sono più di due anni..
io non dico che non sia giusto tutelare la maternità, ci mancherebbe.. però sarebbe pure giusto avere un po' di testa sulle spalle e mettersi nei panni del datore di lavore..

#41
fedelyon ha scritto:
Claudia81 ha scritto:a parte che ancora non conosco nessun dipendente privato (quindi non comune-regione-provincia) che sia stato a casa 2 anni, anche perchè la maternità ti copre max fino al compimento del primo anno del bimbo, oltretutto se stai a casa sei in aspettativa oltre i 5 mesi e quindi prendi il 30% dello stipendio se non sbaglio.
mettiamoci anche ceh spesso non si sa a chi lasciare i figli e che spesso gli asili costano quanto uno stipendio :roll:
E il fatto che tanti paparucci qui convinti che le donne stiano a casa a grattarsi la pancia si guardano bene dal prendersi le ore di paternità. 8)
eggià.
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#42
cyberjack ha scritto:Questo, secondo me, è un presupposto di onestà tra due individui.
Già, è qui il nocciolo della questione, che ci sono troppe persone che vogliono fare le furbe, sia da una parte che dall'altra :roll:

#43
cyberjack ha scritto:mi permetto di correggerti: quando tu hai strutturato un'attività in modo che 10 persone lavorino 8 ore al giorno, se una di queste se ne va per 6 mesi, le rimanenti 9 devono lavorare 10 ore al giorno per coprire la sua mancanza.
Ergo, il datore di lavoro ci rimette in contributi (che comunque spettano a lui in una %), ci rimette perchè deve pagare straordinari (che costano di più della retribuzione oraria semplice) e ci rimette perchè ha una struttura affaticata.
L'alternativa qual è? Assumere qualcun altro? impossibile, perchè ora che questo nuovo lavoratore impara quel che deve fare e diventa autonomo, è già tornato l'altro e quindi hai l'obbligo di re-iintegrarlo, e di mantenere anche il nuovo assunto, perchè magari non hai la possibilità di licenziarlo e pagare le spese annesse...
Sì, ma il fatto di averci messo il capitale iniziale non ti rende comunque padrone della vita dei tuoi dipendenti, i quali hanno sicuramente introiti inferiori ai tuoi e non penso godano di una vita migliore della tua.
Allora facciamo così. Escludiamo dal lavoro le donne (si sa mai che restino incinte) i disabili (cosa me ne faccio di uno sfigato che deve cambiarsi il pannolone ogni due ore e non riesce a lavorarne più die sei?) quelli che hanno avuto incidenti sul lavoro (figuriamoci, queli dito mozzo era proprio quello che mi serviva).
E teniamoci solo gli uomini belli, in salute tra i 30 e i 50, che ne dite?
Così sì che il mondo funzionerebbe come si deve.

#44
fedelyon ha scritto: Sì, ma il fatto di averci messo il capitale iniziale non ti rende comunque padrone della vita dei tuoi dipendenti, i quali hanno sicuramente introiti inferiori ai tuoi e non penso godano di una vita migliore della tua.
Allora facciamo così. Escludiamo dal lavoro le donne (si sa mai che restino incinte) i disabili (cosa me ne faccio di uno sfigato che deve cambiarsi il pannolone ogni due ore e non riesce a lavorarne più die sei?) quelli che hanno avuto incidenti sul lavoro (figuriamoci, queli dito mozzo era proprio quello che mi serviva).
E teniamoci solo gli uomini belli, in salute tra i 30 e i 50, che ne dite?
Così sì che il mondo funzionerebbe come si deve.
Stai facendo un discorso molto estremista, che poco si addice ad una conversazione civile...

un discorso coscenzioso sarebbe stato: Ok, allora visto che ci sono diagi da ambo le parti, vediamo se è possibile venirsi incontro a vicenda.

Invece tu PRETENDI senza essere disposta a dare... cosa che a me fa abbastanza girare le palle, perchè siamo capaci tutti di pretendere a questo modno... ma se chi ha la possibilità (come me) di dare del lavoro ad altre persone facesse il tuo stesso ragionamento? Se io dicessi: me ne fotto di pagare altre gente per farmi portare via soldi e tempo e fatica, chissenefrega, lavoro solo io e gli altri che schiattino... dove pensi che li prenderesti, tu, i soldini che a fine mese ti arrivano in banca?
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#45
fedelyon ha scritto:
cyberjack ha scritto:mi permetto di correggerti: quando tu hai strutturato un'attività in modo che 10 persone lavorino 8 ore al giorno, se una di queste se ne va per 6 mesi, le rimanenti 9 devono lavorare 10 ore al giorno per coprire la sua mancanza.
Ergo, il datore di lavoro ci rimette in contributi (che comunque spettano a lui in una %), ci rimette perchè deve pagare straordinari (che costano di più della retribuzione oraria semplice) e ci rimette perchè ha una struttura affaticata.
L'alternativa qual è? Assumere qualcun altro? impossibile, perchè ora che questo nuovo lavoratore impara quel che deve fare e diventa autonomo, è già tornato l'altro e quindi hai l'obbligo di re-iintegrarlo, e di mantenere anche il nuovo assunto, perchè magari non hai la possibilità di licenziarlo e pagare le spese annesse...
Sì, ma il fatto di averci messo il capitale iniziale non ti rende comunque padrone della vita dei tuoi dipendenti, i quali hanno sicuramente introiti inferiori ai tuoi e non penso godano di una vita migliore della tua.
Allora facciamo così. Escludiamo dal lavoro le donne (si sa mai che restino incinte) i disabili (cosa me ne faccio di uno sfigato che deve cambiarsi il pannolone ogni due ore e non riesce a lavorarne più die sei?) quelli che hanno avuto incidenti sul lavoro (figuriamoci, queli dito mozzo era proprio quello che mi serviva).
E teniamoci solo gli uomini belli, in salute tra i 30 e i 50, che ne dite?
Così sì che il mondo funzionerebbe come si deve.
secondo me non è questo il senso del discorso...io intendevo dire che alle volte le donne che vengono assunte non sono in buonissima fede.
Se uno ti dice "no figli per un paio di anni" tu dici "si ok" per farti assumere e poi lo stai già cercando...bè...a me non sembra un comportamento onesto.