argomento difficile e tragicamente attuale...
son di formazione cristiana, non praticante, sono italiana e sono generalmente ottimista.
quindi dovrei esser contro l'omicidio, dovrei essere geneticamente predisposta al solo ergastolo e dovrei esser convinta del possibile miglioramento dell'animo umano.
ecco perchè, almeno sulla carta dovrei essere decisamente contraria alla pena di morte.
...
ma non ce la faccio.
seppur con tutti i se, i ma e i forse del caso...
in linea di massima, in casi palesemente accertati, in casi di reiterato crimine, in casi di violenza inaudita anche senza arrivare all'omicidio...
io lo dico, ormai, senza vergogna:
sono a favore della pena di morte.
chi ha ammazzato per rabbia, per lucro, per diletto...
può anche rimanere in galera 30 anni, ma quando uscirà lui sarà vivo, la/le vittime no. (vedi l'omicidio di erba, ma anche erika e omar e tutti i vari casi più famosi)...
però vado anche oltre...
non trovo i riferimenti ma il caso è tragicamente noto...
vogliam ricordare quel violentatore che non si è limitato (per modo di dire) alla sola violenza ma, alla fine di questa, ha strappato gli organi genitali della vittima con le mani.
mi vengono i brividi solo a pensarci..
io uno così non lo voglio in giro nemmeno dopo 50 anni, 60 anni...
io uno così non voglio nemmeno doverlo mantenere in galera a vita.
per cosa?
perchè si penta? e anche se fosse?
lui si pulisce l'anima e alla vittima ricuciamo tutto?
io, sempre più spesso, penso che con la pena di morte no0n risolveremmo tutto...ma almeno qualche cosa...sì.
#2
parzialmente sono d'accordo con te, anche se per certi casi (pedofilia, stupri...) la pena di morte è la punizione più semplice per il porco.
quindi meglio i lavori forzati.
quindi meglio i lavori forzati.
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA
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#4
Lo stato, in quanto tale e secondo la costituzione, non può decidere della vita o della morte di un individuo, per quanto grave possa essere il crimine commesso.
In un paese dove la giustizia funzionasse veramente, non ci sarebbero persone favorevoli alla pena di morte. Ma poichè viviamo in Italia...
Uno Stato che uccide le persone, diventa anch'esso un assassino. E siccome lo stato (teoricamente) siamo noi...
Non ci si può nascondere dietro un istituzione per perpetuare vendette arbitrarie. A tutti quelli favorevoli alla pena di morte proporrei di uccidere personalmente, a nome dello stato, una qualsiasi persona condannata a morte.
Quanti di voi ne avrebbero il coraggio?
http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 224AAtFDIi
In un paese dove la giustizia funzionasse veramente, non ci sarebbero persone favorevoli alla pena di morte. Ma poichè viviamo in Italia...
Uno Stato che uccide le persone, diventa anch'esso un assassino. E siccome lo stato (teoricamente) siamo noi...
Non ci si può nascondere dietro un istituzione per perpetuare vendette arbitrarie. A tutti quelli favorevoli alla pena di morte proporrei di uccidere personalmente, a nome dello stato, una qualsiasi persona condannata a morte.
Quanti di voi ne avrebbero il coraggio?
http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 224AAtFDIi
#5
prova a mettere un mignolo sui miei figli e vedi che il coraggio mi esce.Chiara1980 ha scritto: Quanti di voi ne avrebbero il coraggio?
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
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#7
beh io a una persona che ha staccato con le mani i genitali...........farei la stessa cosa...............però comincio dalle dita delle mani e dei piedi e poi arrivo ai genitali e tiro moooooooooooooooolto lentamente.
sinceramente far morire questa gente è troppo facile: sarò cattiva ma io voglio che soffrano almeno quanto hanno sofferto le loro vittime
sinceramente far morire questa gente è troppo facile: sarò cattiva ma io voglio che soffrano almeno quanto hanno sofferto le loro vittime
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)
#8
chiara,,,posso scegliere chi devo ammazzare?
parliamone...
fede...l'ironia della cosa...è che forse forse questa è l'unica cosa buona che possiamo imparare da loro: la legge coranica che è un po' quella del taglione
parliamone...
fede...l'ironia della cosa...è che forse forse questa è l'unica cosa buona che possiamo imparare da loro: la legge coranica che è un po' quella del taglione
Ultima modifica di rananera il 10/10/07 15:35, modificato 1 volta in totale.
#10
se lo stato non mi garantisce che il colpevole viene punito x quello che ha fatto stai tranquilla che ci penso io personalmente.fedelyon ha scritto:In pratica torniamo ad Hammurabi.
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
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#11
dammi...non è una cosa che dico con orgoglio...bensì con vergogna, è la vittoria dell'animale sulla mia parte logica, civile e pensante..
ma io ho perso l'innocenza...io ormai so per certo che in taluni casi potrei davvero arrivare ad uccidere.
poi non so come vivrei...ma il grilletto son certa che lo premerei...
ma io ho perso l'innocenza...io ormai so per certo che in taluni casi potrei davvero arrivare ad uccidere.
poi non so come vivrei...ma il grilletto son certa che lo premerei...
#13
questo argomento va affrontato tenendo ben presente due cose ben distinte:
1) L'uomo è un animale
2) l'uomo NON vuole essere un animale.
Se partiamo da questo binomio iniziale, vediamo che la pena di morte è sicuramente una punizione che nel regno nimale viene spesso imposta, a volte anche auto-imposta, e spesso attuata non tramite l'ucciosine diretta dell'individuo colpevole, ma ad esempio tramite l'allontanamento dal branco, unica forma di difesa verso gli attacchi esterni.
La "pena di morte", solitamente, avviene non tanto per crimini commessi nei confronti del branco, ma per inadeguatezza a conformarsi alle abitudini del branco stesso.
viene allontanato il debole, perchè rallenta il passo.
viene allontanato l'anziano perchè rallenta il passo
viene abbandonato in non autosufficiente perchè rallenta il branco.
viene ucciso che ha mangiato da un preda non propria, viene ucciso che si è accopiato con una femmina non propria, chi ha sfidato il capobranco, chi ha commesso un errore che ha avvicinato i predatori al branco...
D'altro lato, appunto, l'uomo non vuole riconoscersi nella sfera animale (per motivi che hanno alla base una forma di schizofrenia sociale, ossia il non-riconoscimento della propria origine che è causa di squilibri mentali che rendono l'uomo l'unico animale che procura volontariamente del dano alla propria specie ed al proprio habitat, ma questo è un altro discorso...) e quindirifiuta l'applicazione della pena di morte se non per casi molto particolari (che, comunque, non dovrebbero essere comunue accettabili secondo la mentalità moderna.)
dal canto mio, penso che la violenza non sia mai una scelta attuabile, anche se mi riserverei, in casi particolari, la possibilità d condannare l'imputato ritenuto colpevole a "1 ora legato davanti alla vittima del proprio crimine (o suo rappresentante)"... in tal modo si potrebbe rendere felici tutti: chi è animato da cristiana pietà perdonerebbe, gli altri massacrerebbero di legnate...
1) L'uomo è un animale
2) l'uomo NON vuole essere un animale.
Se partiamo da questo binomio iniziale, vediamo che la pena di morte è sicuramente una punizione che nel regno nimale viene spesso imposta, a volte anche auto-imposta, e spesso attuata non tramite l'ucciosine diretta dell'individuo colpevole, ma ad esempio tramite l'allontanamento dal branco, unica forma di difesa verso gli attacchi esterni.
La "pena di morte", solitamente, avviene non tanto per crimini commessi nei confronti del branco, ma per inadeguatezza a conformarsi alle abitudini del branco stesso.
viene allontanato il debole, perchè rallenta il passo.
viene allontanato l'anziano perchè rallenta il passo
viene abbandonato in non autosufficiente perchè rallenta il branco.
viene ucciso che ha mangiato da un preda non propria, viene ucciso che si è accopiato con una femmina non propria, chi ha sfidato il capobranco, chi ha commesso un errore che ha avvicinato i predatori al branco...
D'altro lato, appunto, l'uomo non vuole riconoscersi nella sfera animale (per motivi che hanno alla base una forma di schizofrenia sociale, ossia il non-riconoscimento della propria origine che è causa di squilibri mentali che rendono l'uomo l'unico animale che procura volontariamente del dano alla propria specie ed al proprio habitat, ma questo è un altro discorso...) e quindirifiuta l'applicazione della pena di morte se non per casi molto particolari (che, comunque, non dovrebbero essere comunue accettabili secondo la mentalità moderna.)
dal canto mio, penso che la violenza non sia mai una scelta attuabile, anche se mi riserverei, in casi particolari, la possibilità d condannare l'imputato ritenuto colpevole a "1 ora legato davanti alla vittima del proprio crimine (o suo rappresentante)"... in tal modo si potrebbe rendere felici tutti: chi è animato da cristiana pietà perdonerebbe, gli altri massacrerebbero di legnate...
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe
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#15
è veramente un discorso difficile, ma sono d'accordo in linea di massima con te... Non trovo assolutamente giusto dover mantenere queste persone e trovo insopportabile l'idea che certi mostri possano sopravvivere alle loro vittime. A volte penso che 1 alternativa ci potrebbe essere, ma mi sa che è solo 1 sogno: un sistema che funzioni e che mandi queste "persone" a lavorare, ma a lavorare duro... intendo costruire strade in Africa, acquedotti, pozzi e quant'altro...