cyberjack ha scritto:
Scusa, fammi capire bene.
Ammettiamo che tu sia il mio avvocato. Scopri che le prove raccolte per incriminarmi sono insufficienti oppure sono state raccolte in un modo non "ortodosso" e quindi potresti chiedere la mia assoluzione o l'annullamento del processo.
Io, quando mi dici che hai trovato il modo per non farmi condannare, ti dico: "Bene, così non solo ho ammazzato quella "censured" della mia ex moglie, ma riesco anche a farla franca!!!"
Tu il giorno dopo vai in aula e che fai? Dici al giodice che non si può dimostrare la mia colpevolezza al di la di ogni ragionevole dubbio? Questo non è considerato mentire, dato che hai una confessione spontanea? O dici che sussiste la possibilità che le prove siano state contaminate e quindi le impronte del tuo assistito potrebbero essere finite li per caso, quando sai benissimo che non è così?
Non è una polemica, vorrei davvero capire come funziona....
prima di tutto se vuoi capire bene come funziona e il
perchè devi distinguere sempre la fattispecie concreta, ossia il caso concreto, da quello generale e astratto.Questo va fatto perchè ci si deve occupare del bene dei più ( dello stato) che non sempre coincide con quello del singolo, che appunto è singolo ossia 1 solo.
Compito di applicare la legge al caso singolo e giudicare è appunto del giudice e di nessun altro.
E adesso arrivo al tuo esempio. Tutto quello che tu cliente dici al tuo avvocato è segreto, MAI rivelabile e a NESSUNO; questo concetto è ovvio e connaturato al diritto di difesa.
Ci si occupa dei fatti che si provano nel processo, non di quelli che si sanno, si presumono, si intuiscono; tutte queste sono operazioni soggettive che nulla hanno a che fare con il processo; se le opinioni personali entrassero in un processo allora questo non sarebbe più un processo giusto, ossia basato su fatti oggettivi, riscontrabili e provati....
la giustizia degli uomini si deve attenere alle regole per cercare di essere meno ingiusta possibile dato che qui nessuno è Dio e tutti hanno limiti propri. Spetta al pm trovare le prove, in modo LEGALE, è il suo compito e lo deve fare bene; se raccogli prove contaminate ed io non lo faccio presente chi ti impedirà di usare il tuo potere contro chi vuoi e come vuoi?
Se spettasse a me decidere di difendere te e non l'altro perchè credo tu sia meno colpevole allora io sarei un giudice, una giuria, e un pm...ma sono solo un avv. non DIO
p.s. oltretutto che tu mi dica di essere colpevole, o innocente potresti sempre mentire