Kalimeroxxx ha scritto:casimira ha scritto:più luce. niente angoli e anfratti bui. telecamere funzionanti. ronde della polizia. colonnine per chiedere soccorso che producano anche un rumore tipo sirena, per attirare attenzione. prolungare l'orario die negozi per avere in giro più gente. aumentare offerta dei mezzi pubblici. creare parcheggi che da un certo orario sono "femminili" questi parcheggi devono essere quelli più in vista, più illuminati e veloci da raggiungere. trovare un sistema per evitare di ritrovarsi sulla metro da sole con un uomo... non so, vagone solo femminile...
vagoni rosa per la metro
bella quest'idea, non so se fattibile, ma bella
quoto questi suggerimenti e anche l'idea del "vagone rosa" mi piace, per mia esperienza personale però non vorrei che diventasse un boomerang.....
Premetto che non ho grande esperienza sulle metropolitane di notte, ma sui treni di notte si... negli anni passati quando prendevo treni per BG via Carnate in partenza da Porta Garibaldi alle 22.30 i passeggeri erano pochini... o meglio pochine: tutte signorine (o assimilabili) con borsetta rotante dirette sul posto di lavoro lungo le statali della brianza
C'erano un paio di controllori che (loro sensibile inziativa personale eh!) quando vedevano una ragazza/signora "normale" da sola la invitavano a seguirli nel convoglio di testa, che diventava quindi una specie di ghetto nel ghetto dove non mancavano racconti di zuffe sul treno tra battone finite in danni a sedili, vetri, etc...
E' bello che ci siano iniziative in difesa delle donne, è importante avere una città sicura, ma non possiamo dimenticare che molte altre donne -ahimè diverse da noi- nel buio, nell'assenza di telecamere e nella cronica mancanza di controlli ci campano con un mestiere.
Dobbiamo difenderci solo dallo (stereotipato) straniero-maschio-ubriaco/drogato?
Queste donne vanno "messe in sicurezza" come noi o sono da vedere come veicolo di criminalità in aree che vorremmo rendere sicure?